graphic novel

|REVIEW PARTY| Heartstopper volume 3 - Alice Oseman

marzo 02, 2021

 













Charlie non avrebbe mai pensato che Nick potesse ricambiare il suo sentimento, ma ora sono ufficialmente fidanzati, e Nick ha anche trovato il coraggio di dirlo a sua madre. Ma ora deve dirlo anche agli altri; e la vita non è sempre semplice, anche se hai accanto qualcuno che ti ama.  "Heartstopper" parla di amicizia, amore, lealtà, salute mentale. Unendo le storie private di Nick e Charlie, finisce per parlarci di qualcosa di più grande, che interessa tutti noi.
















Di Charlie e Nick abbiamo assistito alla simpatia iniziale, al primo bacio, alle conferme di un sentimento profondo e, col nuovo volume, la rivelazione della relazione agli amici e alla famiglia. Ma, anche in questo caso, le incertezze non mancheranno: il bullismo ha lasciato dei segni profondi in Charlie, e ciò porterà ad un percorso lungo e pieno di dolore per elaborare i traumi. Ma, complice una gita scolastica a Parigi, Charlie e Nick scopriranno che quando c’è l’amore vero – e gli amici – si supera tutto.




Alice Oseman non sbaglia mai un colpo: ritornano i punti di forza consueti della giovane autrice quali stile di disegno adorabile e la delicatezza di una narrazione che rimane coerente col suo target e la mission di sensibilizzazione toccando temi attuali e caldi tra cui bisessualità, omosessualità, transessualità e omofobia, rivolgendo come sempre uno sguardo speranzoso nel futuro senza mai cadere nel banale. In questo volume, in particolar modo, spiccano anche i personaggi secondari e si esplora la complessità dell’animo umano, sondando l’abisso della disperazione, del dolore, della sofferenza e del potere enorme di rinascita dello scoprire se stessi e accettarsi per quello che si è.




Consigliatissimo ad adolescenti e adulti, Heartstopper rimane una lettura must-have per chi sta crescendo ed ha bisogno di positività.
Senza dimenticare mai che l’amore è l’amore, e che non esiste nessuna diversità.









Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




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|RECENSIONE| Enola Holmes: Il caso del marchese scomparso - Nancy Springer/Serena Blasco

novembre 06, 2020

 









Enola Holmes non augurerebbe a nessuno di essere la sorella minore dei due zucconi inglesi più famosi al mondo. Mycroft e Sherlock Holmes. Che la guardano sempre dall'alto e la credono una femminuccia capricciosa. Per fortuna la loro madre la pensa diversamente... Quando però la donna scompare nel nulla, le cose per Enola precipitano e i fratelli decidono di spedirla in collegio, convinti che quel posto farà di lei una docile signorina. Ma Enola, che non ha mai obbedito a Mycroft e Sherlock un solo giorno in vita sua, non inizierà certo adesso. E se quei due sono troppo ottusi per aiutarla nella ricerca della madre, ci penserà lei a indagare. Così, in sella alla sua bicicletta, Enola fugge di casa e si mette in viaggio verso Londra. E se sulla strada dovesse imbattersi nello strano rapimento di un giovane marchese, be'... sarebbe l'occasione perfetta per dimostrare quanto risolvere casi sia elementare, per una Holmes! Tra intrighi, indagini e inseguimenti mozzafiato, con questo romanzo iniziano le avventure di un'eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes.










Astuta, brillante e incredibilmente ingegnosa. Ecco Enola: la giovane apprendista investigatrice della famiglia Holmes. La mattina del suo quattordicesimo compleanno, Enola, sorella minore del grandissimo detective Sherlock Holmes, scopre che sua madre è sparita. E mentre tutti, compreso Sherlock, pensano a un rapimento, Enola intuisce che la donna deve essere fuggita di sua volontà. Ma perché mai lo avrebbe fatto? La giovane decide così di seguire le orme fraterne, si trasferisce a Londra e comincia le sue personalissime indagini. Enola ha fiuto - del resto, buon sangue non mente! - e ben presto viene assoldata anche per indagare sulla scomparsa del giovane marchese di Tewksbury. Tra enigmi insoluti, messaggi in codice e geniali intuizioni, Enola dovrà risolvere il caso e dimostrare a tutti di essere una vera detective.












Enola ha quattordici anni e, proprio il giorno del suo compleanno, la madre scompare, lasciandole però degli indizi da decriptare nei regali che affida alla governante. La ragazzina, grande appassionata di enigmi, non riesce a risolverli per l’angoscia e la preoccupazione, così non ha altra scelta che contattare i suoi fratelli maggiori Sherlock e Mycroft, di oltre vent’anni più grandi di lei e…poco propensi al dialogo. Quando gli illustri Holmes si rivelano del tutto inconcludenti e vogliono piuttosto spedirla in collegio per togliersela dai piedi, Enola avrà lo giusto sprone per comprendere gli indovinelli e troverà l’eredità della madre che le permetterà di fuggire e guadagnarsi la libertà, ma presto verrà coinvolta, sotto copertura, nel misterioso caso di un giovane marchese scomparso…




Nancy Springer, scrittrice per ragazzi sconosciuta in Italia – anche se la validissima DeA Planeta ha posto rimedio, pubblicando man mano tutti i titoli legati alle investigazioni della geniale sorella minore degli Holmes – ma conosciutissima in patria per aver reinventato personaggi celebri in chiave femminista e moderna, regala un’inedita visione del mito di Sherlock e Mycroft Holmes – lontanissimi da quelli di Conan Doyle: Sherlock è già tanto se riesce a risolvere il caso (e grazie comunque alla sorella!) e Mycroft è di una pedanteria e pesantezza unica.
Il caso del marchese scomparso è un romanzo divertente, sagace, arguto e la protagonista Enola (che ci tiene tanto a ribadire che, in inglese, al contrario il suo nome si legge Alone/Sola) è deliziosa: cresciuta dalla madre secondo dettami femministi e a pane e giochi di logica e deduttivi, è capacissima di risolvere i casi brillantemente, forse anche meglio dei suoi odiosi fratelli maggiori che si crogiolano nella fama e nei soldi. 
Consigliato insieme alla bellissima graphic novel omonima a cura di Serena Blasco che, con i suoi bellissimi tratti e colori meravigliosi, riesce a delineare perfettamente l’espressività della protagonista e le ambientazioni e, seppur lievemente ridotto, riproduce il romanzo in maniera egregia e d’impatto.




Particolarmente indicato per la fascia che copre dai 10 ai 12 anni (ma regala ore di svago anche dai 30 in su 😉), Il caso del marchese scomparso, in versione romanzo e graphic novel, è una lettura adorabile e ricca di trovate divertenti e intelligenti che fanno venire voglia di scoprire cosa la Springer s’inventerà nei prossimi volumi e in quali indimenticabili avventure ci trascinerà la sua Enola Holmes e scoprire il mistero che avvolge la madre e la di lei sparizione.






Si ringrazia la CE DeA Planeta per l'invio del libro cartaceo




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|REVIEW PARTY| Pumpkinheads - Rainbow Rowell/Faith Erin Hicks

ottobre 21, 2020

 










 

Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni...















Josiah, timido e riservato, lavora alla Fiera Autunnale del Campo di Zucche che, ogni anno e per due mesi, lo vede lavoratore instancabile – tanto da ricevere (quasi) sempre il Premio Eccellenza Sul Campo. Ma quest’anno è diverso: ha raggiunto l’età per andare al college e questa sarà la sua ultima fiera. In suo aiuto accorre Deja, la sua estroversa e forte migliore amica che lavora con lui, che per tirarlo su di morale farà in modo di far confessare a Josiah i sentimenti alla ragazza che lavora alla Bottega dei Dolcetti e cotta segreta del ragazzo da ben tre anni. Ma trovarla non sarà facile: anche lei, come Josiah e Deja, ha spostato il suo turno…




Con i testi frizzanti di Rainbow Rowell e le illustrazioni dai colori caldi e autunnali di Faith Erin Hicks, Pumpkinheads è la cronaca di una notte importante e per i due protagonisti che, simbolicamente, passeranno all’età adulta con consapevolezza. All’interno del volume, con un tono spensierato e con molta delicatezza, si parlerà di numerosi temi attuali, quali i problemi di ogni adolescente alle prese con le prime cotte, l’amicizia pura e l’amore vero, senza dimenticare la paura di crescere e l’incertezza del domani.




Con due protagonisti agli antipodi che lasciano il segno perché realistici e ben strutturati, Pumpkinheads è un graphic novel imperdibile per chi ama le storie di formazione dolci e spensierate in cui sono racchiusi tanti buoni sentimenti, suggestive ambientazioni e quel tocco di magia che il primo amore – quello vero – è capace di dare.







Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




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|REVIEW PARTY| Heartstopper volume 2 - Alice Oseman

ottobre 06, 2020

 












Nick e Charlie sono grandi amici. Nick sa che Charlie è gay, e Charlie è sicuro che Nick non lo sia. Ma l'amore percorre strade inaspettate, e Nick scoprirà parecchie cose sui suoi amici, sulla sua famiglia e su se stesso.




















La storia riprende esattamente dal termine del volume precedente, con Nick che è fuggito via dopo il bacio ricevuto da Charlie che, dopo questa reazione, è convinto di aver rovinato la bellissima amicizia con l'altro ragazzo.
Dall'altro lato, Nick sta cercando di fare chiarezza sui suoi sentimenti: Charlie gli piace, ma in passato è stato innamorato di diverse ragazze...
Riusciranno a chiarire i loro dubbi e i fraintendimenti?




Torna in libreria Alice Oseman col secondo volume di Heartstopper, che mantiene invariata la linea narrativa adottata nel primo volume.
Con estrema semplicità e delicatezza, la Oseman riesce a trattare temi attuali e forti come l'omosessualità e la bisessualità, oltre che fare un focus accurato sulla difficoltà della ricerca della propria identità in età adolescenziale. Se Charlie ha sempre saputo di essere gay, Nick si sente sbalestrato: deve ritrovarsi, deve comprendersi e accettarsi, ma senza pressioni e senza per forza dover essere etichettato - come, si sa, avviene in ambito scolastico (e non).
Per fortuna, al suo fianco avrà un prezioso alleato: Charlie, per cui prova un amore puro e dolcissimo, che sa capirlo come nessun altro mai.




Con un stile lineare, Alice Oseman cattura efficacemente con delle illustrazioni in b/n semplici e d'impatto, in cui i sentimenti ottimistici e le espressioni d'amore valgono più di mille parole in un mondo che vuole rimanere sordo e ancorato alla visione ristretta dell'ignoranza.







Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




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|RECENSIONE| Hedy Lamarr. La donna più straordinaria del mondo - W. Roy/S. Dorange

settembre 12, 2020






Oggi è nota soprattutto come una stella tra le più luminose della Golden Age di Hollywood, al pari di Judy Garland e Clark Gable; ma la vita di Hedy Lamarr, nata a Vienna e vissuta a lungo negli USA, nasconde colpi di scena e segreti che hanno segnato la Storia dell'umanità. Alla carriera di attrice, infatti, Hedy affiancò quella di geniale inventrice: con i suoi progetti contribuì ai rivoluzionari aerei di Howard Hughes, e le sue ricerche permisero di sviluppare un sistema di comunicazione usato contro l'esercito nazista... e che diventò la base del nostro Wi-fi. La storia di questa donna incredibile ancora da scoprire, che fuori dallo schermo dovette combattere anche con discriminazioni e soprusi, arriva in una biografia a fumetti.












Hedy è giovane, sogna di diventare un’attrice. Ci riesce, ma la società degli anni ’40 non le perdona di aver girato Estasi e le verranno affibbiate le etichette di “mangiauomini e ninfomane”.
Arriverà ad Hollywood dopo una fuga dall'Austria nazista e dal primo violento e possessivo marito, ma ancora non sa che l’industria cinematografica è guidata da uomini che non guardano al di là della sua bellezza. A nessuno interessa la sua intelligenza da inventrice, anche se con i suoi progetti ha contribuito allo sviluppo degli aerei di Howard Hughes. Lei, che a soli cinque anni era già in grado di smontare e rimontare il suo carillon preferito e che, appena ha imparato a scrivere, ha cominciato a tenere un quaderno delle invenzioni. Ma come si fa a far conciliare due mondi totalmente opposti, quando il mondo dal taglio spiccatamente maschilista non è pronto ad accettarlo?





Se si pensa che ciò che ha vissuto Hedy Lamarr sia ormai qualcosa di impensabile, purtroppo arriva la rapida smentita: "Qualsiasi ragazza può apparire meravigliosa. Basta che stia ferma e sembri stupida", queste le parole forti quanto attuali di una donna che ha avuto il coraggio di lottare, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler, che dello stereotipo “Bella = Stupida” ne ha pagato ogni tipo di conseguenza. Già, perché essere una donna in primis e un’attrice ne ha pregiudicato la credibilità in campo scientifico – lei, che col suo brevetto numero 2.292.387 sul salto di frequenza, ha contribuito alla realizzazione dei nuovi sistemi wi-fi.
Quante volte, ancora oggi, le donne vengono accolte con diffidenza in team composti da soli uomini? Quanto devono faticare, per farsi accettare e pagare adeguatamente? E quanto devono soffrire per rendersi “credibili” nonostante i meriti agli occhi di chi non ha mai dovuto muovere un dito perché ha avuto la strada spianata solo per caratteristiche fisiche?





Curato dalla sempre ottima Edizioni BD, che confeziona il volume in un cartonato resistente e pagine a colori vividi, il biografic novel adattato da William Roy e disegnato da magnificamente da Sylvain Dorange rende il merito alla storia di Hedy Lamarr, restituendole la giusta visibilità e ricordandoci che la vita di Hedwig, la donna dietro l’involucro di attrice, è la storia di ogni donna sul pianeta – a prescindere dalla bellezza – a cui sta stretta una vita basata si pregiudizi e discriminazioni e che vuole affermarsi nel mondo in tutto il suo essere poliedrico.





Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





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|RECENSIONE| Ai confini della realtà. La vita di Rod Serling - Koren Shadmi

settembre 08, 2020






La sua immagine, completo scuro e sigaretta tra le dita, è iconica: Rod Serling è l'uomo che ha creato e rappresentato sulle tv di tutto il mondo Ai Confini della Realtà (The Twilight Zone), portando la fantascienza in ogni casa. E, tramite creature fantastiche, mostri e con l'aiuto delle menti migliori nel panorama della letteratura, riuscì a parlare a tutti di temi scottanti quali il razzismo, la violenza della guerra e i soprusi dei potenti. Questa è la sua biografia a fumetti, dal suo impegno nel secondo conflitto mondiale, che gli valse le più alte onorificenze militari, fino al successo straordinario della sua idea.










Rod Serling, lo sceneggiatore geniale che ha dato vita a The Twilight Zone (conosciuto in Italia come Ai confini della realtà), uno dei migliori show antologici di genere fantascientifico della televisione americana e che ebbe, tra gli sceneggiatori, anche Richard Matheson, Charles Beaumont e Ray Bradbury e tra gli interpreti di alcuni episodi anche i celebri William Shatner e George Takei direttamente dal cast della serie classica di Star Trek, rivive in un graphic novel che inizia con un ottimo espediente narrativo citazionistico: su quello che sembra essere un lungo viaggio notturno in aereo, una donna si trova seduta casualmente accanto a Serling e, data la sua fama, gli chiede di raccontargli la sua storia per ingannare il tempo.
È così che inizia il graphic novel, che ci introduce nella vita movimentata di un uomo carismatico: da giovane paracadutista a valido pugile, fino a diventare uno sceneggiatore prima per la radio e poi per il piccolo schermo, nei cui script ha fatto confluire il traumatico vissuto in guerra a visioni onirico/fantascientifiche, unendo le sue critiche nei confronti della società a quella sugli showrunner che lo pressavano con la censura alle sue produzioni.




Non è raro che Ai confini della realtà venga trasmesso sulle reti Italiane (o visibile in streaming) e, nonostante sia stato prodotto a partire dagli anni ‘50 e con budget irrisori, si conferma ancora oggi uno dei migliori show mai esistiti, capaci di appassionare e lasciare un segno anche negli spettatori più esigenti e abituati a show dell’epoca moderna.
Koren Shadmi per primo ne è rimasto affascinato e, grazie ad un tratto sicuro e preciso, ricostruisce in modo attento la vita di un personaggio particolarmente fragile e brillante a partire dai diciannove anni, ponendo l’attenzione non solo sull'elemento umano ma anche sulla storia della televisione.
La particolarità di questo graphic novel, suddiviso in quattro parti e narrato sotto forma di flashback, è però che sembra essere proprio un episodio della creatura più celebre di Serling e si conclude con il famoso switching end, un plot twist finale capace di ribaltare completamente la percezione di ciò che si è vissuto insieme al protagonista che veniva utilizzato in quasi tutti gli episodi di Ai confini della realtà, una serie che ha saputo parlare di temi difficili e scottanti quali il razzismo, la guerra e gli effetti nei suoi reduci, i soprusi e il falso mito del sogno americano.





Ai confini della realtà: la vita di Rod Serling, pubblicato dalla sempre ottima Edizioni BD che porta in Italia dei volumi curatissimi e interessanti, è una lettura appassionante e imprescindibile per tutti i fan della serie e per chi vuole conoscere meglio l’uomo tormentato dagli orrori della guerra dietro il misterioso presentatore col completo su misura e la sigaretta in mano che ha creato una leggenda che ha influenzato intere generazioni e media e opere derivate. 







Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





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|RECENSIONE| Come la gente normale - Hartley Lin

giugno 15, 2020





Frances fa l'impiegata in un importante studio legale e passa le giornate a combatterne con successo i processi burocratici, ma deve ancora capire se il lavoro le piaccia davvero. Poi trascorre le sue notti insonni con la coinquilina Vickie, la sua migliore amica, un'attrice in attesa della grande occasione. Ma quando il più potente e indecifrabile partner dello studio decide di forzare Frances a realizzare le sue potenzialità, arriva per lei il momento di scegliere quale sarà la sua strada.










Frances Scarland lavora come paralegale in un grande studio associato. Gli avvocati, vessati da un regime di terrore, devono costantemente essere efficienti e fatturare ore – non importa se il lavoro gli impedisca di dormire e avere una vita privata.
Frances, però, non è sola: la sua migliore amica è Vicky Griffin, con cui condivide casa. Le due non potrebbero essere più diverse, ma nel loro cuore c’è il desiderio di realizzare i loro sogni: la bionda Vickie di diventare un’attrice, la mora Frances vuole solo lavorare allo studio.
Ma saranno davvero quelli, i loro sogni?



Come la gente normale è una storia che fa bene al cuore e che tocca un argomento molto difficile, che appartiene alla generazione dei venti-trentenni di oggi: il lavoro – trovarlo e mantenerlo in un mondo in cui la digitalizzazione imperante snatura l’essere umano. Poco importa se è il lavoro sbagliato: le bollette non si pagano con i sogni o le lacrime, ma con i soldi. È una cosa che ci è chiara fin da piccoli, dunque si cerca, con difficoltà, di studiare sodo e trovare un impiego che permetta l’indipendenza economica.
Quello che ci mostra Lin è l’altra faccia del “posto fisso” in una grande azienda che pensa solo al profitto: non c’è la benché minima considerazione per il lavoratore, è una lotta continua per impressionare i datori di lavoro e rimanere ancora sulla cresta dell’onda, allontanando da sé il famigerato licenziamento. 
È allora che cominciano a sorgere dei dubbi in Frances: vale davvero sprecare l’età migliore a competere per un posto e stare davanti ad un pc o è meglio vivere la vita giorno per giorno come vuole fare Vickie?
Dietro i disegni dal tratto dolce di Hartley Lin, troviamo la storia di tutti noi: sempre divisi tra il desiderio di far vedere cosa sappiamo fare e quella pace che si ha quando si chiude la porta di casa e si smettono i panni degli impiegati-macchine modello per ritornare a vestire quelli delle persone.



Come la gente normale è, appunto, rivolto alla gente normale:
Quella che non sa come sbarcare il lunario e si fa andare bene un lavoro che non soddisfa;
Quella che impara a destreggiarsi tra le pugnalate e il cinismo dei colleghi;
Quella che ha dubbi, incertezze e paura dei rimorsi;
Quella che si ritrova ad essere adulta senza nemmeno essersene resa conto;
Quella che vorrebbe solo rallentare l’eccessiva velocità del mondo;
Quella che vede realizzare i propri sogni…
…e si rende conto che forse era meglio come si stava prima.
E vuol far comprendere che non è un male fermarsi un attimo e chiedersi chi si è e cosa si vuole realmente fare nella vita, perché Lin, tra le righe, ci lascia il messaggio più importante di tutti, affidandolo proprio a Vicky, l’attrice col bicchiere di vino sempre pieno: «Alla fine si risolverà tutto, vedrai.»











Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





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|RECENSIONE| Loud! - Maria Llovet

giugno 15, 2020








Nell'oscurità riempita dai bassi di una musica che impedisce quasi di pensare, un night club diventa il luogo in cui si intrecciano le vite di due assassini, una stripper, una teenager incinta, un clan di vampiri e una sadica dominatrix. Con il suo stile sensuale e pop-punk, la fumettista spagnola dalle forti influenze manga racconta una notte indimenticabile e tarantiniana nel suo esordio per l'etichetta USA Black Mask.











Il Loud! è uno strip club, teatro in cui s’interseca la vita di diversi personaggi: una ragazza incinta, vampiri, spogliarelliste drogate, dominatrix, assassini e pedofili.
Chissà cosa mai potrà accadere, tra le stanze insonorizzate del locale…



La narrazione si svolge nell'arco di una notte, ma basteranno poco più di cento pagine a raccontare le vicende di un cast corale e ben nutrito? La risposta giusta è: dipende.
Se ci si aspetta una caratterizzazione magistrale in poche pagine si rimane sicuramente delusi – è oggettivamente impossibile delineare in poche pagine i tratti di tutti i personaggi – ma se ci si approccia con la visione che il lettore è lo spettatore di una notte all'interno del caotico Loud! – il vero protagonista della storia , con la sua musica assordante e pompata al massimo che impedisce di pensare e quel boom boom boom si sostituisce fin troppo bene al battito del cuore, si entra nell'ottica che tutto ciò cui si assiste è solo uno slice of life in senso letterale (nel caso dei vampiri anche un paranormal).
Geniale l’idea della Llovet di rendere il suo fumetto dalle tinte fluo (e dalla carica erotica non indifferente) un silent comic, in cui la gestualità e la mimica facciale sono più espliciti di mille parole.
Con un tratto sporco che ben si abbina all'ambientazione, Maria Llovet ci trasporta in un mondo dove la perdizione regna sovrana, e ogni notte è equiparabile a un nuovo ciclo di vita.



Arricchito da un’appendice dedicata ai bozzetti di studio dei personaggi, la piantina del locale e dagli storyboard, Loud! è un fumetto adrenalinico che non mancherà di sorprendere.
Soprattutto se gli si dedica una seconda lettura per comprenderne meglio le sfumature.







Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





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