recensioni

|REVIEW PARTY| Nevernight. mai dimenticare - Jay Kristoff

settembre 03, 2019













In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?










In un mondo in cui tre soli non tramontano quasi mai, Mia Corvere, figlia di un traditore, si vede in un solo giorno togliere tutto: suo padre viene giustiziato, sua madre e suo fratello di pochi mesi chiusi nella cella più buia e nascosta della prigione di massima sicurezza di Godsgrave e lei viene inseguita per essere uccisa.
Ma ha qualcosa che altri non hanno, ed ha a che fare con le ombre...
Il desiderio di vendetta diventa la sua stessa essenza e viene in seguito cresciuta da Mercurio, un ex membro della Chiesa Rossa - la setta di assassini devoti alla Madre Nera, e la instrada verso quel luogo per aiutarla nel compiere la sua rivalsa. Perché lei è forte, ma non quanto i suoi avversari.
L'arrivo alla Chiesa Rossa sarà solo l'inizio dell'avventura di Mia, apprendista assassina tra gli assassini, che dovrà fare i conti con i sentimenti e con le spietate lezioni degli Shahiid.


È molto facile cedere all'hype generale per la traduzione di questi bestseller, non solo per la bellissima edizione italiana che accontenterà i collezionisti e gli amanti del bookporn, ma perché è una storia completamente diversa da ciò che colonizza l'editoria al giorno d'oggi.


La storia di Mia è complessa, articolata, narrata in modo atipico e con un worldbuilding e caratterizzazione dei personaggi principali e secondari di tutto rispetto - complice una protagonista che ha sedici anni ma è un'anima antica e il suo fedele umbragatto Messer Cortese, che interagiscono in un mondo popolato da personalità tridimensionali.
Non mancheranno somiglianze con altri colossi della fanta-distopia, ma questo è lo stile noto di Jay Kristoff: prendere un prestito da fenomeni ed influenze culturali di mas
sa - cinema, teatro, narrativa - per creare qualcosa di originale. Esattamente come la trilogia degli Illuminae Files: tutto era conosciuto, eppure tutto originalmente e intelligentemente sfruttato per sorprendere e creare qualcosa di inedito.
Ma tra le due serie c'è solo questo punto in comune, oltre che lo scrittore: se la trilogia degli Illuminae 
Files era uno young adult dallo stampo fantascientifico, la trilogia di Nevernight non ha nulla che possa rivolgersi a quella fascia d'età.
C'è un perché non è stato pubblicato nella collana Chrysalide, e i motivi sono molteplici: linguaggio scurrile, fiumi di sangue, descrizioni dettagliate della morte e molto splatter, violenza a palate e scene di sesso esplicite che di certo non rendono proprio adatta la serie a tutti i tipi di lettori.


Il talento, però, di Kristoff è innegabile: riesce a calamitare e tenere alta l'attenzione, anche se all'inizio si fa fatica ad entrare nella storia a causa di uno stile ricco, che non risparmia e che è pieno di una terminologia che si comprenderà meglio man mano che si procede nella lettura. 
E per le famigerate note a piè di pagina - croce e delizia dell'intera trilogia: onnipresenti, invadenti, sarcastiche, che spezzano il ritmo e a volte spiegano, protraendosi per molte colonne, fatti avvenuti prima della storia di Mia, curiosità e arricchiscono - a volte pedantemente - una narrazione già complessa e che hanno avuto il potere di dividere il popolo di lettori esattamente a metà. C'é chi le ha trovate eccessivamente presenti, considerando che il narratore è visibile e già lascia il suo commento tra le pagine del romanzo talmente di frequente che alcune note sono perfettamente inutili...e chi le ha amate proprio per questo!


È raro trovare un libro così particolare: Nevernight si ama o si odia.
Ma, prima di cedere alla tentazione del pregiudizio, concedetegli una possibilità per amore della libera e personale opinione.
















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Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





blogtour

|BLOGTOUR| Nocturna - Maya Motayne

settembre 03, 2019



Bentrovati, miei adorati lettori! 
Oggi ospito la seconda tappa del BlogTour dedicato a Nocturna di Maya Motayne!
Siete pronti a vedere delle fan art dedicate ai protagonisti?










Per l'Orfana Finn voy "magia" Significa due cose ben precise: un pugnale puntato al mento di chiunque si azzardi a incrociare la sua strada, e la capacità di indossare qualunque travestimento con la stessa facilità con la quale una persona comune indossa un mantello. Perché Finn, oltre a essere una ladra abilissima, è anche una mutafaccia, capace cioè di cambiare le proprie fattezze quando lo desidera. Ed è talmente abituata a farlo, per sopravvivere nel mondo violento e spietato in cui vive, da non ricordarsi quasi più quale sia il suo vero volto. Ma tutto sommato a lei va bene così. Quando però viene acciuffata da un potente criminale con il quale è indebitata, è costretta ad accettare una missione impossibile: rubare un tesoro leggendario dal palazzo reale di castallan. Se non ci riuscirà, perdere per sempre la sua magica capacità di mutare aspetto. Per il principe alfehr "magia" Significa la possibilità di sfuggire a una vita che non gli appartiene. Dopo la morte del fratello maggiore dezmin, infatti, il ragazzo è diventato l'erede al trono, anche se è ciò che meno desidera al mondo. Tormentato dal dolore per la sua perdita, Alfie è disposto a tutto per riportare in vita il fratello, anche se questo significa inoltrarsi nel sentiero proibito della magia nera. Ma la magia può essere anche qualcosa di terribile e spaventoso, come Atlantico e terribile potere che Finn e Alfie liberano inavvertitamente e che diventa subito una minaccia per il mondo intero. Con il destino del regno di Castellanza nelle loro mani, i due dovranno superare le loro differenze e allearsi per rimediare al loro errore. Primo capitolo di una nuova e originalissima serie fantasy ambientata in un regno post coloniale dal sapore latino, Nocturna è un romanzo dalle tinte scure ricco di azione e colpi di scena con due protagonisti memorabili.






|Le immagini presenti in questo articolo sono state prese al solo scopo raffigurativo e non pubblicitario da google, pintrest, deviantart e tumblr e si intendono di proprietà degli artisti.|





Fan Art


ALFIE E FINN










Ed eccoci arrivati alla fine della tappa!
Se siete curiosi di sapere cosa penso di Nocturna cliccate qui per leggere la recensione


Seguite le precedenti e le prossime tappe di questo Blogtour, sono curate da blogger fantastiche!





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Tappa a cura di:











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manga

|RECENSIONE MANGA| Go Go monster - Taiyo Matsumoto

agosto 24, 2019







GO GO MONSTER

gogo monster



di Taiyo Matsumoto


Yuki Tachibana, nove anni, vive in due mondi. In uno è un bimbo solitario, preso in giro dai compagni di classe e rimproverato dagli insegnanti perché racconta storie di esseri soprannaturali che solo lui può vedere. Negli altri mondi, invece, gli esseri che lui vede competono per il potere con spiriti malvagi, portando caos nella scuola, nelle vite degli studenti e nella natura stessa! Dalla fantasia del maestro Taiyo Matsumoto ("Sunny", "Tekkon Kinkreet"), un racconto sull'emarginazione e sulla crescita.










Yuki Tachibana ha nove anni e vive in bilico tra il mondo reale e quello della fantasia.
È un bimbo solitario, bullizzato dai compagni perché racconta storie che solo lui ha vissuto e racconta di invasioni di mostri e non compreso dai maestri.
L'arrivo di un nuovo studente lo porterà a far amicizia, seppur a modo suo, e scoprirà, insieme ad un altro studente particolare - IQ, un ragazzino che cammina con una scatola di cartone in testa - che crescere comporta delle rinunce ma porterà ad altri traguardi.


Pubblicato in Giappone nel 2000 e suddiviso in cinque capitoli - estate, autunno, inverno, primavera, estate - Go Go Monster è un meraviglioso volume unico, realizzato in maniera impeccabile dalla J-POP che, come standard qualitativi, ha sempre superato le aspettative del pubblico italiano che, finalmente, potrà leggere quest'opera delicata e toccante dell'autore di Tekkon Kinkreet e Sunny.


Taiyo Matsumoto, con un tratto semplice e realistico, dà voce ai bambini diversi, quelli che vedono oltre il muro invalidante per l'immaginazione dell'essere adulti.
È una storia sulla crescita, sull'importanza dei sogni; surreale, onirico e dalle infinite interpretazioni.
E mostra che i veri mostri, in alcune occasioni, non sono altro che i bambini spietatamente crudeli nella loro schiettezza e capaci di ferire con le parole e i maestri che, con i loro silenzi e i loro rimproveri, spezzano l'animo gentile e fragile dei bambini sensibili.


Go Go Monster è manga imperdibile, che mostra l'importanza di crescere senza perdere la propria "visione", che unisce amicizia, scuola, sogni e aspirazioni, oltre che affrontare il tema del bullismo con molta serietà.




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Si ringrazia la CE JPop per l'invio del manga





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|RECENSIONE SERIE TV| Manifest (2018-)

agosto 24, 2019










Titolo originale: Manifest
Anno: 2018 – in produzione

Genere: Fantascienza, azione

Principali interpreti:
Melissa Roxburgh
Josh Dallas












Quando il volo 828 della Montego Air dalla Giamaica a New York City atterra dopo un viaggio turbolento, ma di routine, i 191 passeggeri dell'aereo e il suo equipaggio apprendono che, mentre sono passate solo poche ore per loro, il resto del mondo li ha considerati dispersi - e presunti morti - per oltre cinque anni e mezzo.







Come tanti altri curiosi spettatori del piccolo schermo, ammetto in primis la mia insana curiosità e sono rimasta molto colpita, già dalle prime puntate, dalla serie andata in onda su Canale 5 Manifest, sbarcata in Italia nel mese di Luglio 2019 e che mi ha tenuta incollata fino alla conclusione della prima stagione. 


Di primo acchito la serie si preannuncia come appartenente al filone paranormale e mistery, oserei dire che il surreale potrebbe metterci il suo zampino, sperando che mantenga un minimo di logica. 
Ero indecisa se imbarcarmi o meno in questo viaggio, memore delle ultime puntate del più famoso Lost - una serie che amavo tantissimo fino a un finale discutibile e, per certi versi, incomprensibile, sempre a mio parere naturalmente. 
Ho comunque dato una chance a Manifest e, come supponevo, si è dimostrata interessante e incalzante grazie alla suspence e all'intreccio complesso, tanto che i miei neuroni si sono scervellati per trovare la soluzione prima che venisse svelata, sebbene gli autori ci lascino in sospeso in vista di una nuova stagione, rivelando un minimo di indizi che offrono altri punti interrogativi. 
Perché già non ce n'erano, eh!  
Non vorrei che si allungasse il brodo inutilmente e si perdesse il filo iniziale, perciò io mi auguro che mantenga un senso seppur si andrà a parare in territori surreali.  


Ma spieghiamo grosso modo quello che accade, senza addentrarci nello spoiler che rovinerebbe la suspence: come nel caso di Lost, Manifest gira intorno al mistero di un volo di linea scomparso, seppur l'aereo in questione, dopo una terribile turbolenza, giunga a destinazione con a bordo tutti i 191 passeggeri sani, salvi e inconsapevoli di ciò che li attende, poiché non sembra esserci alcunchè di anormale fino a quando, appena messo i piedi al suolo dell'aereoporto, non si scopre che per il resto del mondo sono trascorsi ben 5 anni e loro dati inevitabilmente per dispersi, mentre per i passeggeri sono passati soltanto poche ore di viaggio. Tutti sono increduli dalla notizia e nessuno riesce a spiegarsi come il tempo sia andato avanti senza di loro, inoltre questo "contrattempo" scombussolerà la nuova vita dei parenti degli interessati, le cui esistenze, nel bene e nel male, sono andate avanti, stravolgendo gli equilibri che si sono creati durante la scomparsa dei loro cari. 
E' come se i pezzi di un puzzle si guastassero e non combaciassero più. E' il caso di Michaela, di suo fratello Ben (l'interprete è Josh Dallas, il principe azzurro di Once Upon a Time che molti ricorderanno) e del figlioletto Cal, malato di leucemia, tra i protagonisti principali essendo presenti sull'aereo incriminato, che seguiremo passo dopo passo durante le puntate. Michaela era una poliziotta in un momento di pausa, sconvolta dalla morte di una sua amica in un brutto incidente stradale che la vedeva coinvolta direttamente, perciò si era concessa una vacanza in Jamaica insieme alla famiglia e a quella del fratello, indecisa se accettare la proposta di matrimonio del fidanzato Jared. Per lei è un colpo tremendo sapere che lui, in quei 5 anni di vuoto in cui la credevano morta o affogata chissà dove, si è sposato con Lourdes, altra amica di Michaela.
Per la serie "mai presentare le amiche al proprio ragazzo". 
Poveretti, mica sapevano che lei era viva e magari rapita dagli alieni. 
Sì però mi pare brutta 'sta cosa. 
Un'altra no? 
Pure io ci rimarrei male.
Anche Jared ci è rimasto male. ha una faccia che dice: "Mò che si fa? Mollo la mora e mi ripiglio la bionda?? Sarebbe poco carino, ma mi sa che ho fatto na cazzata."
Andiamo avanti, va.
Ciò manda la ragazza in totale confusione, si sente tradita da entrambi e non riesce a comprendere quale sia il suo posto. 
Abbiamo un altro molto confuso: Ben.
La moglie Grace lo accoglie tra lacrime e abbracci, eppure non sarà facile recuperare un rapporto da parte di lei, essendosi ritrovata vedova per cinque anni e vedendo riapparire il defunto marito da un giorno all'altro. Inoltre Ben dovrà imparare a conosce sua figlia Olive, gemella di Cal, ormai un'adolescente e per lui un'estranea.
Apparentemente, l'unico che sembra fregarsene è Cal, rimasto bambino in confronto alla gemella e sempre malato. Per uno scherzo del destino, a lui giova l'esser rimasto indietro quegli anni, poiché nel frattempo sono state sperimentate nuove cure contro la leucemia, frutto di una ricerca inviata dal computer di un'altra passeggera del volo misterioso, Saanvi, che includerà il bambino nella sperimentazione.
In pratica è l'unico che ci ha guadagnato. 
Un po' inquietante.
Ma non è di certo finita qui: per tutti i superstiti non sarà facile inserirsi nella nuova società, senza contare che l'opinione pubblica mantiene i riflettori accesi sulla vicenda, tra chi li eleva a miracolati o a portatori di sventure, altri, come i servizi governativi, non si danno pace per scoprire cosa sia successo realmente durante il volo.  
Si hanno delle supposizioni: un rapimento alieno? 
No, poco probabile.
Un passaggio spazio-temporale? 
Non sarebbe da scartare come ipotesi.
Vi è un altro quesito a tormentare i passeggeri; le cosiddette voci o chiamate che loro avvertono nella mente, strane intuizioni e sussurri che incitano i protagonisti a compiere delle azioni che si rivelano provvidenziali, che pare collegare tutti in un unico progetto dalla moralità discutibile: la domanda è di chi?


Personalmente ho presupposto che la scomparsa sia stata programmata in vista un esperimento di scienziati senza scrupoli, qualcosa fa intendere questa ipotesi ma, come accennato agli inizi, veniamo lasciati con più punti di domanda che certezze ed è uno pensiero da prendere con le pinze. 
Ci toccherà attendere la prossima stagione.







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|RECENSIONE| Guida galattica per autostoppisti (Edizione speciale) - Douglas Adams/Neil Gaiman

agosto 20, 2019






GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI - EDIZIONE SPECIALE





di Douglas Adams e Neil Gaiman


Un'edizione della "Guida galattica per autostoppisti" completata dal testo di Neil Gaiman "Niente panico" messa... sottosopra! Perché solo un autore irriverente e pieno di immaginazione come Gaiman poteva condurre il lettore nel mondo paradossale delle avventure galattiche raccontate da Adams. Da un lato c'è il testo ormai iconico della Guida; poi, come nelle vecchie filastrocche, volti la carta e... trovi Gaiman; volti la carta e... ritrovi Adams... in un gioco infinito.










"In una galassia lontana lontana..." 


Sembrerebbe l'intro del celeberrimo Star Wars, saga cinematografica che sbarcò sui grandi schermi nel 1977 e continua a mietere appassionati ancora oggi, invece oggi parleremo di Guida galattica per autostoppisti, una pratica trilogia in cinque parti scritta da Douglas Adams a partire dal 1979.
Per quanto possa essere pratica una storia racchiusa in un libro da oltre mille pagine :D


Adams conduce un po' per mano, un po' per spericolate avventure in un viaggio che ha dell'incredibile: Arthur un giorno si sveglia e scopre che delle ruspe stanno per demolirgli la casa perché è d'intralcio nella costruzione della nuova superstrada. Ma non sa ancora che, tra poche ore, non solo non avrà più una casa...ma neanche un pianeta! 
Grazie al suo amico Ford, che è un alieno originario della stella Betelgeuse bloccato da anni sulla Terra, Arthur viene salvato proprio qualche secondo prima della distruzione del pianeta e verranno ospitati come autostoppisti galattici sulla nave Cuore D'Oro.
Da quel momento per Arthur sarà tutto nuovo, improbabile ed entusiasmante e la sua unica bussola in quel mondo sconosciuto sarà la guida NIENTE PANICO, che ha la forma di un e-book reader, mentre con i suoi nuovi amici cercherà la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto.


Grazie anche al film omonimo del 2005, la storia dell'umano Arthur Dent e dell'alieno Ford Perfect è nota al grande pubblico, ma quello che non si evince dalla pellicola è la straordinaria dote di Adams nello sfruttare intelligentemente lo humor inglese, il sarcasmo ed il nonsense assoluto al servizio di una profonda morale.
Del resto si sa che i messaggi importanti vengono recepiti meglio se passano attraverso una risata.
Lo stile, la struttura narrativa e la storia si possono amare o odiare, ma ciò che è innegabile è il talento di aver trasformato una serie radiofonica in una serie di libri cult che fanno ridere e riflettere - nonostante gli ovvi e prevedibili cali e cambiamento di approccio stilistico nel corso dei volumi.


L'edizione speciale dei Draghi Mondadori merita una menzione di pregio: bellissima, curatissima e che cela numerosi indizi dei punti fondamentali della storia tra le illustrazioni che compongono entrambe le copertine.
Forse è solo un po' poco maneggevole e non tascabile, ma del resto è un'edizione celebrativa da collezione.
È composta dalla trilogia in cinque parti da un lato; al contrario, dall'altro è presente l'appendice NIENTE PANICO curata da un altro grade scrittore quale Neil Gaiman, amico di Adams e che ripercorre la creazione del fenomeno della Guida dalla creazione al successo mondiale ed arricchendolo di contenuti esclusivi.


Quindi, se non avete mai letto delle bizzarre avventure dei viaggiatori galattici o volete tuffarvi nuovamente nelle loro avventure, non vi resta che afferrare il vostro asciguamano e partire per l'universo e...NIENTE PANICO!





Recensione a cura di:








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Si ringrazia Mondadori Oscar Vault per l'invio del libro cartaceo





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