contributor

|REVIEW PARTY| Un amore colpevole: Giada - Anna Chillon

settembre 14, 2019












Il giorno del mio diciottesimo compleanno pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare.
Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui.
E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.



















Giada è una ragazza insicura di appena‭ ‬18‭ ‬anni; timida, ma con la testa sulle spalle.
La ragazza non ha molta esperienza in fatto di ragazzi ma è attratta - ricambiata - da Simon, un ragazzo‭ “‬cattivo‭” ‬forzato ai lavori socialmente utili, e prende al volo l’occasione per conoscerlo meglio quando i genitori si recano a Roma per un progetto famigliare e la lasciano sola a casa.‭ 
‭M‬a c’è un imprevisto, e si chiama Vincent.‭ 
Vincent è un uomo di‭ ‬43‭ ‬anni,‭ ‬migliore amico di suo padre e fotografo, che‭ ‬è stato incaricato dai genitori per tenerla sotto controllo in loro assenza.‭ 
Giada e Vincent,‭ ‬si conosco da sempre e si sono sempre punzecchiati a vicenda,‭ ‬ma adesso ogni volta che lui va a trovarla cerca sempre di impedire le sue idee per incontrare Simon.
La realtà è che lei non è più una bambina e la sua femminilità risulta più bella ogni giorno che passa e lui ha dei‭ “‬bisogni‭” ‬da maschio predatore.
È l’inizio di un gioco di desiderio e di dominio sessuale.‭ ‬Tutto è sbagliato,‭ ‬ma solo il destino può giudicare i fatti.‭ ‬Come finiranno le cose tra loro‭? ‬È solo un infatuazione oppure amore‭? 
Chi può veramente fermare i corso degli eventi‭?



<< Davvero sono il tuo paradiso‭?>> 
<< No,‭ ‬sei una serie infinita di attimi di paradiso e il mio inferno‭>>



Giada e Vincent sono dei personaggi difficili.
Vincent è senza dubbio il capro espiatorio:‭ ‬per molti è colpa sua del suo comportamento che ha dato il‭ “‬via‭” ‬a tutto,‭ ‬ma per capire il suo carattere bisogna leggere il libro e naturalmente il suo personaggio con la mente aperta senza pregiudizi.
Giada è descritta come la tipica ragazza acqua e sapone, come tutte le altre,‭ ‬ma sotto il suo visino semplice c’è tutto un mondo da scoprire.
Questa storia d’amore non è per tutti,‭ ‬alcune volte ci sono eventi narrati in modo crudo e reale:‭ ‬l’autrice non ha voluto indorare la pillola e per questo motivo l’ho ammirata molto.
Ho letto questa atipica storia d’amore che mi ha sorpresa e, arrivando alla fine del libro, ho capito che ognuno ha il suo carattere, bello o brutto che sia, e che si‭ ‬deve solo trovare la persona che ci accetta per quelli che siamo.‭ 

















Recensione a cura di:





Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:








Si ringrazia l'autrice per la copia digitale






contributor

|RECENSIONE SERIE TV| Manifest (2018-)

agosto 24, 2019










Titolo originale: Manifest
Anno: 2018 – in produzione

Genere: Fantascienza, azione

Principali interpreti:
Melissa Roxburgh
Josh Dallas












Quando il volo 828 della Montego Air dalla Giamaica a New York City atterra dopo un viaggio turbolento, ma di routine, i 191 passeggeri dell'aereo e il suo equipaggio apprendono che, mentre sono passate solo poche ore per loro, il resto del mondo li ha considerati dispersi - e presunti morti - per oltre cinque anni e mezzo.







Come tanti altri curiosi spettatori del piccolo schermo, ammetto in primis la mia insana curiosità e sono rimasta molto colpita, già dalle prime puntate, dalla serie andata in onda su Canale 5 Manifest, sbarcata in Italia nel mese di Luglio 2019 e che mi ha tenuta incollata fino alla conclusione della prima stagione. 


Di primo acchito la serie si preannuncia come appartenente al filone paranormale e mistery, oserei dire che il surreale potrebbe metterci il suo zampino, sperando che mantenga un minimo di logica. 
Ero indecisa se imbarcarmi o meno in questo viaggio, memore delle ultime puntate del più famoso Lost - una serie che amavo tantissimo fino a un finale discutibile e, per certi versi, incomprensibile, sempre a mio parere naturalmente. 
Ho comunque dato una chance a Manifest e, come supponevo, si è dimostrata interessante e incalzante grazie alla suspence e all'intreccio complesso, tanto che i miei neuroni si sono scervellati per trovare la soluzione prima che venisse svelata, sebbene gli autori ci lascino in sospeso in vista di una nuova stagione, rivelando un minimo di indizi che offrono altri punti interrogativi. 
Perché già non ce n'erano, eh!  
Non vorrei che si allungasse il brodo inutilmente e si perdesse il filo iniziale, perciò io mi auguro che mantenga un senso seppur si andrà a parare in territori surreali.  


Ma spieghiamo grosso modo quello che accade, senza addentrarci nello spoiler che rovinerebbe la suspence: come nel caso di Lost, Manifest gira intorno al mistero di un volo di linea scomparso, seppur l'aereo in questione, dopo una terribile turbolenza, giunga a destinazione con a bordo tutti i 191 passeggeri sani, salvi e inconsapevoli di ciò che li attende, poiché non sembra esserci alcunchè di anormale fino a quando, appena messo i piedi al suolo dell'aereoporto, non si scopre che per il resto del mondo sono trascorsi ben 5 anni e loro dati inevitabilmente per dispersi, mentre per i passeggeri sono passati soltanto poche ore di viaggio. Tutti sono increduli dalla notizia e nessuno riesce a spiegarsi come il tempo sia andato avanti senza di loro, inoltre questo "contrattempo" scombussolerà la nuova vita dei parenti degli interessati, le cui esistenze, nel bene e nel male, sono andate avanti, stravolgendo gli equilibri che si sono creati durante la scomparsa dei loro cari. 
E' come se i pezzi di un puzzle si guastassero e non combaciassero più. E' il caso di Michaela, di suo fratello Ben (l'interprete è Josh Dallas, il principe azzurro di Once Upon a Time che molti ricorderanno) e del figlioletto Cal, malato di leucemia, tra i protagonisti principali essendo presenti sull'aereo incriminato, che seguiremo passo dopo passo durante le puntate. Michaela era una poliziotta in un momento di pausa, sconvolta dalla morte di una sua amica in un brutto incidente stradale che la vedeva coinvolta direttamente, perciò si era concessa una vacanza in Jamaica insieme alla famiglia e a quella del fratello, indecisa se accettare la proposta di matrimonio del fidanzato Jared. Per lei è un colpo tremendo sapere che lui, in quei 5 anni di vuoto in cui la credevano morta o affogata chissà dove, si è sposato con Lourdes, altra amica di Michaela.
Per la serie "mai presentare le amiche al proprio ragazzo". 
Poveretti, mica sapevano che lei era viva e magari rapita dagli alieni. 
Sì però mi pare brutta 'sta cosa. 
Un'altra no? 
Pure io ci rimarrei male.
Anche Jared ci è rimasto male. ha una faccia che dice: "Mò che si fa? Mollo la mora e mi ripiglio la bionda?? Sarebbe poco carino, ma mi sa che ho fatto na cazzata."
Andiamo avanti, va.
Ciò manda la ragazza in totale confusione, si sente tradita da entrambi e non riesce a comprendere quale sia il suo posto. 
Abbiamo un altro molto confuso: Ben.
La moglie Grace lo accoglie tra lacrime e abbracci, eppure non sarà facile recuperare un rapporto da parte di lei, essendosi ritrovata vedova per cinque anni e vedendo riapparire il defunto marito da un giorno all'altro. Inoltre Ben dovrà imparare a conosce sua figlia Olive, gemella di Cal, ormai un'adolescente e per lui un'estranea.
Apparentemente, l'unico che sembra fregarsene è Cal, rimasto bambino in confronto alla gemella e sempre malato. Per uno scherzo del destino, a lui giova l'esser rimasto indietro quegli anni, poiché nel frattempo sono state sperimentate nuove cure contro la leucemia, frutto di una ricerca inviata dal computer di un'altra passeggera del volo misterioso, Saanvi, che includerà il bambino nella sperimentazione.
In pratica è l'unico che ci ha guadagnato. 
Un po' inquietante.
Ma non è di certo finita qui: per tutti i superstiti non sarà facile inserirsi nella nuova società, senza contare che l'opinione pubblica mantiene i riflettori accesi sulla vicenda, tra chi li eleva a miracolati o a portatori di sventure, altri, come i servizi governativi, non si danno pace per scoprire cosa sia successo realmente durante il volo.  
Si hanno delle supposizioni: un rapimento alieno? 
No, poco probabile.
Un passaggio spazio-temporale? 
Non sarebbe da scartare come ipotesi.
Vi è un altro quesito a tormentare i passeggeri; le cosiddette voci o chiamate che loro avvertono nella mente, strane intuizioni e sussurri che incitano i protagonisti a compiere delle azioni che si rivelano provvidenziali, che pare collegare tutti in un unico progetto dalla moralità discutibile: la domanda è di chi?


Personalmente ho presupposto che la scomparsa sia stata programmata in vista un esperimento di scienziati senza scrupoli, qualcosa fa intendere questa ipotesi ma, come accennato agli inizi, veniamo lasciati con più punti di domanda che certezze ed è uno pensiero da prendere con le pinze. 
Ci toccherà attendere la prossima stagione.







Recensione a cura di:






Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:















contributor

|RECENSIONE| Le parole di Sara - Maurizio De Giovanni

giugno 13, 2019







LE PAROLE DI SARA


di 
Maurizio De Giovanni 


Due donne si parlano con gli occhi. Conoscono il linguaggio del corpo e per loro la verità è scritta sulle facce degli altri. Entrambe hanno imparato a non sottovalutare le conseguenze dell'amore. Sara Morozzi l'ha capito molto presto, Teresa Pandolfi troppo tardi. Diverse come il giorno e la notte, sono cresciute insieme: colleghe, amiche, avversarie leali presso una delle più segrete unità dei Servizi. Per amore, Sara ha rinunciato a tutto, abbandonando un marito e un figlio che ha rivisto soltanto sul tavolo di un obitorio. Per non privarsi di nulla, Teresa ha rinunciato all'amore. Trent'anni dopo, Sara prova a uscire dalla solitudine in cui è sprofondata dalla scomparsa del suo compagno, mentre Teresa ha conquistato i vertici dell'unità. Ma questa volta ha commesso un errore: si è fatta ammaliare dagli occhi di Sergio, un giovane e fascinoso ricercatore. Così, quando il ragazzo sparisce senza lasciare traccia, non le resta che chiedere aiuto all'amica di un tempo. E Sara, la donna invisibile, torna sul campo. Insieme a lei ci sono il goffo ispettore Davide Pardo e Viola, ultima compagna del figlio, che da poco l'ha resa nonna, regalandole una nuova speranza.










Abbiamo conosciuto il personaggio di Sara,‭ ‬di Maurizio de Giovanni,‭ ‬nella raccolta di tre racconti‭ “‬Sbirre‭”  (‬con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo),‭ ‬ora contenuta in appendice di questo nuovo romanzo,‭ ‬terzo della serie,‭ ‬dopo‭ “‬Sara al tramonto‭”‬.

Sara è una donna singolare,‭ ‬dal voluto aspetto anonimo,‭ ‬silenziosa,‭  ‬capace di rendersi invisibile tra la folla,‭ ‬di mimetizzarsi tra la gente,‭ ‬ma dalle insolite capacità,‭ ‬affinate dagli anni trascorsi nei Servizi:‭ ‬sa leggere senza difficoltà il labiale e decifrare il linguaggio dei corpi in ogni sua sfumatura di significato:‭ 


Lei che aveva combattuto per liberare la verità dalla maschera della reticenza,‭ ‬lei che da lontano riusciva‭  ‬a leggere sussurri,‭ ‬a distinguere passioni celate da un semplice gesto e sentimenti racchiusi in un’espressione sfuggente,‭ ‬lei non parlava mai.‭ 


Teresa‭ ‬-‭ ‬non più giovanissima,‭ ‬bionda,‭ ‬ancora molto attraente e dal fisico atletico-‭ ‬a differenza di Sara,‭ ‬che ha abbandonato i Servizi per accudire il compagno fino alla sua morte,‭ ‬ha ormai incarichi di responsabilità ai vertici di questa struttura segreta per la sicurezza dello Stato.‭ ‬E‭’ ‬legata a Sara da profonda e leale amicizia: 


C’era stato un tempo in cui erano animate dallo stesso fuoco,‭ ‬dalla stessa volontà di cambiare le cose.‭ ‬Dalla medesima convinzione di trovarsi dalla parte giusta‭  ‬e di combattere il male.


Viola,‭ ‬compagna del figlio di Sara,‭ ‬morto in un incidente stradale,‭  ‬da poco madre,‭  ‬alle prese con il neonato,‭ ‬insieme a Davide Pardo,‭ ‬poliziotto maldestro ma acuto,‭ ‬all’occorrenza baby sitter,‭ ‬ha la funzione di aiutante di Sara.
La vicenda si snoda intorno alla scomparsa del compagno di Teresa,‭  ‬Sergio,‭ ‬un ragazzo molto più giovane di lei,‭ ‬ma a cui,‭ ‬contro ogni suo imperativo interiore,‭ ‬si è legata da intenso attaccamento e amore.‭ ‬Sara è l’unica persona a cui possa rivolgersi per ottenere aiuto,‭ ‬sulle tracce del ragazzo,‭ ‬per compiere un’indagine al di fuori dai canali ufficiali,‭ ‬personale e segreta.

Diversi sono i piani di lettura:‭ ‬il livello più immediato è quello relativo all’Indagine di Sara,‭ ‬che con relativa facilità,‭ ‬grazie alle sue competenze,‭ ‬scioglie i nodi inerenti alla figura enigmatica e ambigua di Sergio.
Un secondo piano di lettura riguarda la parte più riflessiva e intima delle due donne:‭ ‬Teresa che ha sacrificato per ambizione i propri affetti e la propria vita,‭ ‬e Sara,‭ ‬che per seguire un amore profondo e totalizzante,‭ ‬ha abbandonato in passato marito e figlio piccolo.‭ ‬L’autore ci accompagna nell’introspezione di questi due‭  ‬caratteri,‭ ‬nelle conseguenze delle scelte compiute nel passato che‭  ‬continuano a ripercuotersi nel presente,‭ ‬nei dubbi,‭ ‬nel dolore,‭ ‬nei tormenti delle perdite,‭ ‬nella solitudine e nella sofferenza.
Un ultimo approccio è fortemente legato all’aspetto di critica‭  ‬e denuncia del malcostume politico,‭ ‬economico e sociale italiano come,‭ ‬ad esempio,‭ ‬lo sfruttamento della manodopera dei migranti,‭ ‬la corruzione,‭ ‬l’affarismo spregiudicato,‭ ‬ma non manca neppure l’amarezza con cui l’autore tratteggia un male sociale moderno:‭ ‬la dipendenza da videopoker.‭ 


‬Sara era contenta di non dover scegliere ancora‭  ‬da che parte stare:‭ ‬aveva serie difficoltà a capire come migliorare una realtà in cui bene e male si confondevano,‭ ‬mostrando spesso un’unica faccia‭.


La penna di De Giovanni affronta tutti questi aspetti portando il lettore vicino ai suoi personaggi,‭  ‬vicino al loro dolore e alle loro sofferenze,‭ ‬altre volte‭  ‬allontanandolo con sottile ironia,‭ ‬permettendo uno sguardo più oggettivo e lungimirante.‭ 
Una lettura piacevole ma ricca‭; ‬Sara si fa amare e apprezzare e,‭ ‬forse,‭  ‬riuscirà a uscire dal suo silenzio grazie‭  ‬a quel bimbo di pochi mesi,‭ ‬il nipotino,‭  ‬che sembra reclamare il suo affetto:‭ 


Sara era una donna dai molti silenzi,‭ ‬ma adesso aveva scoperto di custodire parole nascoste che dicevano tanto di lei,‭ ‬anche senza essere pronunciate,‭ ‬proprio come quelle che era abituata a leggere negli altri.




Recensione a cura di:









Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:















contributor

|REVIEW PARTY| La Flotta d’Argento - Patrizia Ines Roggero & Stefania Bernardo

giugno 03, 2019








LA FLOTTA D'ARGENTO


di 
Patrizia Ines Roggero & Stefania Bernardo


Drew MacLean da Nieves si aspetta solo una notte di piacere, intenso ma passeggero. D’altronde lui è un pirata e lei una prostituta, ma il loro sensuale incontro darà inizio a un’avventura dove nulla è come sembra. Il luccichio dell’argento è un miraggio lucente che, insidioso, sussurra all’orecchio di predatori senza scrupoli. Tra segreti, vendette e arrembaggi Drew e Nieves dovranno affrontare più di una sfida per proteggere il legame che ha unito i loro cuori.























‬L'incontro tra Drew McLean,‭ ‬pirata scozzese,‭ ‬e Nieves,‭ ‬ricercata prostituta,‭ ‬è casuale ma sembra condotto dal destino:‭ ‬amici e nemici comuni li spingono uno nelle braccia dell'altra e fin da subito sentono di appartenersi.‭
‬Il passato,‭ ‬i rispettivi trascorsi e i nemici comuni creano però seri ostacoli al loro amore.‭
‬Lui non vede l’ora di tornare nella sua Scozia e lei che cerca in tutti i modi di ritrovare il padre.‭
‬Riusciranno ad avere il loro lieto fine‭? 
‬Nives riuscirà a lasciare andare il suo brutto passato‭?



La coppia di protagonisti vi stupirà con un amore passionale,‭ ‬caldo e contrastato.‭
‬Ma,‭ ‬nonostante la storia d'amore,‭ ‬sono protagoniste anche le avventure coinvolgenti e ricche di colpi di scena del pirata.‭
‬Sono rimasta davvero impressionata dalla piega dagli eventi e dalla padronanza mostrata dalle autrici nel rendere credibili le vicende,‭ ‬tratte da una storia vera e dalla ricostruzione storica meticolosa,‭ ‬che girano intorno a un carico d'argento spagnolo da recuperare.‭
‬La rappresentazione dei personaggi è precisa e dettagliata,‭ ‬non manca di romanticismo e sensualità e anche gli scontri fisici sono descritti in modo realistico,‭ ‬tanto da essere stata una lettura interessante ed una piacevole scoperta.‭ 

Se siete appassionati del romance storico e ricco di avventure,‭ ‬questo libro fa al caso vostro.






















Recensione a cura di:





Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:








Si ringraziano le autrici per la copia digitale






contributor

|RECENSIONE| Il tribunale degli uccelli - Agnes Ravatn

maggio 30, 2019









IL TRIBUNALE DEGLI UCCELLI


di 
Agnes Ravatn 


Allis Hagtorn, giovane promessa della tv travolta da uno scandalo, decide di lasciare il lavoro e il marito e di cercare rifugio nell’anonimato di un lavoro umile. In una sorta di esilio volontario, accetta il posto di domestica al servizio di Sigurd Bagge, un quarantenne misterioso che vive appartato sulla riva di un fiordo. Allis dovrà servirgli tre pasti al giorno, occuparsi della villetta e del giardino, e lasciarlo in pace. Protetta dalla natura norvegese, tra il bosco e il mare, messa a confronto con sfide per lei inedite, come cucinare un pollo arrosto, dissodare un terreno abbandonato o respingere un’invasione di roditori, Allis si convince che la vita le abbia offerto una seconda possibilità. Ben presto, però, il fascino oscuro di quell’imprevedibile padrone di casa comincia a dominare i suoi giorni. A mano a mano che i due si avvicinano, prende corpo una domanda cruciale: chi è Sigurd Bagge, e che cosa vuole da Allis? Scritto in una lingua intensa e bellissima, il romanzo di Agnes Ravatn è attraversato da un’inquietudine strisciante. La costa deserta e isolata, uccelli hitchcockiani e colpe segrete fanno da sfondo a un thriller psicologico magistrale, una storia di paure e misfatti, reali e immaginari, segnata dalle ossessioni e dalla ricerca del controllo; una storia in cui il seducente paesaggio nordico – foreste, fiordi, parchi dalla vegetazione selvaggia – diventa esso stesso protagonista, e i due personaggi principali, ambigui, sfuggenti, indecifrabili, alimentano il senso di disagio, distillando terrore a ogni pagina.















Allis Hagtorn ha commesso un errore per cui,‭ ‬abbandonati carriera e marito,‭ ‬cerca un lavoro che la porti lontano da un passato che vuole lasciarsi alle spalle.‭ ‬Trova impiego come tuttofare presso Sigurd Bagge,‭ ‬per cucinare e servirgli i pasti,‭ ‬badare a casa e giardino,‭ ‬fare piccole commissioni al paese distante pochi chilometri.‭ ‬Sigurd è chiuso in un mutismo destabilizzante per Allis la quale,‭ ‬non riuscendo a decifrarne i comportamenti,‭ ‬durante le sue assenze inizia ad‭  ‬esplorare,‭  ‬nel terrore di essere scoperta,‭ ‬le zone inaccessibili della casa:‭ ‬la stanza dell’uomo,‭ ‬il suo studio,‭ ‬la soffitta,‭ ‬la camera della moglie lontana per un tempo non ben precisato,‭ ‬anfratti nascosti.‭ 
‬Questa parte del romanzo si sviluppa secondo i tradizionali elementi di questo genere narrativo,‭ ‬infatti,‭ ‬come ci si può aspettare,‭ ‬anche le stanze racchiudono segreti che inquietano e incuriosiscono ancora di più la protagonista,‭ ‬che nel frattempo,‭ ‬e anche qui l’autrice non si distingue per‭  ‬originalità,‭  ‬inizia a sentirsi attratta dall’uomo,‭ ‬forte e aitante.‭
‬E veniamo al personaggio maschile:‭ ‬chiuso nel suo mutismo,‭ ‬inizialmente si rivolge ad Allis con un tono imperativo che non ammette alcuna replica,‭ ‬ma poi,‭ ‬lentamente,‭ ‬si lascia sedurre dalle cure,‭ ‬dalla dedizione e dalla bellezza della donna,‭ ‬che lo sa assecondare nella sua discontinuità emotiva.‭ ‬Dunque una attrazione fisica,‭ ‬poca relazione di intelletti.‭ ‬Poco dialogo,‭ ‬un’attrazione che si misura in gesti.‭ ‬Un modello di relazione che sembra dimenticare decenni di lotta per l’emancipazione femminile,‭ ‬nonostante Allis abbia avuto incarichi di responsabilità nel suo passato.‭
‬Un unico terzo soggetto è rappresentato dall’antagonista di Allis:‭ ‬la bottegaia dell’emporio presso cui si rifornisce.‭ ‬Una donna anziana,‭ ‬arcigna,‭ ‬con una smorfia stampata sulle labbra,‭ ‬che a poco a poco pronuncia brevi,‭ ‬cattive,‭ ‬insinuanti‭  ‬e inquietanti parole su‭  ‬Sigurd,‭ ‬sulla sua‭  ‬lontananza della moglie,‭ ‬su Allis stessa.‭ ‬Dopo uno dei periodi di assenza dell’uomo da casa,‭ ‬l’emporio chiuderà e di questa donna non sapremo più nulla.


Fino a questo punto il sistema dei personaggi non si discosta dai tipi consueti dei thriller:‭ ‬uomo tenebroso e inquietante,‭ ‬donna servizievole,‭ ‬se pur per mestiere,‭ ‬ma curiosa,‭ ‬e antagonista vecchia e brutta.‭ ‬Ci si sarebbe aspettati maggiore libertà creativa,‭ ‬uscendo da schemi e tracce sicure.‭
‬La natura che fa da sfondo a questa vicenda non può essere che‭  ‬ostile:‭ ‬freddo,‭ ‬ghiaccio,‭ ‬neve,‭ ‬pioggia,‭ ‬una‭  ‬breve primavera.‭ ‬Gli animali che popolano il giardino sono pochi e anch’essi‭  ‬fortemente caratterizzati in modo negativo dalla letteratura di genere:‭ ‬qualche uccello,‭ ‬che volando con violenza contro le finestre di casa inevitabilmente atterrisce Allis,‭ ‬topi che sono riusciti a crearsi dei cunicoli nelle pareti di casa e,‭ ‬durante una gita in spiaggia che vorrebbe essere romantica,‭ ‬l’atteso epilogo dell’innamoramento,‭ ‬gabbiani che attaccano inspiegabilmente Allis e Sigurd,‭ ‬come una vendetta di un peccato antico.‭
‬Perché colpa c’è stata,‭ ‬da una parte e dall’altra,‭ ‬ma poichè nessuno dei due vuole scoprire le proprie carte,‭ ‬nemmeno il lettore comprende i motivi metaforici di questo attacco,‭ ‬o meglio,‭ ‬li ha compresi,‭ ‬ma già dalle prime pagine del libro.‭ ‬I momenti in cui i protagonisti riescono a relazionarsi piacevolmente tra loro sono facilitati dalla comune passione per il buon vino,‭ ‬che fa lievemente calare le difese di cui si sono circondati,‭ ‬ma non tanto da svelare le verità nascoste.‭ 
‬E infine l’epilogo,‭ ‬atteso e,‭ ‬a dire il vero,‭ ‬anche previsto e prevedibile:‭ ‬durante una notte in barca sul lago verrà svelata la verità e la vicenda avrà fine.‭ 


Come abbiamo visto il sistema dei personaggi non abbandona vie sicure,‭ ‬i caratteri dei protagonisti mutano ben poco durante la narrazione,‭ ‬le piccole aperture si rivelano solo superficiali,‭ ‬specialmente in Sigurd.‭ ‬Il lettore non viene introdotto in percorsi insoliti,‭ ‬la sua curiosità non trova modo di liberarsi lungo le vie della narrazione.‭ ‬Si è immersi in un mondo chiuso,‭ ‬quasi asfittico,‭ ‬ma semplice nella sua decifrazione.‭
‬Abituati a ben altre prove degli autori di GialloSvezia,‭ ‬di cui siamo lettori‭  ‬appassionati,‭ ‬questa vicenda ci ha un po‭’ ‬deluso soprattutto per la sua prevedibilità.‭ 






Recensione a cura di:









Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:















NEWS: Ogni giorno tante novità! Aggiungici ai LETTORI FISSI e seguici sui social per non perdere nessun aggiornamento!

Seguimi su Facebook


creative commons

About Me

Facebook