Deliri - Commenti su frasi d'autore

Deliri #2 - Tutto si collega alle relazioni tra maschi e femmine.. (Frase di M. De Montaigne)

luglio 21, 2012





L'abitudine nasconde il vero aspetto delle cose.
M. De Montaigne



Drammatico, ma vero.

Quante volte ci siamo infatuate di un ragazzo (o ragazza, se mi leggono i maschietti..) solo per l'aspetto fisico?
Quante volte abbiamo deciso che lui (o lei) erano le nostre anime gemelle a loro stessa insaputa?
Quante volte abbiamo finito per innamorarci dei nostri migliori amici (o amiche?) solo perchè ci piaceva essere ascoltati?

Lo so, lo so!
Vi state, sicuramente, riconoscendo in queste domande. E mi sembra di sentire ognuno di voi dire: << Caspita, ma quella sono io! >> o << Allora è vero che ragioniamo cosi..siamo tutte uguali!>> e via discorrendo.

Se vi chiedete se ragioniamo tutte cosi, la risposta è solo una: SI.
Il problema è che, alcune di noi, non sanno discernere tra innamoramento ed amore. E nemmeno tra cotta, a dirla tutta.

Ragazze, Ragazzi, se pensate che quello\a per cui avete una semplice e banale simpatia sia quello\a giusto\a aspettate a dichiararvi, a perderci nottate insonni, farvi film mentali e sogni a tema!

Seguite, invece, questo consiglio: anzicchè idealizzare il soggetto in questione, parlateci. E tanto.
Chiedetegli pareri su come la pensa a proposito di questioni tanto care a voi, usciteci (ma come AMICI!!) e continuate a farli parlare.

Ragazze: non interrompete i ragazzi. Sono cosi infantili che vi parleranno solo di quanto è brava la mammina a preparargli il mangiaruzzo, di quanto il calcio sia la loro vita, di quante ex hanno avuto e cosa ci hanno combinato e, in men che non si dica, vi riveleranno tutto di loro in meno di una serata. Sta a voi capire se è davvero quello giusto o che, lontanamente, crescendo, possa diventare migliore. E' impossibile, ma voi cercate di crederci: vi renderà la visuale del ragazzo uno spasso.

Ragazzi: se le ragazze stanno zitte non è perchè non gliene frega un tubo del calcio. Magari è perchè vi stanno studiando attentamente, cosa che voi non sapete fare se non per giudicare le misure. Se vi zittite per un nano secondo, magari, e fate una domanda alla ragazza accanto a voi, potreste trovare una persona che ama il calcio, o semplicemente che abbia gusti complementari ai vostri. Insomma: lasciate un po' di spazio alle ragazze, o potrebbero morire asfissiate e non degnarvi più di uno sguardo. Ricordate che le ragazze sono complementari a voi, senza ne morireste. E non vi limitate a guardare se è bella, brutta, ha le misure da top model o altro: ragazzi ma siete matti?

Ragazzi e Ragazze: la vera bellezza è nell'anima (lo so che questa frase è ultra mensionata dai cessi megagalattici ed è il loro slogan..ma a me piace ugualmente!) e, chiunque giudica solo dall'aspetto esteriore, è degno di essere chiamato superficiale.
Tutti quelli che soffrono perchè non sono belli hanno una sola cosa: sanno provare l'Amore vero.
Perchè non si sognerebbero mai di lasciarti perchè ti è venuta l'acne, o perchè hai il naso storto o gli occhi vicini, perchè hai le braccia in carne o perchè hai la pancia. Loro vedono oltre.

Le persone vanno conosciute.
Poi, se uscite o vi vedete tutti i giorni per non so quanto tempo, staccate di una settimana: vedrete meglio cosa provate per quella persona.

A me è successo tante volte. E le fasi sono, ahimè, sempre queste:

  1. Indifferenza
  2. Conoscenza
  3. Parole parole parole
  4. Uscita
  5. Parole parole parole
  6. Simpatia (insomma cominci a pensare “e se ci mettessimo insieme come sarebbe?)
  7. Altra uscita
  8. Pausa
  9. Altra uscita (dopo un po' di pausa vedi come si comporta)<-- momento cruciale
  10. Comprensione in pieno del soggetto (se ti ha dimenticata, è una testa di.. o un deficiente)
  11. Indifferenza o Amore

Vedete, dal punto 9 in poi si capisce se il soggetto che ha destato i nostri interessi è realmente degno di noi oppure no. Consiglio vivamente alle ragazze che, dal punto 9 in poi, lascino davvero parlare i ragazzi a ruota libera (credetemi, capirete miliardi di cose che, dopo la pausa del punto 8, vi piomberanno addosso come mecigni). Quanto ai ragazzi, per il suddetto punto vi consiglio di essere solo voi stessi.

La pausa del punto 8 è fondamentale: se lo vedete ininterrottamente 24h su 24, avrete una particolare visione del soggetto. Non vedrete i difetti, non capirete le bestialità che dice (le ragazze si limiteranno a ridere, i ragazzi..beh, sono quelli che fanno le battute inconsapevolmente) e si cadrà nell'abitudine. Che vi nasconderà tutto.

Quello che è capitato a me, innumerevoli volte, è stato questo: prima non calcolavo il ragazzo, poi lui si è fatto notare in qualche modo (naturalmente, anche se inconsciamente, gli interessavo..Se no perchè perdere tempo? ) ed io ho cominciato a simpatizzare per lui (cretina, lo so..ma che ci posso fare?). Siamo usciti come amici, abbiamo parlato e ci siamo conosciuti. Tadàn! Ecco che, viste le affinità intellettuali, comincio a pensare che potrebbe essere un ragazzo adatto a me..che mi possa “sopportare” quando ho i miei deliri da scrittrice pazza e che sappia amarmi ugualmente quando sono nel periodo buono ed in quello di “calo vertiginoso della felicità” (quando ho un' ispiraizone brillante che si risolve in carta stampata accortocciata in un cestino).
E' matematico: i ragazzi dicono di si, sempre. Sono sempre li (dicono loro, eh!) per aiutarti, per accorrere in tuo aiuto. E poi, quando arriva il fatidico giorno in cui speri di trovarli (perchè la speranza è l'ultima a morire..), loro sono svaniti nel nulla. O meglio: sono svaniti dalla tua vita per materializzarsi nel letto di chissà quale troietta. E tu pensi “Ma sono davvero cosi cretina?”.
Ancora una volta, però, gli dai una chance: sei buona e, se lui ti chiede di uscire, eccolo accontentato. Ma, questa volta, però, grazie alla “pausa troietta” che non vi ha fatto incontrare per qualche settimana, sei, magicamente rinsavita: vedi il ragazzo con occhi nuovi. Insomma, lo vedi per com'è. Un bambino.
E, prendendolo per tale, non ti scomponi più di tanto quando ti dice che ti vuole bene.
In un certo senso è vero: il ragazzo ti vuole bene (molto a modo suo) e ti ama (moooolto a modo suo)..solo con il suo metro di misura ad altezza neonato. Il che significa che, mentre noi ragazze lo vediamo per com'è davvero, i ragazzi, dal canto loro, ci guardano come se fossimo roba da mangiare.
Poverini, è una malattia che non guarisce nemmeno da grandi.
Certuni, poi, rimangono fedeli alla bestialità vita natural durante.

Vedendo questo tipo di gente, noi ragazze ci sentiamo infelici: non siamo capite.
Beh, almeno c'è la solidarietà tra noi!

Forse è prorpio vero che le due grandi fazioni del mondo derivano da due pianeti diversi.

Ad ogni modo, la scappatoia è solo una: non lasciate che l'abitudine e la routine di tutti i giorni vi oscurino tratti immondi del carattere maschile.

E' meglio soffrire prima di iniziare una storia, o dopo, quando ci mettiamo i sentimenti e l'anima?

A voi la scelta..








P.s. Che ne dite di commentare? Fatemi sapere le vostre drammatiche esperienze, cosi da poterci sostenere e gridare “this is the Girl Power, boys..”!! :D

RAGAZZI HO PROBLEMI CON INTERNET..FINALMENTE RIESCO A POSTARE QUALCHE DELIRIO..OVVIAMENTE STO LAVORANDO ALLE RECENSIONI E, SE CE LA FACCIO, AL PIU' PRESTO TORNERO'!!!!!! INTANTO GODETEVI QUALCHE FOLLIA.. :D

Parlando e sparlando

|Parlando e...Sparlando| - Quando un C-Phone può salvarti la vita

luglio 15, 2012

Cari amici,

Come va?

La mia esistenza è un po' uno schifo..
Ma comunque..siamo positivi!

Per voi, amici lettori, mi sono fatta in 4!!

Avrete sicuramente notato la sezione RUBRICHE: oltre le recensioni ed i commenti sui libri, ho deciso di parlare anche di altro..
Come questo post..

Inauguro la sezione "Parlando e..Sparlando!" con un argomento da pazzi come me..


QUANDO UN C-PHONE PUO' SALVARTI LA VITA

Cosa sia un C-Phone è presto detto: è un comunissimo telefonino..
Naturalmente, dopo l'uscita dell'impagabile I-Phone (sia per la tecnologia che per il prezzo..), anche il mio telefonino, per renderlo alla moda e non obsoleto, ho deciso di chiamarlo Cazz-Phone, ovvero "telefono del c..".
Abbreviato è C-Phone. Molto più elegante e di grande effetto. 

Comincio a credere che questo C-Post dovrebbe andare nella rubrica Deliri..
Che C-Idee mi vengono in testa? Mah..il mio esaurimento comincia a vedersi? 

Bene, continuiamo..

Da tempi immemori, i ragazzi escono sempre con un telefonino munito di scheda con messaggi & chiamate gratis (che ti costa al mese più di quanto ti costa il telefono stesso..). 
Chiariamo una cosa subito: le chiamate non si usano mai..e se si usano, si rimane incollati per ore con l'incantesimo "super attack-incolla tutto senza pietà". 
I ragazzi, che conoscono bene il potere oscuro delle chiamate gratis, non lo usano mai..
Il gestore più gettonato dai giovincelli si sa bene quale sia (mica lo scrivo..non mi pagano per la pubblicità!) e macinano soldini in quantità stratosferiche con queste C-Offerte..
Io stessa ho "donato" piccole fortune al gestore in questione, prima di ravvedermi e comprare una scheda di un altro operatore (che non comprende numeri, venti o carburanti.. <-- chiaro riferimento "casuale" alle compagnie telefoniche..) con un'offerta meravigliosa che non mi fa spendere un botto di soldi e mi fa parlare e messaggiare a volontà!!! 

Da quando è uscito l'I-Phone, i figlioletti di paparino, i coglioncelli, i bulletti, quelli senza soldi che vogliono apparire e gli sfigati che vogliono avere "amici", hanno cominciato a spendere i soldini belli per un telefonino che non sanno nemmeno valorizzare..ad ogni modo, hanno sperperato soldi per una tecnologia di cui nemmeno si servono mentre la gente muore di fame.

<<Ma sono mica nostri problemi?>>, vi starete chiedendo. Si, sono sempre nostri problemi..
NON SOLO LA FORTUNA GIRA..anche le palle..ma quelli sono altri discorsi!!

In sintesi: oggi sono ricca e sperpero, domani sono povera e rimpiango..!!!!!!!!

Basta C-Moralismi! Continuiamo..

Ecco una mex-conv (conversazione messaggistica..) tipo:

INIZIO CONVERSAZIONE
- Tau ammore k fai?
- Amo nnt t?
- Nnt
FINE CONVERSAZIONE

Vi chiederete come si fanno a finire i 100 sms gratis al giorno se queste sono le premesse..
Ebbene si: finiscono tutti, più i 100 mms, e ci vai sotto di un paio di messaggi interamente pagati, se si trovano succulenti pettegolezzi raccontati da chi, avidamente, getta nel wc un messaggio gratis solo per risponderti "si" dopo che tu gli hai mandato un messaggio degno della Divina Commedia + Iliade + Odissea e qualche altro poema!
Eccone un esempio:

-..quindi hai capito che..hhdhfhgbgghkhjàlnlgàflhgàjlbfkjljghkjgjfjlòs+asprpotyihjdfeorhjmggjhcvdohtklhnv, e quindi io ho dovuto fare ahfghredòbkdfghvlndoijefhfhetngv8otjbghgfnfgnhkbcorjbòjdfòaerjjb..MA TI RENDI CONTO
- Si

Che parsimonia, ragazzi, che parsimonia! 

Ma, prima di arrivare a questo degrado, che è un passaggio obbligato per tutti gli adolescenti (che poi rinsaviscono e cambiano operatore, forse..) a cosa serviva il telefono?

Il suo scopo è sempre stato uno: non far morire di crepacuore i tuoi genitori..

Adesso vediamo baracchini ambulanti a cui manca solo un'app per fargli fare anche il caffè, ma il telefonino migliore era quello con lo schermo di uno schifosissimo giallo/verde cancrena ed aveva lo snake..si, praticamente indistruttibile mentre quelli che sono più sofisticati si rompono dopo due mesi..

Ma, adesso, vi presento il mio C-Phone: un dual sim che amo particolarmente..

Il mio grande amato irragiungibile non è mica un I-Phone! 
Io amo la Bacca Nera!! (ahhahahaha come suona male in italiano..) 
Ne ho preso uno che ha la tastiera estesa e non quei tastini sovraffollati di lettere che davano una noia se sbagliavi a scrivere!
Diciamo che somiglia alla Bacca Nera quanto un unicorno all'uomo..ma vabbeh, ci abbiamo provato!
Del resto a me serve per rompere le balle a mia cugina.. 
E per non far stare in pensiero mia madre e mia nonna..al resto non bado..anche se, damn, potevano mettere una fotocamera da 12 mpx!!! invece non ha nemmeno il sensore vga in quella cosa che chiamano fotocamera..e non ha nemmeno lo zoom! Ma dai! E non ha nemmeno i java..ma porca..!!

Ma, secondo voi, ho bisogno di uno smartphone, quando ho un bellissimissimissimo C-Phone??

E, ricordate, qualunque sia il brand del vostro telefono, non importa: se vi serve aiuto siete sempre raggiungibili! E credo sia questo l'importante..non quanto sia alla moda..










P.S. Tutte le abbreviazioni e l'appellativo C-Phone sono stati inventati da me..

Drammaticamente ho notato che esiste davvero il C-Phone..ma non è merdaviglioso come il miooooo!! ahahahahhaha Un megabacio a tuttiiiii!!!!







Carlos Ruiz Zafòn

|RECENSIONE| L'ombra del vento - Carlos Ruiz Zafòn

luglio 03, 2012

Grazie. A tutti. Di cuore!

Sono davvero onorata della partecipazione di voi lettori in questo piccolo blog e dai riscontri positivi che sto avendo!

Vi ringrazio tutti: per i commenti ed i +1 su Google +, le richieste d'amicizia ed i vostri pareri!
Amo quando ricevo positività e non scrivo per me stessa.. :D

Scritto questo..iniziamo!


Di quale libro voglio scrivere oggi? 

Mah..non saprei..che ne dite de "L'ombra del vento"?

Io, personalmente, amo troppo questo libro. 

Amo Zafòn, il suo modo di scrivere e quello che racconta. 
Anche se, nei suoi libri, vi siano sempre fiamme e patti ambigui, non posso fare a meno di amarlo!



Ecco la copertina del tascabile..
La copertina mi ha sempre affascinata: questi due, padre e figlio, che vagano nella nebbia di Barcellona, soli, con solo un lampione ed una lunga, immensa via. 
Dove andranno?
Cosa faranno? 
Questo è l'arcano più grande. 
Una copertina degna di questo romanzo, di cui ho amato ogni singola pagina. 

Non ho la prima edizione, e questo mi fa impazzire..odio i tascabili! 

Quelle copertine mollacchie che si piegano subito..ecco perchè costano poco!!

Scusate il piccolo sfogo..

Continuiamo, che è meglio..(come direbbe il puffo..chi era, Brontolone?)

La nebbia, cosi vivida, cosi impalpabile, cosi avvolgente.

Passi nel silenzio.
Un uomo e suo figlio camminano mano nella mano.
Sono due anime tormentate, hanno da poco perso quella che era stata la loro moglie e madre.
Si nascondono bene, alla tenue luce dell'alba, tra questa nebbia che vela, elegantemente, la strada.
E' un brutto giorno, questo: l'undicenne Daniel Sempere, figlio del libraio, si è svegliato angosciato, perchè non ricorda il volto della madre.
La mattina stessa, il padre, decide di portarlo in un posto magico: Il cimitero dei libri dimenticati.
Ma Daniel deve imparare a tenere i segreti, perchè non può rivelarne l'esistenza ad anima alcuna.
Ecco perchè vi si recano all'alba.
Il perchè di tutta questa segretezza è presto detto: questo è il posto dove risiedono milleni di storia, libri dimenticati, salvati da circostanze fortuite, prime edizioni di libri introvabili, rarità e conoscenza che, se dati in pasto a gente non meritevole, potrebbero anche distruggerlo (come hanno già provato a fare..)

Come da tradizione, il custode spiega al piccolo protagonista che, se entri per la prima volta nel Cimitero dei libri dimenticati, hai diritto di adottare un libro e salvarlo dalla polvere a dall'oblio, avendone cura per sempre.
Il ragazzino, allora, entusiasta, comincia a vagare tra i miliardi di libri, perdendosi più volte, finchè non trova un libro che cattura la sua attenzione: L'ombra del vento di Juliàn Carax. 
Lo porta a casa e lo legge avidamente fino al mattino. E lo finisce. 
Appassionatosi al modo di scrivere ed alla storia, Daniel comincia a cercare altri libri di questo scrittore. Non ne trova nemmeno uno, cosi, conduce un'indagine tutta sua, alla riscoperta di questo autore che tanto lo affascina. 
Conoscerà tante persone che lo aiuteranno (dalla cieca Clara, che è un'opportunista, allo zio di lei, grande cultore della letteratura, a quello che diventerà il migliore amico del piccolo Sempere, Fermìn Romero de Torres, la persona più schietta e sincera, fino ad un certo punto, che aiuterà il ragazzo con le sue indagini da investigatore privato..) e dei nemici, usciti dal romanzo stesso, che non vogliono che si scopra davvero il passato di questo autore maledetto. 

Ma quello che nessuno sa è che il destino di Daniel e Juliàn è molto simile e, pericolosamente, intrecciato. 


Un libro molto bello, delicato ma possente, scritto con uno stile sconvolgentemente impressionante. Il personaggio di Julian è meraviglioso: nato da una relazione extra coniugale di un aristocratico ed una pianista francese, viene cresciuto dal patrigno, il quale crede che lui sia figlio del demonio, tanto da riempirgli la camera di croci e chiuderlo dentro con i catenacci. Quando, un giorno, tale aristocratico si ripresenta in famiglia, decide di prendere Juliàn sotto la sua ala protettiva e di farlo studiare come se fosse suo figlio. E lo è, solo che il piccolo non lo sa..Il patrigno, felice di sbarazzarsene, acconsente ed il futuro scrittore va a vivere nella residenza del vero padre. Qui conoscerà Penelope, il suo più grande amore e, ahimè, sorellastra..


Devo dire che si piange. E molto. E si rimane basiti, sconvolti, shoccati da quello che si scopre. 


Il segreto più grande di Juliàn mi ha spezzato il cuore.

E' stata, via via, come una consapevolezza: capire che il vero protagonista non è Daniel, bensì lo scrittore maledetto, che ha vissuto una vita piena di inganni, privazioni e genialità. Che ha perduto l'amore, il figlio e la felicità. Che ha provato a re- innamorarsi della figlia del custode del Cimitero dei libri dimenticati, Nuria Monfort, ma non c'è riuscito. Che la sua vita è stata un disastro e che gli si sono state addossate colpe non sue. Che è rinato dalle ceneri ed ha condotto una vita non sua, trincerandosi dietro un'esistenza da lui stesso inventata.
E, quando arrivi alla fine del libro, ne esci sconfitto: vorresti aiutarlo, ma non puoi.
Lo ami, ma lui ama solo Penelope.

E poi ti ricordi che è un libro..e ripiombi nella realtà..!

Quello che mi ha più stupita è stata la chiarezza del linguaggio di Zafòn.
Molti dicono che non sa scrivere. Io credo che, chi lo dice, è solo un tantino invidioso..

Avessi io la padronanza del linguaggio di Zafòn..sarei..cosa sarei?
Oh, si! Una scrittrice di talentoooo!!!

Per dovere di cronaca, vi informo che, se non conoscete il sublime, meraviglioso e spettacolare Carlos Ruiz Zafòn, ha pubblicato altri libri, di cui vi scriverò in seguito!

Il mio consiglio è di leggere almeno "L'ombra del vento", se siete come me non ve ne pentirete!









P.S. PROPAGANDA DA LETTRICE INCALLITA CHE VUOLE PORTARE A LEGGERE IL PIU' DELLA POPOLAZIONE: Leggere è resistere! Leggere è vita! Leggere è conoscenza! Un popolo incolto è più facile da domare! Ricordatelo! Leggete, leggete, leggete! Hanno anche inventato le edizioni tascabili che costano pochissimooooo!!!!

E TU, CHE SCUSA HAI PER NON LEGGERE? 




Deliri - Commenti su frasi d'autore

Inaugurazione della sezione "Deliri - Commenti su frasi d'Autore" #1

giugno 28, 2012





Poche cose sono di per sé stesse impossibili, e spesso non ci mancano i mezzi per ottenerle, ma la costanza.

La Rochefoucould



Si hanno mille passioni, hobby e svaghi vari; Se ne hanno talmente tanti da non riuscire ad avere un attimo di tempo. Poi, misteriosamente, se ne tralasciano alcuni, poi altri, di quelli che non ci si aspettava di poter abbandonare, quelli che si consideravano “fondamentali” per l'esistenza.
E si piomba nella solitudine.
Il tempo, inesorabile, corre e si rimane con la mani vuote, senza far nulla.
Naturalmente, si cresce, si cambia. Sei diverso dentro, ma fuori sei immutato, cosi come il mondo. Si ha una nuova consapevolezza di Essere, e tutto intorno appare nuovo.
Non lo è, in realtà: è l'individuo a vedere le cose a seconda della sensibilità.
Le esperienze della vita portano ai grandi mutamenti: è quando si capisce cosa si è che si intraprendono le misteriose sfide della vita con più filosofia.
Diciamo che si cercano, le sfide. Non si attendono passivamente.
Quando si trova l'Io, tutto si vede con chiarezza.
Spesso, però, non ci si arriva a comprenderlo nemmeno.
Ed il tempo non passa mai.
Le sfide ti si presentano e non le vedi.
Si hanno mille cose da fare, ma non ci si concentra per portarle a termine.
I colori vividi del mondo appaiono spenti e grigi: non si vede più in la del proprio naso.
Si cercano mille diversivi alla noia, ma non si trovano: non c'è costanza.
E la costanza è data dalla dedizione, la quale c'è solo se si ha piena consapevolezza di se.

Nulla è impossibile solo se si vuole. Se vuoi una cosa la ottieni.

Adesso parlo liberamente di me: io ho voluto fortemente che il mio grande amore, la scrittura, venisse al primo posto nella vita.

Giorno 21 giugno 2012 ho ricevuto un messaggio che non ho potuto ignorare. Per motivi che non spiegherò (questo blog è letto da tante persone..) sono stata molto infastidita e contenta allo stesso modo. Ancora non capisco quale delle due emozioni prevalgono in me. Ma questo, però, è stato l'inizio di una lunga riflessione. Ho capito me stessa. Voglio solo una cosa: scrivere.
E' per questo che vivo la vita, adesso, con serenità.
Ho i miei blog, le paste polimeriche, i libri ed il mio libro.
Ancora lo sto scrivendo, ma non è detto che non lo finisca presto. Ho il pomeriggio impagnato, adesso: il lavoro in studio e poi, non appena torno a casa, subito al pc per aggiornare il blog.
Quello che conta è solo una cosa: scrivere. L'ho sempre fatto. Quando, a scuola, mi dicevano di scrivere un tema, fare una versione in prosa o un saggio breve (i miei preferiti!), ero l'unica studentessa felice che scriveva temi che prendevano il massimo dei voti. Non me ne vanto, però: lo vedo solo come una cosa che è sempre stata in me. Il mio stile sarcastico, pungente, a volte sprezzante, inconfondibile e diabolicamente profondo (per le versioni in prosa entravo sempre “dentro” l'autore e riuscivo a vedere come pensava..alla tipo “nella mente del serial killer”) è sempre stato apprezzato da chi ha letto i miei piccoli tesori. Le professoresse erano entusiaste, l'unico professore d'italiano che ho avuto, invece, era un inetto: mi odiava.
Mi vedeva come una rivale.
Poveretto.

Se, per caso, mi stessi leggendo in questo momento, questo è il mio messaggio per te: Non mi puoi sconfiggere. Mi rialzerò sempre, ed ogni volta, sarò più alta di te. Ah, e ti parlo di tu perchè non meriti il mio rispetto..e, ricordati, che il 5+ vale solo su Google+..

Sfogo finito.

A quanto avete capito, la scrittura mi ha fatto soffrire molto. Ma non per questo l'ho abbandonata! E' l'unico mezzo che ho per comunicare, dato che, a parole, come dicono i miei genitori, non so spiegarmi.
“E' triste”, dicono, “Non sa spiegarsi a parole ma, quando scrive, è magnifica..”.
Povera me. Che tristezza infinita!
Del resto non mi preoccupo: ho vinto io, sempre.

Ho la stima di chi m'importa, le persone stupide le lascio ai loro simili.
Ho l'amore ed il supporto dei miei genitori, che è la base per la vita di ogni individuo.

Non smetterò mai di rignraziarli, devo a loro la mia tenacia e la mia forza.
Di certo ne ho molta anche io, ma, se non avessi avuto loro a sorreggermi nei momenti di sconforto, non so se sarei qui ad aver capito cosa fare nella mia vita. Non so nemmeno se lavorerei.
E se mi fosse venuto in mente di scrivere.
Ho conosciuto una persona, alle medie: la mia amica D.
Non ci vediamo da secoli. E non ci sentiamo.
Era la mia migliore amica: studiavamo insieme, facevamo progetti, le insegnavo a leggere Shakespeare. Era l'unica persona che aveva capito Amleto a 13 anni (io l'ho amato a 9 anni..ma questa è un'altra storia..) e che mi chiedeva di prestarle i libri, dato che sua madre non voleva che comprasse “un altro tipo di carta igienica” molto più costosa dei sei rotoli in offerta al supermercato.
La spronavo io, che ero un anno più piccola, a leggere e non fermarsi alla terza media.
La invitavo a vedere film d'autore, un po' più interessanti di “Tre metri sopra il cielo” che, parlando a livello di classifica intellettuale, ti fa scendere “tre metri sotto terra” and much more.
Una volta, D. mi chiamò entusiasta: era riuscita a comprare un libro di nascosto a sua madre!
Elisa di Rivombrosa. Non era chissà quale capolavoro, anzi, una porcheria, ma se era riuscita a comprarlo e portare a termine la lettura, era già un passo avanti.
Un giorno, mentre eravamo nel letto dei suoi genitori, sdraiate a guardare Spiderman 2, entrò la madre di D., che furibonda urlò: << Non state li come due cretine a guardare il film! Uscite, trovatevi un maschio!>>. Ed ecco che tutte le parole di D. mi tornarono in mente: sua madre, che fino a quel momento mi aveva trattata come una seconda figlia, era quella che, per far crescere D., a 10 anni, le buttò tutte le bambole nel cassonetto quando era a scuola. La induceva a credere che le superiori non portano a nulla: si può lavorare benissimo come commessa (senza nulla togliere alle commesse, per carità!) anche con la terza media. E, cosa più importante, doveva trovarsi un “maschio”, perchè poi il tempo scadeva e non poteva vantarsi di avere un nipote sotto i quaranta. Una “femmina” cosi non l'avevo mai incontrata. Spronare D. a non continuare la scuola per dedicarsi ad una vita, a mio avviso, monotona, senza sbocchi e senza futuro è stata una crudeltà.
Nonostante quello che diceva, D. fuggì con il primo che le regalò, dopo nemmeno due giorni di conoscenza, fedina e mezzo cuore. << Un gesto cosi dolce..>>, mi disse in lacrime di gioia al telefono. Io piansi per lei una settimana. E quando seppi che si era rovinata con le sue stesse mani, piansi per più tempo di quanto mi piace ammettere. Era cosi brillante! Ed adesso, a 23 anni, con un figlio di 5, un compagno che la molesta (l'ha denunciato per Stalking) e le crisi di panico di cui soffre a causa di lui (che la picchiava), di questo deve ringraziare solo sua madre.
Un giorno, la incontrai per caso ad una fermata vicino casa: mi disse che avevo ragione, che doveva studiare, doveva continuare a leggere e voleva continuare ad essere mia amica. << Tu sei sempre mia amica. Ma tua madre è contraria al fatto di vederci..>>, le risposi io. Si, perchè sua madre ci ha allontanate. Non voleva che io frequentassi D. perchè aveva paura che sua figlia si ribellasse alla “rigida etichetta” della sua “stirpe” di fuggiti.
Adesso non ci vediamo più: io ho altre priorità, sono andata avanti. E lei è madre.
Il destino di D. è stato rovinato. Dalla propria madre.
Atroce.
Per questo dico che ringrazierò sempre mia madre e mio padre per avermi supportata in ogni momento, per avermi fatto parlare ed aver instaurato con me un rapporto d'amicizia sincero.
Naturalmente, loro sono sempre i miei genitori, ma sono anche gli amici più veri che conosco.
Quando ho deciso di creare gioielli ed oggetti con le paste polimeriche, loro mi hanno aiutata.
Quando ho dovuto reinventarmi una professione e tornare a scuola, loro hanno pagato fior di quattrini, non potendoselo permettere, per garantirmi un futuro.
Quando ho deciso di scrivere, a tempo pieno, loro non hanno battuto ciglio. Anzi.
Le loro faccie erano di quelle “finalmente!”

La forza di volontà è tutto. Il resto è silenzio. (Mi piace troppo questa frase dell'Amleto!!)
La dedizione va sviluppata, va incrementata e va incoraggiata dai genitori.

Non capisco: ti mettono al mondo, tua madre ti porta in grembo per nove, dico nove, mesi e poi ti gettano allo sbaraglio come se nulla fosse? E per cosa, per trovare un “maschio”?
Cielo, che discorsi medioevali!

Ragazze ricordate: un “maschio” non serve a nulla. Piuttosto, provate a trovare un Uomo.
Difficile, ma non impossibile.
Basta condurre la propria vita e..mantenere la costanza!



blog

|RECENSIONE| Fallen Saga - Lauren Kate

giugno 22, 2012



A quanto pare, sono la prima a scrivere di Rapture..


Cari amici,
Come state? 
Io una favola..stamattina ho terminato le 400 e passa pagine di Rapture e, finalmente, ho finito la storia d'amore più bella e complicata uscita nelle librerie negli ultimi decenni.

Non so quanto ho aspettato questo libro..
E l'uscita di Fallen in love e Princess (che nome assurdo hanno dato a questo libro..non gli piaceva quello originale??) non hanno fatto altro che lenire, giusto un po', l'attesa.

Quello che Lauren Kate è riuscita a fare con Angeli, Demoni, Nephilim & Co. è straordinario: ha coniugato alla perfezione tutti gli elementi sacri per scrivere di una bellissima storia d'amore che non ha pari.

Quello di Daniel e Luce è davvero Amore. 

- Trama -

Il cammino verso la consapevolezza di Lucinda Price, chiamata da tutti Luce, comincia in Fallen.
Questa diciassettenne palesemente disturbata, che vede ombre, è in cura da uno psichiatra ed ha scatenato un rogo spontaneo uccidendo, misteriosamente, il suo amico, viene condotta dai suoi genitori, come unica speranza di guarigione, alla Sword & Cross, una "scuola" per ragazzi un po' pazzoidi.
Qui conosce il bellissimo e fascinoso Cam, la bionda Gabbe, la stronza Molly, Roland l'organizzatore di eventi, Arriane (il personaggio più controverso, come scopriamo in Fallen in Love) e, quell'enigmatico Daniel che, quando la vede per la prima volta, le alza pure il medio..
Naturalmente, Luce, come tutte le ragazze di dotate di buonsenso e di occhi che funzionano, è attratta sia da Cam che da Daniel. 
E mentre Daniel la tiene a distanza per motivi a lei ignoti, Cam invece ci prova spudoratamente.

Luce, per metà libro, non farà altro che dirsi "ma mi piace Cam o Daniel?". 
Poi, misteriosamente, Cam palesa il suo vero comportamento, ovvero litigioso stronzone affascinante attaccabrighe che rifiuta le regole, e Daniel comincia a calcolarla.

Da li, comincia l'odissea: Si scopre che tutti questi soggetti sono Angeli Caduti, alcuni sono dalla parte di Dio, altri dalla parte di Lucifero. Altri, come Daniel, non hanno nemmeno scelto da che parte stare. La villain di questo libro è l'insospettabile bibliotecaria che non ci penserà due volte ad uccidere innocenti, appiccare roghi e rompere le balle ai nostri eroi. Ma è quando Daniel bacia Luce che abbiamo una sola consapevolezza: lei non è morta e la coppia è maledetta..
Da cosa? Perchè? Non c'è dato a sapersi..

In Torment, Daniel è deciso a chiudere Luce alla Shoreline, una scuola per Nephilim (ragazzi nati da angeli ed umani). Ovviamente è per proteggerla, ma siccome lui è un po' restio a darle informazioni su quello che è accaduto e continua ad accadere, la ragazza comincia ad odiarlo. Hanno una bella lite, come tutti gli innamorati, e si lasciano. Va beh, mica per molto! Nel frattempo, Luce fa amicizia con Miles e Shelby, due Nephilim che, molto allegramente, lasceranno un segno nella nostra storia: lui bacia Luce sul tetto della scuola, e lei la odia per via dell'amore che prova per Daniel (gelosetta, eh?). 
Ma tranquilli: di fronte all'amore dei due protagonisti questi due Nephilim accetteranno di essere solo buoni amici della coppia e nulla più (del resto, in Fallen in Love, si metteranno anche insieme!).
La faccenda diventa interessante quando Luce viene a sapere che le ombre che vede non sono altro che Annunziatori, delle finestre sul passato in cui puoi viaggiare e conoscere molte cose..

Ecco dove inizia Passion: Luce s'infila dentro l'Annunziatore per scoprire di più su di lei e Daniel.
Verrà aiutata da Bill, un' enigmatica gargouille di pietra che l'aiuterà ad entrare nelle sue vecchie incarnazioni. Ma, mentre Luce viaggia in più di 5000 anni di storie d'amore ed in tutti i luoghi (e tutti i laghi.. :D ) del mondo, Daniel è, insieme a Shelby e Miles, alla ricerca della sua amata perchè teme si possa perdere nel passato. In questo libro non c'è granchè trama, dato che i due innamorati si ribeccano solo alla fine..Ma scopriremo qualcosa di interessante su Cam e sulla maledizione..almeno!!















Naturalmente, in Rapture, dopo che gli innamorati si sono ritrovati e Luce ha capito, finalmente, che Daniel le nasconde particolari della loro vita perchè la ama e non vuole che muoia, devono lottare contro il tempo e l'ira di Lucifero che, lanciando un Annunziatore durante la Caduta, minaccia di far scomparire tutto per evitare che si facciano le scelte che non sono convenute a lui. Cosi si ritrovano a cercare tre reliquie per trovare il luogo esatto della Caduta ed evitare che i piani di Lucifero si avverino..Nuove consapevolezze, tante perdite e tanto shock per alcuni ricordi di Luce che, finalmente, spiegheranno bene in cosa consiste sta benedetta maledizione (passatemi i termini!) e per quale motivo si è arrivati a tutto questo.

Ma non vado oltre..


Oh, che sbadata! Non ho parlato di Fallen in love: ideato per collocarsi tra Passion e Rapture, racconta di storie concatenate tra loro che accadono giusto il giorno di S.Valentino nel medioevo, con protagonisti Shelby e Miles, Roland e la donna che amava, Arriane e la sua innamorata (!) e, naturalmente, Daniel e Lucinda. Un libro carino davvero, tenero e moooolto dolce. 







- Commento -

Questa saga mi è piaciuta abbastanza. Non mi è molto chiaro il rapporto che c'è tra Luce e Cam, ma una cosa è certa: i colpi di scena che ci sono nell'ultimo libro vi lasceranno a bocca aperta. 
Le domande che vi siete posti avranno una risposta. Finalmente.

E, il vero amore..Beh, è per sempre. 
Mi è piaciuta la fine. Forse un po' scontata per alcuni (come ho letto in alcuni forum dedicati che molti hanno pensato a questo finale) ma per me è stata una sorpresa. Di certo non mi illudevo molto che lei non avesse nulla a che fare con Lucifero, ma il contenuto del libro mi ha lasciato basita. Mi è dispiaciuto molto per Gabbe e Molly, sacrificatesi per un fine più alto: riuscire nel piano ed eliminare la maledizione che affligge Luce e Daniel..
Ovviamente, il finale non lo posso scrivere, essendo uscito da poco..

Perchè l'amore, come la speranza, è l'unica cosa che conta in questa vita. 
In nome dell'amore sono stati commessi errori e dette bugie. 
Per "amore". 
Ma l'amore vero non ti soffoca e non ti rende schiavo. 
L'amore ti libera e ti completa. 

Ed anche gli angeli possono amare, anche di più della semplice adorazione. 

Davvero una gran bella saga. Mi è piaciuto come Lauren Kate abbia scelto di chiudere la storia.
Unico neo è che non si sa dove sia Cam..

Per il resto..Pro o contro? 
Io aspetto sempre il vostro commentino..

Oh, e se non si fosse capito..Io sono Team Cam (ma non perchè doveva stare con Luce..doveva stare con meeee!!) 



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|RECENSIONE| The Familiars - A. Epstein/A. Jacobson

giugno 19, 2012

Chi non ha mai sentito parlare dei famigli?
Beh..Io..prima di leggere questo libro..

Amici cari..il libro di cui scrivo oggi è..The Familiars!!!!


Mi sono imbattuta per caso in questo libro, durante una delle mie passeggiate "casuali" in libreria.


Avevo già preso tre libri quando vedo questa bellissima copertina..




"C'è un gatto protagonista!!" ho esclamato davanti alla versione sbigottita di mio padre. 

La cosa più bella, però, è che costava poco..!! 
Cosi l'ho preso.
Come al solito.
Mannaggia a me!!

La storia mi è piaciuta subito: un gatto protagonista è insolito, specialmente se poi fa amicizia con una ghiandaia ed una rana (che di solito sono cibo, per lui..) ed ,insieme, devono cercare di salvare il mondo magico a cui appartengono..




- La trama -

Aldwyn, il micio in questione, è un piccolo randagio orfano che vive sui tetti di Bridgetower. 

Per vivere, ruba pesce e non è ben visto da nessuno.
Un giorno, però, mentre compie il furtarello giornaliero per il suo sostentamento, viene inseguito da un cacciatore di taglie. Il che spinge il gatto a scappare. Scappa e scappa, si ritrova in un negozio che vende famigli (gli animali con poteri magici che coadiuvano il loro padroncini maghi e con cui instaurano un rapporto di simbiosi). Casualità vuole che un piccolo maghetto, di nome Jack, scelga, tra miliardi di famigli, proprio il piccolo Aldwin, che non conosce nessuna magia tranne quella di scappare velocemente a zampe levate da pescivendoli e cacciatori..
Jack lo porta a Stone Runlet, alla scuola di magia di Kalstaff, che lui frequenta insieme ad altri due apprendisti maghi, Marianne, sua sorella, e Dalton ed i loro rispettivi famigli: Gilbert la rana e Skylar la ghiandaia blu.

Ma non c'è molto tempo per conoscersi, le stelle annunciano una profezia: Vastia è in pericolo e solo tre eroi potranno salvarla..


La regina Loranella, la villain di turno, rapisce i tre giovani apprendisti per ucciderli ma, un Kalstaff morente, li proteggerà con una magia: i tre ragazzi non potranno essere ne uccisi ne toccati se non al tramonto di tre giorni dopo.

Poi, il vecchio mago, affida la missione del salvataggio ai tre famigli. E muore.

Al gruppo palesemente discordante, non resta che intraprendere il lungo viaggio verso Vastia.

E tra mille insidie e pericoli, si salveranno a vicenda le vite e, pian piano, diventeranno amici.
Tutto va per il meglio tranne che per un piccolo particolare: vi ricordo che Aldwyn non conosce nulla di magia..ed i suoi accompagnatori sono convinti che sia un famiglio..sarà quando si troveranno a Maidenmere (città di cui si spaccia nativo Aldwyn, che ha per peculiarità i gatti con potere di telecinesi) che scopriranno la verità..

Ma i colpi di scena, amici cari, non finiscono qui!

Ma non ve li dico..se no che trama è??

:D



- Commento - 

Come ho già scritto, a me è piaciuto molto. Sa conquistarti e sa farti rimanere incollato alle pagine.
Poi, i colpi di scena sono tantissimi. Temi per Aldwyn, che la sua bugia sia scoperta e non vuoi che l'amicizia con la ghiandaia e la rana si spezzi..
E vuoi vedere i tre maghetti vivi, quindi speri che tutta la missione fili liscio..

Ma, quando si recano a Maidenmere, comincia il pezzo più bello e toccante del libro. 
Con tante rivelazioni..
Ed, alla fine, troneggiano imponenti i buoni sentimenti e la VERA amicizia..


Ho saputo che è in produzione un film in 3D..non vedo l'ora che esca!!


D'accordo o no? 
Scrivi il tuo commento nel box qui sotto!!


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|RECENSIONE| Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo (saga) - Rick Riordan

giugno 18, 2012

Quello che ho sempre amato, prima di diventare una lettrice accanita, è stata la mitologia.
Alle medie, la mia materia preferita era Epica.
Ed Italiano (ma questo era sottinteso..).

Cari amici,

Oggi parliamo di una saga, ahimè già completata: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo.

Quello che mi ha sempre affascinato era un mondo politeista dominato dagli Dei dell'Olimpo. 

E come il mondo reagiva nel confrontarsi con loro.

Ottima saga per Riordan che, a mio avviso, è un magnifico scrittore!


Cosa succederebbe se scoprissi di essere figlio di un'umana e di Poseidone?

Ecco che nasce Perseus "Percy" Jackson.

Dal primo al quinto libro, si rimane incollati alle pagine perchè, da avido lettore ingordo, vuoi sapere se Percy riuscirà nella sua più grande impresa: sconfiggere la profezia che assilla lui e gli altri figli dei tre Pezzi Grossi (Zeus, Ade e Poseidone) nella quale si evince che uno di loro deve morire al compimento dei sedici anni, per colpa di un tradimento..


Noi italiani siamo un popolo curioso: non facciamo uscire un libro di successo nelle librerie se non secoli dopo la pubblicazione della madre patria e solo ed esclusivamente se si può lanciare in contemporanea al film campione d'incassi da cui è stato tratto.

In parole povere: se gli americani (Dio li benedica per scrittori di talento e cinema di qualità) non decidono di prendere un bel libro e trarne un film, noi italiani lo conosciamo solo come "inedito". 
E, spesso, nemmeno sappiamo dell'esistenza di capolavori del genere.

Attenzione, non ho scritto che questo sia un capolavoro..Ma è molto godibile, per gli amanti del genere.


Adesso, però, devo anche scrivere di una cosa mooolto spiacevole: all'uscita al cinema del primo PJ corredato da libro nuovo di zecca e fresco di traduzione, il buon caro Chris Columbus fece mal digerire ai Potterheads (ovvero i super seguaci di Harry Potter..) questo nuovo film.

Scegliere di dirigere un'altra saga che si vuole portare al successo (come fece poi proprio con HP) e mettere in avanscoperta due ragazzi ed una ragazza?? Miei Dei, scelta sbagliata!

Ricordo ancora mia madre quando vide il trailer ed esclamò - Giulia, lo sai che c'è un altro Harry Potter con gli Dei dell'Olimpo??


Si, mia madre è una Potterhead. Come me. Di riflesso a me.


Naturalmente, la prima cosa che feci fu questa: RIFIUTARMI CATEGORICAMENTE DI ANDARE AL CINEMA (e per me, rifiutare di andare al cinema, è un sintomo molto grave..), COMPRARE IL LIBRO E FARMI UNA MIA OPINIONE.


Mi innamorai, letteralmente. Anche se questi tre sono, come dire, identici e diversi da Harry, Ron ed Hermione, che i due maschi sono scavezzacollo e lei la super sapientona (con madre Athena cosa ti puoi aspettare??), le avventure, la narrazione ed il tema mi hanno catturata.


In seguito all'acquisto del primo libro, ho temuto che la Mondatori (di cui sono una fedele cliente) avesse deciso di non pubblicarne più: mi sono ricreduta un giorno in cui, entrando per dare un'occhiata ai libri (dico sempre cosi..e poi mi ritrovo con la borsa piena ed il portafoglio vuoto..) ho visto il secondo libro tutto verde e che mi sussurrava "prendimi, prendimi". Non ho resistito.

E cosi via. Quando credevo che tutto fosse perduto, che non avrei mai saputo la fine e che l'avrei dovuta leggere in siti americani o, peggio ancora, comprare il libro in versione originale, ecco che arriva la copia sui banconi delle librerie.

Ci vuole poco per rendermi felice. Tutte e cinque prime edizioni. Da andarne fieri. Sopratutto per i soldi spesi senza batter ciglio alla cassa..Ma come ci riesco? Boh!


Devo dire che la cosa bella di questi libri è che non c'è un'attimo di pace.

E Percy mi ricorda, drammaticamente, tanti ragazzi che ho conosciuto e che conosco: forte e ribelle, coraggioso ed impavido ma, arrivati ad Annabeth, non sa più cosa fare.
E si lascia baciare.
Da lei, naturally.

Poi, durante l'escursione al labirinto (4° libro), conosciamo, anche se in verità ha già fatto la guest star nel libro precedente, la piccola, odiosa ed antipatica Rachel Elizabeth Dare.

Percy, che anche in questo è pericolosamente somigliante ai miei conoscenti, ne è affascinato: basta che vede una ragazza più facile e piena di soldi che perde, in un attimo, il suo interesse verso Annabeth.

Sarà che io mi rivedo in Annabeth, sarà che Rachel mi sta sulle bolle, sarà che Percy è un bambino come tutti quelli che ho conosciuto (momento triste per me, forse non sono molto obiettiva..non dovevo recensire..)..sarà che..Basta, di Rachel che se lo sbaciucchia non ce ne frega niente!!


Alla fine, Percy riuscirà, come al solito, ad avere la meglio ed a chiudere, con un bell'happy end cinque libri magnifici.

Ed anche Rachel trova il suo posto nel mondo..ma non accanto al bimbolotto..

Insomma, cosa ho scritto, fin'ora?

Quanti sproloqui..

Vediamo di chiudere il mio bellissimo (?) post con le bellissime copertine dei libri!!













Insomma, che dire? Stupende!!
Tranne la quinta, per cui io stessa ho intrapreso la mia crociata personale..non sono minimamente d'accordo con la scelta di quel soggetto..
Ma si sa..DE GUSTIBUS!!!!

Se non siete rimasti soddisfatti del post, non esitate a scrivere un commento!

Sono sempre lieta di ricevere della posta.. :D




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