|RECENSIONE| Trottole - Tillie Walden

marzo 12, 2019









TROTTOLE

di Tillie Walden


Per dodici anni il pattinaggio artistico è stato la vita di Tillie. Ogni mattina prima dell'alba sui pattini, tutto il giorno ghiaccio ed esercizi, nel fine settimana le gare. Per buona parte dell'infanzia e dell'adolescenza quel mondo freddo e scintillante è stato il suo porto sicuro, il suo rifugio dallo stress della scuola, dei bulli, della famiglia. Poi però Tillie è cresciuta. Al liceo ha scoperto la passione per il disegno, ha deciso di non iscriversi all'università ma di frequentare la Scuola d'Arte. Ha trovato una fidanzata, e insieme il coraggio di fare coming out. E ha capito che, come un paio di pattini della misura sbagliata, i palazzi del ghiaccio erano diventati troppo stretti per lei. Dedicato solo apparentemente al mondo del pattinaggio artistico, "Trottole" è un graphic memoir intenso e delicato sulla fatica di crescere e trovare se stessi. Un racconto per immagini e parole che ha tutta la grazia e la forza di un perfetto salto sulle lame.


















Tra le splendide e delicate tavole di Trottole - graphic memoir vincitore nel 2018 del premio Eisner, equiparabile ad un romanzo di formazione, della giovanissima e pluripremiata Tillie Walden - si entra subito a contatto con l'universo emozionale di una ragazza comune che sta cercando un posto nel mondo da considerare suo.



Quanto è difficile crescere?
Tillie vive la sua vita con questo interrogativo, senza tuttavia porselo mai chiaramente.
Campionessa di pattinaggio artistico per dodici anni - disciplina che, ai fini della narrazione, è solo un mezzo per scandire gli avvenimenti nella sua vita e che segna il confine tra l'infanzia e l'adolescenza - sa perfettamente che la vita mette di fronte a delle scelte ardue.
Si alza all'alba ogni giorno per allenarsi duramente e poi va a scuola, di sera altri allenamenti, il fine settimana gare in cui è un dramma arrivare secondi.
E' vittima di bullismo, ha dei genitori assenti, realizza di essere sempre stata omosesuale e si innamora, ricambiata, di una ragazza. Ma in una relazione e nella vita in generale non è oro tutto quel che luccica ed avrà a che fare anche con i preconcetti e l'omofobia, oltre che con una (quasi) violenza sessuale che la condizionerà non solo sul lato personale ma anche su quello di pattinatrice.




Il punto di forza della narrazione è proprio l'autenticità dei sentimenti, esaltata da disegni che colpiscono per la semplicità e dal sicuro impatto emotivo, grazie al tenue colore viola in contrapposizione al giallo che rendono tutto tridimensionale e fanno entrare in empatia con la protagonista.
In dieci capitoli, tutti chiamati come figure e salti del pattinaggio artistico, si vede la vita di Tillie: la vita di una qualsiasi adolescente alle prese con uno stile di vita che non la soddisfa, in quanto si è disamorata del pattinaggio ma è qualcosa a cui non riesce proprio a rinunciare perché fa parte della routine cui è abituata, con problemi sentimentali e problemi a scuola.
Scopre per caso, alle superiori, che ama disegnare e sarà questo il suo nuovo sprone, la sua missione: emozionare con le sue storie ed i suoi disegni i lettori.
E, nelle quasi 400 pagine che compongono questo volume, ci riesce egregiamente.





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Si ringrazia Mondadori Oscar Ink per l'invio del libro cartaceo





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