|REVIEW PARTY| Le diecimila porte di January - Alix E. Harr

ottobre 28, 2020

 










 

Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...
















Orfana di madre e con un padre che lavora troppo per poterla accudire, January vive nella tenuta del signor Loke, il datore di lavoro dell’unico genitore che le è rimasto e che colleziona tesori da tutto il mondo. Ed è proprio qui che la piccola January trova una porta che si apre su un mondo sconosciuto, anche se non le crede nessuno e le viene imposto di dimenticare. Ma è mai possibile farlo, quando il souvenir che ha portato con sé non svanisce ma è reale e, dieci anni dopo, ritrova un libro misterioso che sembra essere legato a lei?




Nonostante i timori di un libro-clone di vari classici e nuovi acquisti editoriali – su tutti la suggestione di Narnia, Alice attraverso lo specchio e il recente Il mare senza stelle –, fortunatamente si può scongiurare il pericolo: sebbene alcune dinamiche possano essere similari, è un libro che ha una sua autonomia e si regge su una struttura complessa, ricca di storie ma poetica e sognante come la scrittura dell’autrice che, grazie ad una protagonista memorabile, riesce a far vivere in maniera credibile le situazioni vissute dai protagonisti e lascia tra le righe delle riflessioni molto attuali – l’accettazione del diverso, di se stessi, il valore della famiglia e dell’amore, senza dimenticare quella di stampo femminista secondo cui ogni donna può e deve essere tutto ciò che vuole e non solo un grazioso soprammobile.




Le diecimila porte di January
è un’ode alle parole e alle storie, quelle di cui ogni lettore si ciba e di cui non farebbe mai a meno, che cattura e ammalia, particolarmente indicato per chi ama le storie di formazione che abbattono i muri dei pregiudizi e piene di magia.








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




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