manga

|RECENSIONE MANGA| Komi can't communicate vol.1 - Tomohito Oda

novembre 10, 2020

 








Shouko Komi è così bella che tutti si voltano al suo passaggio. Peccato che abbia un serio disturbo della comunicazione: ogni volta che inizia a pensare di attaccare bottone con qualcuno, finisce per ossessionarsi su come rompere il ghiaccio, su come reagirà l'altro, su cosa può andare storto... e si blocca. In classe, però, riesce a stringere amicizia con Tadano, un tipo ordinario. A poco a poco, i due si avvicinano e arrivano a scambiarsi una promessa, che porterà la ragazza dai catastrofici problemi relazionali a scoprire i bizzarri personaggi che popolano la sua scuola e a vivere cento nuove esperienze.











Komi frequenta l’accademia privata Itan ed è la ragazza più popolare, la più ammirata e sembra essere irraggiungibile perché tiene tutti a distanza. Quando Tadano, un suo compagno, proverà a parlarci, però, scoprirà che Komi è affetta da un grave disturbo comunicativo che le impedisce di parlare e sorridere agli altri per…paura e angoscia! Allora, “parlando” con l’ausilio di una lavagna, i due fanno amicizia e Tadano si propone di aiutarla nel trovare cento amici (novantanove se si esclude il ragazzo) entro la fine dell’anno.
Ci riusciranno?




Komi can’t communicate è un manga delizioso, che fa sorridere con intelligenza e fa scoprire l’altro lato delle relazioni umane, quelle che diamo per scontate ma che, in fin dei conti, non è proprio così.
Il disturbo della comunicazione di cui Komi è affetta è trattato da Tomohito Oda in modo leggero ma non superficiale, facendo empatizzare con la protagonista e sdoganando il binomio “bella e perfetta”. Ci sono diversi siparietti comici che sdrammatizzano in maniera pregevole l’ostico argomento, e rendono il manga perfetto per apprendere di più sul mondo e le persone che ci circondano – perché il compito dei manga non è solo quello di intrattenere, ma di educare al rispetto e alla comprensione del prossimo in una società che non perdona le debolezze, specialmente nel periodo dell’adolescenza in cui si ha a che fare con la crudeltà del bullismo.
Particolare attenzione meritano i giochi di parole riguardo i cognomi dei personaggi, che vengono così caratterizzati con i loro tratti peculiari (basti pensare, per dirne due, a Tadano che significa “persona ordinaria” e Osana Najimi che vuol dire “amico d’infanzia”) in questo manga in cui la nostra protagonista va man mano prendendo confidenza con le relazioni interpersonali – e diciamolo pure: in diciotto volumi e passa ne vedremo delle belle!




Komi can’t communicate è, in definitiva, un primo volume che getta le basi per un’interessante prosecuzione e che, solo per la prima tiratura limitata, avrà in omaggio il Komi-San Notepad per entrare ancora di più nel mondo difficile di una ragazza che desidera fortemente superare i propri problemi e instaurare delle relazioni.






Si ringrazia la CE J-Pop per l'invio del manga




recensioni

|REVIEW PARTY| Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes - AA.VV.

novembre 07, 2020

 










 

Il più grande investigatore di tutti i tempi vide la luce dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle nel 1887 ed è stato protagonista di quattro romanzi e oltre 50 racconti, che non sono bastati a narrarne tutte le vicende. Quella lacuna viene colmata da altri scrittori tutti di grande calibro che si sono cimentati con il personaggio da cui è nata la letteratura poliziesca. Da Neil Gaiman a Stephen King, passando per Anne Perry, Antony Burgess e molti altri, sono in tanti ad aver voluto regalare nuove vite all'investigatore di Baker Street. I loro racconti sono riuniti in questo volume.




















Sherlock Holmes ritorna in libreria, e lo fa in grande stile con un Drago che raccoglie diversi racconti sul celebre e arguto investigatore di Baker Street creato dalla geniale penna di Sir Arthur Conan Doyle.




In questa raccolta, però, non vedremo Sherlock dall'unico punto di vista del suo creatore: il curatore Otto Penzler ha selezionato i migliori racconti che spaziano dalle parodie (anche autoparodie!) al mystery, al fantasy al giallo canonico. Non tutti i racconti, com’è ovvio che sia, brillano – a riprova che non basta essere un autore noto e firmare qualcosa di diverso col personaggio di un altro per ottenere più consensi. In generale, però, quasi tutti sono incisivi e tra i vari racconti spiccano le penne di Gaiman e King che offrono uno sguardo inedito e personale sul detective.




Diviso per sezioni tematiche e arricchito dall’introduzione di Penzler che racconta di Sherlock, delle sue manie, delle sue peculiarità e del contesto storico per introdurre al meglio un personaggio che ha diverse “incarnazioni” – nella serie tv ha il volto di Benedict Cumberbatch, nei film più recenti è interpretato da Robert Downey Jr. e, nel film dedicato a Enola Holmes, da Henry Cavill – e numerosi adattamenti derivati, tra cui anche manga, Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes è un volume imperdibile per gli appassionati e i neofiti che vogliono (ri)scoprire un’inedita versione del personaggio che ha reso celebre Conan Doyle.

 

 








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




recensioni

|REVIEW PARTY| Creepshow - Stephen King/B. Wrightson

novembre 07, 2020

 











 
Classico di culto dell’horror anni ’80, Creepshow è al tempo stesso un appassionato omaggio alla tradizione dei fumetti EC Comics e il vero archetipo della serie tv Stranger Things. Se il film omonimo del 1982 è stato diretto da George A. Romero, questo albo a fumetti è stato disegnato da Bernie Wrightson, gigante dell’illustrazione horror e artefice – fra le infinite imprese artistiche – di un indimenticabile Frankenstein in forma di fumetto e di romanzo illustrato. Ma su tutto e tutti troneggia la scrittura di Stephen King, autore delle cinque storie raccolte in Creepshow nonché burattinaio di alcune fra le più inquietanti e angosciose vicende narrative della letteratura d’ogni tempo, qui in forma davvero smagliante.
















Lo Zio Creepy, un sagace scheletro che sta marcendo, introduce con black humor alle cinque storie che animano il volume – La festa del papà, La morte solitaria di Jordy Verril, La cassa, Di mare in peggio, Ti Infestano – e accompagnerà il lettore in questo viaggio nelle miserie dell’animo umano. Tra ereditieri, avidi campagnoli, coniugi fedifraghi, magnati misofobici e annosi problemi da risolvere si sondano rabbia, avarizia, vendetta, solitudine e tanto, tantissimo egoismo.




Creepshow, fumetto horror a episodi disegnato da Bernie Wrightson e tratto dal film omonimo anni ‘80 di George A. Romero in cui recita anche King, che ne ha curato la sceneggiatura ed ha posto l’accento sulla psicologia per far terrorizzare. Perché non c’è niente di peggio dell’animo umano, quando il tormento viene da dentro di noi, in quanto si analizzano i problemi che nascono dal nostro inconscio.
Se le storie, dunque, sono equiparabili a degli horror psicologici, i disegni sono espressivi e realistici, realizzati con una cura non da poco e sembrano una riproduzione fedele del film del maestro Romero.




Creepshow è ideale se si amano gli horror puri di King che criticano aspramente una società che è vittima di se stessa e che sondano l’animo e le paure insite in noi.

 

 








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




graphic novel

|RECENSIONE| Enola Holmes: Il caso del marchese scomparso - Nancy Springer/Serena Blasco

novembre 06, 2020

 









Enola Holmes non augurerebbe a nessuno di essere la sorella minore dei due zucconi inglesi più famosi al mondo. Mycroft e Sherlock Holmes. Che la guardano sempre dall'alto e la credono una femminuccia capricciosa. Per fortuna la loro madre la pensa diversamente... Quando però la donna scompare nel nulla, le cose per Enola precipitano e i fratelli decidono di spedirla in collegio, convinti che quel posto farà di lei una docile signorina. Ma Enola, che non ha mai obbedito a Mycroft e Sherlock un solo giorno in vita sua, non inizierà certo adesso. E se quei due sono troppo ottusi per aiutarla nella ricerca della madre, ci penserà lei a indagare. Così, in sella alla sua bicicletta, Enola fugge di casa e si mette in viaggio verso Londra. E se sulla strada dovesse imbattersi nello strano rapimento di un giovane marchese, be'... sarebbe l'occasione perfetta per dimostrare quanto risolvere casi sia elementare, per una Holmes! Tra intrighi, indagini e inseguimenti mozzafiato, con questo romanzo iniziano le avventure di un'eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes.










Astuta, brillante e incredibilmente ingegnosa. Ecco Enola: la giovane apprendista investigatrice della famiglia Holmes. La mattina del suo quattordicesimo compleanno, Enola, sorella minore del grandissimo detective Sherlock Holmes, scopre che sua madre è sparita. E mentre tutti, compreso Sherlock, pensano a un rapimento, Enola intuisce che la donna deve essere fuggita di sua volontà. Ma perché mai lo avrebbe fatto? La giovane decide così di seguire le orme fraterne, si trasferisce a Londra e comincia le sue personalissime indagini. Enola ha fiuto - del resto, buon sangue non mente! - e ben presto viene assoldata anche per indagare sulla scomparsa del giovane marchese di Tewksbury. Tra enigmi insoluti, messaggi in codice e geniali intuizioni, Enola dovrà risolvere il caso e dimostrare a tutti di essere una vera detective.












Enola ha quattordici anni e, proprio il giorno del suo compleanno, la madre scompare, lasciandole però degli indizi da decriptare nei regali che affida alla governante. La ragazzina, grande appassionata di enigmi, non riesce a risolverli per l’angoscia e la preoccupazione, così non ha altra scelta che contattare i suoi fratelli maggiori Sherlock e Mycroft, di oltre vent’anni più grandi di lei e…poco propensi al dialogo. Quando gli illustri Holmes si rivelano del tutto inconcludenti e vogliono piuttosto spedirla in collegio per togliersela dai piedi, Enola avrà lo giusto sprone per comprendere gli indovinelli e troverà l’eredità della madre che le permetterà di fuggire e guadagnarsi la libertà, ma presto verrà coinvolta, sotto copertura, nel misterioso caso di un giovane marchese scomparso…




Nancy Springer, scrittrice per ragazzi sconosciuta in Italia – anche se la validissima DeA Planeta ha posto rimedio, pubblicando man mano tutti i titoli legati alle investigazioni della geniale sorella minore degli Holmes – ma conosciutissima in patria per aver reinventato personaggi celebri in chiave femminista e moderna, regala un’inedita visione del mito di Sherlock e Mycroft Holmes – lontanissimi da quelli di Conan Doyle: Sherlock è già tanto se riesce a risolvere il caso (e grazie comunque alla sorella!) e Mycroft è di una pedanteria e pesantezza unica.
Il caso del marchese scomparso è un romanzo divertente, sagace, arguto e la protagonista Enola (che ci tiene tanto a ribadire che, in inglese, al contrario il suo nome si legge Alone/Sola) è deliziosa: cresciuta dalla madre secondo dettami femministi e a pane e giochi di logica e deduttivi, è capacissima di risolvere i casi brillantemente, forse anche meglio dei suoi odiosi fratelli maggiori che si crogiolano nella fama e nei soldi. 
Consigliato insieme alla bellissima graphic novel omonima a cura di Serena Blasco che, con i suoi bellissimi tratti e colori meravigliosi, riesce a delineare perfettamente l’espressività della protagonista e le ambientazioni e, seppur lievemente ridotto, riproduce il romanzo in maniera egregia e d’impatto.




Particolarmente indicato per la fascia che copre dai 10 ai 12 anni (ma regala ore di svago anche dai 30 in su 😉), Il caso del marchese scomparso, in versione romanzo e graphic novel, è una lettura adorabile e ricca di trovate divertenti e intelligenti che fanno venire voglia di scoprire cosa la Springer s’inventerà nei prossimi volumi e in quali indimenticabili avventure ci trascinerà la sua Enola Holmes e scoprire il mistero che avvolge la madre e la di lei sparizione.






Si ringrazia la CE DeA Planeta per l'invio del libro cartaceo




recensioni

|REVIEW PARTY| Tenebre e ossa - Leigh Bardugo

novembre 05, 2020

 









 

L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.























Alina è cresciuta in orfanotrofio e non sa nulla delle sue origini – l’unica cosa che sa con certezza è che vuole stare accanto a Mal, suo migliore amico di cui è segretamente innamorata. Insieme si ritroveranno a lavorare per l’esercito, almeno finché i suoi poteri latenti non esplodono per salvare proprio la vita di Mal e viene notata dal capo dei Grisha, l’élite delle creature magiche, che la istruirà e la porterà a corte, un luogo ricco di intrighi.
Già, perché Alina ha il potere più forte, quello che potrebbe distruggere la Faglia…




Dopo Sei di corvi, il regno corrotto e la nona casa, ritorna Leigh Bardugo con la sua prima pubblicazione, Tenebre e ossa, sotto una nuova veste grafica.
Che sia un esordio lo si percepisce per la penna scorrevole e dai vocaboli semplici, specialmente se sono già stati letti gli altri libri della talentuosa scrittrice che hanno in comune una complessità lessicale non da poco, ma Tenebre e Ossa è un libro fondamentale alla comprensione dell’universo Grisha e che chiarisce e dissipa ogni dubbio sorto sul worldbuilding e la costruzione dei personaggi leggendo la duologia dedicata a Kaz e alla sua banda di scarti.
Particolarmente azzeccata l’idea di descrivere con gli occhi di Alina, la protagonista dal cuore puro, tutto ciò che accade: il lettore si sente trasportato all’interno di questa storia dai risvolti young adult che fa riflettere sulla ricerca e l’accettazione della propria identità. È semplice comprendere il perché delle scelte di Mal e rimanere affascinati dall’enigmatico e fascinoso Oscuro (Darkling in originale), il capo dei Grisha dalla dubbia moralità e dotato di poteri potentissimi. Molto interessante anche l’ambientazione: Ravka è ispirata alla Russia ed è curata nei minimi particolari sia a livello di realismo che di usi e costumi – come ci ha sempre abituati la Bardugo.




Tenebre e ossa è il primo consigliatissimo volume di una trilogia che si legge (un po’ troppo) velocemente e sa rapire, di cui, a lettura ultimata, si ha bisogno immediatamente del seguito – che in Italia uscirà a Gennaio 2021.

 

 








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale




recensioni

|RECENSIONE| Alza la voce: manuale per cominciare a cambiare il mondo - Jamie Margolin

novembre 05, 2020

 







«Anche se siete troppo giovani per votare, la vostra voce merita di essere ascoltata.» È questo il messaggio che Jamie Margolin - attivista diciottenne che organizza manifestazioni di protesta contro il cambiamento climatico da quando ha quattordici anni - rivolge ai giovani appassionati, informati, impegnati che esigono un mondo più giusto, che chiedono di essere ascoltati, che non si accontentano di promesse ma vogliono azioni concrete. Forte della sua esperienza che l'ha resa oggi una delle voci più importanti dell'attivismo mondiale, Margolin ha pensato questa guida per fornire a tutti coloro che decidono di mettersi in gioco in prima persona i consigli pratici per scrivere articoli efficaci, organizzare eventi e proteste pacifiche, giostrare bene il tempo tra scuola e attività dedicate all'impegno sociale, usare i social network e i media tradizionali in modo incisivo e portare avanti azioni a lungo termine senza scoraggiarsi. Nelle interviste ad altri importanti attivisti come lei emergono anche suggerimenti per reagire nel modo giusto agli attacchi e salvaguardare la propria salute. I giovani hanno parecchio da dire, e grazie a questo manuale possono imparare ad alzare la voce.










Jamie Margolin è la co-fondatrice di Zero Hour, organizzazione che si batte per la giustizia climatica, ed è sostenitrice dei diritti LGBT+ e delle donne queer. Ha fondato la sua organizzazione a soli quattordici anni, e a diciannove è già un’attivista riconosciuta e stimata, tanto da essere inserita da People nella classifica delle 25 donne che cambiano il mondo.




In Alza la voce: manuale per cominciare a cambiare il mondo, la Margolin racconta con estrema franchezza e ironia i suoi passi falsi per aiutare le nuove generazioni a non commettere gli stessi errori, esortando tutti ad esprimersi e lottare per ciò che è giusto: un mondo ripulito dalla corruzione che genera, a catena, la distruzione del pianeta e del suo ecosistema.
Insieme alle interviste di altri attivisti che la aiutano e supportano nelle cause, Jamie Margolin spiega dettagliatamente come si redigono i comunicati stampa, come scrivere articoli efficaci e come comportarsi in base ai media di riferimento, le varie strategie da adottare per una buona riuscita della manifestazione e ricorda il valore del pacifismo – perché non c’è bisogno di essere aggressivi per far passare le proprie ragioni: basta alzare la voce un po’ più forte per emergere e farsi valere in una società che non dà credito ai ragazzi finché non compiono la maggiore età – come se a quindici anni non avessero maturato le stesse idee, come se non fossero in grado di ragionare prima dei diciotto.
Con l’avvento dei social, sicuramente c’è stato un drastico cambiamento dell’opinione generale rispetto alla coscienza pensante e operante dei minorenni, e ciò ci ha permesso di leggere questo manuale di cui necessitavamo l’esistenza almeno vent’anni fa. Ma non è mai troppo tardi per farci sentire, uniti nel desiderio di rendere equa e paritaria una società basata sul maschilismo, sulla corruzione e sul pregiudizio – perché adesso sappiamo come muoverci, grazie alla tenacia di una giovanissima americana che è stata capace di abbattere il muro dell’età per manifestare per ciò che riteneva giusto.




Arricchito dalla prefazione di Greta Thunberg, Alza la voce: manuale per cominciare a cambiare il mondo è dedicato a tutti gli adolescenti che sono stanchi delle decisioni scriteriate imposte dagli adulti e vogliono rendere il pianeta un posto migliore, senza dimenticare in primo luogo il rispetto per una terra che ci ha dato i natali ma che ci sta semplicemente ospitando.






Si ringrazia la CE Fabbri Editori per l'invio del libro cartaceo




blogtour

|BLOGTOUR| Al di là di Borgo Opaco - Emanuela A. Imineo

novembre 04, 2020

 



Bentrovati, miei adorati lettori! 


Oggi ospito la diciassettesima tappa del BlogTour dedicato ad Al di là di Borgo Opaco di Emanuela A. Imineo!
Perché il genere fantasy è da sottovalutare?







Tra i picchi delle più alte montagne, punto d'incontro di Umani e Dei crudeli, c'è un luogo maledetto dove il buio quasi diventa suono, assordante e oscuro. Con la luce del sole però torna a essere Borgo Opaco: un villaggio unico, malinconico e ridente, dove culti e i riti di ogni epoca e provenienza convivono in serenità. Tra i suoi abitanti troviamo Moon, un'adolescente che professa l'Antica Religione. Moon ha perso i genitori e vive con Nymphe, sua nonna: una strega che, per malattia o sortilegio, non ha più la facoltà di esprimersi in maniera lucida e coerente. Tra rabbia e dolore, sacrifici umani e ricerca del proprio destino, Moon si troverà di fronte a due sentieri e dovrà compiere la sua scelta: potrà riempirsi di oscurità o sacrificarsi per la salvezza. Due incontri segneranno il suo percorso: quello con Metelaine, all'apparenza una ragazza come lei ma forse non umana, e quello con Provenza, la ninfa immortale preda della morte. Crescere è sempre scegliere, ma cosa deciderà Moon? E chi ne pagherà il prezzo? 







Da anni, il fantasy, specialmente quello italiano, è ampiamente sottovalutato perché si crede che i mondi fantastici siano appannaggio esclusivo di bambini e ragazzi – e adulti immaturi. 
Ma sarà davvero così?




Prendiamo in oggetto Harry Potter, la saga fantasy per eccellenza che ha appassionato milioni di lettori – i piccini per gli incantesimi, i grandi per la profondità delle tematiche. 
Possiamo dire che la Rowling abbia scritto sette volumi esclusivamente sulla magia? Ovviamente no, perché è in primo luogo una serie di formazione in cui la crescita (per età ed etica) è alla base. 




Secondo Wikipedia, il fantasy è “un genere letterario sviluppatosi tra il XIX ed il XX secolo, i cui elementi dominanti sono il mito, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la metafora, il simbolo e il surreale. In questo filone rientrano quelle storie di letteratura fantastica dove gli elementi fantastici non vengono spiegati in maniera scientifica” ed ha come grandi star eroi ed eroine impegnati nel celebre arco narrativo de “il viaggio dell’eroe”, in cui si segue la crescita del protagonista e come si relaziona con l’elemento magico presente nel worldbuilding e con gli altri personaggi. Inoltre, essendo uno dei generi più ampi nel panorama letterario, esistono anche dei diversi filoni.
Hai mai sentito parlare di urban, paranormal, epic, lo sword and soccery, il grimdark e il dark fantasy? Molto probabilmente sì, grazie anche ai film e ai telefilm – The vampire diaries e Shadowhunters su tutti, per dirne due tratti da saghe bestseller internazionali che mescolano molti di questi sottogeneri e hanno appassionato lettori e lettrici di ogni età e dato vita a spin-off e opere derivate sempre sullo stesso genere. 




Quindi perché l’elemento fantasy non viene visto per ciò che è, ovvero un altro modo per staccare la spina e immaginare mondi fantastici che nulla hanno a che vedere con il mondo reale, le cui vicende affondano le radici nella mitologia e nell’epica?
Se pensi che “la magia non esiste, è per bambini” solo perché hai letto Twilight et similia, valuta di ampliare un po’ i tuoi orizzonti: ci vuole niente a finire in pantofole a raccontare barzellette sui golfisti che non fanno ridere e urlare soddisfatto che “non c’è posta la domenica”, salvo venir ricoperti di lettere di Hogwarts come il caro Zio Vernon Dursley. 
Non ti senti triste nel non aver sperato di ricevere una certa lettera per il tuo undicesimo compleanno o di non aver mai cercato dentro l’armadio la porta per entrare a Narnia? Non credi che ti manchi qualcosa nel non conoscere Falcor, non aver mai viaggiato sul drago Saphira o insieme alla Compagnia dell’Anello per aiutare Frodo e lottato insieme agli Stark a Grande Inverno? 




Ci sono migliaia di mondi fantastici che, a causa del pregiudizio o di una diceria, hai sicuramente perso. Ed è triste pensare che ci sia ancora, nel 2020, del razzismo letterario sterile: potrai anche non prediligere il genere, ma di certo non è qualcosa da sottovalutare o prendere sottogamba, perché non è semplice scrivere un fantasy ben riuscito sotto tutti i punti di vista – caratterizzazione credibile dei personaggi e worldbuilding in primis. 




Quindi c’è un solo motivo per sottovalutare un testo che ha draghi, fauni, elfi e regine vendicative che sembrano uscite da un copione di Shakespeare?
Sì: se non hai più immaginazione.
Se ancora, invece, sogni e non perdi la speranza per il futuro…hai nel tuo cuore la magia, quella vera, che è necessaria per poter apprezzare un genere bistrattato ingiustamente e che trova rifugio nelle parole degli scrittori di tutto il mondo – Italiani compresi.
E chissà, magari un giorno scoprirai che evadere dalla realtà per trovare i tuoi amori su carta per qualche ora ti farà desiderare di rimanerne al suo interno per sempre 😉 


Buona lettura, Bambinə Sperdutə!



























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