recensioni

|REVIEW PARTY| In fuga da Houdini - Kerri Maniscalco

settembre 27, 2020

 









Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l'America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata - compresa l'esibizione di un giovane e promettente artista della fuga - sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l'altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna - con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi - si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull'identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?

















I giovani e brillanti Audrey Rose e Thomas ne hanno passate tante – la loro vita è costellata da omicidi brutali e serial killer insospettabili –, ma lo zio di Audrey Rose, Jonathan, vuole che vadano con lui in America per affiancarlo in un caso. Per raggiungere la destinazione s’imbarcano, dunque, sulla RMS Etruria, ma non hanno pace neanche qui: durante uno spettacolo circense, una donna viene trovata morta e il trio viene immediatamente coinvolto nelle indagini...   





Si deve ammettere che lo stile della Maniscalco è decisamente scorrevole, anche se sono presenti molte lungaggini evitabili e alcune scelte opinabili che ha deciso di far intraprendere alla moderna protagonista che sono un po’ troppo…moderne. I personaggi risultano tutti aver linee OCC (out of character) e non evolvono, anzi involvono. Thomas è spento (anche se non demorde), Audrey Rose con la scusa del femminismo pretende di fare ciò che vuole e si fa ammaliare da Mefistofele – ricordiamo che il femminismo, quello vero, è ben altro. Anche la risoluzione del caso è abbastanza prevedibile, e molte dinamiche risultano ridondanti – ma questo è perché è uno young adult, e si deve adattare tutto al target di lettori. Per fortuna il worldbuilding è credibile, e la fine risolleva un po’ il libro che, inutile negarlo, è più debole degli altri due – anche per la scelta di spostare l’attenzione dai casi alla storia d’amore dei due protagonisti.





Arricchito dal racconto La nascita del Principe Oscuro, In fuga da Houdini non è certo il migliore della tetralogia, ma fa ben sperare per il quarto ed ultimo volume di questa serie che ha appassionato con tematiche attuali e ha saputo ben intrattenere lettori in target e non.







Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




recensioni

|REVIEW PARTY| Alla ricerca del Principe Dracula - Kerri Maniscalco

settembre 25, 2020

 








Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi - unica donna - alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d'Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell'oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l'Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula. Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all'oscuro assassino. Vivo o morto che sia.


















L’azione riprende poco dopo la conclusione di Sulle tracce di Jack lo Squartatore, con Audrey Rose e Thomas in viaggio sull'Orient Express, diretti verso il castello di Bran, sede della prestigiosa scuola di Medicina Legale d’Europa. Per Audrey Rose si tratta di una grandissima opportunità, in quanto è una donna, e cerca di metabolizzare come meglio può il recente lutto che l’ha sconvolta.
Ma non è sola: tra un mistero e l’altro Thomas le è accanto, anche se sente qualcosa di strano…c’entrerà Dracula o sono solo coincidenze?




Continua con il secondo volume la tetralogia di Kerri Maniscalco che, ancora una volta, dota i suoi protagonisti di un carattere ribelle e anticonformista. La cosa più pregevole del libro rimane sempre il femminismo che anima Audrey Rose: unica studentessa in una facoltà prettamente maschilista, si scontra continuamente con i pregiudizi e non si sente compresa appieno da Thomas perché lui è un uomo e come tale ha vissuto, senza dover lottare per qualcosa che gli era preclusa per condizione di nascita. Molto ben descritte le ambientazioni, ed è interessante come la trama si fonda bene alle leggende legate alla Romania e al Principe Dracula.




Anche Alla ricerca del Principe Dracula non è un libro perfetto, ma le dinamiche young adult unite al mystery e all'ambientazione cupa lo rendono godibile, anche per merito dei numerosi plot-twist e una scrittura molto scorrevole che sa catturare.

 

 









Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




recensioni

|REVIEW PARTY| Sulle tracce di Jack Lo Squartatore - Kerri Maniscalco

settembre 24, 2020

 







È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell'alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l'amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l'ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull'assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, il romanzo d'esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.



















Audrey Rose Wadsworth ama i lussi, truccarsi e i bei vestiti, ma le sta stretta l’etichetta da donna dell’epoca vittoriana: non vuole sentirsi un orpello, una futura moglie-suppellettile, lei ha un cervello e vuole studiare. Cosa? Medicina legale, facoltà all'epoca preclusa alle donne. Mentre la famiglia conta i giorni affinché Audrey Rose entri in società e prenda marito, lo zio Jonathan la supporta e le insegna a dissezionare i cadaveri e scoprire le cause dei decessi nel suo laboratorio privato. Sarà proprio lì che incontrerà Thomas Cresswell, lo studente migliore di suo zio che, tra una battutina sarcastica e un’intuizione brillante, la colpirà perché…vede in lei una donna e non un soprammobile.
Ma un nuovo serial killer sta seminando il terrore per le vie di Londra: è Jack lo Squartatore, che è più vicino ad Audrey Rose di quanto si pensi…





La Maniscalco, con la sua penna scorrevole, prova a rendere questo young adult di stampo storico un mystery ma non ci riesce appieno: è facile intuire chi sia davvero il misterioso serial killer che ha terrorizzato davvero la società vittoriana. Peccato anche per il voler eccessivamente controbattere che Audrey Rose è anticonformista, rendendola di fatto un po’ troppo emancipata e libera per l’epoca d’ambientazione, e dare a Thomas il pesante fardello dell’intuizione sherlokiana memoria – aggiungendo anche una bella dose di pedanteria e saccenza.
Qualcosa di pregevole, però, c’è: il messaggio principale che la donna può essere tutto ciò che vuole – moglie e madre, ma anche una lavoratrice instancabile che può ricoprire cariche a lei precluse solo per il genere di nascita –, e il voler far interagire protagonisti creati ex-novo con personaggi realmente esistiti.





Arricchito da illustrazioni e da capitoli extra che lasciano il POV a Thomas, Sulle tracce di Jack Lo Squartatore è un libro molto prevedibile e con un finale ben definito, ma lascia il desiderio di continuare a leggere le avventure di questi due ragazzi moderni che sembrano essersi trovati a vivere in un melò.








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




recensioni

|REVIEW PARTY| Ciclo dell'Impero - Isaac Asimov

settembre 17, 2020









Per dodicimila anni il Primo impero galattico ha governato su duecento milioni di mondi, in modo a volte tirannico, a volte benevolo, garantendo sempre ordine e civiltà. Poi è crollato, gettando la galassia nello sfacelo. Ma che cos'è accaduto prima della sua caduta? "Le correnti dello spazio" e "Il tiranno dei mondi" raccontano degli anni in cui Trantor, il pianeta-capitale, si stava espandendo e avviando a diventare un impero, mentre "Paria dei cieli" (il primo romanzo scritto da Asimov) mostra il Primo impero galattico al culmine della sua potenza. La storia galattica, la sua politica e i suoi conflitti sono l'immenso scacchiere su cui si gioca una vera e propria "partita cosmica" e maturano avvenimenti il cui significato sarà inizialmente avvolto nel mistero. Ideale completamento del "Ciclo delle Fondazioni", questi tre romanzi, ricchi di indimenticabili personaggi, offrono un panorama completo della saga asimoviana.




















Dopo il Ciclo delle Fondazioni, ritorna in libreria Asimov con il Ciclo dell’Impero, la trilogia prequel scritta poco dopo la serializzazione su rivista delle “Fondazioni” tra il 1950 e il 1952.
I romanzi, seppur scritti in ordine cronologico alternato e del tutto scollegati, sono uniti dal periodo storico: le vicende si svolgono durante il periodo di formazione dell’Impero Galattico.
Seguendo l’ordine di lettura stabilito da Asimov stesso nella prefazione di Preludio alla Fondazione, il primo è Le correnti dello spazio (The Currents of Space, 1952), che racconta l’affermazione dell’egemonia di Trantor, quello che in futuro diverrà il centro dell’Impero. Il secondo è Il tiranno dei mondi (The Stars like Dust, 1951, noto anche come Tyrann e Stelle come polvere) e il terzo è Paria dei cieli (Pebble in the Sky, 1950).





Ne Le correnti dello spazio, uno scienziato terrestre viene ritrovato in stato semivegetativo nei pressi di Florina da Myrlyn Terens e Valona March a seguito di un rapimento sfociato in un trattamento che gli provoca amnesia totale e perdita di alcune facoltà intellettive.
Rik, questo il nome che gli hanno dato i suoi salvatori, un anno dopo comincia a ricordare qualcosa e cercano di indagare, insieme ad altri alleati, sul pericolo che corre Florina, l’unico mondo in cui si coltiva il kyrt – una pianta dalla quale, se lavorata, si ricava il tessuto più pregiato della Galassia…
Ne Il tiranno dei mondi, Biron vive sul pianeta Terra che, in seguito allo scoppio di una bomba nucleare, è ormai radioattivo. Una notte, però, scopre che c’è qualcosa che non va: non c’è elettricità e i contatori della radioattività sono fuori controllo. Sarà Sander Jonti a venirgli in aiuto: il padre di Biron, ex-governatore del pianeta Widemos, è stato arrestato dai Tirannici, i dominatori dei Regni Nebulari, con l’accusa di aver cospirato contro di loro. Biron, dunque, deve immediatamente lasciare la Terra se non vuole essere a sua volta arrestato, così inizia la sua fuga, che lo porterà a Rhodia e gli consentirà di scoprire delle verità incredibili…
Ne Paria dei cieli, invece, a seguito di un incidente in laboratorio, Joseph Schwarz viene investito da un lampo e si trova catapultato in un futuro remoto in cui gli abitanti sono pochi, parlano una lingua incomprensibile e si muovono su un territorio arido e desertico.
Quello che Schwarz non sa è che sta per essere utilizzato come cavia umana…





Come sempre, i temi dei romanzi di Asimov sono molteplici e tutti importantissimi, come la difficile appropriazione dell’indipendenza dell’individuo e della libertà di scelta del popolo che, tra viaggi fantascientifici indimenticabili e mondi incredibili tratteggiati con assoluta maestria dal Maestro, sono capaci di far riflettere ancora oggi su cosa si è disposti a sacrificare per ottenere il dominio e il potere. 
Ma ne varrà mai davvero la pena?







Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





graphic novel

|RECENSIONE| Hedy Lamarr. La donna più straordinaria del mondo - W. Roy/S. Dorange

settembre 12, 2020






Oggi è nota soprattutto come una stella tra le più luminose della Golden Age di Hollywood, al pari di Judy Garland e Clark Gable; ma la vita di Hedy Lamarr, nata a Vienna e vissuta a lungo negli USA, nasconde colpi di scena e segreti che hanno segnato la Storia dell'umanità. Alla carriera di attrice, infatti, Hedy affiancò quella di geniale inventrice: con i suoi progetti contribuì ai rivoluzionari aerei di Howard Hughes, e le sue ricerche permisero di sviluppare un sistema di comunicazione usato contro l'esercito nazista... e che diventò la base del nostro Wi-fi. La storia di questa donna incredibile ancora da scoprire, che fuori dallo schermo dovette combattere anche con discriminazioni e soprusi, arriva in una biografia a fumetti.












Hedy è giovane, sogna di diventare un’attrice. Ci riesce, ma la società degli anni ’40 non le perdona di aver girato Estasi e le verranno affibbiate le etichette di “mangiauomini e ninfomane”.
Arriverà ad Hollywood dopo una fuga dall'Austria nazista e dal primo violento e possessivo marito, ma ancora non sa che l’industria cinematografica è guidata da uomini che non guardano al di là della sua bellezza. A nessuno interessa la sua intelligenza da inventrice, anche se con i suoi progetti ha contribuito allo sviluppo degli aerei di Howard Hughes. Lei, che a soli cinque anni era già in grado di smontare e rimontare il suo carillon preferito e che, appena ha imparato a scrivere, ha cominciato a tenere un quaderno delle invenzioni. Ma come si fa a far conciliare due mondi totalmente opposti, quando il mondo dal taglio spiccatamente maschilista non è pronto ad accettarlo?





Se si pensa che ciò che ha vissuto Hedy Lamarr sia ormai qualcosa di impensabile, purtroppo arriva la rapida smentita: "Qualsiasi ragazza può apparire meravigliosa. Basta che stia ferma e sembri stupida", queste le parole forti quanto attuali di una donna che ha avuto il coraggio di lottare, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler, che dello stereotipo “Bella = Stupida” ne ha pagato ogni tipo di conseguenza. Già, perché essere una donna in primis e un’attrice ne ha pregiudicato la credibilità in campo scientifico – lei, che col suo brevetto numero 2.292.387 sul salto di frequenza, ha contribuito alla realizzazione dei nuovi sistemi wi-fi.
Quante volte, ancora oggi, le donne vengono accolte con diffidenza in team composti da soli uomini? Quanto devono faticare, per farsi accettare e pagare adeguatamente? E quanto devono soffrire per rendersi “credibili” nonostante i meriti agli occhi di chi non ha mai dovuto muovere un dito perché ha avuto la strada spianata solo per caratteristiche fisiche?





Curato dalla sempre ottima Edizioni BD, che confeziona il volume in un cartonato resistente e pagine a colori vividi, il biografic novel adattato da William Roy e disegnato da magnificamente da Sylvain Dorange rende il merito alla storia di Hedy Lamarr, restituendole la giusta visibilità e ricordandoci che la vita di Hedwig, la donna dietro l’involucro di attrice, è la storia di ogni donna sul pianeta – a prescindere dalla bellezza – a cui sta stretta una vita basata si pregiudizi e discriminazioni e che vuole affermarsi nel mondo in tutto il suo essere poliedrico.





Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





manga

|RECENSIONE| Wizdoms - Nagabe

settembre 12, 2020




Nel profondo della foresta si trova una misteriosa scuola di magia, frequentata da uomini bestia di ogni tipo. Queste creature fantastiche vivono amori intensi e avventure romantiche, delicate e ironiche sospese tra il sogno e la realtà. 







Ritorna con una nuova opera Nagabe, l'amato autore di Girl from the other side con un volume curato dalla sempre ottima J-Pop, che ha confezionato un volume di pregio imperdibile.




Nel profondo della foresta c'è una scuola di magia frequentata da alunni particolari: sono esseri antropomorfi, che continuano a studiare e diffondere la conoscenza in onore del loro creatore, Wizdom, che convivono e stringono tra loro rapporti di amicizia, amore e collaborazione.




Nagabe, col suo tratto distintivo quanto elegante e di classe, dona agli esseri antropomorfi che lo hanno reso celebre quelle sfumature così realistiche da renderli quasi...umani, nei loro errori e nelle loro fragilità, aggiungendo anche delle lievissime sfumature boys' love. La caratterizzazione dei personaggi, che essendo animali si muovono a loro agio in un contesto simile a ciò che avviene realmente in natura, viene utilizzata come espediente per parlare delle problematiche giovanili come la diversità e l'accettazione di sé, o per l'esplorazione dello stupore conseguente al primo bacio o alla dichiarazione, tutte trattate con tatto e leggerezza e mostrando i vari significati che si attribuiscono (o vengono attribuiti) all'amore.




Wizdoms è un volume antologico che fa breccia nel cuore, consigliato non solo a chi ha amato Girl from the other side ma a chi vuole leggere qualcosa di magico e delicato, disegnato da un autore che sa creare storie tanto belle da sembrare piccoli (grandi) capolavori.







Si ringrazia la CE J-Pop per l'invio del manga





manga

|RECENSIONE MANGA| Heavenly delusion - Volume 3 - Masakazu Ishiguro

settembre 11, 2020








Mentre fanno tappa in una tendopoli, Maru e Kiruko vengono a conoscenza di un misterioso gruppo religioso che sembra compia strane operazioni sulle persone, presso il quale potrebbe trovarsi il dottore che Kiruko sta cercando. Nel frattempo, all'interno della struttura scolastica, Tarao si trova in condizioni critiche e i suoi amici gli dedicano canti e balli sperando in una sua ripresa. Ben presto, tuttavia, anche il corpo di Tokio comincia a mostrare i segni di un'anomalia...









Se hai perso la recensione dei primi due volumi clicca qui!






Mentre Maru e Kiruko stanno fuggendo dai malviventi che li hanno attaccati nel volume precedente, riflettono su cosa possa essere questo famoso paradiso che Maru deve raggiungere ad ogni costo ed entrambi pensano che sia un luogo appartenente al Giappone del passato in cui ci sono anche gli androidi, quello in cui tutti gli adulti vorrebbero tornare, o un luogo creato ex-novo somigliante al ricordo del Giappone che non esiste più.
Nel frattempo, all'interno dell’istituto dove vive Tokyo, Tarao continua ad aggravarsi, e i professori (umani e androidi) stanno cercando di comprendere cosa stia accadendo…






Heavenly Delusion continua ad essere estremamente interessante, coinvolgente e mai banale. I punti di forza del volume sono sicuramente i plot twist riguardanti Tokyo e i numerosi momenti action dal ritmo incalzante che vivono Maru e Kiruko. Ritornano anche i momenti di sensualità accennati (anche a sfondo LGBT – linea che viene mantenuta sin dal primo volume in modo coerente, naturale e non volgare), ci si concentra su lealtà e amicizia, e si scoprono informazioni inquietanti riguardanti le nascite in questo Giappone post-apocalittico del futuro – nuovi scenari si aprono di fronte alla manipolazione genetica e a tutto ciò che ne consegue per il destino dei vari personaggi che crescono, a livello di sviluppo, in maniera esponenziale e curati da un Masakazu Ishiguro che, con un tratto sempre più deciso e curato, riesce a creare una connessione empatica col lettore.






Premiato come miglior fumetto per ragazzi del 2019 dalla rivista Kono manga ga sugoi!, Heavenly Delusion intriga e stupisce senza deludere le aspettative – anzi, le accresce. Specialmente in seguito al plot-twist finale con cui si chiude il terzo volume, che fa desiderare di avere immediatamente il quarto per scoprire cosa stia succedendo a questi personaggi così diversi tra loro ma uniti da una sorte che ancora non si sa quanto sia benevola o beffarda.













Si ringrazia la CE Edizioni Star Comics per l'invio dei manga






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