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|BLOGTOUR| L'opale perduto - Lauren Kate

settembre 11, 2019



Bentrovati, miei adorati lettori! 


Oggi ospito la terza tappa del BlogTour dedicato a L'Opale perduto di Lauren Kate!
Siete pronti ad ammirare i bei vestiti con cui si abbigliavano i veneziani nel 1700 ed a perdervi tra le calli?







È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...















I VESTITI DEL 1700 A VENEZIA




VESTITI FEMMINILI 













VESTITI MASCHILI












VESTITI E MASCHERE DEL CARNEVALE VENEZIANO























Ed eccoci arrivati alla fine della tappa!
Se siete curiosi di sapere cosa penso de l'Opale perduto cliccate qui per leggere la recensione!



Seguite le precedenti e le prossime tappe di questo Blogtour, sono curate da blogger fantastiche!






|Le immagini presenti in questo articolo sono state prese al solo scopo raffigurativo e non pubblicitario da google, pintrest, deviantart e tumblr e si intendono di proprietà degli artisti.|

Tappa a cura di:











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recensioni

|REVIEW PARTY| Nevernight: i grandi giochi - Jay Kristoff

settembre 08, 2019












Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in molti a ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.














POSSIBILI SPOILER PER CHI NON HA LETTO IL PRECEDENTE VOLUME DELLA TRILOGIA



Mia è diventata una Lama, nonostante il fallimento dell'ultima prova alla Chiesa Rossa, per aver salvato gli Shahiid da morte certa in seguito al doppio gioco di due degli accoliti.
E non tutti gli Shahiid sono felici, piuttosto trovano che sia stato un errore.
Durante uno dei suoi incarichi, Mia incrocia nuovamente Ashlinn, e grazie a lei scoprirà che c'è qualcosa che le è stato taciuto riguardo all'assassinio del padre...



Jay Kristoff, nuovamente, riesce a spiazzare con intelligenza, arguzia e sarcasmo.
Cambia le carte in tavola, ci catapulta nell'antica Roma con i suoi gladiatori, svela alcune verità nascoste - ovviamente centellinandole - riguardo all'assassinio di Darius Corvere che adesso è chiaro come sia insieme fil rouge e leitmotiv dell'intera trilogia.
Ritorneranno i personaggi conosciuti in Mai Dimenticare (qui la recensione), che verranno affiancati da numerosi e nuovi personaggi cui, come in Game of Thrones, sarà meglio non affezionarsi.



La crescita di Mia, gli intrighi politici, gli inganni, i misteri, i giochi, la vendetta e la perenne ricerca sui tenebris da parte della protagonista 
rendono scorrevole un romanzo che, una volta imparato a leggere lo stile narrativo ed innovativo di Kristoff ed aver familiarizzato con una trama sanguinosa, oltre che con le famigerate note a piè di pagina, ci si ritrova a leggere d'un fiato e desiderare di scoprire quale altra geniale idea sia contenuta nel volume conclusivo.



Certo è che nulla è come sembra e, anche se alcuni sono prevedibili, si rimane shoccati per i colpi di scena.
Peccato solo per la storia d'amore: del tutto inattesa e con un personaggio che sì, certo, si impara a rivalutare, ma sembra inserita solo per il politically correct.














Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





graphic novel

|RECENSIONE| Negalyod - Vincent Perriot

settembre 06, 2019










In un mondo in cui si mescolano tecnologia del futuro e dinosauri, Jerri, un pastore ed esperto combattente, cerca vendetta contro chi ha sterminato il suo gregge con una tempesta artificiale. Per questo raggiunge la gigantesca città-torre che governa questo mondo desertico, in cui la legge è quella del più forte... ma altre forze sono in gioco!













In una terra arida e consumata dalla sete, in cui coesistono dinosauri e tecnologia, spadroneggia La Rete, una misteriosa organizzazione che detta legge solo perché può decidere da un momento a un altro di far cessare l'afflusso di acqua in determinate aree di residenti.
Jarri, un mandriano di triceratopi, per un caso si allontana dal suo gregge di dinosauri solo per pochi attimi e questo gli salverà la vita, in quanto l'intera mandria viene uccisa, fulminata dal passaggio di un camion meteo (un mezzo che apre le nuole in modo da provocare forzatamente le piogge). L'uomo, che ha appena perso tutto, giura vendetta verso chiunque abbia preso parte a quell'eccidio di massa e si recherà in città, deciso a farsi giustizia da solo. E ciò che troverà sarà completamente inaspettato.



Negalyod è una graphic novel dal ritmo cinematografico e dal concept innovativo, complice un worldbuilding credibile ed affascinante, che scorre davanti agli occhi meravigliati del lettore per la bellezza delle tavole, magistralmente colorate in tinte pastello da Florence Breton, e per la storia ricca e impegnata che Vincent Perriot, al suo esordio, ci regala: Jarri è solo un mezzo per mostrare un disegno più ampio, una riflessione sulla vita e sul pianeta che l'uomo sta distruggendo con le sue azioni sconsiderate.



Perriot ci dà lo spunto per riflettere: l'acqua sarà il nuovo petrolio, e chi ha in mano gli acquedotti può regnare incontrastato, quando invece basterebbe il sacrosanto rispetto per la natura e per gli animali che lo abitano, per rendere il mondo un luogo di pace e prospero.
È una distopia realistica, nata dal tratto già maturo di un giovane sognatore, che mostra il potere che il popolo ha...ma che ha dimenticato di avere. 
Ma non è mai troppo tardi per resistere, per far valere i propri diritti.



Se volete leggere una graphic novel impegnata, magnetica e dal messaggio profondo...non vi resta che entrare nel mondo di Negalyod e perdervi in un mondo che, nonostante non esista, è più reale di quello che si possa pensare.





Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





recensioni

|REVIEW PARTY| L'opale perduto - Lauren Kate

settembre 05, 2019










È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...














Violetta e Mino, due orfani degli Incurabili, un orfanotrofio veneziano in cui veniva insegnata la musica nel 1700, si conoscono sul tetto dell'istituto e si concedono di sognare qualcosa che sembra lontanissimo: lei di diventare soprano, lui violinista.
Ma c'è un segreto che li lega, ed ha a che fare con una dolce canzone, una donna misteriosa, un opale ed un abbandono...


Lauren Kate, autrice della saga di Fallen, la duologia di Teardrop e di Princess, si è imposta al grande pubblico con storie che hanno avuto sempre una componente fantasy in aggiunta al classico young adult.
Tutti ad eccezione di Princess, che è dolorosamente attuale e che condivide con L'opale perduto un'unica cosa: il titolo stravolto e non pertinente con l'effettivo svolgimento della trama.
Nel caso di Princess è "the betrayal of Natalie Hargrove" (l'inganno di Natalie Hargrove) e per L'opale perduto è "the orphan's song" (la canzone degli orfani).
È comprensibile la scelta di piazzare sul mercato dei libri con titoli accattivanti, ma non se si discostano totalmente dalla trama e sono fuorvianti.
L'opale perduto è un historical romance, non un mystery, ed è anche per questo che si rimane un po' delusi dallo svolgimento: l'opale "incriminato" sparisce davvero, salvo essere ritrovato dopo poche pagine e comunque verso la fine del libro, e il lettore rimane spiazzato. Perché altro non è che un romance dolcissimo e quel mistero che si attende...non c'è. 
I colpi di scena sono prevedibili, la fine anche. Peccato per i salti temporali troppo frequenti che non permettono al lettore di raccapezzarsi e per la cornice degli Incurabili, trascurata e relegata a margine di una storia che si concentra troppo sui due protagonisti e che non lascia spazio a nessun altro personaggio di spiccare davvero.
Ma quello in cui la Kate è maestra è di saper intrattenere scrivendo storie scorrevoli ed attraenti, nonostante qualche buco di trama, con uno stile proprio e riconoscibile che rende godibile il testo.


La canzone che unisce Violetta e Mino, due anime tormentate e infelici che, sullo sfondo di una Venezia iper-dettagliata, si struggono d'amore l'uno per l'altra è la colonna sonora che li guida tra sbagli e orgoglio, tra il perdersi e ritrovarsi, un faro nelle tenebre.
Le ambizioni, la perdita, il conoscere le proprie origini, la realizzazione dei desideri che non sempre corrisponde ai sogni, lo sfiorarsi senza mai trovarsi per colpa di quelle maschere indossate perennemente, lo rendono un libro molto carino ed adatto agli amanti dei romance e gli young adult e dal finale emozionante e strappalacrime.
E a tutti quelli che amano Venezia ed hanno lasciato il loro cuore tra le calli.



Siete curiosi di vedere qualche abito d'epoca? 
Passate qui l'11 settembre per la mia tappa del BlogTour ;) (clicca qui per leggere l'articolo)
In attesa, però, vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe ;)













Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Rizzoli per l'invio del libro digitale





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