manga

|RECENSIONE MANGA| Girl from the other side (vol.1) - Nagabe

febbraio 28, 2019











GIRL FROM THE OTHER SIDE - Vol.1

di Nagabe


Un tempo in una terra molto lontana, vi erano due regni. In uno, "l'esterno", risiedevano creature dall'aspetto grottesco il cui tocco portava un maledizione. Nell'altro, "l'interno", c'era un rifugio sicuro per gli esseri umani. L'incontro fatidico tra due abitanti dei regni in guerra, che non avrebbero potuto incontrarsi, fa sbocciare questa piccola storia. Questa è la favola dell'oscura creatura e della bambina, che indugiano sul calar della sera, al confine tra il giorno e la notte.













Due mondi, separati solo da un immenso muro, e divisi in Mondo Interno - dove vivono le persone sane e non contaminate - e Mondo Esterno - dove vivono invece i maledetti, persone che una volta erano tali ed adesso sono condannate a vivere isolate per non contagiare gli abitanti del villaggio e il cui contatto è proibito perché basta un tocco per maledire una persona sana. 
E' proprio al limitare della foresta, che separa i due mondi, che vive Shiva: una bambina dolce, innocente, allegra e con una propensione naturale ai pericoli che passa le sue giornate ad intrecciare ghirlande di fiori, a passeggiare per la foresta e sperare che la sua nonna torni presto a prenderla. In questo luogo vuoto, cupo ed abbandonato, però, c'è una flebile luce: Shiva è accudita dal "Maestro", una creatura maledetta che, una volta, era un uomo e che, nonostante non la possa neanche sfiorare, la protegge da ogni insidia e con cui instaura un rapporto di affetto e fiducia incondizionata.
Ma dov'è la nonna di Shiva?
Perché il Maestro la protegge?
Cosa è successo davvero?



Pubblicato per la prima volta in Giappone nel Settembre 2015 e in Italia a fine Gennaio 2019 grazie alla JPop, Girl from the other side - Siúil, a Rún è una fiaba dai toni dark, che cela maledizioni e segreti, con due protagonisti agli antipodi: la bambina, la luce e la purezza; il Maestro, il buio e la maledizione. 
Questo, però, non gli impedisce di diventare amici, anzi: insieme danno vita al grigio, il punto di svolta per risolvere, nelle prossime uscite, i misteri contenuti nel primo volume. 



Il tratto di Nagabe è splendido e distintivo: gioca molto con il bianco e nero, intrigando il lettore con le sue figure antropomorfe vestite con classe ed eleganza, illustrando il manga come se fosse una piccola opera d'arte. Inoltre, dà prova di conoscere i tempi di narrazione, lasciando indizi e sapendo spiazzare con cliffhanger finali da togliere il fiato. 



Si esplora il dolore del non ricordare la propria esistenza e la capacità di amare e vedere il buono in tutte le creature - umane e antropomorfe.
Ci si commuove nel vedere un mostro molto più umano degli umani; ci si interroga su Shiva e su quanto tempo ci vorrà affinché perda il suo candore a contatto con le brutture del mondo. 
Ci si chiede se, alla fine, questa favola non sia che una rappresentazione della vita odierna, che mette a dura prova gli affetti e la genuinità e fa risaltare i modi di regire alle perdite che la vita impone.
E, perché no, sperare che i due protagonisti trovino la felicità che tanto bramano.





Nota: la serie, non ancora conclusasi, conta in patria 7 tankōbon. 
Piccola curiosità: in lingua originale, il protagonista viene chiamato Sense, termine che ricorda molto sensei (Maestro). 





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recensioni

|REVIEW PARTY| Big rock - Lauren Blakely

febbraio 22, 2019











BIG ROCK

di Lauren Blakely


È facile pensare che io sia un bastardo. Sono intelligente, bello, ricco da far schifo e piaccio alle donne, il che mi rende il bersaglio perfetto di qualunque critica superficiale. Certo, potrei assomigliare al playboy che le riviste newyorkesi descrivono quando parlano di me, ma - indovinate un po'? - sono anche un bravo ragazzo. E infatti, quando mio padre mi ha chiesto di starmene tranquillo, in vista dell'arrivo di alcuni investitori un po' all'antica, ho accettato. Non solo: per fare in modo che la vendita della sua gioielleria sulla Fifth Avenue vada a buon fine, reciterò la parte del ragazzo responsabile, con la testa sulle spalle. Posso riuscirci per mio padre, visto tutto quello che ha fatto per me. E così ho chiesto alla mia migliore amica e socia in affari, Charlotte, di recitare la parte della mia fidanzata durante la prossima settimana. In fondo dovrà solo portare un grosso diamante all'anulare sinistro, prima che questa farsa finisca...



















Spencer è ricchissimo, bellissimo e dotatissimo.
Ma per aiutare il padre, che vuole vendere la sua catena di gioiellerie per andare in pensione e viaggiare in giro per il mondo con la moglie, dovrà smettere di essere un playboy e fingersi per qualche giorno un bravo ragazzo prossimo alle nozze.
Di questo assurdo progetto sarà complice Charlotte, amica bellissima che dovrà fingere di essere la fidanzata di Spencer.
Ma sarà davvero una finzione?
Ed il playboy metterà la testa a posto?


Cosa succede quando si scambia una C con una R?
La risposta è in Big Rock: ci si trova a scambiare per un romance un libro erotico alla simil harmony (senza però che i protagonisti siano in costume).
Il che non disturberebbe, se non fosse che tutto il libro è un'ode agli attributi maschili.
La storia è la classica rivisitazione del siamo-solo-amici-ma, che avrebbe potuto dare degli spunti molto carini per evolvere la relazione in modo meno sessuale e più mentale (perché si sa che la prima cosa che conquista una vera donna è il cervello dell'uomo, solo dopo si passa alle appendici).
Invece ci sono troppe scene di sesso, molte delle quali evitabili ed inutili ai fini della narrazione che, avendo il solo POV di Spencer, diventa a tratti ridondante.
Anche se la scrittura della Blakely è, tutto sommato, scorrevole e briosa, si sente la mancanza di quella trama, riempita solo dallo smisurato ego del protagonista e delle sue notevoli ed imponenti prestazioni e doti, infarcita di luoghi comuni dal tipico stampo maschilista.
Per il resto, poi, è la solita commedia romantica con tanti equivoci che non aggiunge innovazione ma di certo regala qualche ora di svago a chi ama questo particolare genere letterario. 
















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Si ringrazia la CE Newton Compton per l'invio del libro digitale





manga

|RECENSIONE MANGA| Bloom into you (vol.1) - Nio Nakatani

febbraio 22, 2019











BLOOM INTO YOU - Vol.1

di Nio Nakatani


Toko Nanami, senpai del consiglio studentesco, è nota per aver rifiutato tutti coloro che le si sono dichiarati. Grande è quindi la sorpresa del a matricola Yu Koito, quando si sente rivolgere proprio da Toko le parole: "Potrei innamorarmi di te."














Yu Koito è cresciuta con l'ideale dell'amore proposto da manga, film e canzoni.
Dato che l'ideale si scontra brutalmente con la realtà, quando il suo compagno le si dichiara...non prova alcuna emozione.
Convinta di non essere capace di amare, chiede al ragazzo di aspettare una sua risposta e, indecisa se accettare o meno la proposta, porta con sè questo cruccio alle superiori.
Sarà l'incontro con la senpai Toko Nanami, in lizza per diventare la nuova presidentessa del consiglio studentesco, che le aprirà un mondo: specializzata nel rifiutare i ragazzi, Toko incoraggerà Yu a dare ascolto al suo cuore e che, se non prova interesse, è inutile continuare a tenere sul filo il suo spasimante, per poi confessarle che è proprio Yu l'unica che le interessa e che potrebbe innamorarsi di lei...



Pubblicato per la prima volta in Giappone nell'Aprile 2015 e in Italia a fine Gennaio 2019 grazie alla JPop, Bloom into you narra la storia d'amore tra i banchi di scuola tra le liceali Yu e Toko.
L'autrice Nio Nakatani riesce ad aggirare gli stereotipi dei manga yuri con delicatezza, disegnando la storia con dei tratti molto delicati, sebbene un po' acerbi e molto da "anime", e rendendo la protagonista Yu inaspettatamente forte e decisa dietro l'apparente fragilità; al contrario, l'apparente e risoluta Toko, invece, maschera bene le sue insicurezze.
Anche l'antagonista, Sayaka Saeki, e le amiche di Yu promettono di diventare delle figure più importanti e meno marginali di quanto non siano state nel primo volume.
Il ritmo è lento ma giusto, date le tematiche trattate, e lascia ben sperare un'evoluzione della trama e di velocità narrativa nel corso dei prossimi manga.


In definitiva è una serie che promette molto bene, destinata ad un pubblico a cui piace lo yuri  (o che vorrebbe iniziare a leggere qualcosa del genere) e che parla sia d'amore che di crescita e sviluppo personale.


Nota: Tra Ottobre e Dicembre 2018 è andato in onda l'anime omonimo composto da 13 puntate per la prima stagione e la serie, non ancora conclusasi, conta in patria 6 tankōbon. 




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Si ringrazia la CE JPop per l'invio del manga





recensioni

|RECENSIONE| Black wings: il richiamo delle tenebre - Sabrina Cospetti

febbraio 15, 2019










BLACK WINGS - IL RICHIAMO DELLE TENEBRE



di Sabrina Cospetti


In una Edimburgo quanto mai affascinante e tenebrosa, Dafne, una giovane liceale, si trova coinvolta in un'avventura disperata che la porterà a scoprire le sue vere origini e a conoscere se stessa. Grazie all'aiuto dei suoi amici di sempre, che sveleranno pian piano la loro vera identità, e ad un nuovo e misterioso arrivato, lei riuscirà ad intraprendere il più pericoloso e impensabile dei viaggi: quello tra il Cielo e gli Inferi.














In una tranquilla Edimburgo, Dafne è una giovane studentessa sognatrice e sempre con la testa tra le nuvole.
Vive la sua vita tra scuola, famiglia ed i suoi migliori amici Irene e Chris.
Fino a quando una serie di strani eventi , che raggiungono l'apice proprio quando all'improvviso compare un ragazzo misterioso, porteranno Dafne a considerare che c'è qualcosa della sua vita che non conosce e che sta per chiederle il conto.


Con uno stile scorrevole ed agile nonostante le ridondanze ed alcuni refusi, Sabrina Cospetti, al suo esordio, delinea un urban fantasy in cui bene, male, angeli e demoni sono protagonisti e da cui è difficile staccare gli occhi dalle pagine, grazie all'evoluzione dei personaggi ed al cliffhanger che spiazza totalmente e che fa venire voglia di leggere immediatamente il secondo volume.


Black wings - il richiamo delle tenebre è un romanzo che risente delle influenze dei suoi predecessori in campo e veterani d'oltreoceano (quali Lauren Kate con Fallen e Stephenie Meyer con Twilight) ma che tuttavia riesce a trovare una sua quasi piena identità poco dopo la prima metà del libro. 
E' particolarmente adatto a chi ama il genere young adult e presenta l'instalove che, fuori dal range specifico d'età di riferimento del genere letterario (14-16 anni) potrebbe risultare un po' forzato (almeno inizialmente), come i diversi POV che movimentano la narrazione e che, data la quantità, potrebbero confondere.
Un ottimo esordio, che getta le basi per una carriera luminosa della giovane scrittrice e di cui sentiremo sicuramente parlare. 




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Si ringrazia Sabrina Cospetti per l'invio del libro cartaceo





recensioni

|RECENSIONE| Quaderni sull'acqua - Babak Lakghomi

febbraio 07, 2019








QUADERNI SULL'ACQUA


di Babak Lakghomi


Scosso dalla sensazione di essere spiato, solo in una terra straniera ed estranea, tormentato dai ricordi della sua famiglia, un uomo paranoico e alienato ricompone la sua vita e quella di una ragazza appena conosciuta in frammenti sparsi come fogli di diari gettati in un fiume. Persone e oggetti compaiono nella sua vita per poi scomparire inspiegabilmente, mentre viene tenuto d'occhio da uomini in automobili nere e derubato da vicini... o forse no. "Quaderni sull'acqua" è un romanzo noir sperimentale, un racconto di mistero, solitudine e amore, raccontato attraverso una prosa minimale che costruisce un'originale atmosfera di dubbio e minaccia, e che snocciola enigmi senza fornire soluzioni, componendo un puzzle di cui mancano la maggior parte dei pezzi.















Di Bob non si sa nulla, tranne che una volta era sposato e sua moglie lo ha lasciato portando con sé il loro figlio.
Adesso vive in un attico grazie agli assegni dello Stato, col vicino di appartamento francese che gli ruba le uova dal frigo che hanno in comune e che, misteriosamente, un giorno scompare insieme alla foto di famiglia che Bob custodiva gelosamente all'interno del portafoglio, chiuso dentro il cassetto del comodino, ed al cui posto il protagonista trova solo un certificato di pilota.
Tra appuntamenti in caffetteria, centri massaggi e l'impianto di depurazione si dipana la ricerca del pilota francese e di tutti quelli con cui Bob entra in contatto, tutti scomparsi in situazioni strane e senza lasciare tracce.



Strutturato come un quaderno di appunti sparsi cui mancano anche fogli, si entra a contatto diretto con la mente di Bob, là dove si affollano ricordi di ciò che è stato e ciò che avviene o immagina.
Scrivere equivale a ricordare, ma come e cosa si può ricordare quando non sai chi sei o rifiuti la tua identità?
Bob - che per sua stessa ammissione ha scelto di chiamarsi così perché il suo nome reale lo repelle ed ha scelto un nome comune dietro cui nascondere la sua complessa identità - ha l'abitudine di gettare i suoi libri ed i suoi diari nel fiume in cui, con suo padre, da piccolo andava a pescare.
Nella cultura induista, quando ci si immerge nel Fiume Gange ci si purifica: è questo, quindi, che Bob compie? Desidera purificare i suoi ricordi affidando all'acqua i suoi scritti?
Ma sia il titolo originale quanto l'adattamento italiano suggeriscono che i quaderni galleggiano
Quindi la redenzione non sarà piena e ci sarà sempre il ricordo reale di fondo di qualcosa che si sarebbe voluto dimenticare?
Questi sono solo alcuni dei tanti quesiti che compongono il grande interrogativo di Quaderni sull'acqua: mancano molti tasselli in questo immenso puzzle che non potrà mai essere completato, esattamente come la psiche frammentata e tormentata di Bob.


Babak Lakghomi, al suo brillante esordio, affresca in poco più di cento pagine la vita di un uomo paranoico affetto da psicosi e schizofrenia.
Un libro dalla scrittura essenziale, che non ha bisogno di lungaggini per essere interessante e colpire, sia per trama che svolgimento, l'interesse del lettore che, più volte, si troverà a riflettere per trovare una delle tante chiavi di lettura del libro e che cela una filosofia molto importante ed arguta, riassumibile nella frase: «A volte la gente si nasconde dietro ciò che vuole gli altri vedano.». 





Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Pidgin Edizioni per l'invio del libro cartaceo





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