|REVIEW PARTY| Fiore di sangue - Crystal Smith

gennaio 14, 2020







Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. "Fiore di sangue" è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.
















La vita di Aurelia è tutto fuorché bella: è una principessa primogenita, ma nel suo regno salgono al trono solo i figli maschi (quindi si deve aspettare che il fratellino compia la maggiore età); ha dei poteri straordinari ma deve tenerli nascosti perché nella sua terra la magia è stata bandita e chi viene scoperto a praticarla viene messo al rogo ed è costretta a sposare un principe di una terra vicina per mantenere la pace tra i regni.
Ma cosa potrebbe succedere se venisse scoperto il suo segreto?



Primo di una trilogia e retelling della fiaba La guardiana delle oche dei Fratelli Grimm, Fiore di sangue è certamente una lettura scorrevole ed avvincente, sebbene pecchi di prevedibilità ed abbia un worldbuilding ristretto.
Crystal Smith è molto brava, però, a intessere una trama che appassiona, ricca di avvenimenti, omicidi, tradimenti, magia e segreti che si rifà al passato ed alle superstizioni che hanno permeato interi secoli – basti pensare alle donne accusate di stregoneria e messe al rogo – o sulle leggi impari che hanno sempre visto le donne come dei mezzi per stabilire alleanze tramite matrimoni combinati.
Anche se l'unico POV è quello di Aurelia – la coraggiosa ed intrepida principessa diciassettenne che scoprirà che ogni decisione porta ad una conseguenza, che si trova a combattere da sola per la sopravvivenza, il valore del sacrificio e dell'amore e che scoprirà di avere alleati nelle persone più impensabili –, i vari personaggi secondari sono ben caratterizzati e tridimensionali.



In definitiva è un buon libro introduttivo di una serie young adult che, sicuramente, ci regalerà emozioni sempre maggiori e che, se preso a solo, presenta già una fine perfettamente coerente.








Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





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