Copertina del libro |
A 26 anni, Louisa Clark sa molte cose.
E' un libro che segna, che apre la mente sul mondo dei tetraplegici e dell'inferno che vivono giornalmente. Uno dei pochi libri in grado di ampliare gli orizzonti e, forse, far crescere emotivamente il cuore di ognuno di noi.
E non sa che, alla fine dei sei mesi, non solo si ritroverà innamorata di lui, ma profondamente mutata nel profondo.
In questo romanzo viene descritto lucidamente il tormento di un tetraplegico. E' uno di quei libri che distrugge l'animo, in quanto chi non è nelle medesime situazioni non può capire.
Ci vuole determinazione per fare una cosa simile, e si può trovare in fondo alla disperazione cieca e sorda della paralisi e delle continue malattie da minimi sbalzi termici, dall'abbandono e dalla totale solitudine che questa situazione porta. Per questo mi sono commossa solo alla fine quando, seduta su un tavolino a Parigi, Lou legge la lettera di Will.