recensioni

|REVIEW PARTY| Nevernight: i grandi giochi - Jay Kristoff

settembre 08, 2019












Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in molti a ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.














POSSIBILI SPOILER PER CHI NON HA LETTO IL PRECEDENTE VOLUME DELLA TRILOGIA



Mia è diventata una Lama, nonostante il fallimento dell'ultima prova alla Chiesa Rossa, per aver salvato gli Shahiid da morte certa in seguito al doppio gioco di due degli accoliti.
E non tutti gli Shahiid sono felici, piuttosto trovano che sia stato un errore.
Durante uno dei suoi incarichi, Mia incrocia nuovamente Ashlinn, e grazie a lei scoprirà che c'è qualcosa che le è stato taciuto riguardo all'assassinio del padre...



Jay Kristoff, nuovamente, riesce a spiazzare con intelligenza, arguzia e sarcasmo.
Cambia le carte in tavola, ci catapulta nell'antica Roma con i suoi gladiatori, svela alcune verità nascoste - ovviamente centellinandole - riguardo all'assassinio di Darius Corvere che adesso è chiaro come sia insieme fil rouge e leitmotiv dell'intera trilogia.
Ritorneranno i personaggi conosciuti in Mai Dimenticare (qui la recensione), che verranno affiancati da numerosi e nuovi personaggi cui, come in Game of Thrones, sarà meglio non affezionarsi.



La crescita di Mia, gli intrighi politici, gli inganni, i misteri, i giochi, la vendetta e la perenne ricerca sui tenebris da parte della protagonista 
rendono scorrevole un romanzo che, una volta imparato a leggere lo stile narrativo ed innovativo di Kristoff ed aver familiarizzato con una trama sanguinosa, oltre che con le famigerate note a piè di pagina, ci si ritrova a leggere d'un fiato e desiderare di scoprire quale altra geniale idea sia contenuta nel volume conclusivo.



Certo è che nulla è come sembra e, anche se alcuni sono prevedibili, si rimane shoccati per i colpi di scena.
Peccato solo per la storia d'amore: del tutto inattesa e con un personaggio che sì, certo, si impara a rivalutare, ma sembra inserita solo per il politically correct.














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Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





graphic novel

|RECENSIONE| Negalyod - Vincent Perriot

settembre 06, 2019










In un mondo in cui si mescolano tecnologia del futuro e dinosauri, Jerri, un pastore ed esperto combattente, cerca vendetta contro chi ha sterminato il suo gregge con una tempesta artificiale. Per questo raggiunge la gigantesca città-torre che governa questo mondo desertico, in cui la legge è quella del più forte... ma altre forze sono in gioco!













In una terra arida e consumata dalla sete, in cui coesistono dinosauri e tecnologia, spadroneggia La Rete, una misteriosa organizzazione che detta legge solo perché può decidere da un momento a un altro di far cessare l'afflusso di acqua in determinate aree di residenti.
Jarri, un mandriano di triceratopi, per un caso si allontana dal suo gregge di dinosauri solo per pochi attimi e questo gli salverà la vita, in quanto l'intera mandria viene uccisa, fulminata dal passaggio di un camion meteo (un mezzo che apre le nuole in modo da provocare forzatamente le piogge). L'uomo, che ha appena perso tutto, giura vendetta verso chiunque abbia preso parte a quell'eccidio di massa e si recherà in città, deciso a farsi giustizia da solo. E ciò che troverà sarà completamente inaspettato.



Negalyod è una graphic novel dal ritmo cinematografico e dal concept innovativo, complice un worldbuilding credibile ed affascinante, che scorre davanti agli occhi meravigliati del lettore per la bellezza delle tavole, magistralmente colorate in tinte pastello da Florence Breton, e per la storia ricca e impegnata che Vincent Perriot, al suo esordio, ci regala: Jarri è solo un mezzo per mostrare un disegno più ampio, una riflessione sulla vita e sul pianeta che l'uomo sta distruggendo con le sue azioni sconsiderate.



Perriot ci dà lo spunto per riflettere: l'acqua sarà il nuovo petrolio, e chi ha in mano gli acquedotti può regnare incontrastato, quando invece basterebbe il sacrosanto rispetto per la natura e per gli animali che lo abitano, per rendere il mondo un luogo di pace e prospero.
È una distopia realistica, nata dal tratto già maturo di un giovane sognatore, che mostra il potere che il popolo ha...ma che ha dimenticato di avere. 
Ma non è mai troppo tardi per resistere, per far valere i propri diritti.



Se volete leggere una graphic novel impegnata, magnetica e dal messaggio profondo...non vi resta che entrare nel mondo di Negalyod e perdervi in un mondo che, nonostante non esista, è più reale di quello che si possa pensare.





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Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





recensioni

|REVIEW PARTY| L'opale perduto - Lauren Kate

settembre 05, 2019










È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...














Violetta e Mino, due orfani degli Incurabili, un orfanotrofio veneziano in cui veniva insegnata la musica nel 1700, si conoscono sul tetto dell'istituto e si concedono di sognare qualcosa che sembra lontanissimo: lei di diventare soprano, lui violinista.
Ma c'è un segreto che li lega, ed ha a che fare con una dolce canzone, una donna misteriosa, un opale ed un abbandono...


Lauren Kate, autrice della saga di Fallen, la duologia di Teardrop e di Princess, si è imposta al grande pubblico con storie che hanno avuto sempre una componente fantasy in aggiunta al classico young adult.
Tutti ad eccezione di Princess, che è dolorosamente attuale e che condivide con L'opale perduto un'unica cosa: il titolo stravolto e non pertinente con l'effettivo svolgimento della trama.
Nel caso di Princess è "the betrayal of Natalie Hargrove" (l'inganno di Natalie Hargrove) e per L'opale perduto è "the orphan's song" (la canzone degli orfani).
È comprensibile la scelta di piazzare sul mercato dei libri con titoli accattivanti, ma non se si discostano totalmente dalla trama e sono fuorvianti.
L'opale perduto è un historical romance, non un mystery, ed è anche per questo che si rimane un po' delusi dallo svolgimento: l'opale "incriminato" sparisce davvero, salvo essere ritrovato dopo poche pagine e comunque verso la fine del libro, e il lettore rimane spiazzato. Perché altro non è che un romance dolcissimo e quel mistero che si attende...non c'è. 
I colpi di scena sono prevedibili, la fine anche. Peccato per i salti temporali troppo frequenti che non permettono al lettore di raccapezzarsi e per la cornice degli Incurabili, trascurata e relegata a margine di una storia che si concentra troppo sui due protagonisti e che non lascia spazio a nessun altro personaggio di spiccare davvero.
Ma quello in cui la Kate è maestra è di saper intrattenere scrivendo storie scorrevoli ed attraenti, nonostante qualche buco di trama, con uno stile proprio e riconoscibile che rende godibile il testo.


La canzone che unisce Violetta e Mino, due anime tormentate e infelici che, sullo sfondo di una Venezia iper-dettagliata, si struggono d'amore l'uno per l'altra è la colonna sonora che li guida tra sbagli e orgoglio, tra il perdersi e ritrovarsi, un faro nelle tenebre.
Le ambizioni, la perdita, il conoscere le proprie origini, la realizzazione dei desideri che non sempre corrisponde ai sogni, lo sfiorarsi senza mai trovarsi per colpa di quelle maschere indossate perennemente, lo rendono un libro molto carino ed adatto agli amanti dei romance e gli young adult e dal finale emozionante e strappalacrime.
E a tutti quelli che amano Venezia ed hanno lasciato il loro cuore tra le calli.



Siete curiosi di vedere qualche abito d'epoca? 
Passate qui l'11 settembre per la mia tappa del BlogTour ;) (clicca qui per leggere l'articolo)
In attesa, però, vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe ;)













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Si ringrazia la CE Rizzoli per l'invio del libro digitale





recensioni

|REVIEW PARTY| Nocturna - Maya Motayne

settembre 04, 2019












Per l'Orfana Finn voy "magia" Significa due cose ben precise: un pugnale puntato al mento di chiunque si azzardi a incrociare la sua strada, e la capacità di indossare qualunque travestimento con la stessa facilità con la quale una persona comune indossa un mantello. Perché Finn, oltre a essere una ladra abilissima, è anche una mutafaccia, capace cioè di cambiare le proprie fattezze quando lo desidera. Ed è talmente abituata a farlo, per sopravvivere nel mondo violento e spietato in cui vive, da non ricordarsi quasi più quale sia il suo vero volto. Ma tutto sommato a lei va bene così. Quando però viene acciuffata da un potente criminale con il quale è indebitata, è costretta ad accettare una missione impossibile: rubare un tesoro leggendario dal palazzo reale di castallan. Se non ci riuscirà, perdere per sempre la sua magica capacità di mutare aspetto. Per il principe alfehr "magia" Significa la possibilità di sfuggire a una vita che non gli appartiene. Dopo la morte del fratello maggiore dezmin, infatti, il ragazzo è diventato l'erede al trono, anche se è ciò che meno desidera al mondo. Tormentato dal dolore per la sua perdita, Alfie è disposto a tutto per riportare in vita il fratello, anche se questo significa inoltrarsi nel sentiero proibito della magia nera. Ma la magia può essere anche qualcosa di terribile e spaventoso, come Atlantico e terribile potere che Finn e Alfie liberano inavvertitamente e che diventa subito una minaccia per il mondo intero. Con il destino del regno di Castellanza nelle loro mani, i due dovranno superare le loro differenze e allearsi per rimediare al loro errore. Primo capitolo di una nuova e originalissima serie fantasy ambientata in un regno post coloniale dal sapore latino, Nocturna è un romanzo dalle tinte scure ricco di azione e colpi di scena con due protagonisti memorabili.























Nel regno di Castallan, ancora scosso dalla tragica quanto improvvisa morte dell'erede al trono Dezmin, il giovane principe Alfie è costretto a prendere il posto del fratello deceduto. Ma Alfie non crede che lui sia morto davvero, in quanto era presente durante l'attentato ed è convinto di poterlo riportare indietro con la magia di alcuni libri cui dà la caccia da mesi. 
Riesce a rintracciarli: sono la posta in gioco di una partita di cambiò. Ma non sa che, durante quella partita - che lui ha giurato essere l'ultima - un'altra persona si infiltra: la ladra Finn, che ha il potere di modellare i suoi tratti e quelli degli altri a piacimento.
Dopo quella partita niente sarà più come prima: Alfie e Finn saranno legati al filo del destino e si troveranno ad agire insieme per salvare il regno dal temibile Nocturna, l'oscurità perenne che getta il mondo nel caos.



Maya Motayne scrive un fantasy che, nonostante risenta dell'eco e le influenze dei suoi illustri predecessori quali "il signore degli anelli", "Harry Potter" e "Percy Jackson" - oltre che prendere ispirazione da vari miti e leggende -, è comunque abbastanza brava nel miscelare tutti gli elementi in una trama non del tutto originale ma che sa catturare dalla prima all'ultima pagina.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, mai banali e la storia tra il principe e la ladra è, purtroppo, solo accennata. Alfie cresce molto, durante la narrazione, e anche Finn, che lotterà e si riapproprierà della sua indipendenza.
Menzione speciale per il villain, Ignacio: il patrigno di Finn, dalla cattiveria lucida e spietato nelle azioni lo rendono uno dei personaggi caratterizzati al meglio che introduce la tematica attuale dello sfruttamento minorile e della violenza psicologica in un fantasy young adult dai ricchi termini magici spagnoleggianti e dal buon worldbuilding.



In definitiva è un ottimo esordio che, a lettura ultimata, fa desiderare immediatamente i successivi volumi!





Siete curiosi di vedere qualche fan art? 
Ecco la mia tappa del BlogTour ;) clicca qui per leggere l'articolo e vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe ;)










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manga

|RECENSIONE MANGA| Il prezzo di una vita 1-3 - Sugaru Miaki /Shouichi Taguchi

settembre 03, 2019










La collection box contiene i tre volumi della serie. 
Volume 1: Un ragazzo che passa le sue giornate nell'apatia più totale si imbatte un giorno in un negozio misterioso dove è possibile vendere la propria vita, il proprio tempo o la propria salute. Convinto di non avere davanti a sé anni degni di essere vissuti e attanagliato dalle difficoltà finanziarie, decide di darne via la maggior parte, tenendosi solo tre mesi. Quello che non sa è che dovrà passarli sorvegliato da Miyagi, una ragazza che lo terrà d'occhio ventiquattro ore su ventiquattro... 
Volume 2: Kusunoki, che ha venduto gran parte della sua vita, cerca disperatamente di afferrare qualche brandello di felicità nel tempo che gli rimane, sempre accompagnato dalla silenziosa e onnipresente Miyagi. Ma niente va come sperato. Quasi per caso riesce a incontrare la sua amica d'infanzia Himeno, che ha sempre visto come ti suo unico sostegno, ma... In questo volume anche il capitolo autoconclusivo "L'implicita leggerezza dell'essere". 
Volume 3: Mancano meno di due mesi alla morte di Kusunoki. Inaspettatamente, i momenti indimenticabili che trascorre con la sua sorvegliante Miyagi continuano ad accumularsi, e il ragazzo inizia interrogarsi su come poterla salvare. Alla fine, l'unica soluzione che gli viene in mente è... In questo volume anche il capitolo autoconclusivo "Una piccola preghiera".









Kusunoki, che vive nell'apatia più totale, è uno squattrinato studente universitario senza prospettiva di vita. Per sopravvivere ha venduto tutto, anche i libri e i dischi e, comunque, non basta lo stesso.
Un giorno scopre che c'è un negozio che si occupa di comprare la vita, il tempo e la salute delle persone e, in cambio, gli viene riconosciuta una somma di denaro che varia in base alla qualità della vita che si è condotta e che si sarebbe potuta condurre.
Kusunoki ci mette poco ad accettare i trentamila yen che gli vengono offerti, tenendo con sé solo tre mesi di vita, durante i quali viene sorvegliato da Miyagi, una ragazza che lo tiene d'occhio per evitare che lui faccia gesti inconsulti e nocivi.


Sugaru Miaki scrive una storia che commuove, emoziona e fa riflettere, disegnata dai tratti incisivi e cinematografici di Souichi Taguchi, che mostra senza filtri l'animo umano.
È uno slice-of-life delineato magistralmente in tre volumi, che pone l'accento sull'esistenza e il valore di una vita, sui sentimenti e sulle dinamiche relazionali.


Kusunoki e Miyagi sono l'uno l'opposto dell'altra, eppure grazie all'influenza di entrambi nelle rispettive vite...qualcosa cambierà in meglio.
Kusunoki rapresenta il cammino che l'uomo compie verso la consapevolezza e la maturità di scegliere consapevolmente: se all'inizio vende la vita perché non ha prospettive, confrontandosi con Miyagi imparerà a distinguere che tutto quello di cui si era circondato e di cui era assutamente certo...era qualcosa di effimero.
Comprenderà che la cosa più bella è poter fare del bene senza scopi reconditi.
E che l'amore vero si trova nei momenti e nei luoghi meno pensabili.


Nel corso dei tre volumi - racchiusi in un cofanetto bellissimo - vi saranno inseriti dei capitoli extra autoconclusivi, tra cui "una piccola preghiera" con protagonista Miyagi e "l'implicita leggerezza dell'essere".
Quest'ultimo racchiude la profonda essenza del manga e della vita in generale.
Perché nessuna vita ha un prezzo ed è un dono che giornalmente dobbiamo preservare.


Il finale è poetico, giusto culmine per una storia drammatica e dall'esito ineluttabile, ma che sottolinea che finché un cuore batte...allora si può fare qualcosa. Si può lottare per rendere il mondo migliore e per lasciare un segno tangibile.
E che nessuno ha diritto di sperperare un dono tanto prezioso.








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Si ringrazia la CE JPop per l'invio del box manga





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