|RECENSIONE MANGA| Komi can't communicate vol.1 - Tomohito Oda

novembre 10, 2020

 








Shouko Komi è così bella che tutti si voltano al suo passaggio. Peccato che abbia un serio disturbo della comunicazione: ogni volta che inizia a pensare di attaccare bottone con qualcuno, finisce per ossessionarsi su come rompere il ghiaccio, su come reagirà l'altro, su cosa può andare storto... e si blocca. In classe, però, riesce a stringere amicizia con Tadano, un tipo ordinario. A poco a poco, i due si avvicinano e arrivano a scambiarsi una promessa, che porterà la ragazza dai catastrofici problemi relazionali a scoprire i bizzarri personaggi che popolano la sua scuola e a vivere cento nuove esperienze.











Komi frequenta l’accademia privata Itan ed è la ragazza più popolare, la più ammirata e sembra essere irraggiungibile perché tiene tutti a distanza. Quando Tadano, un suo compagno, proverà a parlarci, però, scoprirà che Komi è affetta da un grave disturbo comunicativo che le impedisce di parlare e sorridere agli altri per…paura e angoscia! Allora, “parlando” con l’ausilio di una lavagna, i due fanno amicizia e Tadano si propone di aiutarla nel trovare cento amici (novantanove se si esclude il ragazzo) entro la fine dell’anno.
Ci riusciranno?




Komi can’t communicate è un manga delizioso, che fa sorridere con intelligenza e fa scoprire l’altro lato delle relazioni umane, quelle che diamo per scontate ma che, in fin dei conti, non è proprio così.
Il disturbo della comunicazione di cui Komi è affetta è trattato da Tomohito Oda in modo leggero ma non superficiale, facendo empatizzare con la protagonista e sdoganando il binomio “bella e perfetta”. Ci sono diversi siparietti comici che sdrammatizzano in maniera pregevole l’ostico argomento, e rendono il manga perfetto per apprendere di più sul mondo e le persone che ci circondano – perché il compito dei manga non è solo quello di intrattenere, ma di educare al rispetto e alla comprensione del prossimo in una società che non perdona le debolezze, specialmente nel periodo dell’adolescenza in cui si ha a che fare con la crudeltà del bullismo.
Particolare attenzione meritano i giochi di parole riguardo i cognomi dei personaggi, che vengono così caratterizzati con i loro tratti peculiari (basti pensare, per dirne due, a Tadano che significa “persona ordinaria” e Osana Najimi che vuol dire “amico d’infanzia”) in questo manga in cui la nostra protagonista va man mano prendendo confidenza con le relazioni interpersonali – e diciamolo pure: in diciotto volumi e passa ne vedremo delle belle!




Komi can’t communicate è, in definitiva, un primo volume che getta le basi per un’interessante prosecuzione e che, solo per la prima tiratura limitata, avrà in omaggio il Komi-San Notepad per entrare ancora di più nel mondo difficile di una ragazza che desidera fortemente superare i propri problemi e instaurare delle relazioni.






Si ringrazia la CE J-Pop per l'invio del manga




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