|RECENSIONE| I pirati dell'oceano rosso - Scott Lynch

dicembre 16, 2020

 












 

Dopo un violento combattimento con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all'estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato. Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri... e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c'è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte. Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani... su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo... Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare...












Due anni dopo la fine delle vicende del precedente volume, l’azione si sposta a Tal Verrar nel presente e, grazie ai flashback, si scopre in tutto questo tempo cosa ha condotto Locke e Jean a Peccapicco. Naturalmente stanno escogitando un piano complesso per derubare la casa di gioco, unito a dei preparativi durati anni…Ma qualcosa va storto, molto storto, e verranno costretti a salpare: i due amici si troveranno in guai molto seri, e il prezzo per la vittoria sarà molto alto…




Lynch per la seconda volta fa centro: un antieroe talmente umano che sembra quasi una persona reale, bugie e inganni a profusione, travestimenti, pirati, errori, e tanto, tanto sarcasmo. Il worldbuilding è, come sempre, vivido e realistico, e non mancheranno neanche le riflessioni sulle caste sociali e sul divertimento che le oligarchie traggono nel vessare i poveri. Ci saranno anche dei nuovi personaggi, nuovi conflitti e si cementerà sempre più l’amicizia tra Locke e Jean, che più diversi non possono essere ma che si compensano.




Chissà cosa ci riserverà il terzo volume e in quali mirabolanti avventure ci trascinerà Locke!







Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




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