aletti editore

|RECENSIONE| Niente è uguale - Luciana Berello

luglio 15, 2018






NIENTE E' UGUALE

di
Luciana Berello







Editore: Aletti Editore
Data di uscita: 2017


Formato: copertina flessibile
Pagine: 80









"Sono nata in un tempo diverso, nella città in riva al mare. Una delle città in riva al mare che sono la Storia della nostra Penisola.
Luoghi dove il Tempo, in ogni sua declinazione, significato, aspetto, scandisce le vite dei sui abitanti.
Nelle città di mare, si impara presto il valore del Tempo. Quando è attesa, di un ritorno. E si va in riva al mare, con ogni tempo, a scrutare l'orizzonte per un tempo infinito, aspettando di vedere un puntino lontano diventare vela, diventare nuovamente presenza.
Nelle città di mare, il tempo è entità preziosa: il tempo trascorso insieme tra un ritorno e una nuova partenza. È la misura del valore dato alla propria vita, alle persone che ne fanno parte.
In questo presente, dove nessuno ha più tempo. E consuma il suo tempo in fretta senza assaporarne il vero valore.
Mi sono fermata un momento a scrivere questo libro.
Ripensando a frasi ascoltate da bambina, sul tempo: c'è un tempo per tutto, ogni cosa al suo tempo, il tempo rimette a posto ogni cosa. Frasi disperse nella fretta di pretendere di prendere in mano il tempo, imprigionandolo ai nostri desideri, ripercorrendolo nei ricordi, dilatandolo o contraendolo ai nostri egoismi del momento.
Così è trascorsa la mia vita, come quella di tutti noi, scandita dal tempo.
E se una cosa ho compreso, è che impuntarsi contro il suo divenire, a volte, ha poco senso.
Seguiamo il suo trascorrere: perché è il tempo il più grande regalo della nostra vita.

Non sciupiamolo."


(15)

|RECENSIONE| (15) - Luigi Pucci

ottobre 18, 2017





(15)

di
Luigi Pucci








Editore: Aletti
Data di Pubblicazione: 2017
Formato: copertina flessibile
Pagine: 104


Prezzo









È un periodo buio, stanco e spento e la luce del sole fatica a scorgersi da lontano.
David lo sa da tempo ma, al pari di tanti altri come lui, non ha il coraggio di agire, di mettersi in gioco.
Una notte lunga, eterna, che non passa mai, avvolge il protagonista del racconto in un susseguirsi di indecisioni e ripensamenti, sul passato e sul futuro della sua mediocre esistenza, fatta di lavoro e di una quasi inesistente vita sociale.
Solo una donna, Kristina, riesce a destare la sua attenzione.
Solo lei, con il suo portamento elegante e raffinato, degno di una nobiltà di altri tempi, gli fa conoscere il vero amore e, insieme al distinto padre, gli mostra un percorso nuovo, di rinascita spirituale.
Una serie di viaggi disperati e di strani accadimenti, accompagnati da personaggi davvero singolari, portano David di fronte a un bivio.
Qualcosa di estremamente più grande di lui, una setta di Illuminati, gli rivela con ferma convinzione che il suo destino sta per prendere una piega davvero inaspettata.









Questo libro è stato insolitamente avvincente e sorprendentemente atipico.

Non avevo mai avuto il piacere di leggere un romanzo del genere, che non lascia trasparire per nulla la sua speciale natura, né dalla sinossi (che sul libro non c’è) né dai primi capitoli e, soprattutto, dal titolo (di cui parlerò tra poco).


David è un biologo che ha fatto della routine la sua vita.
Ha un lavoro che lo soddisfa ma non appieno, prosegue sempre con monotonia e si lascia scorrere la gioventù come il fumo dei sigari cubani che è solito fumare.
Questo fino a che non incontra la misteriosa e bellissima Kristina, che sarà lo tsunami che porterà la rivoluzione nella vita del protagonista.

Attenzione: non è una storia d’amore.
Almeno non solo nel senso in cui la si intende oggigiorno.
È l’amore verso sé stessi, verso la vita e verso l’universo.


Un frenetico viaggio per il mondo, scambi di identità, misteriosi culti ed un’inaspettata vena esoterica che non vi faranno staccare gli occhi dal libro, fino alla conclusione che, naturalmente, giunge completamente inaspettata e fornisce molti spunti di riflessione.



“Cosa si rischia a prendere in mano lo scettro della vita?”



Mi è molto piaciuto il cambiamento interiore del protagonista, la sua maturazione durante gli strani avvenimenti che lo portano alla consapevolezza, al “risveglio”.




La scrittura è piacevole, fresca, a tratti ironica, e molto, molto scorrevole.
È un libro curatissimo, sia per forma che contenuti, ed è frutto di un’attenta ricerca e studio appassionato da parte dello scrittore che, gentilmente, mi ha anche spiegato il significato del titolo.



(15) – il titolo di questo romanzo – è intriso di un simbolismo interessante:

  • ·   Occorrono 15 giorni, alla luna, per passare dal novilunio al plenilunio;
  • ·   Il numero 15 è, nella religione cristiana, un messaggio degli angeli che ci informano di apportare modifiche nella nostra vita, incoraggiandoci e guidandoci nei grandi cambiamenti che porteranno benefici a noi ed a chi ci circonda;   
  • ·   In alchimia, il numero 15 significa rinascita a nuova vita spirituale;
  • ·   Il numero 15, per Sumeri e Babilonesi, era il numero della Regina del Cielo (la luna), proclamandolo giorno sacro, una volta al mese;
  • ·    Nella Bibbia, invece, i gradini che conducono al tempio di Gerusalemme sono 15;



Un’altra curiosità riguardo al titolo è che le parentesi sono la rappresentazione grafica della circolarità, intesa come la perfezione della luna e dei pianeti, il che ci ricollega alla copertina enigmatica del libro.



Per Luigi Pucci questo è il primo libro, ma sicuramente è uno scrittore di talento che terrò d’occhio.











VOTO









Recensione a cura di:









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La recensione si trova anche sul blog "L'antro dei Libri"



Si ringrazia Luigi Pucci per l'invio del libro cartaceo.




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