manga

|RECENSIONE MANGA| Perfect world (vol.1) - Rie Aruga

luglio 15, 2019







PERFECT WORLD 1



di Rie Aruga


Tsugumi Kawana (26 anni) lavora in un'azienda che si occupa di interior design. Durante una serata insieme allo staff di uno studio di architettura con cui collabora, incontra Itsuki Ayukawa, suo ex compagno delle superiori nonché primo amore. Nel rivederlo, la ragazza sente il cuore che le batte all'impazzata, ma scopre anche che ora Itsuki non può più camminare. In un primo momento Tsugumi pensa che sarebbe impossibile avere una relazione con lui, poi però...










Tsugumi lavora come assistente in un'azienda che si occupa di interior design e, durante una serata insieme allo staff di uno studio di architettura con cui collaborano, rivede nuovamente Itsuki, il suo primo amore di quando ancora frequentava le superiori.
Per Tsugumi è bellissimo rivederlo dopo anni, solo che... Itsuki adesso è sulla sedia a rotelle, in quanto vittima di un brutto incidente che lo ha coinvolto quando frequentava ancora l'università.
Riuscirà l'amore ad essere abbastanza e andare oltre l'apparenza?


Rie Aruga disegna un manga interessante ed innovativo, dai tratti delicati e semplici, ponendo l'attenzione sulla reale quanto scomoda protagonista: la disabilità, tema trattato con garbo e tatto e che apre gli occhi su qualcosa che i normodotati, triste ma vero, altrimenti non vedrebbero nemmeno.
È inutile girarci intorno: la disabilità è difficile da gestire, sia per chi è imprigionato in un corpo che non gli appartiene e per chi gli sta accanto.
È per questo che si prendono decisioni drastiche, si allontanano i fidanzati per consentirgli di vivere appieno quello che altrimenti gli sarebbe precluso, si preferisce rimanere da soli per non ricevere un ulteriore rifiuto.
Alla questione del cuore ci si affianca anche quella fisica: barriere architettoniche ovunque, che rendono impossibile le uscite, e frequenti ricoveri all'ospedale per tutte le problematiche legate alla lesione del midollo spinale.
Ma Itsuki, in qualche modo, è riuscito ad andare avanti ed ha coronato il suo sogno di diventare architetto ed ora prova a togliere dai suoi progetti le barriere architettoniche per rendere fruibili e vivibili tutti gli ambienti. Vive la vita giorno per giorno, traendo il meglio e lottando per i suoi sogni.
Tsugumi invece è, al contrario, molto insicura e timida, ma sicuramente il suo personaggio crescerà nel corso dei volumi anche grazie al ragazzo che ama. Già la metamorfosi inizia quando vorrà stare con Itsuki perché lo ama per la splendida persona che è e non per il complesso da crocerossina - importantissimo questo messaggio: è la persona da amare e non la condizione.
Altro importante aspetto del manga è come viene dipinta la società che guarda un disabile: repulsione, paura, timore, disagio, ansia...come se fossero degli appestati.
Purtroppo i pregiudizi sono tanti e assurdamente radicati, ma è ben chiaro che Rie Aruga abbia scelto un tema così importante per sensibilizzare le masse e far comprendere che la vera disabilità è negli occhi e nella testa di chi giudica.
La storia di Tsugumi e Itsuki tocca il cuore e, anche se il percorso sarà sicuramente molto travagliato e pieno di momenti dolorosi,
si spera in un lieto fine.


Consigliatissimo a chi vuole emozionarsi con una storia che sa dare tanto e che fa riflettere.





Recensione a cura di:








Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:









Si ringrazia la CE Edizioni Star Comics per l'invio del manga





graphic novel

|RECENSIONE| Due attese - Maurizio Lacavalla

luglio 10, 2019







DUE ATTESE



di Maurizio Lacavalla
 


La signora Maria nel 1945 a Barletta perde le tracce di suo marito Emilio, partito per la guerra sul confine nord-est. Dopo essersi rivolta a indovine e soldati tornati dal fronte, viene a conoscenza di una particolare agenzia investigativa americana. La lista di attesa è lunghissima e quando arriva il suo turno, Maria è morta da due anni, novantaduenne. Inizia il lungo viaggio alla ricerca dei resti di Emilio, tra tracce e informazioni tramandate da due generazioni e crudeli verità, fino ad arrivare al suo carnefice: Karl, un ex-gerarca ora ultra novantenne, senza braccia ma con ancora i gradi da militare appesi alla camicia, ultimo ponte tra due epoche.










Nel 1945, Maria perde le tracce di suo marito Emilio, partito per la guerra. Dopo averlo cercato in tutti i modi, scopre l'esistenza di un'agenzia investigativa americana preposta. Il problema è che la lista d'attesa è infinita e, quando arriva il suo turno, Maria è già morta da due anni e a ricevere l'investigatore ci saranno la figlia di Maria ed il giovane nipote. 
Ma saranno pronti ad ascoltare la verità su quello che è successo ad Emilio?



La guerra porta con sè atrocità inimmaginabili, e la domanda che ci si pone leggendo il volume è proprio che se, a parti invertite, il lettore sarebbe pronto ad ascoltare la verità o preferirebbe una bugia per chiudere i conti con un dolore mai rimarginato e che ha condizionato l'intera vita dei discendenti. 
Sembra essere ciò che pensa anche Eugene, il misterioso investigatore americano che, incaricato di far luce sulla sparizione di Emilio e di ritrovarlo vivo o morto, promette la verità alla famiglia del soldato senza tuttavia dare la risposta che la figlia e il nipote anelano. 
E, anche se scoprirà la verità, non sarà lui a far chiarezza, divenendo lui stesso oggetto di un'infinita attesa ciclica.



Maurizio Lacavalla firma un esordio d'autore, con un graphic novel dai tratti minimalisti ma incisivi - complice un sapiente uso del contrasto del bianco e nero e di quell'espressività marcata che non ha bisogno di parole - e dalla storia complessa, cruda e realistica.
Due attese è una storia che richiede pazienza e che va riletto più volte per assaporarne i dettagli che, alla prima lettura, sfuggono. E che non mancherà di emozionare, complici due colonne dalla sempiterna attesa che, poeticamente, ricordano che non si finisce mai di aspettare qualcosa o qualcuno. 



Un graphic novel consigliato a chi ama le storie forti e che celano il peso del dolore di chi ci ha lasciato troppo presto ed è nascosto tra i tratti confusi della memoria, perso tra i meandri dei ricordi ma di cui ci si ricorderà sempre con gli occhi del cuore. 







Recensione a cura di:








Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:









Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





manga

|RECENSIONE MANGA| Shinsengumi - Osamu Tezuka

luglio 10, 2019







SHINSENGUMI



di Osamu Tezuka


Questa è la storia di un giovane che, per vendicare la morte di suo padre, si unisce al corpo scelto Shinsengumi, una squadra speciale di spadaccini al servizio dello Shogun. Istituita alla fine del 1800 per fronteggiare i sostenitori dell'imperatore durante uno dei periodi più sanguinari della storia giapponese, la Shinsengumi rappresenta un ultimo grande ideale per la casta dei samurai in un Paese che sta necessariamente cambiando struttura sociale. Ancora una volta Tezuka unisce i canoni del romanzo storico con una storia di passione e avventura, che esplora non solo il profondo animo degli uomini, ma anche di un'intera epoca.











Quello che accade a Kyujuro Fukakusa non è cosa di poco conto: in meno di una notte assiste alla morte del padre ad opera di una banda di malviventi, si rende conto di essere rimasto solo e non essere in grado di vendicare il decesso del genitore in quanto ancora debole nell'arte della spada.
Grazie all'intervento dell'enigmatico Daisuke Kamakiri, però, Fukakusa viene invitato a prendere parte al corpo scelto degli Shinsengumi, la squadra speciale al servizio dello Shogun che gli permetterà di perfezionare l'arte della spada e, di conseguenza, poter ottemperare al voto di vendetta che il ragazzo ha giurato di compiere.
Ma la strada per l'apprendimento è difficile: gli allenamenti sono duri, i compagni d'arme inclini alla rissa e i tradimenti sono all'ordine del giorno.
Per fortuna, Fukakusa trova un amico che lo aiuta ad allenarsi e sopravvivere. Ma è un tempo troppo incerto, ed il ragazzo dovrà lottare con le unghie e con i denti per sopravvivere alle ingiustizie.


Osamu Tezuka, con il solito stile impeccabile e l'impostazione cinematografica che lo contraddistingueva, è riuscito tramite il suo giovane protagonista e avvalendosi di personaggi realmente esistiti, a delineare e ripercorrere un periodo storico molto turbolento del Giappone nella seconda metà del 1800 - la "nuova squadra scelta" fu uno speciale corpo di polizia istituito durante lo shogunato al fine di contrastare i sostenitori dell'Imperatore a causa dei dissidi in seguito alla Convenzione di Kanagawa per il commercio straniero che, man mano, acquisì una sempre peggiore reputazione a causa dei membri che commettevano atrocità gratuite - con il fine didascalico di far luce sui veri sentimenti che dovrebbero animare le persone. 
Tezuka è famoso per i profondi significati che ha infuso nei suoi lavori, e Shinsengumi non fa differenza: si pone l'accento sull'amicizia, su quanto è sbagliato basare la propria vita su una vendetta, su quanto è difficile scegliere a chi dare la propria lealtà e fedeltà e, soprattutto, mantenerla.


È un volume unico di ambientazione storica - pubblicato nel 1966, rimasto inedito in Italia per anni e che oggi incece arricchisce la Osamushi Collection della JPop - che si potrebbe definire di formazione: è la presa di coscienza di un ragazzo, figlio del suo tempo, che ha sopportato troppo, che ha compreso quanto essere animati dai sentimenti impulsivi sia sbagliato e che dona speranza in quel futuro che poteva essergli negato.
Senza dimenticare, però, che non esiste solo il dovere: il giovane protagonista troverà l'amore...o forse no.


Shinsengumi è un manga storico che si legge d'un fiato, consigliato a chi ama conoscere la storia di una cultura diversa, seppur romanzata, e ai grandi estimatori del dio dei manga che, finalmente, potranno avere nelle proprie collezioni un curatissimo volume con una storia dagli importanti significati.






Recensione a cura di:








Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:









Si ringrazia la CE JPop per l'invio del manga





recensioni

|REVIEW TOUR| La corte di nebbia e furia - Sarah J. Maas

luglio 09, 2019






LA CORTE DI NEBBIA E FURIA



di Sarah J. Maas
 


Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un sollievo.
Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.




















Possibili spoiler per chi non ha letto 
La corte di rose e spine




Feyre ha sconfitto Amarantha nel Regno Sotto la Montagna a caro prezzo, ha lottato e si è sacrificata in nome del suo amore verso Tamlin.
Ha vinto a caro prezzo, ma ha meritato il suo lieto fine.
Ma siamo sicuri che tutto ciò che è stato fatto non è stata una manipolazione al fine unico di spezzare la maledizione che affliggeva la Corte di Primavera? 
Ebbene, La corte di nebbia e furia si basa su quel che avviene dopo il "lieto fine", facendo precipitare nel vuoto ogni parvenza di fiaba e rendendo reale una storia con creature mitologiche.


Feyre è sicura di amare Tamlin, ma lui ignora i suoi tormenti interiori e la chiude in casa con la scusa di volerla proteggere; dice di amarla, ma la usa alla stregua di un giocattolo sessuale; non le insegna a scrivere, perché lei non ne ha bisogno se c'è già lui che lo sa fare.
A complicare tutto c'è la sacerdotessa Ianthe, priva di scrupoli che frequenta le varie corti a convenienza e ne seduce tutti i nobili, che il giorno del matrimonio fa l'unica cosa che Feyre le aveva chiesto di non fare: fa spargere perali di rose rosse. 
Il colore che lei non riesce più a tollerare.
È in quel momento che arriva il Signore Supremo della Corte della Notte: Rhysand fa valere il contratto che aveva stipulato con Feyre nel Regno Sotto la Montagna e la sottrae al matimonio, portandola nel suo regno. 
E a quel punto la storia si rinnoverà completamente, spostando l'attenzione dalla Corte di Primavera a quella della Notte, lasciando senza fiato per l'azione e per la superba caratterizzazione dei personaggi - protagonisti e new entry.
Tutti crescono, diventano consapevoli, si aiutano a vicenda nell'elaborazione del dolore e, cosa fondamentale, nessuno è buono o cattivo come sembra e basta conoscerli meglio per comprendere che, a volte, si deve indossare una maschera per sopravvivere all'oscurità.


Sarah j. Maas riesce in un'impresa quasi impossibile: superare con il secondo libro la magia del primo.
Se la corte di rose e spine (leggi qui la recensione) aveva fatto sognare e sperare, nel secondo capitolo troviamo quel che non si vede mai dopo l'effimero "e vissero felici e contenti". 
E non delude, bensì migliora nettamente la qualità della storia - complice lo stile dettagliatamente scorrevole - con il solito world building eccezionale e curatissimo, nuovi personaggi indimenticabili, nuove alleanze da stringere per combattere contro l'imminente guerra, nuovi poteri e nuovi risvolti amorosi che saranno protagonisti di scene dolcissime (non sono presenti triangoli amorosi, ma semplicemente è uno spaccato di vita vera: ad un certo punto si cresce e si vede l'amore sotto un altro punto di vista). Non si cade mai nel banale e nei chiché da young adult, piuttosto la Maas dà il giusto tempo a tutti gli avvenimenti e sorprende e sconvolge il lettore a causa di un cliffhanger totalmente inaspettato e geniale che fa desiderare di avere immediatamente il terzo volume. 
Un degno sequel di una bellissima serie che è un inno all'indipendenza, alla rinascita e che sprona a lottare per la propria realizzazione.


Ritorneremo a Prythian a Settembre 2019, mese di uscita dell'ultimo capitolo della trilogia La corte di ali e rovina. E, considerato quanto la qualità si è alzata con questo volume, l'aspettativa è molto alta.  




Recensione a cura di:








Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:









Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





recensioni

|RECENSIONE| Avviso di chiamata - Delia Ephron

giugno 30, 2019







AVVISO DI CHIAMATA



di Delia Ephron
 


Eve Mozell è un'organizzatrice di eventi quarantaquattrenne che vive a Los Angeles. Quella da cui proviene è una famiglia di eccentrici artisti. Da tempo la madre ha lasciato il padre per un altro uomo e, ora che lui è divenuto anziano, tocca a lei farsene carico, insieme alle sue sorelle: la maggiore, Georgia, estrosa e brillante, è la direttrice di un'importante rivista e trasforma in moda qualsiasi cosa indossi o dica; la minore, Maddy, è un'attrice stralunata alle prese con una gravidanza imprevista e il conseguente licenziamento dalla soap opera in cui lavora. Il padre, con il suo alcolismo, i suoi episodi maniaco-depressivi, i suoi tentativi di suicidio e le sue assurde storie d'amore e di sesso, è un disastro. Ma Eve ha anche altri problemi: gli impegni lavorativi, le preoccupazioni per il figlio adolescente, l'angoscia per il proprio declino fisico. Per questo esistono le sorelle: nonostante le gelosie e le incomprensioni, basta alzare la cornetta del telefono per trovare un po' di sollievo... Le carriere, gli amori e le rivalità di tre sorelle fra New York e Los Angeles: in "Avviso di chiamata", romanzo che ha molto di autobiografico, l'autrice svela una serie di squisiti retroscena sulla famiglia Ephron, a partire dall'indimenticabile Nora. Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo con Meg Ryan e Diane Keaton (anche regista).








Avviso di chiamata è storia delle tre sorelle Mozell - Eve, Georgia e Maddy - e del loro conflittuale amore verso il padre, ex alcolista ed ora in fin di vita, e per quella famiglia disfunzionale che le unisce...attraverso il filo di un telefono.


Delia Ephron, sorella della regista Nora e con cui ha collaborato ai capolavori C'è post@ per te e Insonnia d'amore, restituisce con una disarmante chiarezza il ritratto di una famiglia spezzata che prova a rimanere unita nonostante le diverse vite, esperienze, lavori e un rapporto complicato tra loro stesse e con il padre. Il filo che le unisce, in questo caso, non è quello rosso del destino, ma quello attorcigliato di un telefono (che è una metafora di quanto sia difficile sopravvivere ad una vita come la loro e vivere linearmente).
Eve racconta l'avvenimento che ha invertito l'ordine delle cose ed ha fatto precipitare lei e le sue sorelle nel caos: la separazione dei suoi genitori. All'epoca la sorella maggiore Georgia era già al college e Maddy era una bambina che si affidava ad Eve, di poco più grande di lei. Ed è qui che cominciano le telefonate assidue per qualunque cosa: in un'epoca dove ancora non c'è il cellulare e si pagano le bollette telefoniche, tre ragazze - poi donne - provano a superare qualcosa che è più grande di loro. Considerando anche il fatto che il padre comincia a bere e rifiuta lui per primo l'abbandono del tetto coniugale della moglie, quindi sono di fatto lasciate sole a se stesse.
Passano gli anni e tutte e tre le sorelle Mozell si realizzano: Eve diventa una carismatica orgnizzatrice di eventi, Georgia è a capo di un'importantissima rivista di moda e la minore Maddy un'acclamata attrice di soap opera. Ma il peso dell'assenteismo genitoriale e della rivalità che il padre stesso fomentava non le abbandona.
Per questo, quando il padre sarà in fin di vita, le sorelle dovranno fare i conti con il passato e tra di loro ed accettare che tutti sono umani e tutti sbagliano. E che è l'amore attraverso il filo del telefono a tenerle unite, non il dovere. 
Un romanzo dove si pone l'accento sui rapporti umani, su quanta fatica e rinuncia comporta il senso del dovere, sul quanto è difficile assumersi delle responsabilità e sui diversi tipi di reazione alle sfide che la vita ci dà.


Avviso di chiamata - che nel 2000 ha avuto anche un adattamento cinematografico diretto ed interpretato da Diane Keaton e con protagniste anche Meg Ryan nel suo periodo d'oro e la star di Friends Lisa Kudrow - è un ritratto di vita reale, in quanto è una semi-autobiografia, e sa far riflettere, complice il sottile umorismo che lo permea, sul vero significato dell'amore e delle sue innumerevoli sfaccettature in un percorso emotivo che non lascia indifferenti. 






Recensione a cura di:








Non perdere nessun aggiornamento sui prossimi post:









Si ringrazia la Fazi Editore per l'invio del libro cartaceo





NEWS: Ogni giorno tante novità! Aggiungici ai LETTORI FISSI e seguici sui social per non perdere nessun aggiornamento!

Seguimi su Facebook


creative commons

About Me

Facebook