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|RECENSIONE| Dream Hunters. Il ponte illusiorio - Myriam Benothman

ottobre 26, 2017





DREAM HUNTERS

di
Myriam Benothman




Credici, sempre. E ciò che desideri si avvererà.



Editore: Astro Edizioni
Data di uscita: 21 novembre 2016
ISBN-10: 8899768137; 
ISBN-13: 978-8899768133
Pagine: 276


Prezzo





Cosa faresti se scoprissi di poter cambiare il corso delle fiabe?
Sophie ha 17 anni e vive a Parigi con il padre. In apparenza una ragazza come tante, finché non si imbatte in un antico libro di favole ed è vittima di un’allucinazione.
Hanno così inizio i suoi sogni vividi e surreali, ambientati in una dimensione popolata da personaggi incantati. La sua vita si sdoppia su binari paralleli che finiscono per confondersi tra loro, con risvolti inaspettati sul mondo reale.
Integerrimi principe azzurri e ingenue principesse. O quasi. Un amore avventuroso e proibito. Una presenza oscura in cerca di riscatto.
Finalista del Premio Cittadella 2017 per il miglior fantasy dell’anno, Il ponte illusorio è il primo volume della trilogia Dream Hunters. Una favola moderna adatta a tutte le età, che trascina il lettore in un sogno a occhi aperti, riportando a galla emozioni dimenticate.









Ringrazio l’Agenzia Letteraria Saper Scrivere – con la quale collaboro per recensire i libri della Casa Editrice Astro Edizioni – per avermi fatto leggere questo libro che è entrato a pieno titolo nella classifica dei miei libri preferiti.

Il perché è presto detto: Myriam Benothman ha scritto una fiabaception (cit. Moi Self, all right reserved), donandole un ritmo cinematografico e privo di inutili dilungamenti, descrivendo le battaglie del fantasy in modo così realistico che sembra di viverle in prima persona insieme ai personaggi e curando nei minimi dettagli una storia d’amore che fa emozionare anche i più restii al genere romance.

Rassicuro tutti i lettori che, nonostante la trama sia simile al film cult “La storia infinita” ed al serial “Once upon a time”, si tratta di un romanzo privo di riferimenti e citazioni ai suddetti titoli ed è un prodotto originalissimo. 

Sophie, la 17enne protagonista, scopre di poter cambiare il corso delle fiabe semplicemente sognando.
Sarebbe una cosa divertente se, al risveglio, le modifiche apportate nel mondo fantastico non si riflettessero però sul mondo reale e sulle vite delle persone, causando vari problemi.
In questa fiabaception – ovvero una fiaba dentro la “fiaba” sognata dalla protagonista, un po’ rimandando al film “Inception”  –, Sophie si troverà a dover aiutare Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Ariel, Biancaneve, Aurora ed i loro rispettivi principi, coadiuvata dal misterioso Principe Azzurro Alexander di Anwyn.
Ma una oscura presenza minaccia il mondo magico ed il mondo terreno, mirando al potere che Sophie nasconde inconsciamente dentro sé..


L’aspetto interessante della storia è come le sensazioni di Sophie vissute nel sogno si riflettano poi sulla vita reale, come se le fiabe rappresentassero la purezza dell’ingenuità infantile e le sue manomissioni portassero ad una perdita dell’innocenza.
Non è un caso che, più volte, venga ripetuta la frase “Le favole servono più agli adulti che ai bambini”, una sorta di monito per chi cresce e dimentica di essere stato un bambino con sogni e speranze che, puntualmente, vengono tutti disillusi nel cammino della vita.
Leopardi avrebbe detto << Tutto è materia, tutto si distrugge. >>, in pieno pessimismo cosmico, ma questo è un libro che vuole ribadire che il cuore sognatore non deve mai essere soppiantato dal realismo, almeno non totalmente.
Sophie soffre, ma riesce a lottare e cerca il lieto fine della sua storia a tutti i costi.

Un altro spunto interessante l’ho trovato nella storia d’amore tra la protagonista ed Alexander.
Lui è il co-protagonista: bello, perfetto, meraviglioso, nonché appassionato Principe Azzurro di questa fiabaception.
Dire che le sue azioni, oltre che le sue parole, emozionino è dire nulla.
Un chiaro rimando al confronto con i suoi “compari di rango” che incontrerà e che aiuterà: mentre gli altri principi sono mossi dai fili invisibili tessuti dai celebri narratori (la manomissione delle storie da parte della villain del libro li porta a vivere nuove avventure non descritte nelle loro fiabe, sebbene la conclusione rimarrà invariata), lui è realista, disilluso, decide autonomamente e prende in giro gli stereotipi (come ad esempio “il bacio del vero amore”).
E’ per questo che la storia tra Sophie ed Axel è divertente e molto realistica: lei crede fermamente nelle fiabe e nel lieto fine, lui invece si diverte a prenderla in giro e stuzzicarla.
Proprio per sottolineare che, anche il lettore può avere la sua vita fiabesca, nonostante possa essere “contaminata” dal realismo…e basta solo crederci.

Credere.
In cosa?
Nella speranza, nella vita, nei racconti fantastici.
E nella creatività.
Quella che abbonda in Myriam, che ha scritto un libro adatto a tutte le età, e farà sognare – in modo diverso in base all’età ed alle esperienze – chiunque lo legga.


Dato il finale apertissimo ed il senso di prematuro distacco che provoca la fine, vi annuncio con somma felicità che la data prevista dell’uscita del secondo capitolo di Dream Hunters, Il veliero delle anime, è prevista per il 20 novembre 2017.

















Recensione a cura di:









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Si ringrazia l'Agenzia Letteraria Saper Scrivere per avermi inviato la copia digitale del romanzo




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