Film - Confessioni di una critica cinematografica

|RECENSIONE| Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro (contiene la recensione al film omonimo)

agosto 30, 2012




Crudo. Brutale. Tragico. Non si può che definire cosi il libro “Never let me go”.

Mi ostino a scrivere il nome in originale perchè è uno di quei titoli che non andrebbero tradotti.
Non solo perchè stravolgono il concetto iniziale del libro (per intenderci:è il titolo che ti fa capire se prendere quel libro o meno in base a come si chiama..), ma perchè il significato di questo titolo originale è essenziale alla comprensione del libro stesso.

Incuriosita dal film, appunto Never let me go, come da mia mania, googlai il titolo per sapere da dove provenisse questa trama. Scoprii che il libro in Italia si chiamava Non lasciarmi e decisi di comprarlo. Vedendo la copertina, quella che ho messo all'inizio del post, mi sentii male e pensai che fosse stata una pessima scelta, dato che il titolo mi sapeva di “storia pallosa d'amore”. Inoltre, l'edizione che ho è in economica ed ha la famosa copertina mollacchia che odio!
Se ci pensiamo bene, Non lasciarmi è la traduzione letterale di Never let me go. Ma, in questo caso, è giusto lasciare in originale il nome, dato che si può fraintendere facilmente.
  



– Trama –

Copertina del tascabile
Kathy ha 31 anni, è un'Assistente ed è un' ex studentessa di Hailsham. Dalle prime righe si evince quanto lei sia felice di questo lavoro ma, purtroppo, questo periodo finirà presto: quando terminerà questo incarico, entro l'anno, adempierà al destino per cui è stata creata e diventerà Donatrice.
Come dei Memoires, Kathy ripercorre tutta la sua vita e ci farà conoscere meglio chi è, cosa è e perchè esiste.
A partire dall'infanzia, condivisa con Tommy e Ruth ai tempi di Hailsham, passando per i tempi dei Cottages, fino all'epilogo: una straziante visione del crudo destino di questi ragazzi, creati appositamente per donare organi, dei cloni usati per il bene di tutti tranne che per il loro.





– Commento –

Questo libro mi ha profondamente toccata e turbata. Non tanto per il fatto che dei cloni umani siano usati per convenienza, ma perchè è molto verosimile una cosa del genere. Mi auguro vivamente che non esista davvero quest'abominio, ma se ci fosse e tutto sia stato insabbiato?

Noi siamo costantemente bombardati di informazioni vere e false.
Siete sicuri che gli ufo esistono?
O e solo un'invenzione dei giornalisti?
Con questo esempio cerco solo di spiegare la mia teoria: quanto c'è di vero o di falso in questo libro? Siamo sicuri che queste atrocità non vengano davvero inflitte a dei poveri esseri umani indifesi?

Per scrivere, diciamo, tranquillamente questo post, c'è voluto del tempo.
Poi mi sono presa anche del tempo per vedere il film e poter fare il quadro completo di questo “Never let me go”.

La cosa che più ho amato di questo libro è il tema delle “donazioni forzate” trattato con delicatezza.
Ti cattura fin da subito e, pian piano, arrivi a sentire quello che sente Kathy, vedi Tommy con gli occhi di lei e non puoi fare a meno di innamorarti di lui. E provi a giustificarla quando cerca in tutti i modi di tenere salda l'amicizia con Ruth, la sua più grande nemica-amica.
Con sguardo carezzevole, Ishiguro ci guida tra le vite spezzate di questi ragazzi che non arriveranno mai alla maturità, che sanno provare sentimenti e hanno “un'anima”, a dispetto di quello che pensa l'opinione pubblica, o quello che finge di ignorare, l'opinione pubblica.
Questo romanzo, ho letto che è stato etichettato come “visionario”: assolutamente no.
Anche George Orwell ha “inventato” un capolavoro visionario, un certo “1984”.
Visionario? Assolutamente no!
Quanti si sono accorti dei parallelismi della nostra vita con 1984?
Non temete: anche se non avete mai letto questo libro, vi dice nulla il Grande Fratello? E non parlo dell'orrenda trasmissione, ma di quelle telecamere che, ovunque, riescono a stanarti e non ti fanno sentire più libero nemmeno di essere in casa tua, e non si ha più un'individualità, si è tutti schiavi del potere..e di chi ha il potere.
Ecco un punto in comune tra 1984 e Never let me go: i protagonisti di entrambi i romanzi vengono privati delle scelte decisionali. Le loro uniche colpe sono di essere nati, o stati creati, in un mondo cattivo, un'utopia al contrario (cito), e vivere in un luogo ostile dove chi governa non si fa scrupoli ad uccidere innocenti per chissà quale folle credo.
Naturalmente, Never let me go, non è un romanzo sulla politica: si parla solo di questo “modo di procurarsi organi 100% non rigettabili” a discapito di ragazzi creati a tal scopo e giustificandosi dell'azione dicendo che “non hanno un'anima, sono solo dei cloni..”.
E il mondo cosa ne pensa? Nulla. Non ne sa nulla. Gli organi arrivano da persone che muoiono in incidenti, mica da poveri ragazzi che vengono torturati gratuitamente!
E se si venisse a scoprire? Tutto viene insabbiato, logicamente. Troppa brutta pubblicità, per lo stato..
Ma, ripeto, non è un romanzo sulla politica.
L'argomento è descritto dal punto di vista dei cloni, quindi essi non sanno nemmeno cosa succede intorno a loro. E non importa molto, dato che si entra nel mondo di Kathy e si rimane intrappolati anche molto dopo aver terminato il libro..

Insomma, questo libro mi è piaciuto. Per come è stato scritto (un magnifico Ishiguro, di cui non avevo mai letto nulla perchè non v'era stata occasione), per l'argomento trattato (molto difficile e molto delicato) e per le domande che ci si pone alla fine del libro: CHI E' UMANO? CHI LO DECIDE? E CHI HA IL DIRITTO DI AMARE, DI FARSI UNA FAMIGLIA? CHI HA UN'ANIMA?

Riflessione che mi porta a scrivere: tutti abbiamo un'anima. Ma questo non ha influito molto, a ben vedere, sulle decisioni. Basti pensare ad altri abomini (guerre, stragi di innocenti, violenza gratuita, olocausto, ecc.): non siamo tutti umani e non abbiamo tutti un'anima? Ha forse fermato, quest'anima, il truce destino di questi capi della follia? Direi di no, se no cosa si studierebbe a scuola nell'ora di storia?
Sappiano benissimo che, ad oggi, ancora molti bambini vengono rapiti, nei paesi più difficili, per il commercio clandestino di organi. Loro forse non hanno un'anima? E chi li rapisce?
Tutti abbiamo un'anima, anche i cloni di questo libro. E tutti possiamo morire dentro, non soltanto togliendoci gli organi o torturandoci, anche se vediamo chi amiamo stare con chi ce lo ha sottratto con audacia e sfrontatezza, sapendo bene del sentimento che provi nei confronti di quella persona.

Ruth è invidiosa di Kathy. E' sua amica, ma la vede, segretamente, come una rivale. Per più di mezzo libro prende in giro Tommy, e poi, quando si accorge del sentimento profondo che lega lui e Kathy li divide, sottraendo tempo prezioso alla loro storia d'amore. 









Ed ecco che inauguro la sezione FILM – CONFESSIONI DI UNA CRITICA CINEMATOGRAFICA!!!!!!!!!


Anno: 2010
Titolo: Never let me go
Interpreti principali: Carey Mulligan (Kathy), Andrew Garfield (Tommy), Keira Knightley (Ruth)
Regia: Mark Romanek
Sceneggiatore: Alex Garland
Data uscita nelle sale: 






Non vi stresso con la trama. E' pressoché identica al libro. Tranne che per alcuni piccoli, fastidiosi, irritanti, tagli e modifiche alla trama.
Per questo dico sempre che è meglio leggere il libro e vedere il film. Almeno ci capisci di più.

Locandina originale del film
Sotto il profilo visivo, non mi aspettavo che facessero vedere la morte di Ruth: ok, è antipatica, ma non meritava di essere visto come “ho fatto la mia parte, adesso posso morire felice” in quel modo. Insomma, ci lamentiamo degli splatter alla tipo “film del cosidetto orrore da 15 agosto” (uno di questi è Wrong turn o il remake di Non aprite quella porta..) o del sempre mio amato Saw (rigorosamente il primo, gli altri mi hanno annoiata..) , e poi ci sorbiamo in un film del genere una scena cosi rivoltante?
Keira, ma non hai detto nulla in proposito??

Sotto il profilo del cast tecnico: regia, pessima. Sceneggiatore, malissimo. Insomma, potevate stare a casuccia e risparmiavate questi soldi.

Regia: dico ma è cosi difficile movimentare il film? Se non fosse stato che conoscevo la trama e m'interessava sapere in che modo avrebbero ucciso il libro definitivamente, mi sarei abbandonata placidamente tra le braccia di Morfeo. NOIOSO, STATICO, e, pensandoci bene, forse ha inserito lo SPLATTER per svegliare un po'. Risultato penoso. PENOSO. Sarai anche bravo, avrai diretto molti film, chi ti dice niente, ma questo film proprio non si può vedere. Dico ma ci rendiamo conto? Pochi dialoghi (ringrazieremo dopo lo sceneggiatore..), piani sequenza pressoché inesistenti, e, per passare da un capitolo all'altro, metteva un minuto di osservazione di cose che, ai fini della trama, non c'entravano nulla. L'interno di una casa. Un minuto e mezzo. Tutto fermo. Forse una tendina mossa dal vento. Ecco, c'è del movimento! Allora mi sarò sbagliata io..
Sceneggiatore: caro amico mio, lo sai che il tuo mestiere è il più difficile, vero?
Ringraziamo tutti lo sceneggiatore per averci regalato perle di dialoghi (inesistenti), scene bellissime (inesistenti) e significativi tagli e modifiche nella trama (inutili come il bacio di Ruth a Kathy..).
Ah, si, e ti ringraziamo anche per averci fatto odiare Ruth all'ennesima potenza! Diciamo tutti in coro “GRAZIE SCENEGGIATOREEEE”. Ecco, adesso saprà che ha fatto un buon lavoro.
Inutile commentare oltre il suo lavoro, è già stato detto abbastanza.

Cast artistico: Come sempre, Keira riesce a sorprendermi. Dire brava è dire nulla. In questo film se la battevano lei e la Mulligan, altra ragazza splendida che adoro. Entrambe nominate agli Accademy per due dei miei film preferiti (Keira per Pride and Prejudice, Carey per An Education), si sono ritrovate dopo aver recitato insieme nel 2005 in Orgoglio e Pregiudizio. Keira era Lizzy, Carey sua sorella Kitty, la perenne indecisa e facilmente plagiabile.
Dopo averla vista come Kitty, ho pensato immediatamente che la sua carriera non sarebbe finita molto presto. Ecco, infatti, che viene nominata agli Accademy per “Migliore attrice protagonista” per An Education, uno dei film più significativi e belli (merito della regista e dello sceneggiatore, che li sapevano cosa fare..) che abbia mai visto.
Carey è bravissima nella parte di Kathy: rende molto bene lo struggimento interiore durante tutto il film. L'unica nota stonata sono i capelli di lei a 18 anni (obbridi) e la doppiatrice.
Keira, invece, rende Ruth una stronzona megagalattica (anche grazie alla bambina che interpretava Ruth da piccola, meravigliosa anche lei) e te la fa odiare molto più del libro (grazie sceneggiatore!) ma con una classe davvero ineccepibile.
Andrew Garfield in una scena del film
Cosa dire di Andrew Garfield? Il Tommy perfetto per bellezza, timidezza e gentilezza. Un po' meno per recitazione, ma il suo personaggio doveva essere impacciato, e lui ci riesce benissimo.
La sua recitazione non è il massimo (ricordiamo che questo film è di nicchia, e lui ne ha preso parte molto prima che lo scritturassero per il blockbuster “The amazing spiderman”, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, dove la bellezza e gli effetti speciali contano più del saper recitare..) ma a noi va bene cosi. Almeno a me. Di certo, con due fuoriclasse come Carey e Keira non potevano metterne un'altro..
Ma, ripeto, la sua bellezza impacciata, di chi è bellissimo e non sa di esserlo, lo rende molto puccioso e gli si perdona quasi tutto. Quasi.

Infine, il mio voto è 3 su 10.

Amaro, lo so.

Spiego: 1 è per Keira, 1 è per Carey, 1 è per le splendide location.

Ruth e Kathy da piccole 
Non ho parlato delle location, ma non importa: basti pensare a residenze ottocentesche per Hailsham ed infinite campagne inglesi.

Concludo dicendo: nonostante il superbo lavoro delle due prime donne, si spera che i tempi di Hailsham si protraggano per l'intero film.



Pro o contro? Commenta!










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|RECENSIONE| Fallen Saga - Lauren Kate

giugno 22, 2012



A quanto pare, sono la prima a scrivere di Rapture..


Cari amici,
Come state? 
Io una favola..stamattina ho terminato le 400 e passa pagine di Rapture e, finalmente, ho finito la storia d'amore più bella e complicata uscita nelle librerie negli ultimi decenni.

Non so quanto ho aspettato questo libro..
E l'uscita di Fallen in love e Princess (che nome assurdo hanno dato a questo libro..non gli piaceva quello originale??) non hanno fatto altro che lenire, giusto un po', l'attesa.

Quello che Lauren Kate è riuscita a fare con Angeli, Demoni, Nephilim & Co. è straordinario: ha coniugato alla perfezione tutti gli elementi sacri per scrivere di una bellissima storia d'amore che non ha pari.

Quello di Daniel e Luce è davvero Amore. 

- Trama -

Il cammino verso la consapevolezza di Lucinda Price, chiamata da tutti Luce, comincia in Fallen.
Questa diciassettenne palesemente disturbata, che vede ombre, è in cura da uno psichiatra ed ha scatenato un rogo spontaneo uccidendo, misteriosamente, il suo amico, viene condotta dai suoi genitori, come unica speranza di guarigione, alla Sword & Cross, una "scuola" per ragazzi un po' pazzoidi.
Qui conosce il bellissimo e fascinoso Cam, la bionda Gabbe, la stronza Molly, Roland l'organizzatore di eventi, Arriane (il personaggio più controverso, come scopriamo in Fallen in Love) e, quell'enigmatico Daniel che, quando la vede per la prima volta, le alza pure il medio..
Naturalmente, Luce, come tutte le ragazze di dotate di buonsenso e di occhi che funzionano, è attratta sia da Cam che da Daniel. 
E mentre Daniel la tiene a distanza per motivi a lei ignoti, Cam invece ci prova spudoratamente.

Luce, per metà libro, non farà altro che dirsi "ma mi piace Cam o Daniel?". 
Poi, misteriosamente, Cam palesa il suo vero comportamento, ovvero litigioso stronzone affascinante attaccabrighe che rifiuta le regole, e Daniel comincia a calcolarla.

Da li, comincia l'odissea: Si scopre che tutti questi soggetti sono Angeli Caduti, alcuni sono dalla parte di Dio, altri dalla parte di Lucifero. Altri, come Daniel, non hanno nemmeno scelto da che parte stare. La villain di questo libro è l'insospettabile bibliotecaria che non ci penserà due volte ad uccidere innocenti, appiccare roghi e rompere le balle ai nostri eroi. Ma è quando Daniel bacia Luce che abbiamo una sola consapevolezza: lei non è morta e la coppia è maledetta..
Da cosa? Perchè? Non c'è dato a sapersi..

In Torment, Daniel è deciso a chiudere Luce alla Shoreline, una scuola per Nephilim (ragazzi nati da angeli ed umani). Ovviamente è per proteggerla, ma siccome lui è un po' restio a darle informazioni su quello che è accaduto e continua ad accadere, la ragazza comincia ad odiarlo. Hanno una bella lite, come tutti gli innamorati, e si lasciano. Va beh, mica per molto! Nel frattempo, Luce fa amicizia con Miles e Shelby, due Nephilim che, molto allegramente, lasceranno un segno nella nostra storia: lui bacia Luce sul tetto della scuola, e lei la odia per via dell'amore che prova per Daniel (gelosetta, eh?). 
Ma tranquilli: di fronte all'amore dei due protagonisti questi due Nephilim accetteranno di essere solo buoni amici della coppia e nulla più (del resto, in Fallen in Love, si metteranno anche insieme!).
La faccenda diventa interessante quando Luce viene a sapere che le ombre che vede non sono altro che Annunziatori, delle finestre sul passato in cui puoi viaggiare e conoscere molte cose..

Ecco dove inizia Passion: Luce s'infila dentro l'Annunziatore per scoprire di più su di lei e Daniel.
Verrà aiutata da Bill, un' enigmatica gargouille di pietra che l'aiuterà ad entrare nelle sue vecchie incarnazioni. Ma, mentre Luce viaggia in più di 5000 anni di storie d'amore ed in tutti i luoghi (e tutti i laghi.. :D ) del mondo, Daniel è, insieme a Shelby e Miles, alla ricerca della sua amata perchè teme si possa perdere nel passato. In questo libro non c'è granchè trama, dato che i due innamorati si ribeccano solo alla fine..Ma scopriremo qualcosa di interessante su Cam e sulla maledizione..almeno!!















Naturalmente, in Rapture, dopo che gli innamorati si sono ritrovati e Luce ha capito, finalmente, che Daniel le nasconde particolari della loro vita perchè la ama e non vuole che muoia, devono lottare contro il tempo e l'ira di Lucifero che, lanciando un Annunziatore durante la Caduta, minaccia di far scomparire tutto per evitare che si facciano le scelte che non sono convenute a lui. Cosi si ritrovano a cercare tre reliquie per trovare il luogo esatto della Caduta ed evitare che i piani di Lucifero si avverino..Nuove consapevolezze, tante perdite e tanto shock per alcuni ricordi di Luce che, finalmente, spiegheranno bene in cosa consiste sta benedetta maledizione (passatemi i termini!) e per quale motivo si è arrivati a tutto questo.

Ma non vado oltre..


Oh, che sbadata! Non ho parlato di Fallen in love: ideato per collocarsi tra Passion e Rapture, racconta di storie concatenate tra loro che accadono giusto il giorno di S.Valentino nel medioevo, con protagonisti Shelby e Miles, Roland e la donna che amava, Arriane e la sua innamorata (!) e, naturalmente, Daniel e Lucinda. Un libro carino davvero, tenero e moooolto dolce. 







- Commento -

Questa saga mi è piaciuta abbastanza. Non mi è molto chiaro il rapporto che c'è tra Luce e Cam, ma una cosa è certa: i colpi di scena che ci sono nell'ultimo libro vi lasceranno a bocca aperta. 
Le domande che vi siete posti avranno una risposta. Finalmente.

E, il vero amore..Beh, è per sempre. 
Mi è piaciuta la fine. Forse un po' scontata per alcuni (come ho letto in alcuni forum dedicati che molti hanno pensato a questo finale) ma per me è stata una sorpresa. Di certo non mi illudevo molto che lei non avesse nulla a che fare con Lucifero, ma il contenuto del libro mi ha lasciato basita. Mi è dispiaciuto molto per Gabbe e Molly, sacrificatesi per un fine più alto: riuscire nel piano ed eliminare la maledizione che affligge Luce e Daniel..
Ovviamente, il finale non lo posso scrivere, essendo uscito da poco..

Perchè l'amore, come la speranza, è l'unica cosa che conta in questa vita. 
In nome dell'amore sono stati commessi errori e dette bugie. 
Per "amore". 
Ma l'amore vero non ti soffoca e non ti rende schiavo. 
L'amore ti libera e ti completa. 

Ed anche gli angeli possono amare, anche di più della semplice adorazione. 

Davvero una gran bella saga. Mi è piaciuto come Lauren Kate abbia scelto di chiudere la storia.
Unico neo è che non si sa dove sia Cam..

Per il resto..Pro o contro? 
Io aspetto sempre il vostro commentino..

Oh, e se non si fosse capito..Io sono Team Cam (ma non perchè doveva stare con Luce..doveva stare con meeee!!) 



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|RECENSIONE| The Familiars - A. Epstein/A. Jacobson

giugno 19, 2012

Chi non ha mai sentito parlare dei famigli?
Beh..Io..prima di leggere questo libro..

Amici cari..il libro di cui scrivo oggi è..The Familiars!!!!


Mi sono imbattuta per caso in questo libro, durante una delle mie passeggiate "casuali" in libreria.


Avevo già preso tre libri quando vedo questa bellissima copertina..




"C'è un gatto protagonista!!" ho esclamato davanti alla versione sbigottita di mio padre. 

La cosa più bella, però, è che costava poco..!! 
Cosi l'ho preso.
Come al solito.
Mannaggia a me!!

La storia mi è piaciuta subito: un gatto protagonista è insolito, specialmente se poi fa amicizia con una ghiandaia ed una rana (che di solito sono cibo, per lui..) ed ,insieme, devono cercare di salvare il mondo magico a cui appartengono..




- La trama -

Aldwyn, il micio in questione, è un piccolo randagio orfano che vive sui tetti di Bridgetower. 

Per vivere, ruba pesce e non è ben visto da nessuno.
Un giorno, però, mentre compie il furtarello giornaliero per il suo sostentamento, viene inseguito da un cacciatore di taglie. Il che spinge il gatto a scappare. Scappa e scappa, si ritrova in un negozio che vende famigli (gli animali con poteri magici che coadiuvano il loro padroncini maghi e con cui instaurano un rapporto di simbiosi). Casualità vuole che un piccolo maghetto, di nome Jack, scelga, tra miliardi di famigli, proprio il piccolo Aldwin, che non conosce nessuna magia tranne quella di scappare velocemente a zampe levate da pescivendoli e cacciatori..
Jack lo porta a Stone Runlet, alla scuola di magia di Kalstaff, che lui frequenta insieme ad altri due apprendisti maghi, Marianne, sua sorella, e Dalton ed i loro rispettivi famigli: Gilbert la rana e Skylar la ghiandaia blu.

Ma non c'è molto tempo per conoscersi, le stelle annunciano una profezia: Vastia è in pericolo e solo tre eroi potranno salvarla..


La regina Loranella, la villain di turno, rapisce i tre giovani apprendisti per ucciderli ma, un Kalstaff morente, li proteggerà con una magia: i tre ragazzi non potranno essere ne uccisi ne toccati se non al tramonto di tre giorni dopo.

Poi, il vecchio mago, affida la missione del salvataggio ai tre famigli. E muore.

Al gruppo palesemente discordante, non resta che intraprendere il lungo viaggio verso Vastia.

E tra mille insidie e pericoli, si salveranno a vicenda le vite e, pian piano, diventeranno amici.
Tutto va per il meglio tranne che per un piccolo particolare: vi ricordo che Aldwyn non conosce nulla di magia..ed i suoi accompagnatori sono convinti che sia un famiglio..sarà quando si troveranno a Maidenmere (città di cui si spaccia nativo Aldwyn, che ha per peculiarità i gatti con potere di telecinesi) che scopriranno la verità..

Ma i colpi di scena, amici cari, non finiscono qui!

Ma non ve li dico..se no che trama è??

:D



- Commento - 

Come ho già scritto, a me è piaciuto molto. Sa conquistarti e sa farti rimanere incollato alle pagine.
Poi, i colpi di scena sono tantissimi. Temi per Aldwyn, che la sua bugia sia scoperta e non vuoi che l'amicizia con la ghiandaia e la rana si spezzi..
E vuoi vedere i tre maghetti vivi, quindi speri che tutta la missione fili liscio..

Ma, quando si recano a Maidenmere, comincia il pezzo più bello e toccante del libro. 
Con tante rivelazioni..
Ed, alla fine, troneggiano imponenti i buoni sentimenti e la VERA amicizia..


Ho saputo che è in produzione un film in 3D..non vedo l'ora che esca!!


D'accordo o no? 
Scrivi il tuo commento nel box qui sotto!!


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|RECENSIONE| Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo (saga) - Rick Riordan

giugno 18, 2012

Quello che ho sempre amato, prima di diventare una lettrice accanita, è stata la mitologia.
Alle medie, la mia materia preferita era Epica.
Ed Italiano (ma questo era sottinteso..).

Cari amici,

Oggi parliamo di una saga, ahimè già completata: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo.

Quello che mi ha sempre affascinato era un mondo politeista dominato dagli Dei dell'Olimpo. 

E come il mondo reagiva nel confrontarsi con loro.

Ottima saga per Riordan che, a mio avviso, è un magnifico scrittore!


Cosa succederebbe se scoprissi di essere figlio di un'umana e di Poseidone?

Ecco che nasce Perseus "Percy" Jackson.

Dal primo al quinto libro, si rimane incollati alle pagine perchè, da avido lettore ingordo, vuoi sapere se Percy riuscirà nella sua più grande impresa: sconfiggere la profezia che assilla lui e gli altri figli dei tre Pezzi Grossi (Zeus, Ade e Poseidone) nella quale si evince che uno di loro deve morire al compimento dei sedici anni, per colpa di un tradimento..


Noi italiani siamo un popolo curioso: non facciamo uscire un libro di successo nelle librerie se non secoli dopo la pubblicazione della madre patria e solo ed esclusivamente se si può lanciare in contemporanea al film campione d'incassi da cui è stato tratto.

In parole povere: se gli americani (Dio li benedica per scrittori di talento e cinema di qualità) non decidono di prendere un bel libro e trarne un film, noi italiani lo conosciamo solo come "inedito". 
E, spesso, nemmeno sappiamo dell'esistenza di capolavori del genere.

Attenzione, non ho scritto che questo sia un capolavoro..Ma è molto godibile, per gli amanti del genere.


Adesso, però, devo anche scrivere di una cosa mooolto spiacevole: all'uscita al cinema del primo PJ corredato da libro nuovo di zecca e fresco di traduzione, il buon caro Chris Columbus fece mal digerire ai Potterheads (ovvero i super seguaci di Harry Potter..) questo nuovo film.

Scegliere di dirigere un'altra saga che si vuole portare al successo (come fece poi proprio con HP) e mettere in avanscoperta due ragazzi ed una ragazza?? Miei Dei, scelta sbagliata!

Ricordo ancora mia madre quando vide il trailer ed esclamò - Giulia, lo sai che c'è un altro Harry Potter con gli Dei dell'Olimpo??


Si, mia madre è una Potterhead. Come me. Di riflesso a me.


Naturalmente, la prima cosa che feci fu questa: RIFIUTARMI CATEGORICAMENTE DI ANDARE AL CINEMA (e per me, rifiutare di andare al cinema, è un sintomo molto grave..), COMPRARE IL LIBRO E FARMI UNA MIA OPINIONE.


Mi innamorai, letteralmente. Anche se questi tre sono, come dire, identici e diversi da Harry, Ron ed Hermione, che i due maschi sono scavezzacollo e lei la super sapientona (con madre Athena cosa ti puoi aspettare??), le avventure, la narrazione ed il tema mi hanno catturata.


In seguito all'acquisto del primo libro, ho temuto che la Mondatori (di cui sono una fedele cliente) avesse deciso di non pubblicarne più: mi sono ricreduta un giorno in cui, entrando per dare un'occhiata ai libri (dico sempre cosi..e poi mi ritrovo con la borsa piena ed il portafoglio vuoto..) ho visto il secondo libro tutto verde e che mi sussurrava "prendimi, prendimi". Non ho resistito.

E cosi via. Quando credevo che tutto fosse perduto, che non avrei mai saputo la fine e che l'avrei dovuta leggere in siti americani o, peggio ancora, comprare il libro in versione originale, ecco che arriva la copia sui banconi delle librerie.

Ci vuole poco per rendermi felice. Tutte e cinque prime edizioni. Da andarne fieri. Sopratutto per i soldi spesi senza batter ciglio alla cassa..Ma come ci riesco? Boh!


Devo dire che la cosa bella di questi libri è che non c'è un'attimo di pace.

E Percy mi ricorda, drammaticamente, tanti ragazzi che ho conosciuto e che conosco: forte e ribelle, coraggioso ed impavido ma, arrivati ad Annabeth, non sa più cosa fare.
E si lascia baciare.
Da lei, naturally.

Poi, durante l'escursione al labirinto (4° libro), conosciamo, anche se in verità ha già fatto la guest star nel libro precedente, la piccola, odiosa ed antipatica Rachel Elizabeth Dare.

Percy, che anche in questo è pericolosamente somigliante ai miei conoscenti, ne è affascinato: basta che vede una ragazza più facile e piena di soldi che perde, in un attimo, il suo interesse verso Annabeth.

Sarà che io mi rivedo in Annabeth, sarà che Rachel mi sta sulle bolle, sarà che Percy è un bambino come tutti quelli che ho conosciuto (momento triste per me, forse non sono molto obiettiva..non dovevo recensire..)..sarà che..Basta, di Rachel che se lo sbaciucchia non ce ne frega niente!!


Alla fine, Percy riuscirà, come al solito, ad avere la meglio ed a chiudere, con un bell'happy end cinque libri magnifici.

Ed anche Rachel trova il suo posto nel mondo..ma non accanto al bimbolotto..

Insomma, cosa ho scritto, fin'ora?

Quanti sproloqui..

Vediamo di chiudere il mio bellissimo (?) post con le bellissime copertine dei libri!!













Insomma, che dire? Stupende!!
Tranne la quinta, per cui io stessa ho intrapreso la mia crociata personale..non sono minimamente d'accordo con la scelta di quel soggetto..
Ma si sa..DE GUSTIBUS!!!!

Se non siete rimasti soddisfatti del post, non esitate a scrivere un commento!

Sono sempre lieta di ricevere della posta.. :D




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L'ultimo tuffo nell'arena - Recensione di Hunger Games e La ragazza di fuoco

giugno 17, 2012

Ed eccomi qui a terminare ciò che ho iniziato con il precedente post: finire di recensire la Hunger Games Saga.


Amici, tutto bene? 
Siete pronti per un ultimo tuffo nell'arena? 

Tre, due, uno...che quest'ultima recensione abbia inizio e..possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!!

Copertina italiana di "Hunger Games"
Nel primo libro conosciamo questa sedicenne Katniss Everdeen. Non è che dalle prime pagine mi sia stata molto simpatica (principalmente per come tratta Ranuncolo..avendo cinque bestiole in casa, vedere scritto "dovevo affogarti quando ne ho avuto la possibilità" è un pugno allo stomaco..), ma le sue azioni hanno contribuito a farmela stare simpatica. Poi. 
La prima cosa che si nota fin dalle prime pagine è il profondo attaccamento che lei ha verso Prim, sua sorella. 
Diciamo che il fulcro principale di tutti e tre i libri è questo: cosa sei disposto a fare per amore? Sapresti sacrificarti fino al punto di perdere anche il tuo modo di essere pur di salvare qualcuno che ami? 
Beh, direi che la nostra eroina, per avere la sua età, la sua situazione familiare (padre morto in miniera, madre depressa che non pensa nemmeno a se stessa ed una sorella più piccola che è indifesa), che vive in un distretto pieno di privazioni e deve pensare al sostentamento della sua famiglia è piuttosto comprensibile che sia cosi materialista ed antipatica. 

Caccia, costruisce trappole, fa affari al forno. Insomma è abituata a cavarsela da sola.
Noi la conosciamo il giorno in cui c'è l'estrazione di un ragazzo ed una ragazza per la partecipazione agli Hunger Games. Tali giochi funzionano cosi: c'è un solo vincitore, gli altri muoiono. Uccisi dagli altri tributi o, semplicemente, con trappole e tranelli che ci sono nell'arena (molti dei quali appositamente mandati dagli Strateghi, quelli che decidono come sarà costruita la piattaforma di gioco). Durante la Mietitura, cosi si chiama l'estrazione, però non tutto va secondo i piani. La prima ad essere chiamata è proprio Prim (cosa impossibile, dato che Prim era per la prima volta immessa nel gioco e non aveva nemmeno bussolotti in più per delle agevolazioni familiari..). 

Naturalmente, cosa fai se sai che tua sorella è indifesa e non sa uccidere nemmeno una mosca? 
"Mi offro volontaria!!", ecco cosa fai. 

Il ragazzo, invece, è il nostro (futuro, caro e beneamato) Peeta Mellark: il figlio del fornaio, il ragazzo del pane che aiutò Katniss a sopravvivere molti anni prima. Il ragazzo che, durante le interviste, dichiarerà il suo amore per lei e, nell'arena, rischierà la sua vita sempre per lei. 
Da qui iniziano gli Hunger Games: sedute di bellezza, preparazione alle interviste, viaggi in treni lussuosi, ecc. Conosciamo anche tante persone simpatiche come lo staff di preparatori ed il meraviglioso Cinna (che, sullo schermo, non avrebbe mai potuto trovare interprete migliore di Lenny Kravitz..). Al di la delle belle parole che dice Peeta sul tetto ("non voglio perdere me stesso..") e che la nostra Katniss non capisce se non ne "Il canto della rivolta", la protagonista pensa per più di metà libro "inutile che me lo faccio piacere..renderebbe più difficile ammazzarlo..".
Dopo tre giorni di addestramento ed interviste varie, vengono catapultati in un'arena ricca di insidie.
E, seguendo il consiglio saggio (?) di un Haymitch gioviale (?) in preda ai fiumi dell'alcool (!) di restare vivi, i due Innamorati Sventurati del Distretto 12 si dividono. Alla faccia dell'amore.
Lei pensa alla sua sopravvivenza, lui pensa a tenere a bada i favoriti degli altri distretti per salvarle la vita. Cosa che scopriremo verso la fine del libro. Per adesso, lei crede che lui le abbia fatto un volta faccia di quelli boia. Nel frattempo, Katniss decide di stringere un'alleanza con Rue, la piccola che le ricorda molto sua sorella. Da qui, devo ammettere che il libro si è fatto più interessante: quando Rue viene uccisa, scappa la lacrima.
Davvero commovente sia la canzone che il saluto tipico del Distretto 12.
Per non parlare del corpo ricoperto di fiori..









Taglio notevolmente tutte le paturnie mentali di Katniss, l'affaire degli aghi inseguitori (tanto il film lo abbiamo visto tutti.. :D ) e tutti i tranelli a cui lei ha dovuto far fronte per rimanere viva, per scrivere, finalmente, del di lei ricongiungimento con Peeta: dopo che l'annunciatore degli HG ha detto che ufficialmente possono vincere due tributi dello stesso distretto, Katniss si ricorda che esiste un Peeta Mellark da qualche parte nell'arena. Cosi, comincia a cercarlo.
Dove lo trova? Mimetizzato al lago..

Direi FOREVER A STONE..!!
Ecco quello che mi ha fatto ridere come una pazza girando su FB..!!

Ritornando seria..Dopo questo TRAGICO momento, i nostri Innamorati Sventurati si ricongiungono. Ma Peeta "forever a stone" Mellark ha un grave problema: è ferito gravemente ad una gamba per via dello scontro con Cato, bellissimo quanto letale tributo del distretto 2. Per averla salvata. Ancora. Ecco il momento in cui scopre che Peeta non la vuole uccidere ma, essendo realmente innamorato di lei, l'ha solo protetta a costo della sua vita.
Katniss, finalmente, prova un po' di pietà e, per avere degli aiutini dagli sponsor, comincia a baciarlo.  Lo bacia in continuazione: quando ha la febbre, perchè è mezzo morto, perchè vuol far credere a tutti che lo ama. E non si rende conto che, con il modo di fare che ha Peeta, lei si innamora. Esattamente come noi che leggiamo.
Per la felicità di Gale, direttamente dal distretto 12, che inghiotte pillole amare.
Ma cos'è che rende Katniss diversa dalle altre ragazze?
E' DE COCCIOOOO!!!
Ovvero, è follemente innamorata di Peeta, ma ha un gran bel che fare per gli sponsor che non riesce nemmeno a capire i suoi veri sentimenti..
Ma, adesso, arriva il bello: tagliando sul fatto che i vari tributi si uccidono da soli e Cato muore per zampa degli ibridi, rimangono i due piccioncini come vincitori.
Ed ecco che, arriva la notizia bomba: è stata revocata la vincita per due e si ritorna alla vecchia maniera, con un solo tributo vincitore. Benissimo!! E, tra Peeta che sta morendo dissanguato e Katniss che si è affezionata a lui e non lo vuole uccidere, ecco che lei commette l'errore fatale: prende le bacche velenose e propone al ragazzo di suicidarsi insieme a lei. Proprio mentre stanno per ingoiarle, vengono proclamati entrambi vincitori e PIM PUM PAM (sarebbero suoni onomatopeici..?). Ed il libro finisce cosi: Peeta perde una gamba, Katniss che si dispera ed insieme cominciano il tour delle vittoria, con un clima cosi schifoso (Peeta ha saputo che lei ha recitato per ottenere sponsor e dalla delusione non la calcola più) da farti deprimere.

Copertina italiana de "La ragazza di fuoco"
Ma veniamo al secondo libro "La ragazza di fuoco", a mio parere il migliore dei tre.
Riprende dove avevamo lasciato i due Piccioncini-che-non-si-parlano-ma-recitano-solo-per-le-telecamere.
Stanno per partire per il tour della vittoria.
Con un piccolo particolare: il presidente Snow, per colpa della trovata delle bacche, ritiene Katniss responsabile delle rivolte che si stanno verificando nei distretti. Per di più, vuole anche che lei riesca a convincerlo del suo amore per Peeta.
Ciò farà si che la nostra amica protagonista dia vita a dei siparietti banali quanto stupidi come farsi beccare in giro mano nella mano con Peeta, appartarsi e baciarsi in pubblico ecc.
Ma non funziona: Snow non ne sembra convinto e, cosi, al momento di annunciare L'edizione della Memoria degli HG, che hanno sempre regole diverse dai soliti giochi, in pratica sia Katniss che Peeta e tutti gli altri tributi ancora in vita dei precedenti giochi ri-vengano schiaffati nell'arena. Questa volta tutto è diverso, però: essendo che sono tutti vincitori, Haymitch ordina ai due ragazzi di farsi degli alleati in modo da sopravvivere di più ed uscirne vivi. Con tanto di paturnie mentali di Katniss allegate alle presentazioni dei vincitori, conosciamo Johanna, una stronzona di quelle colossali (che io, personalmente, adoro), altri personaggi inutili tipo Enobaria (ed anche Brutus..) e Finnik, il perfetto Finnik. Il sex-simbol degli HG. (Chi non si farebbe offrire una zolletta di zucchero, eh?). Dopo il solito addestramento, le solite interviste ecc, tutti i tributi vengono catapultati nell'arena (non prima di aver pestato Cinna, però..poverino..) che è spettacolare.
Direi che mi sono innamorata di questo libro solo per l'arena: un gigantesco orologio a sezioni nelle quali, ad ogni ora, vi sono degli orrori. E' inutile dire di spargimenti di sangue e persone che si sacrificano per fini comuni che si scopriranno avanti, di "fame" da baci di Katniss (che ancora non capisce di amare Peeta..l'ho già scritto che è de coccio??) e tranelli vari e variabili: è molto più bello leggere il libro che una recensione fatta da una super critica come me..
Alla fine si scopre che tutti avevano un piano per salvare Katniss, perchè lei è il volto della ribellione, la Ghiandaia Imitatrice, e che gli altri vengono rapiti da CC (tranne Finnik..).
Bellissima la scena di lei in camicia da notte che, sentendosi una pedina nelle mani di Haymitch, gli si butta addosso e gli graffia la faccia! Ma il vero colpo di scena è questo: quando Katniss riapre gli occhi (è stata sedata per non far graffiare nessun altro..) e vede Gale, che le dice che il distretto 12 è stato distrutto. Fine. Cosi. Stop.

Eh, si, ragazzi, che saga adrenalinica!

L'unica cosa che detesto, del film, è che non sono stati scelti i doppiatori giusti. Poi, contesto, ed anche notevolmente, le interpretazioni. Cioè come può essere un cantante più espressivo della protagonista? La scelta è stata fatta tra belloni: Josh Hutcherson (che calca le scene dei grandi schermi da tempi immemori) è bellissimo sempre (tranne con i capelli biondi), Jennifer Lawrence, al contrario, mora non vale niente e passa inosservata, e quel gran bel fustacchione del fratellino di Chris Hemsworth? Beh, direi che il buon sangue non mente..e che Miley Cyrus è un po' troppo fortunata..eheheh!! Per il resto, il regista, può tornare benissimo a girare capolavori come Pleasantville, perchè non è minimamente all'altezza di questi tipi di film (le ammazzatine sono incomprensibili e confusionarie..).

Naturalmente, la mia è solo un'opinione..ditemi la vostra!!!!









P.s. Date un'occhiata al poster del film Catching Fire..se è davvero cosi.. Sbaaaav *___* :D








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Il canto della rivolta. Sì, la nostra. (Commento sull'ultimo libro della Hunger Games Saga)

giugno 16, 2012




Chiudere in fretta un libro.

Per la serie "come ti rovino una saga appassionante": Il canto della rivolta.

Peccato. Tralasciando le morti, la violenza ed il comportamento di Katniss ("sei una bella stronza, ti pare?", mai Peeta ci ha azzeccato cosi..), pare che la Collins si sia sbrigata a chiudere. Non dico che i soldi sono sprecati,per carità, ma un finale decente lo meritavamo..I personaggi superstiti che fine hanno fatto??

Per la serie "cosi è, se vi pare..": Il canto della rivolta.
Si, la nostra.

Questo è tutto quello che ho da dire sull'ultimo libro della Collins.

Copertina italiana de "Hunger Games - Il canto della rivolta"
Ma non vi sentite presi in giro, con un vuoto lasciato dall'incompletezza?

--- SPOILER ---
Johanna, che fine ha fatto? Il figlio di Finnik ed Annie come si chiama? E quelli di Katniss e Peeta? Gale, che si dice cosi innamorato, finisce per far far sua la fiaba "la volpe e l'uva", ovvero "se non ti posso avere, sei una stronza che gioca con i sentimenti di tutti". Per non parlare del depistaggio di Peeta: un gran bel personaggio che si riduce all'ombra di se stesso. E nemmeno quello.

La guerra distrugge tutto. Uccide bambini. Separa, per sempre, mariti e mogli, padri e figli. Si perde l'innocenza. Tutti crescono, tutti maturano, tutti cambiano. Diventano freddi, cinici e calcolatori. Spietate macchine da guerra pronti ad uccidere, che sussurrano un "buonanotte" nell'attesa che, almeno in parte, la consapevolezza di aver ucciso qualcuno è stata dettata da un'irrefrenabile senso di vendetta.

L'unico vanto di questa saga è che non ci sono happy end edulcorati con tanto di fatine luccicanti.
Questo finale, ti fa venire voglia di bere. Alcool. Ma anche di questo se ne parla più che abbastanza nei libri (basti pensare ad Haymitch e ti viene la nausea da superalcolici..)..
Poi, tutto il resto è silenzio..come scriveva il mio vecchio amico Shakespeare..

Non ci possiamo illudere che questa sia una saga da bambini o da ragazzini: questa è per adulti. O ragazzi che ci si stanno avvicinando. Non è la bellezza di Gale o la perfezione di Peeta o il modo di fare di Finnik a determinare il successo di un libro. E' tutto il contesto. Di come cambiano in due anni di narrazione le personalità dei nostri amici protagonisti (si..sono amici..o, nel caso in cui, come Harry Potter, la saga sia durata decenni ed abbia accompagnato molti di noi dall'infanzia alla maturità, loro diventano anche più di amici..oserei dire..Familiari!), di come la guerra contro Capitol City li faccia essere pedine di giochi di potere più pericolosi degli Hunger Games, di come hanno perso se stessi, la loro morale e la loro vita. Di come non possono più fidarsi nemmeno dei propri amici ed alleati. Di come si è soli. Perchè, a combattere nella guerra, come nella vita, si è soli. Sempre. E di come il fine non giustifica i mezzi, ma fornisce un'alibi saldo e sicuro dietro cui scomparire per non perdere la ragione.










E' tutto perfetto, tranne il finale. Ho letto in vari forum che molti sono in pieno accordo con me. Certo, sappiamo che la Collins non era molto conosciuta prima di pubblicare questi libri. Perciò non mi stupirebbe molto se gli editori, per guadagnarci più in fretta, le abbiano fatto cosi pressione da finire il libro in questo modo. E' un abbozzo, come se dovesse continuare ed invece si stoppa.

Quello che ho particolarmente amato e, forse, mi farà digerire tra qualche mese il libro, è stato la drammatica frase "quello di cui ho bisogno per sopravvivere.." e la risposta "Vero". Quello esprime, nelle ultime pagine, tutta l'essenza del cambiamento dei nostri protagonisti: non sono più loro. Quello che hanno visto e subito li hanno cambiati. E non torneranno mai uguali. Non nascondo che la giustificazione che Katniss da a se stessa è molto toccante. Forse, alla fine, l'abbozzo dell'epilogo è comprensibile. Forse, non c'è più niente da dire. Forse, non c'è cosa dire. Hanno rimesso insieme i pezzi di loro che non erano rimasti ustionati, quelli non riprodotti artificialmente da Capitol City. Ed adesso che sono mezzi ibridi e mezzi umani, che la loro coscienza è spaccata, cosi come il loro cuore, in mille pezzi, e che la loro pelle è un puzzle tra vecchio e nuovo, hanno comunque riprovato a ritrovare il vecchio io, anche se non è possibile.

Ci ho provato a recensire, benchè anche io sono molto confusa tra se farmelo piacere od odiarlo..

E, dannazione, voglio il braccialetto "mentalmente confusa" anche io, dopo questo finale..!






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