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|RECENSIONE| Quaderni sull'acqua - Babak Lakghomi

febbraio 07, 2019








QUADERNI SULL'ACQUA


di Babak Lakghomi


Scosso dalla sensazione di essere spiato, solo in una terra straniera ed estranea, tormentato dai ricordi della sua famiglia, un uomo paranoico e alienato ricompone la sua vita e quella di una ragazza appena conosciuta in frammenti sparsi come fogli di diari gettati in un fiume. Persone e oggetti compaiono nella sua vita per poi scomparire inspiegabilmente, mentre viene tenuto d'occhio da uomini in automobili nere e derubato da vicini... o forse no. "Quaderni sull'acqua" è un romanzo noir sperimentale, un racconto di mistero, solitudine e amore, raccontato attraverso una prosa minimale che costruisce un'originale atmosfera di dubbio e minaccia, e che snocciola enigmi senza fornire soluzioni, componendo un puzzle di cui mancano la maggior parte dei pezzi.















Di Bob non si sa nulla, tranne che una volta era sposato e sua moglie lo ha lasciato portando con sé il loro figlio.
Adesso vive in un attico grazie agli assegni dello Stato, col vicino di appartamento francese che gli ruba le uova dal frigo che hanno in comune e che, misteriosamente, un giorno scompare insieme alla foto di famiglia che Bob custodiva gelosamente all'interno del portafoglio, chiuso dentro il cassetto del comodino, ed al cui posto il protagonista trova solo un certificato di pilota.
Tra appuntamenti in caffetteria, centri massaggi e l'impianto di depurazione si dipana la ricerca del pilota francese e di tutti quelli con cui Bob entra in contatto, tutti scomparsi in situazioni strane e senza lasciare tracce.



Strutturato come un quaderno di appunti sparsi cui mancano anche fogli, si entra a contatto diretto con la mente di Bob, là dove si affollano ricordi di ciò che è stato e ciò che avviene o immagina.
Scrivere equivale a ricordare, ma come e cosa si può ricordare quando non sai chi sei o rifiuti la tua identità?
Bob - che per sua stessa ammissione ha scelto di chiamarsi così perché il suo nome reale lo repelle ed ha scelto un nome comune dietro cui nascondere la sua complessa identità - ha l'abitudine di gettare i suoi libri ed i suoi diari nel fiume in cui, con suo padre, da piccolo andava a pescare.
Nella cultura induista, quando ci si immerge nel Fiume Gange ci si purifica: è questo, quindi, che Bob compie? Desidera purificare i suoi ricordi affidando all'acqua i suoi scritti?
Ma sia il titolo originale quanto l'adattamento italiano suggeriscono che i quaderni galleggiano
Quindi la redenzione non sarà piena e ci sarà sempre il ricordo reale di fondo di qualcosa che si sarebbe voluto dimenticare?
Questi sono solo alcuni dei tanti quesiti che compongono il grande interrogativo di Quaderni sull'acqua: mancano molti tasselli in questo immenso puzzle che non potrà mai essere completato, esattamente come la psiche frammentata e tormentata di Bob.


Babak Lakghomi, al suo brillante esordio, affresca in poco più di cento pagine la vita di un uomo paranoico affetto da psicosi e schizofrenia.
Un libro dalla scrittura essenziale, che non ha bisogno di lungaggini per essere interessante e colpire, sia per trama che svolgimento, l'interesse del lettore che, più volte, si troverà a riflettere per trovare una delle tante chiavi di lettura del libro e che cela una filosofia molto importante ed arguta, riassumibile nella frase: «A volte la gente si nasconde dietro ciò che vuole gli altri vedano.». 





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Si ringrazia la CE Pidgin Edizioni per l'invio del libro cartaceo





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|REVIEW PARTY| Una passione inaspettata - Lauren Layne

febbraio 01, 2019







UNA PASSIONE INASPETTATA



di Lauren Layne



Quando Parker incontra Ben durante il suo primo anno al college, la complicità tra loro è immediata… e platonica. Sei anni dopo sono ancora molto amici e condividono un appartamento in un quartiere trendy di Portland. Ma quando il ragazzo di Parker la lascia all’improvviso, qualcosa in lei cambia: comincia a fantasticare su Ben. Succederebbe qualcosa se non fossero così amici? E così – dato che per Parker sembra impossibile togliersi questo pensiero dalla testa – i due stabiliscono un accordo piuttosto bizzarro: faranno entrare il sesso nel loro rapporto, evitando però che qualsiasi coinvolgimento emotivo rovini quello che c’è tra di loro. Le cose sembrano funzionare alla perfezione… almeno all’inizio. Finché l’ex di Parker non si rifà vivo, deciso a tornare con lei, e Ben scopre di essere disperatamente geloso. Ma anche Parker mal sopporta l’idea di vederlo flirtare con una sua collega. E se si fossero spinti troppo oltre, senza accorgersene?





















Parker e Ben, coinquilini, sono amici da sei anni e sono l'uno la spalla dell'altro.
Parker, fidanzata con Lance e convinta di sposarlo; Ben, playboy incallito e con il rifiuto della monogamia.
Tutto sembra andare alla perfezione tra lavoro, uscite e convivenza serena, quando Lance lascia Parker all'improvviso.
E da quel momento in poi tutto cambierà.



Il titolo originale, Blurred lines (linee sfocate), è molto più attinente rispetto al titolo scelto per il mercato italiano. Certo, per chi cerca solo un romanzo rosa è un titolo ottimo, ma "Una passione inaspettata" non ha lo stesso appeal di "Linee sfocate", specialmente riguardo al contenuto.
Perché è vero che la passione che coglie i due protagonisti è del tutto inaspettata, ma la psicologia che c'è dietro il rapporto dei due fa sì che la confusione dettata dai sentimenti si mischi all'amicizia. Quindi, dove prima c'erano linee definite e nette sul loro rapporto e sui confini da non valicare...dopo le linee saranno, effettivamente, sfocate.
E sia Parker che Ben comprenderanno che un rapporto, per funzionare, può anche evolversi e non per questo perderne valore.



Lauren Layne è brava a coniugare una storia dalla trama non originale degli amici con benefici, inserendo qualche cliché per movimentare la narrazione, ed ha saputo rendere credibile una storia nata tra due amici di sempre e renderla fluida, divertente e coinvolgente.
Perché diciamocelo: tutti abbiamo un/a amico/a speciale e tutti siamo precipitati nella friendzone almeno una volta, quindi è bello sapere che qualcuno riesce a spuntarla (anche se solo nella fiction).
Già perché, nonostante l'esito sia pressoché annunciato sin dalla dedica in prima pagina, è bello immergersi nella storia e vedere come due personaggi agli antipodi riescano a superare i loro problemi di insicurezza insieme.
Perché in ogni rapporto interpersonale che preveda membri di sesso opposto, è bene essere amici, in quanto l'amore può anche terminare ma l'amicizia mai.



Se cercate, quindi, un romance scorrevole e carino...avete trovato la vostra prossima lettura :) 







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Si ringrazia la CE Newton Compton per l'invio del libro digitale





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[UTILITY] Come passare ad un dominio di primo livello su Blogspot con Google Domains Beta

gennaio 31, 2019








Bentornati, miei cari amici, con una nuova puntata delle Utility!
Oggi non parlerò di editoria, ma di come migliorare il blog in maniera fattiva con un...dominio di primo livello!



Prima di iniziare con le spiegazioni made in wikipedia di rito, vi scrivo immediatamente che questo articolo è scritto da me, che non sono mica Aranzulla (Salvo, se mi leggi sappi che sono una tua fedele Aranzullina e ti voglio bene <3 ), e si basa solo ed esclusivamente sulle mie esperienze dirette e riguardano solo Blogspot e Google Domains.


Quindi, se trovate errori o vi sono state modifiche, non esitate a lasciare un commento o inviarmi una mail, così da aggiornare l'articolo. 




Ultimo aggiornamento: 29/08/2018




Come spiegherò nell'articolo “Come (provare a) creare un blog di successo” (coming soon), uno dei modi migliori per avere visibilità ed emergere nella blogosfera è quello di acquistare un dominio di primo livello.
Lo so, state pensando alla stessa cosa che ho pensato io per sette lunghi anni: ma se non ci guadagno un solo euro, perchè devo spenderci dei soldi?



La parola chiave di oggi sarà, keep it in mind: investimento.



Se realmente amiamo fare blogging, è naturale dover uscire qualche soldino per rendere il nostro angolino personale più...visibile.
Il dominio di primo livello ci aiuta ad ottenere un'indicizzazione (l'inserimento di un sito web o un blog nel database di un motore di ricerca) ed un posizionamento (l'acquisizione di visibilità tra i risultati dei motori di ricerca) più alti rispetto all'hosting gratuito che è, nel nostro caso, Blogspot.
Il che significa che, quando cerchiamo una recensione su Google, il blog che ha un dominio di primo livello “.com/.it” sarà in cima ai record rispetto ad un blog con dominio di secondo livello “.blogspot.it”



Ma, prima di spiegarvi le procedure in cui sono incappata io (LOL), vi aiuterò a comprendere se acquistare il dominio è, per voi, davvero necessario o vi basta quello di default fornito da Blogger.
E vi racconterò un po' di retroscena sul mio blog, ché so che vi piacciono :D





Perché è importante comprare un dominio?




Il blog è molto più di uno spazio libero sul web: sei tu, il tuo progetto, quello che sei, la tua identità, quella parte 2.0 di te che mostri al mondo cibernetico.


Quindi, dato che siamo gli imprenditori di noi stessi, perchè non riservare il nostro spazio personale per sempre nella blogosfera ed impedire che altri lo prendano (e magari ci lucrino - laddove possibile - al nostro posto)?



Curiosità pt.1: sapete quanto tempo ci ho messo a creare un nome per il mio blog?
La risposta è: tanto, tantissimo tempo.
Ve ne parlerò nel dettaglio nei prossimi punti ma, al momento, vi serve sapere solo una cosa: dopo aver sofferto ed essere uscita con un nome convincente e soprattutto originale, non avrei sopportato che qualcuno mi portasse via anche questo.
Mi hanno già copiato (pardon, “omaggiato” - senza specificare da dove) articoli interi e grafica.
Ma il nome ANCHE NO.





Dominio .it o .com?



Il dominio deve rappresentare la nostra persona ed il nostro lavoro.

 - Parli di libri, annessi e connessi, e non vuoi che ti “omaggino” il nome?
Un bel .it fa per te!
 - Parli di libri, annessi e connessi, non vuoi che ti “omaggino” il nome ed offri dei servizi professionali collegati?
Un bel .com fa per te!

Nello specifico, il .it indica la nazione di provenienza; il .com indica l'offerta di servizi commerciali.



Curiosità pt.2: perchè ho scelto il .com per il mio blog?
Non solo perché offro dei servizi professionali ma...costa solo 12€ annuali
(mentre il .it non è ancora supportato su Google Domains Beta e, per la piattaforma Blogger, ci vorrebbe un servizio di TLD che integri i DSN – mi è stato spiegato e non mi dilungo per evitare figuracce, dato che non ho capito nulla LOL)




Mantenere o cambiare il nome del blog: conviene?




Un trucchetto che a chi ha spirito imprenditoriale può giovare è quello di trattare il blog come un'azienda da far funzionare.
Se l'azienda non fattura non rende quindi, anche in termini di views, è necessario lottare.
E come si lotta, se nessuno ci conosce?
Ecco quindi che, in nostro soccorso, arriva il...NOME DEL BLOG!



Conosco molti colleghi blogger che, dopo aver deciso di fare il “grande passo”, si ritrovano con il dubbio amletico (perdonatemi, deformazione professionale) della vita: cambio il nome del blog o lo lascio invariato?



Le domande a cui vorrei rispondeste onestamente sono queste:

  • Perchè avete voglia di cambiarlo?
  • Non vi piace più o non vi si addice più?
  • Avete intenzione di parlare anche di altri argomenti non pertinenti al tema?
  • C'è qualche ragione in particolare che vi spinge a volervi disfare del vostro precedente nome?


Se avete trovato senza esitazione le risposte a tutte le domande: sì, è meglio che cambiate nome.
Se avete tentennato o non ci sono motivazioni convincenti...non devo essere io a dirvi di lasciare il nome invariato (tanto ve l'ho detto lo stesso).


Il mio consiglio spicciolo è quello di fare una prova di un mese prima di acquistare il dominio, continuando a postare regolarmente e spammare i link in giro e poi controllare gli insights: avete più o meno visualizzazioni giornaliere rispetto a prima?
Ne vale la pena?
Ricordatevi sempre che cambiando nome al blog cambiano anche i permalink, quindi chi vi conosce ed ama il vostro blog potrebbe cercarvi con il vecchio nome, non trovarvi e credere che abbiate chiuso il vostro spazio personale.
Perciò, se avete il blog da meno di un anno, potreste pensare al cambio nome.
Se avete il blog storico...che ve lo dico a fare? Non conviene!



Curiosità pt.3: nella prima parte del mio spazietto personale ho accennato alla difficoltà per scegliere il nome del blog quindi, adesso, ve lo racconterò.
Dopo la chiusura del mio personal blog su Windows Live Spaces, ho cercato un'altra “casa” per il mio spazio personale e, una volta trovato, non sapevo che nome dargli.
Quello che ho curato per tre anni aveva un nome tipo “Giuly's books” o una roba trash di cui ho, fortunatamente, rimosso il ricordo.
Ma su blogspost era diverso (era like a Pro), quindi il risultato è stato: concentrazione massima, pagine del mega block-notes di scuola piene di nomi e riunioni familiari con i miei genitori e telefonate a mia nonna per decidere quale nome fosse il meno brutto e il più adatto.
Poi, all'improvviso, ho avuto l'illuminazione e, dal 2011, il mio bimbo si chiama “La Soffitta dei Libri Dimenticati”.
Quello che nessuno sa è che, all'inizio, il sottotitolo era “Lettrice per Passione, Scrittrice per Amore” perché da piccola volevo diventare una giornalista ed il blog ha coniugato la mia passione per la lettura e l'amore per la scrittura.







E adesso che avete capito se avete davvero bisogno di fare l'upgrade a PRO, vi spiego i passaggi per registrare un dominio con Google Domains Beta ;)






ACQUISTIAMO UN DOMINIO IN POCHI SEMPLICI PASSI




PASSO N.1: andate nelle impostazioni di base di Blogger e cliccate su ACQUISTA UN DOMINIO










PASSO N.2: scegliete (o lasciate invariato) il nome del blog e verificatene la disponibilità. Se avrà lo smile verde lo potrete acquistare per 12€/anno








PASSO N.3: Una volta cliccato su ACQUISTA dovrete complare le INFORMAZIONI DI CONTATTO così come da figura n.3 e confermare









PASSO N.4: Per COMPLETARE la procedura d'acquisto inserite correttamente tutte le INFORMAZIONI FISCALI (per la ricevuta d'acquisto) e cliccate su CONTINUA. 


IMPORTANTE: nella foto è mostrato l'acquisto con rinnovo annuale automatico. Se volete solo fare una prova per un anno, alla schermata precedente sul rinnovo automatico selezionate IGNORA. 









PASSO N.5: Verrete reindirizzati alla pagina di GooglePay, in cui potrete inserire i dati per il pagamento (il numero della postepay ed a chi è intestata).


IMPORTANTE: l'indirizzo comparirà in automatico perché sarà preso in considerazione quello del punto 5, ma se la postepay non è vostra dovete inserire l'indirizzo dell'intestatario. 










PASSO N.6: Verrete reindirizzati su una pagina che vi spiegherà che la registrazione del dominio è in corso (sostanzialmente perché GooglePay sta verificando il metodo di pagamento), quindi aspettate pazientemente che termini tutto e vi compaia questo messaggio:











PASSO N.7: A questo punto arriva il bello, dovrete collegare il domino al blog. 
Per prima cosa aprite la mail di Google che vi è arrvata sull'indirizzo inserito in fase di registrazione, controllate la fattura e confermate l'indirizzo mail (se non vi è arrivata controllate sempre nella cartella SPAM). Successivamente, dopo essere entrati su Google Domains Beta, potrete agire contemporaneamente con due finestre aperte e concludere l'installazione del dominio.






Nella foto n.7 siamo su Blogger e, se tutto è andato come previsto, nelle IMPOSTAZIONI DI BASE è già presente in automatico il nome del dominio. Non dovrete far altro che cliccare su SALVA e passare a Google Domains Beta.






Nella foto n.8 ci troviamo su Google Domains (screen aggiornata al 30/01/19). Se avete configurato correttamente da Blogger, troverete al centro della pagina la vostra home page aggiornata e tutte le ricevute stampabili dei vari pagamenti, oltre che una pratica panoramica del dominio.



Ed eccoci alla fine di questo tutorial!
Adesso che scuse utilizzerete per non fare l'upgrade a pro? ;)





Passiamo ai ringraziamenti di rito:



  • Alla mia socia Smallintrix che, quando le ho fatto il cambio del dominio (tipo pronto intervento tecnico ahah), mi ha permesso di fare le screen :D
  • Al gruppo delle mie amiche/colleghe blogger che hanno atteso a lungo questo articolo e, adesso, non avranno più scuse per non diventare like a pro;
  • A mia mamma, la mia beta in incognito che, come al solito, legge in anteprima questi articoli ed è la prima che ride per le cose che scrivo;
  • A me, per dimenticarmi le cose, salvo ricordarmele quando ormai è passato il tempo utile. Sempre così, Giulia! Go, Queen!




Come sempre, se vi sono stata utile ed avete seguito questa guida fatemelo sapere con un commento.
Stessa cosa se avete riscontrato delle inesattezze o se vi sono stati cambiamenti nelle modalità e ricordatevi di comunicarmi che altri argomenti dovrei trattare.
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Ed anche qui sotto, sempre con un commentino <3





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|RECENSIONE| Pancake ai mirtilli - Rachel Sandman

gennaio 29, 2019






FRAMMENTI


di AA.VV


Una raccolta di novelle, scritte dagli autori Delrai Edizioni; nove scrittrici, generi diversi, penne di talento: Frammenti nasce da un’idea, quella che anche il racconto abbia valore e possa comunicare emozioni. 

  • Stefania Da Forno con "Fammi stare bene" 
  • Alessandra Paoloni con "Merry Haunted Christmas"
  • Rachel Sandman con "Pancake ai mirtilli"
  • Natascia Luchetti con "Il battesimo della vita"
  • Eveline Durand con "Emergency call. Chiamata d'emergenza" e "Un carillon senza cuore"
  • Margherita Fray con "Sometimes"
  • Barbara Bolzan con "Niente di che"
  • Elle Eloise con "Nel blu dell'universo profondo"
  • Jane Harvey Berrick con "Segatura e polvere di stelle"
















Echo e Tom si stanno recando a Lowell, dai genitori di lui, per il giorno del ringraziamento.
Cosa riserverà la giornata ai due fidanzati?


Strutturato come un mini romanzo, Pancake ai mirtilli è una novella che narra una vicenda successiva al romanzo principale Echo - perfettamente fruibile anche da chi non ha letto il primo volume.


E' difficile non entrare in empatia con Echo, così preoccupata di fare buona impressione sui genitori di Tom e che invece scoprirà che non è la famiglia di lui il problema; con Tom, l'esatto opposto di Echo con la sua serenità, che chiede il suo solito alla caffetteria della madre (i famosi pancake ai mirtilli del titolo) e deve avere a che fare giocoforza con qualcuno che fa parte ormai del suo passato; con i genitori di Tom: la coppia affiatata, accogliente, simpatica e bella che tutti vorrebbero nella propria vita. 


Nonostante sia breve, Rachel Sandman scrive una novella intensa che si legge in fretta e da cui non ci si vorrebbe separare. 
Dolce come l'amore che lega Echo e Tom, un po' aspra come la vita reale che mette a dura prova le relazioni. Dolce come i pancake, un po' aspra come lo sciroppo ai mirtilli.
Il tocco finale, poi, è dato da un cliffhanger che fa intuire la prosecuzione in un secondo volume e dalla famosa ricetta dei pancake ai mirtilli della madre di Tom.


Consigliatissimo a chi ha amato il primo volume, Echo, ed a chi cerca una storia d'amore non sdolcinata ma basata sulla realtà ed a chi desidera scoprire nuovi talenti del panorama italiano.








Recensione a cura di:








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