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[UTILITY] Come relazionarsi con un Blogger e tutti gli errori evitabili nelle mail di presentazione
luglio 31, 2018
Bentrovati con la rubrica
“Utility”!
Dato che la scorsa puntata
sugli errori più comuni nella stesura delle poesie (se l’hai persa puoi recuperarla cliccando qui) è stata di vostro
gradimento, ho deciso di continuare con altre guide che potrebbero
rivelarsi utili per tutti noi 😊
Oggi parliamo di cose che,
spesso e volentieri, noi Blogger diamo per scontate ma, nella realtà
dei fatti… non è proprio così.
Di cosa parlo?
Dell’educazione e
del rispetto.
Ricordiamo a tutti
che i Blogger sono Persone, non macchine.
Su questo argomento ci
ritorneremo in qualche altro articolo, comunque.
Come molti di voi sapranno
(ma adesso lo saprete tutti LOL), ho studiato anche per diventare una
Receptionist d’Hotel.
Il mio professore
dell’epoca (che adoravo), nemmeno il tempo di entrare il primo
giorno di scuola, ci chiarì immediatamente il concetto fondamentale
della nostra utilità alla reception: saremmo stati “il
biglietto da visita” dell’hotel, rispondendo a telefono e
mail e accogliendo gli ospiti.
A noi era
richiesta la santità del caso perché non doveva mancare
mai per noi, che eravamo il prestavolto di una società che incassava
grazie ai nostri sorrisi e alla cordialità.
Quanto finti e di
circostanza non è dato a sapersi, ma dovevano esserci.
Ebbene, cosa c’entra una
Receptionist con un Autore Emergente?
Che la prima è un
biglietto da visita, il secondo manda il biglietto da visita.
Lo so, il concetto è
complesso, ma proverò a spiegarvelo.
Ho abbondantemente scritto
prima cosa fa il receptionist, quindi vi parlo solo degli emergenti:
quando inviate una mail, vi state presentando e,
inevitabilmente, farete un’impressione al Blogger.
Positiva o negativa,
dipende da quello che inserite nella mail, beninteso.
Non perderò tempo con
inutili preamboli e/o premesse, quindi iniziamo subito con questa
guida spicciola per cercare di capire come relazionarvi con un
blogger e quali sono gli errori evitabili nel contattarci, dato che
la maggior parte delle nostre comunicazioni avviene via mail e
messaggi privati su facebook e instagram.
Poniamo in essere che si è
scritto un libro di qualunque genere e si vuole scrivere ad un
blogger per una recensione.
Ecco gli ERRORRORI più
comuni che ci fanno perdere un po’ la pazienza e, nei casi più
gravi, cestinare senza remore.
ERRORRORE N.1 – CONTATTO ASETTICO Ovvero: se sparo nella quantità qualcuno mi risponderà. Forse. Speriamo.
Vi renderete conto, miei
cari ragazzi, che se inviate una mail con scritto “Hey”, “Gentile
blogger” o “Gentili blogger” e non vi rivolgete direttamente a
me posso pensare che state inviando pacchi di mail copia-conforme a
tutti i blogger presenti sulla blogosfera nella speranza che almeno
una decina vi rispondano?
Se credete davvero nelle
vostre fatiche, vi consiglio caldamente di rivolgervi personalmente
al blogger e ottenere immediatamente la sua attenzione, il cui nome
troverete ovunque sul blog e nello specifico nella pagina “Chi
sono/Chi siamo”.
Del resto, quando vi
chiamano per nome non vi girate subito?
Nel mio caso potete
rivolgervi a me come Giulia o con il nome d’arte Moi
Self.
Repetita
Iuvant.
Melius
est abundare quam deficere.
Adesso
non avrete più scuse per scrivere solo “Gentile Blogger”.
Potete
aggiungere “Gentile Blogger Giulia
Moi Self”,
se proprio non potete fare a meno del dover inserire il titolo.
Ma
inserite il nome.
Almeno
quello.
[BONUS:
se scrivi su Instagram “Hei Soffitta, ti piace leggere?”
stai sbagliando approccio.
Non
stai utilizzando la forma corretta e non ti stai rivolgendo a me.]
ERRORRORE N.2 – LA NON PRESENTAZIONE DI LIBRO ED AUTORE Ovvero: intanto ci provo, poi se mi conviene dico chi sono e che libro ho scritto ;)
“Hei Soffitta, ti
piace leggere? Ho scritto un libro!!! Che per caso lo vuoi
recensire?”
Partendo dal presupposto
che se ho un blog e un profilo Instagram tematico significa che, con
tutta probabilità (qui ci sarebbe da fare un altro articolo su chi
fa finta di leggere, altroché!), i libri li leggo e li recensisco,
questo è il tipico messaggio che non perdo tempo a definire SPAM.
Di solito questi messaggi
di dubbio gusto e/o utilità vengono scritti su Instagram (lo so,
sembra assurdo, ma ne ho ricevuti tantissimi), allo scopo di far
visitare il profilo al blogger ed attrarlo a visionare i link in bio
o semplicemente per accettare la richiesta del messaggio e chiedere
“Beh, se sono un bookstagrammer ci sarà un perché, no? Che
libro è?” ed è fatta.
Accalappiati.
Precipitati nella trappola
di un furbetto.
Ciò può accadere ad un
neofita, ma ad una persona che è da anni nel settore non cade nella
rete. Per il semplice fatto che
l'esperienza se la si è fatta anche con questi elementi XD
Quindi, cari amici autori,
dato che non si è rispettato completamente il Punto 1 di
questa guida (ripetiamo che “Soffitta”
è il nome del blog e non il mio che, su Instagram, sono
entrambi ben visibili) e che il testo di cotanto messaggio è scevro
di contenuti e/o informazioni riguardo il libro e l'autore... siete
pronti a giurare di aver scritto un messaggio accattivante e che
catalizza l'attenzione di chi potrebbe farvi pubblicità e darvi
visibilità?
NO.
Sbagliando approccio
indisponete il professionista che sta dall'altro lato del
cellulare/pc.
Quindi, se scrivete
messaggi come “Hei Soffitta,
ti piace leggere? Ho scritto un libro!!! Che per caso lo vuoi
recensire?” non
vi stupite se un giorno vi ritroverete in risposta, dall'esercito a
cui lo avete inviato copia-conforme, un asettico: “Ah,
sì? Tanti saluti e baci”.
Ammesso che non sia già stato cliccato il tastino SPAM.
[BONUS:
grammatica, sintassi, ortografia, punteggiatura, contenuto.
Tutta roba che non è
stata rispettata in questo messaggio.]
ERRORRORE N.3 – MAIL/MESSAGGIO SCRITTI SENZA TENERE CONTO CHE LA LINGUA UFFICIALE IN ITALIA E' L'ITALIANO Ovvero: Ah, esistono delle regole? CHISSENEFREGA, ho aggiunto “official” nel mio nick Instagram e sono uno scrittore e se dici di no sei solo InViDiOsO!!11!111!!!
Qualche
anno fa andava di moda una piattaforma gioco con il Karaoke che era
sponsorizzata dall'ennesimo “figlio di”, il cui spot,
rapportato all'editoria, suonerebbe (perdono per il gioco di parole) esattamente così: “Se
scrivo io, scrivi tu!”.
Il
problema è proprio quello: "grazie" all'autopubblicazione e alle CE a
pagamento si è abbattuta la barriera della qualità (in quanto
l'editing non esiste e se malauguratamente fosse stato fatto è
praticamente inesistente) con la mazza chiodata dell'ignoranza e sono
tutti pronti a pubblicare qualunque cosa gli passi per la mente.
Chissenefrega
di come è scritta, tanto c'è chi mi corregge.
Una
volta, uno degli scrittori con cui ho lavorato mi disse che “il
mestiere dello scrittore è quello di scrivere, quello del correttore
di correggere”.
Questo
discorso non fa una piega, ma perché affidarsi completamente ad una
figura che potrebbe non essere all'altezza quando, proprio se si è
uno scrittore, si dovrebbe conoscere la propria lingua madre ed
effettuare i dovuti controlli prima della pubblicazione?
Del
resto si parla in italiano, si scrive in italiano e si corregge
l'italiano.
Non
so, un discorso lineare all'improvviso è diventato complicato.
Ad
ogni modo, quando un autore emergente contatta un blogger e scrive
frasi del tipo quelle del Punto 2, si fa molta fatica a
credere che abbia scritto un libro.
Primo
perché, proprio perché hai scritto un tomo da 300 pagine (primo
volume di una saga), mi aspetto una presentazione adeguata con la
sinossi senza che devo chiederla quaranta volte, e secondo perché,
proprio perché hai scritto un tomo da 300 pagine (primo volume di
una saga), pretendo che anche quelle due righe che mi hai inviato
siano scritte in modo corretto.
Del
resto non è un'impresa titanica: proprio perché hai scritto un
tomo da 300 pagine (primo volume di una saga) saprai illustrarmi
chi sei e di cosa parla il libro.
E invece siamo qui, a scrivere di autori che proprio perché hanno
scritto un tomo da 300 pagine (primo volume di una saga), confondono
l'Italiano con l'Aramaico proprio con chi potrebbe dargli visibilità.
Tanto
“Se scrivo io, scrivi
tu!”, no?
E poi basta inserire “Official” e fare i giochini follow/unfollow
per essere uno scrittore di successo, mica inserire frasi di senso
compiuto nei messaggi di presentazione! ;)
[BONUS: Se chi
vi contatta non scrive messaggi tipo quelli del punto 2, prima
di prendere accordi sulle recensioni, fateli scrivere, fategli
domande.
Scoprirete molte cose.
Non solo se sanno
scrivere, ma anche che opinione hanno di loro stessi e del loro
lavoro.]
ERRORRORE N.4 – NON ABBIATE TIMORE DI ESSERE VOI STESSI. MA SENZA ESAGERARE. Ovvero: il blogger serio ti osserva e ti studia, ma non è il Grande Fratello (di Orwell). E si farà un'idea.
La blogosfera è popolata
da gente che arraffa libri e non fa altro che dire di Sì
a qualunque collaborazione, come se non avesse mai visto un libro in
vita sua.
Gente a cui non importa
con chi stai collaborando, ma che si improvvisa blogger per le copie
gratis, senza un minimo di preparazione e che, spesso e volentieri,
neanche legge i libri che riceve e scrive recensioni (quando lo fa)
su cui è meglio stendere veli pietosi.
Ed
è proprio in questo contesto che il Blogger serio
ritorna prepotentemente a fare capolino.
Al blogger serio non
interessa la quantità, quanto la qualità del libro e della persona
con cui collabora.
Ho rifiutato parecchie
collaborazioni per colpa dell'ego smisurato di vari autori e... per
l'esatto contrario: la bassa autostima.
Partiamo da questa e
quanto nociva può essere.
Caro autore emergente,
Perché mi scrivi che devo
essere indulgente con il tuo libro, che è scritto male e che
potrebbe non essere bello?
Ma, soprattutto, perché
mi scrivi per chiedermi una recensione quando sai che il tuo prodotto
non vale?
E' normale che se l'autore
stesso non crede nel suo lavoro il blogger si indispone.
Com'è anche normale che
c'è gente che lo fa con l'intenzione di suscitare pena e pietà ed
ottenere una recensione 5 stelle.
A me queste mail suscitano
solo fastidio, e di certo non perdo del tempo prezioso nel leggere e
recensire un libro di cui un autore non è sicuro.
Come non metto 5 stelle
per pena o pietà, ma solo se effettivamente il prodotto lo merita.
Quindi, amici cari: non ne
parlate voi per primi, ma aspettate che sia qualcuno
di veramente competente a farlo.
E accettate i giudizi con umiltà, ché possono solo giovarvi a
diventare più bravi.
E
questa era la scarsa autostima.
Ma
quando l'ego è smisurato?
Come
ci si comporta?
Parola
d'ordine: sopportazione.
Il
blogger serio non indulge nella perdita di tempo.
Non
gli risponde nemmeno.
Che
gli passasse la boria da “Sono
il nuovo Shakespeare, ho scritto il libro della tua vita da comune lettrice di roba scadente (ovvero i libri di tutti gli altri
scrittori del mondo) e sono anche generoso a proportene la lettura.
Ringraziami per questo enorme favore che ti sto facendo, BABBANA!”.
Ci vuole la pazienza dei
santi, dicevano.
Ci vuole la santità,
dicevano.
Ci vuole il sarcasmo
pungente con questa gente, dico io.
Qualche riga fa ho scritto
che “il blogger serio non indulge nella perdita di tempo”.
Non lo fa, infatti, ma si
diverte tanto a smontargli l'ego come i lego e poi declinare la
generosa offerta del fantomatico libro della vita.
Mi è capitato tante volte
– del resto noi blogger abbiamo a che fare con persone di qualunque
tipo, esattamente come ci capita in qualunque lavoro – e vi farò
ridere un po'.
Almeno spero, perché io
l'ho fatto.
E poi mi sono arrabbiata.
Ma questa è un'altra
storia.
Tizio X n.1: mi
propone il libro della vita, un libro che ha una trama da film di
Rosamunde Pilcker con sfumature di Nicholas Sparks ed una generosa
spruzzata di Agatha Christie (giusto per mettere il pepe), che ci
spiegherà che la parola modestia,
lui, non la trova nemmeno sul vocabolario.
Del
resto non sono che una Babbana ignorante e lui ha pubblicato 5 libri.
Come
ho osato chiamarlo emergente?!
Tizio Borioso
(abbreviamo in TB): - Ciao! Come va?
Io – Ciao! Bene,
a te?
TB – Bene!!
Piacere, Tizio Borioso, scrittore ;)
Io – Molto
piacere, Tizio! Io sono Giulia :)
TB – Penso che
abbiamo molto in comune ahahahaha
A te piace leggere a me
scrivere... :)
Domani esce il mio nuovo
libro!
“Nome del libro che
vuole essere accattivante a tutti i costi”
Io
– Oh, molto interessante. Anche io scrivo e pubblico libri, ad ogni modo leggo anche
tanto :D
TB
– Siamo colleghi!!!!! XD Comunque ti ho inviato una mail...
Io
– Ti ho risposto ;) Molto interessante!
TB
– Bene Giulia :) E' già un inizio ;)
Poi...dipende
da come la si vede
non so
se definirmi 'autore emergente'
ho
scritto 4 libri ed il 5 è in uscita...
potrei
essere un pelo più su, ma non completamente 'emerso' :D
Io
– Finché non sei “completamente emerso” sei sempre
“emergente”... perché stai ancora “emergendo”, a prescindere
da quanti libri hai pubblicato ;)
E con questi emozionanti
giochini di parole passiamo al prossimo caso da “Sono io, solo
io, il migliore di tutti” che rasenta il patologico e introduce il prossimo Punto 5.
Tizio X n.2: mi
propone su Instagram l'ennesimo libro della vita (dopo aver messo un
commento spam sull'ultima foto pubblicata alla tipo “Molto bello
questo profilo, passa dal mio e se ti piace seguimi!” a cui io
ho risposto “Se ci tieni così tanto ai follower, dato che ti
piace il mio profilo seguimi prima tu e poi ricambio ;)”),
dalla trama non meglio specificata, e condisce il tutto con delle
frasi sprezzanti e di dubbio gusto sulla mia persona, giusto perché
gli servo solo per la pubblicità, mica per la mia competenza!
Tizio Super Iper Mega
Borioso (abbreviamo con TSIMB) – Hey! Davvero complimenti, il
mio commento era sincero :) devo anzi confessarti una cosa:
So che non ci crederai,
eppure il tuo profilo mi ha ricordato moltissimo alcuni aspetti del
mio ultimo romanzo... E di questo ti sono grato, perchè ha reso il
mio romanzo più ”vivo” ai miei stessi occhi...
Io – In che
senso?
TSIMB – Nel senso
che sei Elena M.
Io – Suppongo sia
il personaggio
Ma la mia faccia, intendi?
TSIMB
– Non solo, anche determinate sfumature...da quel poco che ho
intuito
Elena
è un carattere molto forte, sarcastico, quasi arrogante, eppure
sensibilissimo
Io
– Ma hai visto le stories?
Da
cosa lo avresti dedotto?
TSIMB
– Ti ho spulciata ben benino ovvio #nostalking
Io
– ahahahaha
Beh
tanto è normale, se lascio le stories in evidenza
TSIMB
– Io dico che sto romanzo ti tocca leggerlo.
E su,
che se riesci a prenderlo entro domani te lo firmo FORSE FORSE che
sono qui alla casa editrice
Se ti
andasse davvero di leggerlo, come spero che sia: http://nomesitochevendeillibro.com
Io
– Grazie per l'informazione.
TSIMB
– propongo un patto.
Io
– Quale?
TSIMB
– Tu lo leggi. Se ti piace, me lo recensisci e mi aiuti a
crescere. Se ti fa schifo, te lo rimborso e ti spedisco io Oceano
Mare che è il mio libro preferito
Io
– Peccato che l'ho già letto tanti anni fa ;)
Comunque i libri mi vengono inviati, non li devo comprare.
Comunque i libri mi vengono inviati, non li devo comprare.
TSIMB
– Sì ma io sono io
E ti
ho fatta ridere
Ed
emozionare.
Io
– Certo, ma i libri me li inviano, non mi chiede nessuno di
comprarli, dato che faccio pubblicità al tuo lavoro.
TSIMB
– Io non sono tutti.
Oltretutto
vivo all'estero, ho zero copie, zero incassi, zero speranza che il
romanzo emerga...non senza qualcuno come te.
Io
– Mi sono stati inviati libri da Giappone, Inghilterra e America
(italiani all'estero), perché apprezzano il mio lavoro. Si chiama
mutua pubblicità. Tu investi, io ti do visibilità.
TSIMB
– Sì ok.
Commenti e parole ne
abbiamo?
Io direi che è meglio
tacere.
L'unica cosa che dico è
questa, miei cari amici: non date della “quasi arrogante”
alla blogger che ipoteticamente potrebbe essere stupida e accettare
cotanta collaborazione di pregio con cotanto autore.
Il blogger ha un
potere magico, chiamato “TASTIERA IMPAZZITA”.
Dipende da voi se la
cortesia con cui scrive il blogger serio sia votata verso la
consacrazione o la disfatta del vostro romanzo.
Non sottovalutate
assolutamente il valore del nostro contributo e soprattutto non
offendete l'altrui persona.
Anche
gli autori famosi (quelli veri) coltivano le pubbliche relazioni con
i lettori, perché sanno che è grazie alle loro opinioni che il
libro viene comprato.
Siate
umili e imparate dai grandi.
[BONUS: Il Tizio
Super Iper Mega Borioso non ha commesso solo un errore grave: ne ha
commessi 3.
Uno è il completo
ignorare le regole base dell'Italiano, un altro è stato l'insulto
alla mia persona, l'altro è stato di volermi far spendere soldi per
il suo romanzo.
ERRORRORE
GRAVISSIMO.]
ERRORRORE N.5 – PERCHE' SI VUOLE PUBBLICITÀ SENZA VOLER USCIRE UN SOLO EURO? Ovvero: tu mi servi, ti compri il libro e mi ci fai anche la recensione fatta bene. Perché io non ho soldi, ma pretendo visibilità e pubblicità da te.
Amici, se credete che fare
il blogger sia un gioco vi sbagliate di grosso.
E' un lavoro a tutti gli effetti: ci impegna giornate per leggere, scrivere, fare le foto e pubblicarle su Instagram, rispondere alle mail, ai messaggi in direct, gestione dei rapporti umani e/o commerciali...
E' un lavoro a tutti gli effetti: ci impegna giornate per leggere, scrivere, fare le foto e pubblicarle su Instagram, rispondere alle mail, ai messaggi in direct, gestione dei rapporti umani e/o commerciali...
Del resto, se siete
arrivati a me, vuol dire che vi piace il mio lavoro e che lo trovate
adeguato alle vostre aspettative.
Oppure, come nel Punto
1, avete sparato a caso ed io vi rispondo sempre perché sono
gentile.
Ma non fingiamo che il
nostro sia un passatempo da nulla, che siamo dei perdigiorno,
leggiamo tanto per, e che vogliamo cartacei solo per farci le
librerie.
Fino a prova contraria,
chi legge da una vita come la sottoscritta non ha bisogno di
aumentare gli scaffali delle proprie librerie per dimostrare a chissà
chi che conosce la materia.
E, di certo, non ho
bisogno di avere in libreria dei libri che, se non mi fossero stati
omaggiati, probabilmente non avrei mai letto e, nei casi più gravi,
dalle trame e dagli svolgimenti terrificanti per correzione e/o
editing invisibile.
Quindi, autori, oltre al
mio consiglio base che non varia mai (ovvero essere umili,
sempre), vi voglio dire una cosa che può sembrare superflua ma,
a ben vedere dal messaggio dello “scrittore” di prima, non lo è:
La collaborazione non prevede l'acquisto del libro da parte del blogger.
La collaborazione non prevede l'acquisto del libro da parte del blogger.
L'autore, come scrivevo
prima, quando sceglie il Blogger Giusto, quello serio in mezzo
al mare infinito dei millantatori della blogosfera, gli affida il suo
lavoro come una sorta di investimento e, per ringraziarlo del lavoro
professionale (per valutare la professionalità basta vedere la bio e
vedere gli articoli che scrive), dovrebbe anche valutare di fare una
donazione.
Dopotutto l'articolo
rimane a vita e la pubblicità anche.
E chi ci ha guadagnato,
tra il blogger e lo scrittore?
Esatto, non il blogger che
si barcamena tra vita privata, lavoro (www.giuliamarialolicatoeditor.com riassume in toto quanti lavori faccio) e
l'impegno costante del blog.
Senza contare che per
leggere ci mettiamo gli occhi, strumento essenziale che non viene
nemmeno menzionato, esattamente come il tempo.
Amici cari, se vi chiedete
il perché di tanta pubblicità durante i vostri reality preferiti, è
presto detto: le aziende pagano le emittenti televisive fior di
quattrini per avere cinque minuti di pubblicità.
Noi blogger offriamo
pubblicità eterna e servizi professionali (chi più chi meno) al
prezzo di un cartaceo e di una donazione minima.
Certo, la catastrofe
arriva quando si invia ad un blogger non competente il proprio libro,
ma lo spreco è facilmente prevedibile: scegliere oculatamente a chi
inviare i libri.
Oggigiorno siamo sempre
con internet in mano, quindi non si dovrebbero più avere delle scuse
alla tipo “ah, ma io non lo sapevo...”.
Prima di contattarci
prendete visione di:
1 – Sito web:
- Come si presenta?
- Ti piace?
- E' intuitivo?
2 – Biografia:
- Chi è che scrive?
- Quanti anni ha?
- Quanti anni di esperienza in campo ha?
- Recensisce per lavoro o per diletto?
- Genere preferito?
3 – Curiosare tra gli
articoli:
- Come scrive?
- Conosce l'Italiano?
- Sa esprimersi in contenuti brevi, sintetici ed esaustivi?
- Sa scrivere contenuti accattivanti?
- Se leggo una qualunque recensione, mi invoglia ad acquistare poi il libro proposto?
Ebbene, dopo che avete
fatto queste indagini accurate, saprete sicuramente chi contattare e,
scegliendo bene (e non in base ai followers su Instagram) avrete
risparmiato un sacco di soldi e assicurato una recensione che non vi
deluderà.
[BONUS: Ok,
adesso avete capito a chi mandare il libro.
Ma vi siete assicurati
che il blogger prediliga il genere letterario che avete scelto per il
vostro esordio?]
ERRORRORE N.6 – NON PRESTARE MINIMAMENTE ATTENZIONE AL GENERE CHE I BLOGGER PREDILIGONO. Ovvero: Incredibile! Non leggi i libri erotici? Ma che razza di critico sei?!
Strano
ma vero: in un mondo che idolatra le 50 shades et similia, esistono
questi esseri mitologici che non leggono erotici.
E io
sono una di questi.
Leggo
tutto, tranne gli erotici senza una trama solida alle spalle.
Tanto per essere unpopular fino nel midollo.
L'ho
scritto nella bio, l'ho detto nelle dirette e nelle stories su
Instagram, l'ho praticamente detto a tutto il mondo ma... qualche
giorno fa mi arriva un Direct con scritto:
“Ciao! E' appena
uscito il mio nuovo libro...è un romance erotico, ma senza scene
troppo hot, diciamo che è soft :D Aspetta ma sei maggiorenne vero?”
La
prima impressione ad un messaggio del genere è solo questa: MA
WTF?!
La
seconda è, appena ci si riprende dallo shock: se è un romance
erotico, come fa a non avere scene troppo hot?
La
terza è: ma se le scene sono soft, perché mi richiede la maggiore
età?
Quanti
controsensi in due sole righe!
Cari
amici, veramente, in questi casi mi trovo ad un bivio: quello di
pressare SPAM e toglierli dalle scatole oppure rispondergli con il
link diretto alla mia biografia completa, ove specificato che non
leggo questo genere.
Questa
emozionante storia promette cuori infranti, perché continua in un
modo tragico:
Io
– Ciao, grazie per l'info, ma praticamente non leggo questo
genere :)
Scrittrice
Di Porno Mascherato Da Romance (abbr. SDPMDR) – Oh...ma scusa
se leggi tutti i generi leggi anche il romance, no?
Io
– Il romance sì, il romance erotico no
SDPMDR
– Ma non è erotico, è un romance!
Io
– Scusami, ma se lo scrivi nelle due righe di presentazione non
so cosa pensare -_-'
SDPMDR
– Eh, ma ho sbagliato a scrivere, anche perchè le scene ci
sono ma sono soft ;) Non è come 50 sfumature!
Io
– Grazie per la specifica, ma anche le scene soft non le leggo.
SDPMDR
– Non sai che ti perdi, peccato!
Io
– No, infatti. Non accetto solo perché non apprezzerei. Ma ti
ringrazio per avermi contattata :)
Adesso
ditemi, se una scrittrice sbaglia a categorizzare il suo stesso
romanzo... ma che diamine di opinione posso farmi io, che non la
conosco e non conosco i suoi libri?
E
soprattutto, se decidi di scrivermi, informati prima se leggo gli
ultimi nati in casa “narrativa soft porno”.
Potrei
essere l'unica al mondo che non gradisce.
Ah, e
non fate nemmeno i furbetti: se spacciate il vostro lavoro per un
libro di “avventura” e poi, appena lo leggiamo, troviamo scene
hot degne del neologismo “avventuerotico” (sì, con le mie
amiche/colleghe blogger abbiamo scoperto che esiste anche questa
categoria, roba che Crusca spostati) potremmo avvalerci del super
potere “TASTIERA IMPAZZITA” e
giudicarlo secondo i rigidi dettami del “Ah, mi volevi
fregare? Nonsi, non si fa!”.
Ed adesso facciamo un
veloce recap per vedere cosa abbiamo imparato oggi con le Utility:
1 – Salutare sempre
quando si manda una mail
2 – Presentarsi come
Autore/Autrice e presentare in breve il libro
3 – Scrivere in Italiano
(se corretto anche meglio)
4 – Tenete a bada
pessimismo e boria
5 – I blogger non pagano
la copia da recensire
6 – Prima di chiedere
una collaborazione controllate se il blogger ama il genere del vostro
libro
Un altro piccolo
inciso: non dite che mi seguite dagli esordi, se non lo fate.
Ricordatevi che tacere,
alle volte, è più importante del parlare (anche in chat).
Non è così che si
colpisce l'attenzione di una persona, altrimenti sapreste anche il mio
nome ;)
I miei fedelissimi della
Soffitta sono quei quattro che hanno creduto in me sin dall'inizio, ai tempi del mio primo blog nel lontano 2008.
E li conosco
personalmente.
Ricordatevi che, per
quanto vi ostiniate a negarlo, i blogger vi danno visibilità,
aiutano a seminare l'idea dell'acquisto (yes, like Inception) e
dissipare i dubbi dei vostri futuri lettori, quindi la comunicazione
base è essenziale.
Del resto, se non fossimo
importanti per la vostra promozione, perché ci contattate in massa?
:D
Per questo articolo, i
ringraziamenti sono pochi ma buoni:
- A Tizio Borioso: grazie per avermi fatto uscire le frasi sarcastiche senza remore;
- A Tizio Super Iper Mega Borioso: grazie per avermi fatto perdere tempo prezioso per leggere, sei stato davvero inutile;
- Alla Scrittrice Di Porno Mascherato da Romance: grazie anche a te, mi hai fatto divertire con le contraddizioni;
- Al gruppo delle mie amiche/colleghe blogger: siete un amore, mi sopportate e mi date spunti per altri articoli...e poi avete coniato l'hashtag #giuliaescilarticolo che mi fa sempre ridere ahaha;
- A mia mamma: la mia beta in incognito che, come al solito, legge in anteprima questi articoli ed è la prima che ride per le cose che scrivo;
- A me: non posso mancare mai. Continuo a non sopportarmi, ma un ringraziamento speciale va alla mia pazienza. Grazie mitica, senza di te sarei solo sarcastica e poco diplomatica. Cosa che avviene praticamente sempre. Quindi grazie per intervenire in ritardo e farmi trovare risposte decenti solo dopo 3h dalla fine della chat.
Come sempre, se l'articolo
vi è piaciuto commentate.
Fatemi sapere che altri
argomenti dovrei trattare.
Potete comunicarmeli su
Instagram, Facebook, Telegram, Youtube, Mail.
E anche qui sotto, con un
commentino <3