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|INTERVIEW TOUR! La mia estate Indaco - Marco Magnone

giugno 18, 2019



Bentrovati, miei adorati lettori! 

Eccoci alla seconda tappa dell'Interview Tour dedicato a La mia estate Indaco di Marco Magnone.

Di cosa si tratta?
Le mie colleghe ed io, in questi cinque appuntamenti, ospiteremo due domande tematiche riguardo il libro.
Per scoprire quali altri punti fondamentali vengono trattati, vi do appuntamento alla fine dell'articolo con il banner riepilogativo ;) 





LA MIA ESTATE INDACO


di 
Marco Magnone 


Viola ha quattordici anni e custodisce un segreto legato al giorno peggiore della sua vita, che lei chiama il Giorno in Cui Ho Toccato Il Fondo. Finora ha sempre passato le vacanze in montagna, in roulotte con i suoi adorati nonni e in compagnia della sua migliore amica. Quest'anno però il nonno è in ospedale e Viola si è appena trasferita con i genitori in una città di provincia dove non conosce nessuno e la vita è grigia anche in pieno agosto. Si preannuncia un'estate da dimenticare, ma un pomeriggio tutto cambia, quando Viola si imbatte in un gruppo di ragazzi e ragazze che giocano a pallavolo e che potrebbero diventare i suoi nuovi amici. Tra loro c'è l'indecifrabile e magnetico Indaco, che sembra nascondere molti misteri e ben presto spinge Viola a sfidare le regole, costringendola a superare le sue più grandi paure. 










GLI AFFETTI DURANTE L'ADOLESCENZA: GENITORI E AMICI



La mia estate Indaco è un romanzo che parla del percorso di crescita difficile degli adolescenti e delle sfide che devono superare per arrivare alla maturità. Quanto è importante, durante questo periodo, la presenza attiva e fattiva - non opprimente - dei genitori?  



⏩Nella mia vita sono stati fondamentali, e mi reputo molto fortunato per questo: hanno sempre cercato di farmi domande prima che darmi delle risposte, cercando di accompagnarmi a trovare la strada giusta per me anziché pretendere che li seguissi e basta. Nelle storie per ragazzi però fa un po’ parte del gioco il fatto che gli adulti abbiano un ruolo marginale se non oppositivo ai ragazzi protagonisti. Perché? Per lasciarli liberi di affrontare da soli gli ostacoli - piccoli o grandi che siano - e trovare dentro di sé le forze per superarli. Altrimenti sarebbe troppo facile, e quelle storie - che son prima di tutto storie di problemi e conflitti - non sarebbero buone storie. 




Nel romanzo si esplorano i vari tipi di amicizia (che ha un ruolo fondamentale durante l’adolescenza) che esistono. 
Perché, secondo te, ci si trova a scegliere più facilmente quelle sbagliate e dannose? Perché, nonostante lo si riconosca, non si riesce ad allontanarle?




⏩Io ho iniziato ad amare la lettura grazie alla volta in cui mia mamma mi ha detto di posare il libro che avevo in mano, che “non era ancora ora”, e appena si è distratta ho trovato il modo di divorarlo in un pomeriggio: era Stand by me di Stephen King, una storia di amicizia e di paura. In quell’occasione credo di aver capito come il male - il proibito, il vietato - sia affascinante a ogni età, in ogni sua forma. Ma se le cattive amicizie esercitano su di noi un fascino irresistibile soprattutto nel corso dell’adolescenza, è perché proprio l’adolescenza per sua natura flirta con la trasgressione: in quest’età trasgrediamo per il gusto di farlo, per rompere le regole, per farne delle nostre, per dimostrarci che non siamo più i ragazzini di una volta. 











Intervista a cura di:











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Si ringrazia la CE Mondadori per la copia ARC





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