Film - Confessioni di una critica cinematografica

|OBBOBBRIOMOVIE | After - il film (2019)

dicembre 07, 2020
















Basato sull'omonimo romanzo di Anna Todd, il film racconta la storia di Tessa, studentessa, figlia e fidanzata modello. Poi però arriva il college, e con esso anche il misterioso e tenebroso Hardin Scott. Il suo mondo sta per essere stravolto...








Ci saranno spoileroni e sarà presente anche la fine del film, giusto per togliervi il piacere di perdere ben novantuno minuti di vita a guardarlo.

Non vi scomodate a ringraziarmi, anzi divertitevi :D 






Evvai, oggi dissacriamo un nuovo OBBRORRBIOMOVIE 😍

Bentornati, ragazzi!❤️
Eccoci con una nuova puntata di OBBROBBRIOMOVIE – Quello che i recensori seri non dicono sui film...orrendi.




Oddio, è tornata! Sta per spezzare il film in tanti minuscoli pezzettini di celluloide!


Come avrete sicuramente letto dal titolo oggi parleremo di After, trasposizione cinematografica dell’omonimo bestseller internazionale che ha visto i suoi augusti natali su Wattpad.
[Tralasciando il fatto che tutti (me compresa), sulla scia delle maestre supreme del trash E.L. James e Anna Todd, abbiamo scritto roba su Wattpad con la speranza di farci notare ma, dato che le storie che hanno una trama e sono verbalmente ineccepibili non vengono mai lette, commentate e stellinate... abbiamo FALLITO MISERAMENTE nei nostri intenti – mi chiedo costantemente come mi sono permessa di scrivere dei libri senza essere un’adolescente in preda alle crisi ormonali per i 1D e mi fustigo per questa grave mancanza (anche se ho pubblicato lo stesso dei libri ex-ff e li trovate qui ;)]


Partendo dal presupposto che di certi libri sono meglio gli alberi e di certi film il cestino per l’indifferenziata, partiamo con la sfavillante recensione di After!




Dalla regia mi dicono che questa introduzione non promette nulla di buono. Tutto regolare.



Complice il fatto che ho sganciato la grana per Prime e incluso nel prezzo c’è Prime Video, durante una serata un po’ meh, scazzatissima dopo un giorno di lavoro pieno e reduce dalla pubblicazione del mio ultimo libro, ho deciso che meritavo una serata cinema a basso costo (ché tanto ho già pagato) e soprattutto senza rischiare di prendere virus come se non ci fosse un domani con i vari “SONO VERAMENTE EUFORICOH” e donnine simpatiche che mettono in mostra la mercanzia come se l’avessero solo loro e d'oro per giunta.
Quindi apro l’app, accendo il cast per rendere la mia tv smart e seleziono “film”: basta serie tv, volevo vedere qualcosa di non impegnativo. E, guarda caso, il primo record è stato proprio questo: AFTER – perché “dopo” la visione ci si ritrova con il cervello svuotato.



Ma procediamo per gradi.



Anche se la storia la sanno anche i muri - la sapevo anche io che mi sono rifiutata di leggere i libri – non vi privo della gioia di leggere quanto posso spezzare un film lentamente, sadicamente e con molta goduria...fotogramma per fotogramma.



Il SOMMO approva





Il film inizia con delle immagini a caso – lei di spalle, una mano che tocca il basso ventre di un ragazzo tatuato, alberi, luci, colori, case, libri, auto, viaggi e fogli di giornale – e la voce fuori campo della nostra eroina (purtroppo non parlo della droga che, indubbiamente, sarebbe stata più “esaltante” – ok, basta freddure): come nel cult Twilight, Tessa ci introduce nella storia.
Solo che, a differenza di Bella Swan che aveva un sacrosanto motivo per lanciarsi nella filippica sul vero amore, lei supera l’inutilità della già citata Bella Catatonica in New Moon con la frase: 


“prima di lui la mia vita era semplice e lineare e adesso, dopo di lui, c’è soltanto...DOPO”.


Cominciano gli applausi agli sceneggiatori per le grandi frasi da cartiglio dei Baci Perugina che contengono il titolo del film.
Qualcuno mi spiega cortesemente il significato di questa frase nella lingua Italiana?





L'intero mondo se lo sta ancora chiedendo




Va beh, proseguiamo ché la demolizione non è neanche iniziata.
Dopo questa grande verità (?), ritroviamo Tessa in camera sua con l’immancabile scatolone che ammicca e sorride come una deficiente alle pareti. La indovino con una: sta partendo per il college, ma che grande fantasia!



Saltando inutili quanto imbarazzanti momenti familiari con attori che sembrano presi direttamente dall'oratorio di don Pinuzzo, Tessa viene accompagnata da sua mamma e un ragazzo, tale Noah (ce lo presenteranno? Chi è?), al dormitorio.
Qui accade una trashata da epic moment: Steph, la compagna di stanza di Tessa, fuma, beve e li percula tutti dicendo che le farà avere accesso anche a posti proibiti dalla legge per l’età e, anziché ridere, la madre della protagonista si incazza e corre via urlando per i corridoi “‘MO' TE CAMBIO DI STANZA CHE QUA TI PORTANO A MALASTRADAAAHHH!!!” con ovvia rincorsa della figlia che la prega in ginocchio di non trattarla come una neonata e le assicura che farà “la brava”. La mamma si convince in tempo zero e le dice che è fiera di lei, come la gran bipolare che è.
Di per sé è una scenetta altamente imbarazzante, oltre che inutile: questa madre ha l’età di una sorella maggiore, e poi si sa che i genitori ne hanno fatte più dei figli quindi si calmasse, ‘sta pazza. Tanto noi già con quel “farò la brava” abbiamo capito che farà l’esatto opposto, quindi tutto regolare. Applausi comunque per la recitazione drammatica: le espressioni erano “faccette da defecata” like Emma Watson in The Circle (cliccando sul titolo potrete leggere la mia recensione su questo capolavoro assoluto della noia e del nonsense).




Scusate se vi faccio soffrire al solo nominare The Circle e la straordinaria dote d'attrice di Emma Watson




Finalmente Tessa si è tolta dalle palle la madre esaltata e può salutare Noah che, freddamente, la bacia a stampo. Ah, quindi era il ragazzo...ottimo, uno che ti spinge proprio a farci cosacce (tipo picchiarlo). Una volta tornata in camera, Steph cerca subito di traviare la nostra protagonista con la SIGARETTA ELETTRONICA, ma la santarellina rifiuta e la compagna di stanza continua a percularla (“carino tuo fratello” e “ma chi se li porta i libri al college?”).
Che dire? Al momento Steph sembra, in mezzo a questo p(i)attume, il personaggio migliore. 


Tessa is like il mio amato Homelander: "Mamma, don't break my balls: sono una fuorisede e faccio il caxxo che voglio"




Ritroviamo Tessa il giorno dopo e possiamo apprezzare in toto il suo abbigliamento vintage anni ‘90: orribile e fuori moda. 
Alla prima lezione di economia già ci prova con un ragazzo nero (you know what I mean 😏 sento gli echi lontani di “mamma, stay calm...farò la brava!” che puzzano di cazzata come non mai) ma, mentre stanno provando a socializzare, entra il prof che si getta a capofitto nell’auto-elogio: “questo è il corso più importante e dovrete trarre al meglio tutto quello che vi insegnerò, dato che ho un’esperienza di venticinque anni” – mancava solo dicesse “e tutto questo grazie alle mie due lauree” e poi avevamo concluso. (Piccolo inciso: non vedremo più questo prof, quindi devo dedurre che nonostante tutto non fosse poi così importante? Mistero)



Il vero mistero è perché io sia qui a mezzanotte di un giorno come tanti a editare questo articolo inutile, ma 'ttapost' :D




Dopo molti minuti del nulla in cui la nostra intrepida protagonista respira, riflette sul perché della vita e si fa la doccia, finalmente avviene il miracolo: a dieci minuti spaccati compare il BAD BOY della situa, Hardin. 
Cominciamo malissimo: ma che razza di nome è? Mah.
Comunque la situazione è tragicomica: lei entra in camera per cambiarsi, ovviamente in asciugamano, e lui sta leggendo un libro stravaccato sul divanetto della stanza – stigranca che non è la sua. Quando lei giustamente gli chiede di girarsi, lui la fredda con “sì ma stai calma, mica ti guardo”
Finalmente li salva dall’impasse Steph che, subito, chiarisce che non sono fidanzati (nessuno glielo aveva chiesto e/o voleva saperlo) e chiede ad Hardin cosa mai abbia detto a Tessa su non si sa quale argomento. Lui, scazzato quanto me quando vado dal medico di base alle nove di mattina e già ci sono centocinquanta vecchietti e tremila informatori scientifici, dice “niente, mi stavo facendo gli affari miei.” 
Come biasimarlo.
Ovviamente, prima di andarsene, Hardin vede il Grande Gatsby e prova a fare spoiler ma Tessa, che fortunatamente non è cogliona quanto credevo, gli risponde a tono.
Questa volta gli applausi sono partiti in automatico per le risate che mi sono fatta per la piega surreale della scena.



L'espressione perplessa di Zia Malgy riflesso della mia



È divertente come Tessa studi in continuazione quando non si vede mai una lezione...ad ogni modo, Steph la porta ad una festa perché “mica puoi fare la muffa!” (cit.) e vanno a scegliere l’outfit per la serata. Manco a dirlo: Tessa is like una suora a messa la domenica. 
La compagna di stanza, impietosita, se la porta dietro ugualmente in quello che è a pieno titolo un rave party: fumano erba, bevono, fanno cosacce...insomma roba traviante per la povera SantaTessa da Washington che non fa altro che guardare Hardin – e lo stesso fa lui.
Ma, magimagia doremì, accade qualcosa di sensazionale (ironia a palate): tutti gli strafatti si mettono a giocare ad obbligo o verità e in tempo zero si scopre che Tessa è vergine (w gli stereotipi) e che, guarda caso, deve limonarsi Hardin. 
Ma il senso di tutto ciò? 
Deve pensarlo anche Tessa, che manda in bianco Hardin per...chiamare il suo focoso-quanto-l'-iceberg-che-ha-fatto-affondare-il-Titanic fidanzato che non perde tempo che non perde tempo a rimproverarla con qualcosa che suona così:"Come ti sei permessa di aver bevuto un goccio di alcool (letteralmente) e andare alle feste? Mado, ma che zoccola sei?! Ma di chi mi sono innamorato?" 
Okkk...(-_-') Bigottismo portami via. 
Giustamente la ragazza gli chiude il telefono in faccia e si mette a girovagare per tutta la casa in una protesta fine a se stessa. 
Dove andrà a infilarsi? Esatto, proprio in camera di Hardin! 
Lui la raggiunge, prova a sedurla e lei...
"Scusa, non posso. Devo andare”
Sicuramente dallo psichiatra.


Tessa che fugge come me quando sgamo un caso umano.
E sfido, con quella faccetta sempiterna da tormenti peristaltici...



Finalmente si vede una lezione: letteratura inglese. 
La prof inizia con un “che ne pensate di orgoglio e pregiudizio?” e si scatena un Tessa Vs. Hardin che è esilarante. Forse Anna Todd pensava fosse innovativo, ma lo avevamo visto già in altre tonnellate di libri a tema.
Seguono altri minuti di nulla in cui Steph fa un tattoo e Tessa dice che sua madre la ucciderebbe se ne facesse uno; di notte Steph fa sesso con la sua ragazza (lgbt friendly) e lei le guarda (boh); poi la mattina va in caffetteria e chi trova? Ovviamente Hardin, che le dice chiaramente di non poterle stare lontano e lei, che si dice infastidita, alla fine accetta di andare con lui in un posto sconosciuto...in macchina!
Buongiorno, deficiente: ma se fosse un serial killer? 
Del resto si sa che i figli di papà hanno tendenze omicide, ma Tessa ha sposato "sticazzi" come filosofia di vita e tutto il viaggio in auto se lo fa a flirtare con il guidatore che, prevedibilmente, la porta IN UN BOSCO. 
Ma ditelo, allora. 


Questa ero io che, durante la visione, esultavo per la piega noir che stava prendendo il film, sperando ardentemente che Hardin uccidesse male Tessa e comparisse l'attesissimo THE END 


Peccato che però non la uccide: c’è un lago e fanno un bagno.
Manco si conoscono e lui la porta nel suo posto preferito, molto logico. 
Va beh, comunque è scontato che si baciano e tanti saluti.



Più scontato dei saldi al 99,9%




Comincia la loro conoscenza, ma viene stoppata immediatamente da Hardin che, come tutti gli uomini, è indeciso e comincia a fare il bipolare in preda al premestruo – l’unica cosa realistica di tutto il film. 
Lei come reagisce? Diventa Sandy di Grease e comincia a truccarsi, oltre che sognare Hardin mezzo nudo nel suo letto. Ci mancava cantasse solo Hopplesly devoted to you per completare il quadro.


Hardin, gioia, vieni qui e mangiati la 'nguantiera sana di pasticcini: ti aiuterà con i cali d'umore dati dal ciclo, fidati ;)



Ma ecco che si movimenta la storia: torna a sorpresa il fidanzato rincoglionito di Tessa, per la felicità di Hardin-il-bipolare che comincia a menare le mani a profusione che manco Chuck Norris in una puntata a caso di Walker Texas Ranger.




Ho spaccato tutto, fratellì: my job is done




Si scopre poi che Landon, il tizio nero con cui aveva fatto amicizia Tessa il primo giorno e di cui ci eravamo bellamente dimenticati l'esistenza, è il fratellastro di Hardin e vivono tutti insieme appassionatamente in una villa giganormica con tanto di piscina. 
Ma il bad boy è incazzato perché suo padre, nonché rettore dell’università, sta per sposarsi con la madre di Landon, così molto logicamente spacca tutto. 



Questa la mia sobria reazione per i cliché e per la noia.
Mi sono fermata solo perché la tv ha un costo e, senza, poi non vedrei più nulla e voi soffrireste senza le mie recensioni dissacratrici
 



Ma ancora il peggio deve arrivare: prevedibilmente, Tessa raccoglie i cocci di vetro e si ferisce immediatamente. Ma dico, nessuno ha una paletta, un aspiratore, un giornale per pulire? 
Quanta intelligenza sprecata. Comunque Hardin, che dice di non essere un alcolizzato e poi si scola tutta la riserva invecchiata di duecento anni, sembra riprendersi dalla sbornia non appena vede Tessa piagnucolante che si sta dissanguando e, mosso da pietà, le cura la mano. Forse è ancora più prevedibile quello che succede dopo, ma ve lo risparmio perché mi sono addormentata.


Se hai trent'anni e l'insonnia cronica puoi guardare After: non avrai più bisogno di contare pecore e scolarti melatonina in quantità industriale ;)




La mattina dopo, il Santo Padre Purissimo Castissimo Illibatissimo Levissimo Noah manda SuorTessa a quel paese perché la vede con Hardin e lei fa la pazza perché ha perso “il suo migliore amico”.
Ma cosa ti entri in crisi che a stento vi baciavate (e nemmeno alla francese) e viva la friendzone? Mah.



Alla fine scopriamo che Hardin non è un bad boy ma solo un disagiato, non fanno altro che baciarsi e spogliarsi per molte mezzore senza concludere quando all'improvviso...entra in camera LA MADREH DI TESSA!
Che risate raga, che trash 😂




Prima entro a sgamo in una camera chiusa (evviva la privacy) e poi urlo come una pazza.
STOMMALE, MIA FIGLIA NON E' UNA SANTA, QUINDI?
HA PULSIONI SESSUALI COME TUTTI GLI ADOLESCENTI? MA COM'E' POSSIBILE? DOVE AVRO' SBAGLIATOHHHHH?!!




Tessa finalmente parla alla madre dei drammi (mentali) che l’affliggono e quella controbatte che se continua la storia con lo psico-disagiato smette di pagarle la retta e quasi ci manca che aggiunga "figlia degenere del diavolo!", come se la ragazza si fosse autogenerata con l'intervento della provvidenza Manzoniana. Non serve ricordarti che è figlia tua, tu non sei sposata e quindi, secondo il tuo augustissimo ragionamento, è proprio il diavolo ti ha messa incinta. Legit. 
Lo stereotipo di madre oppressiva negli ya è mutato in peggio, e non mi viene difficile pensare che avendo una madre cretina e contorta come questa Tessa decida di mandarla a quel (bel) paese. Da qui in poi, infatti, succedono cose random: Tessa e Hardin vanno a convivere, partecipano al matrimonio del rettore (che altri non è che Sandy di The O.C. - Californiaaaaaaaaaaa here we cooooooooommmmeeeee), quagliano, la ex di Hardin fa la stronza e racconta che, sin dall'inizio del film, l'interessamento del disagiato era tutta una scommessa. 
Boom! Finalmente Tessa si sarà svegliata?
A me risulta che il suo cervello stia ancora processando gli ultimi aggiornamenti - perdonatela: in un mondo con Google Chrome lei è Internet Explorer. 
Comunque una menzione d’onore per gli “amici”: tutti sapevano della scommessa e nessuno ha detto niente come i grandi cessi che sono.


Un raro video di Steph, la compagna di stanza di SuorTessa che si è rivelato essere il peggior personaggio, forse il più cesso di tutti




Tessa torna a casa da mammà che, con somma soddisfazione, potrà dirle “te lo avevo dettoooohhh” e parla con Noah, ormai prossimo a prendere i voti perché anziché far piovere improperi come se non ci fosse un domani perché è stato tradito...si mette a ridere.
Un po’ come me quando vedo le cose drammatiche che si risolvono a taralluci e vino in mezza riga like Jojo Moyes style.


Ma incredibilmente avviene il miracolo: Tessa si sveglia improvvisamente e dice finalmente BUONGIORNISSIMO KAFFèèè1!!!111! al suo cervello, usa i contatti alla faccia del rettore e si propone ad una casa editrice per non si sa quale mansione, dato che lei ancora è al primo anno di università. Hardin, invece si deprime ascoltando All by myself e poco ci manca che si tagli le vene tra una cucchiaiata di gelato al cioccolato e l'altra. 
Ma cos'è questo gender switch? Cosa mi rappresenta quest’ameba tatuata buona solo per fare scommesse e frignare che non sa prendersi responsabilità?


E dai, Hardin: non puoi farmi scegliere altre gif di Joffrey che non siano quelle degli schiaffi che gli dà Tyrion!



Alla fine del corso di letteratura, la prof chiama Tessa e le consegna – molto professionalmente e in barba alla privacy (che in questo film sembra proprio non esista), aggiungerei – il tema di Hardin con scritte tante belle paroline che solo una ragazza romantica in piena crisi adolescenziale e con il picco di ormoni poteva fargli dire.
Va beh, chiudiamola in fretta: si incontrano di nuovo al fiume, si guardano e FINISCE.
A CASO.


Prego ogni giorno che il punto interrogativo venga cancellato e che non continuino lo scempio.
Edit: le mie preghiere non sono andate a buon fine perché all'ufficio anti-film-demmerda c'era la segreteria e le mail le aprono con ms-dos :(




Ok, possiamo dirlo ufficialmente: che spreco di danaro e tempo.
È un film per adolescenti senza pretese, che mi ha fatto ridere quando probabilmente avrei dovuto empatizzare (scusatemi, c’ho un’età) e ci sono rimasta malissimo per la fine.
Perché non è normale far sorbire al poveroh popoloh ignraroh 91 minuti di film e farlo terminare con un cliffhanger del tutto idiota. Ma costava tanto aggiungere, non saprei, un minuto in più in cui Hardin si scusa dicendo: “Sono un'ameba tatuata che ha fatto solo cagate dall'inizio alla fine. Ho capito che sono stato un infame e ti chiedo perdono in ginocchio sui ceci”?
Ma no, perché farlo pentire? E' un macho che non deve chiedere mai, come gli uomini Neanderthal-Style (hop-hop). Lui non ha bisogno di scusarsi per essere un deficiente, piuttosto deve scusarsi Tessa per essere cretina ed esserci cascata con tutte le scarpe e benvenuto medioevo moderno.
In verità Tessa deve scusarsi solo con noi per averci tritato il Sistema Solare interno, esterno e laterale (con buona pace delle Sailor Senshi, Inner & Outer – se non le conoscete dovete assolutamente colmare le vostre lacune leggendo Sailor Moon) con tutta questa storia inutile.
Bah, nel dubbio Buonanotte.
Che c'entra? 
Assolutamente nulla, ero semplicemente entrata nel mood delirante dell'intero film ;)






Abbiamo (purtroppo) parlato tanto del film, ma degli attori ci potremmo mai dimenticare?
MA CERTO CHE NO!


Anche la portatrice di Luce Barbara D'Urso conferma



Partiamo dalla nostra grande eroina, SuorTessa da Washington che è interpretata da Josephine Langford.
Sorella della più celebre Katherine, mi ha fatto pensare più volte a quanto si somiglino le sorelle. Non parlo della recitazione – ahimè scarsa per Josephine e migliorabile per Katherine – ma proprio come presenza scenica: sembrano gemelle e più volte mi sono ritrovata a pensare “mica questa si taglia le vene per la disperazione come Hannah Baker?”


13RW è per me una serie importantissima.
La prima stagione, OBV.
Ne ho parlato qui ;)



Sarcasmo a parte, ero davvero all'oscuro di tutto ciò che riguarda questo grande capolavoro della cinematografia moderna e non sapevo che la sorella di Katherine fosse anch'essa attrice. Beh, dopo averla vista all'opera le consiglierei di tornare a studiare. E poco importa se ha “sempre voluto recitare”: è buona solo a fare le faccette e (farci) piangere (di disperazione).




Hero Fiennes-Tiffin, che delusione.
Avrà interpretato Tom Riddle da bimbo, avrà dei parenti illustri ma, ahimè, anche lavorando in ottime produzioni non ha proprio imparato niente dai migliori. Cos'erano quelle facce da bel tenebroso che sono risultate solo delle sopracciglia corrugate? 
Dov'era l'aria da bad boy e enfant maudit?
Tu eri il re supremo dei disagiati e delle amebe tatuate, altroché!



Voglio sperare per entrambi che sia solo il ruolo inutile che hanno interpretato a farli essere così...così...mediocri.
Addirittura Selma Blair era orribilmente sottotono e con un copione che faceva veramente Pena&Pietà.
Che dolore :'(


Selma, perché hai accettato questo ruolo demmerda?
Non dire che il fine giustifica i mezzi e che hai da campa' la famigghia, pls :'(




Il film è di una pochezza impressionante e ultra-diseducativo. 
Non riesco realmente a comprendere la gente che ci impazzisce (anche se non andiamo disputandum i de gustibus) e come 84mila italiani abbiano deciso di andare al cinema il primo giorno d'uscita - senza contare i successivi!
Se consideriamo (dati aggiornati al 2019 - fonte Istat) che dei soliti 60 miliardi di popolazione una 20ina di milioni sono i nuovi nati, 25mila circa si sono divisi tra il Tartaro e i Campi Elisi e quasi 9 miliardi sono immigrati, senza perderci in tanti dati l'unica certezza è che SONO TRA NOI. Potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre compagne di banco, le nostre colleghe di lavoro, le nostre mamme, zie, parentame vario e variabile e noi non lo sapremo mai.
E non vale dire che l'ho visto anche io: MAI avrei buttato nell'augusto WC 8€ di biglietto per vedere questa immonda porcheria e finanziare ipotetici sequel (ho scoperto che è già in lavorazione, quindi percepirete sicuramente il gaudio, giubilo e grande festa alla corte di Francia nella mia frase - Edit: è già uscito e, quando avrò voglia di perdere altro tempo prezioso, sicuramente vi scriverò la rece :D). 
Sia chiaro: anche Fallen, per cui avevo firmato infinite petizioni per la produzione dei film, se non avessi avuto il biglietto gratis avrei volentieri passato. Per far capire il disagio post-visione del film tratto dai bestseller della Kate: non meritava neanche l'entrata gratuita per la bruttezza di una trama raffazzonata che ha incluso scene nonsense e spoiler tra i vari libri senza contesto. E non mi esprimo sulla recitazione dei protagonisti perché non mi voglio incazzare ancora dopo anni. Roba che avrei volentieri cambiato nome e cognome solo per non essere associata a cotanto squallore nelle petizioni (e grazie al cielo non ho finanziato col crowdfunding il film, altrimenti avrei chiesto come minimo il rimborso!)


Probabilmente è che – ripeto – ho una certa età e le cazzate non le reggo, ma davvero raga...After è qualcosa di straordinariamente vuoto.
Per intenderci: se non avessi preso minuziosamente appunti sulle varie scene, oggi non ci sarebbe la recensione. E io avrei buttato tranquillamente nel cesso 91 minuti della mia preziosissima vita che avrei potuto impiegare meglio a leggere o uscire (edit: articolo scritto nel 2019, quando il Covid non esisteva ancora).
Per dire, eh.


Proprio quando pensavo che avessimo raggiunto il top dell'inutilità con dei film come “La cura dal benessere” e “the circle”, ecco che scopro che stiamo scavando il fondo con la vanga e una lena impressionante.
Di una cosa sono felice, però: After non si autoproclama film impegnato o di grandi contenuti come i due succitati. 
No, per niente. Quello che è...è. Senza inutili giri e/o voli pindarici che non portano a nulla se non alla noia e al nonsense.
Questo film è nato e morirà come un film d'intrattenimento che stimola il sonnellino ristoratore durante la visione ed è un capolavoro del trash per la quantità assurda di cose idiote che succedono.
Ma mai ha avuto la pretesa di essere il nuovo Best Movie agli Accademy Awards.
E, a giudicare dalla qualità, neanche potrebbe avanzare domanda.
Ma questo è un altro discorso :D


Quindi cosa c’è “dopo”?
IL NULLA COSMICO.
E Bella Swan MUTISSIMA.





Grazie per essere arrivati fin qui!
Come al solito, fatemi sapere se avete visto questo film, se vi è piaciuto o se, come me, avete atteso questa schermata con tutta l'energia rimasta nel vostro corpo...




Attenzione: 


Nell'articolo sono presenti dei link pubblicitari dei miei libri, altri libri (più famosi), altre mie recensioni e qualcosina riguardante Amazon Prime e Prime Video.

Nel caso di Amazon sono una normalissima associata e, se farete acquisti tramite i miei link, Amazon mi riconoscerà una minuscola percentuale (voi non pagate nulla in più ma mi sosterrete); nel caso dei miei libri non c'è nulla di male nel ricordarvi che esistono e che li trovate gratis se avete sottoscritto l'abbonamento su Kindle Ulimited (già, un altro link che, se userete, mi permetterà di comprare roba da recensire ;))
Mi sono stancata di potermi permettere solo le goleador al tabacchi: voglio i Twix :D (vi prego, capitela :D)


Alla prossima receDEMOLIZIONE :D







contributor

|RECENSIONE FILM| Il re leone - 2019

novembre 29, 2019
























Convinto di essere responsabile della morte del padre re Mufasa, in realtà ucciso dal perfido fratello Scar, il piccolo leoncino Simba si allontana dalla sua terra. Accolto e allevato dal suricato Timon e dal facocero Pumbaa, Simba cresce cercando di dimenticare il passato. Ritrovato da Nala, sua vecchia compagna di giochi, e Rafiki, babbuino sciamano, decide di tornare per scacciare l'usurpatore Scar...










Può contenere spoiler




Un ruggito di saluto a tutti. 
Stavolta vi trasporto nel cuore dell'Africa, nella Savana, sulla rupe resa famosa dalla Disney. 
Un tuffo nel passato? 
No, poiché in sala è uscito il live action - gli amati e odiati live action Disney - e, come promesso nella mia recensione su Dumbo, eccoci a parlare di quest'altra pellicola tanto discussa.



Ecco che lo schermo si accende, il familiare coro tribale risuona nella sala, per poi lasciare il campo a “Il cerchio della vita”, lasciandoci cullare tra quelle parole che i più maturi (mano alzata) conoscono a memoria, mentre Rafiki il babbuino espone a tutti i sudditi, rispettosi ed entusiasti, il principe Simba. 
Una delle scene più epiche di tutto il repertorio Disney, quella della posa in aria del leoncino, tanto che persino i vostri animali da compagnia avranno fatto la stessa fine (ammettetelo, di averlo fatto con i vostri gatti - se poi avete un leone ben venga: avrete minor problema di me a far star zitti i vicini). Dunque, veniamo alle cose serie: bisogna dichiararlo a voce alta: “le canzoni di tutto il film sono identiche alla versione originale ”.  
Lo ammetto, per tutta la durata boccheggiavo per cantare silenziosamente tutti i pezzi. Lo stesso non è accaduto per la Bella e la Bestia e ho provato un leggero fastidio. Però che dire, la grafica dei paesaggi è d'impatto e gli animali, creati in digitale, paiono animali veri e propri e non artefatti al computer.



La trasposizione ripercorre a 360° quello del cartone animato, abbiamo Mufasa, un leone tutto d'un pezzo, il re dei felini africani - che ha la voce di Luca Ward che sconvolge gli ormoni, oltre a deliziare le orecchie - sempre amorevole e insieme integerrimo nell’occuparsi del suo branco e dei suoi sudditi; compito non sempre facile visto che ha parecchi grattacapi: un figlioletto molto vivace a cui tramettere saggezze, un fratello sfuggente e che trama nell'ombra contro di lui, infine le iene che minacciano spesso e volentieri  di violare i territori di caccia, dai quali sono state esiliate per una impossibile convivenza. 
Il leone è luce, la iena è la tenebra. 
Il piccolo Simba cresce in questo ambiente sereno, recependo via via gli insegnamenti di suo padre, benché lui sembri troppo immaturo e monello per poterne afferrare il senso: il cerchio della vita, un messaggio non certo scontato e di grande importanza. Ogni essere vivente è parte di un cerchio naturale, ecco perché non bisogna uccidere inutilmente e danneggiare il prossimo di proposito.
Sarebbe di buon auspicio che anche l'uomo seguisse questo legge naturale e non stravolgerne l'equilibrio..
Mufasa delimita i confini del regno, in modo che il pargoletto sappia esattamente quali siano i territori da non oltrepassare. Ovviamente il re ottiene il risultato opposto, accendendo la morbosa curiosità di Simba, accentuata dal subdolo zio Scar, il quale coglie la palla al balzo per istigare il nipotino a intraprendere una gita nella zona proibita. Simba, eccitatissimo di quella avventura, interrompe la seduta di lavaggio a leccata della sua amica Nala, nonché futura fidanzata, che convince a seguirlo nell'ignaro pericolo. 
Mai inseguire i maschi, nemmeno da cuccioli. 
Simba e Nala  riescono a seminare il Zazu, il pennuto galoppino e consigliere di Mufasa, tanto saggio quanto pignolo, e arrivare a una desolante destinazione: il cimitero di elefanti, un luogo senza colore e vitalità. Per forza, sono morti.
Beh, non è che i leoni potessero mettere cartelli con su scritto: ”Vietato l'accesso ” o una rete di filo spinato. Loro si accontentano della fiducia.
La prima a rendersi conto di aver commesso una bravata è Nala, nel frattempo Simba si ritrova davanti alla cosiddetta realtà brutale; una scelta presa alla leggera può portare alla morte. Le iene sono in agguato, tra cui la loro boss mafiosa Shenzi, ma il prode re felino balza in aiuto degli indifesi, mettendo in fuga il nemico. Simba si prepara al predicozzo che si è meritato, eppure il leone adulto rimane più ammansito rispetto al solito, guarda il cielo, nel firmamento, e ci vede gli antenati che lo fissano da anni e anni. 
Probabilmente lui, da piccolo, ne ha combinate di peggio, ma non lo vuole ammettere. 
Sembra che tutto sia sistemato, invece ci avviciniamo al frangente più traumatico del live, il trauma infantile della morte di Mufasa. 
Io ero disperata perché non avrei più sentito la voce di Luca Ward. 😭 Non è spoiler, vero?🤔
Tutta colpa di Scar e delle sue nuove  amiche iene, le quali provocano la fuga delle mandria impazzita di manzi… no, aspetta sono gnu, di gnu, che inferociti si buttano come tori impazziti nello strapiombo e tra un po' schiacciano Simba come una scarafaggio che gironzola beato per la casa. Mufasa non ci pensa due volte a salvare la sua prole, ed ecco che Scar ne approfitta per levarselo dalle zampe e rubargli il trono delle rupe (?), facendolo volare nel dirupo e schiantare a terra. E uno ce lo siamo giocato. 
Lo zietto non ci mette molto a sputar veleno e incolpa il nipotino della sventura.
Da qui comincia l'esilio di Simba e l'incontro con i personaggi più simpatici e più golosi di insetti della Tv. Timon il suricata e Pumba il facocero scoreggione. Un toccasana per l’inconsolabile leoncino.
La loro filosofia è Hakuna Matata, ovvero Senza pensieri, in pratica la stessa filosofia dei politici italiani. Il classico massì, che ce frega. 
Ed ecco che ci ritroviamo un Simba adulto e un po' complessato, soprattutto all'incontro con la leonessa Nala, andata via dalla rupe per cercare l'eletto che riuscirà a spodestare Scar. Incoraggiato da Cupido - la freccia dell'amore non devia un tiro - e da Rafiki il babbuino, Simba decide infine di affrontare il suo destino e finalmente prendere il posto che gli spetta.



Il fatto che la trama Il re Leone sia identica al cartone, sia nello svolgimento e in gran parte nei dialoghi tra personaggi ha entusiasmato alcuni, altri no perché non ci trovano nulla di originale e questo li convince a prendere in considerazione neanche di andarlo a vedere. 
Voi cosa ne pensate? 
A me è piaciuto così com'è, l'unica nota dolente a cui mi appello è il doppiaggio di Simba e Nala adulti.
Senza nulla togliere a Mengoni ed Elisa, fanno anche bene il loro mestiere, ma è necessario affidare il doppiaggio a chi non lo è di professione, come per esempio il signor Ward? 
Si sente che ci sono delle mancanze nei toni, delle sfumature importanti da utilizzare.
Son sincera, se la sono pure cavata, è stato peggio il doppiaggio di Saphira di Ilaria D'Amico in Eragon: quello era devastante.
Mi farebbe piacere sapere il vostro parere.
Vi saluto, al prossimo film.






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|RECENSIONE FILM| Dumbo - 2019

settembre 16, 2019








Nome film: Dumbo
Diretto da: James Ponsoldt
Anno: 2019


Principali interpreti: 

Colin Farrell
Danny DeVito
Eva Green














La storia dell'elefantino Dumbo, preso in giro per le sue grandi orecchie, che troverà il modo per riscattarsi e trovare la sua felicità.










Può contenere spoiler





Come potrebbe Dumbo, quell’adorabile elefantino dagli occhi color cielo del mattino e dalle orecchie sproporzionate, non intenerire il cuoricino degli spettatori? Appena il baby pachiderma entra nel campo visivo si attiva la modalità voglia di riempirlo di coccole e moine. 



Naturalmente tutti, o quasi, conosciamo la storia del piccolo elefante volante, avendo visto il cartone animato da bambini ma, mentre quello vedeva Dumbo come il protagonista assoluto della storia, nel live action spicca e si impone la figura umana che, nella versione animata, aveva un ruolo marginale e di comparsa - per esempio il topolino Timoteo viene sostituito da due bambini depressi -, creando una storia più articolata rispetto alla precedente e ne è venuto fuori un intreccio tutto nuovo, complice un pizzico di fiabesco e crudezza, con personaggi ben caratterizzati e che fila fino alla fine. 



Ci troviamo negli Usa, alla fine della prima guerra mondiale. Alle soglia degli anni '20, Holt (interpretato dall'affascinante Colin Farrel - detto "prezzemolino") ritorna nella compagnia circense I fratelli Medici, (che è provvisto di trenino sulle cui carrozze sono raffigurate tutte le specie animali che schiavizzano) con un braccio solo. Reduce di guerra, è intristito anche dalla morte della moglie con cui condivideva la passione per i cavalli: era equestre il loro numero vincente durante le esibizioni. 
Ad attendere l'arrivo di quest'uomo spezzato vi sono i due figli Milly (una bambina dallo sguardo depresso e un po' inespressivo, appassionata di esperimenti scientifici) e Joe (pure lui depresso ma con un velo di gioia in più rispetto alla sorella) e naturalmente il capo del circo Max Medici (Danny DeVito), un ometto tarchiato sniffa guadagni, che afferma di aver venduto i ronzini per un bisogno necessario di liquidità perché convinto che Holt non potrebbe riproporre i suoi famosi numeri da cavallerizzo con un braccio monco.



Ma per risollevare il morale di Holt, Max Medici gli assicura di avere una valida alternativa in serbo per lui: un'elefantessa incinta di nome Jumbo. 
Per ragioni più razionali e naturali, nel live action non abbiamo le cicogne che portano i cuccioli alle mammifere del circo, perciò i genitori dei piccoli spettatori dovranno spiegare come in effetti un elefantino viene al mondo. 
Consiglio di iniziare dalla storia dello stame e del pistillo ;)



Dunque, Holt accoglie la notizia in modo esilarante quanto approverebbe l'idea di un repentino arruolamento nell'esercito; al contrario i bambini tristi sono entusiasti, soprattutto alla nascita del baby elefante. L'odore di soldi per il nuovo arrivo manda in visibilio il padrone del circo, finché non si ritrova davanti un esserino timido tutto orecchie. 
"Un mostro buono solo da infagottare come un clown", viene definita la creatura appena affacciatasi a quella vita di sfruttamento. 
Tutti gli altri artisti circensi trovano il piccolo un po' buffo, ma gli riservano sguardi pietosi e di affetto, pronti a coccolarlo nonostante quell’evidente difetto. 
Ha parlato la donna cannone che si veste da sirena.
Ed è qui che udiamo la celebre canzone:
Bimbo mio vieni quiii. Noo non piangeree cosìì...


Ma siete ciechi?? È carinissimo. 
La versione bebè nel passeggino è micidiale per quanto è adorabile.  


Dumbo, inizialmente chiamato Jumbo come la madre, muove le prime zampe in un mondo tutt'altro che roseo e premuroso, deriso da ignoranti bambocci sparsi sulle tribune, infine strappato dalla sua figura materna a causa di un brutto incidente fomentato dalla stupidità umana. 
Rimasto solo, nella sua triste tenda, Dumbo, depresso, viene importunato dai bambini depressi Milly e Joe, i quali cercano in tutti i modi di tirare su il morale al piccoletto ed è grazie alle loro delicate attenzioni che si scopre il talento scioccante dell’adorabile elefantino: basta una piuma stretta nella proboscide e Dumbo vola come un aeroplano sfruttando le sue orecchie come delle ali. Tant'è che le prospettive di tutti cambiano radicalmente: i bambini hanno trovato uno scopo e Max Medici vede montagne di dollari piombargli sul cilindro, difatti la performance volante dell’elefantino è un successone, tanto da attirare l’attenzione di un certo imprenditore del settore, il ricco sfondato signor Vanverde (Michael Keaton), che dichiara di voler assumere gli artisti del circo Medici al completo - suppur Max non ne sia molto entusiasta. Ed ecco che la truppa di circensi viene trasferita nel gigantesco parco divertimenti di Vanverde, completo di palazzo extralusso in stile indiano in cui alloggiare. Persino Milly osserva il luogo con ammirazione, incantata dagli stand sulle scienza e i primi cinematografi. 
L’impresario - classica faccia melliflua, più falso di una pianta finta comprata dai cinesi - costringe la sua protetta Colette (Eva Green), una trapezista esperta, a preparare un numero eclatante che la vede sul dorso di Dumbo, in aria.
Diciamoci la verità, lei nemmeno ci credeva a un Dumbo volante, perciò all'inizio era convinta di farsi due risate. Appena le viene mostrata la verità, Colette fa una smorfia da “Col cavolo che ci salgo sopra”. Ma ad aiutarla nella preparazione ci sono Holt (con del prevedibile tenero tra loro) e i figli non più depressi. 
Il successo è assicurato ma, alla prima esibizione, le cose non vanno bene come tutti si aspettavano. 
Non voglio raccontare oltre, lasciamo un briciolo di non detto per chi non l'ha ancora guardato.



Se vi interessa il mio parere, per me è uno dei live action più riusciti insieme al Re Leone (qui la recensione), sebbene l'intreccio differisca in alcuni punti dalla storia originale ma che comunque ne mantiene lo spirito: tra le altre, è stata carina anche la scena in cui Dumbo vede gli elefanti tra le bolle di sapone.



Per molti Tim Burton è una garanzia e su questo film in particolare mi trovo d'accordo, più un cast certo degno di una pellicola di successo. 
Anche se io adoro Eva Green, è una delle mie attrici preferite, quindi mi sento molto di parte.

Mi piacerebbe sapere il vostro parere e vi do appuntamento con i prossimi film in carrello.








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