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|BLOGTOUR| La corte di rose e spine - Sarah J. Maas

marzo 24, 2019



Bentrovati, miei adorati lettori! 


Oggi ospito la quinta tappa del BlogTour dedicato a La corte di rose e spine di Sarah J. Maas!
Siete pronti a vedere delle fan art dedicate ai protagonisti?
Scorrete oltre la ed innamoratevi anche voi ;)




LA CORTE DI ROSE E SPINE

di Sarah J. Maas


Feyre vive in un mondo diviso in due: umani contro Fae. Un giorno, dopo aver ucciso un lupo riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Ed è per questa passione che si ritroverà a rischiare la vita quando una minaccia incomberà sia sul mondo degli umani che su quello dei Fae.








Fan Art

FEYRE








FEYRE CON NESTA ED ELAINE







TAMLIN












RHYSAND






LUCIEN
















Ed eccoci arrivati alla fine della tappa!
Se siete curiosi di sapere cosa penso de La corte di rose e spine cliccate qui per leggere la recensione!



Seguite le precedenti e le prossime tappe di questo Blogtour, sono curate da blogger fantastiche!




Ma, prima di lasciarvi andare, vi lascio un piccolo bonus, giusto per le fan di un personaggio in particolare... ;)








|Le immagini presenti in questo articolo sono state prese al solo scopo raffigurativo e non pubblicitario da google, pintrest, deviantart e tumblr e si intendono di proprietà degli artisti.|

Tappa a cura di:











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recensioni

|REVIEW PARTY| La signora degli scrittori - Sally Franson

marzo 22, 2019












LA SIGNORA DEGLI SCRITTORI


di 
Sally Franson


Casey è giovane e brillante. È brava nel suo lavoro, nonostante la sua direttrice sia una donna impossibile, pronta a bocciare ogni proposta e a incutere timore a chiunque le stia intorno. Così, quando per la prima volta le affida un progetto da seguire da sola, Casey non può dire di no. Nessuno ha mai osato farlo. Eppure, quella che si trova di fronte sembra davvero un’impresa impossibile: convincere degli scrittori di grido a fare da testimonial per la pubblicità. Convincerli a uscire dal mondo dorato della letteratura, a esporsi in prima persona per qualcosa di diverso dalla loro opera. Casey ci mette tutto il suo impegno e comincia a incontrarli, uno dopo l’altro. Si trova ad avere a che fare con personaggi molto particolari: uno vuole sempre avere ragione; un altro odia tutti i colleghi; c’è quello che non ha mai letto un libro; e quello che non ha scritto nemmeno una riga dei suoi romanzi; un altro ancora non fa nulla senza tornaconto. Con Ben Dickinson, invece, Casey entra subito in sintonia, anche se sa che si tratta di lavoro e che non può lasciarsi andare. Per di più non ha tempo da trascorrere con lui, perché deve seguire le indicazioni della direttrice, che la conducono dritta dritta alla Fiera di Los Angeles: libri ovunque e cene infinite a parlare di lavoro. Un sogno per Casey. Un sogno che presto si trasforma in un incubo, perché qualcosa di inaspettato rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad allora. Casey ha paura che la colpa sia solo sua, ma c’è chi è pronto a farle cambiare idea. Perché bisogna sempre credere nelle proprie capacità. Bisogna far sentire la propria voce, anche quando non viene ascoltata. Costi quello che costi.
La stampa e i lettori si sono innamorati all’istante della protagonista di questo romanzo, che parla alle donne del nostro tempo e le sprona a chiedere sempre di più alla vita, a credere in sé stesse, a non rinunciare mai. Una storia travolgente che descrive la magia e i retroscena del mondo dei libri come non è mai stato fatto.
















Casey è bella, piena di sè e brillante pubblicitaria.
Viene scelta da Celeste, il suo capo, per dirigere un nuovo ramo dell'azienda dedicato alla pubblicità per influencer di una nicchia molto particolare ed inusuale: gli scrittori.
Sarà così che la giovane protagonista conoscerà diversi scrittori e, ad ogni successo, vedrà progressivamente aumentare le cifre di retribuzione.
Ma dietro le feste e le carte a plafond illimitato, sarà tutto oro quello che luccica?



In un mondo sempre più soggiogato dalla tecnologia e dai social network in cui si è sia vittime - per le nuove malattie psicologiche dovute ai dettami imposti dai media (anoressia, bulimia, diete varie e variabili di dubbia efficacia, depressione, trucco eccessivo e ritocchi per somigliare ai personaggi televisivi e per sconfiggere l'età che avanza) e per la dipendenza che affligge i giovanissimi - che carnefici - incitazione all'odio, al razzismo, abolizione e lesione al diritto di privacy -, la cui massima aspirazione è partecipare al reality show del momento ed ottenere i famosi quindici minuti di celebrità, a volte ci si trova a riflettere sulla piega che sta prendendo la società. 
Perché il libro d'esordio di Sally Franson, malgrado l'inizio lento, gli estenuanti monologhi interiori di Casey che sviano l'attenzione dallo svolgimento reale della storia e qualche riferimento al film "Il diavolo veste Prada", è un libro-denuncia.


Viviamo in un mondo maschilista, che pensa di poter abusare delle donne in quanto "sesso debole", viste come nullità, come meri oggetti per la soddisfazione effimera. Un mondo in cui le donne vengono abusate, stuprate - fisicamente e mentalmente - e nessuno muove un dito. Piuttosto si prende lo smartphone e si gira un video del fatto per postarlo su youtube e si incitano tutti i leoni da tastiera a dire la propria opinabilissima opinione che sconfina nello shaming e nel cyberbullismo (dato che i commenti sono tutti del tenore da incitamento all'odio ed al suicidio). 
Ed il guaio è che le vittime, grazie alla legge che tutela tutti fuorché chi davvero è in posizione di svantaggio, credono di essere state loro ad aver aizzato l'aggressore e che, assurdamente, abbiano meritato la violenza.


Questo libro, sebbene inizi con un tono scanzonato e quasi superficiale, arriva a toccare argomenti attuali che hanno sempre spaccato in due l'opinione pubblica con una semplicità e naturalezza disarmante. 
Casey è una protagonista antipatica, almeno all'inizio, che man mano crescerà e maturerà a causa di molte batoste. E' difficile, alla fine, non entrare in empatia con lei, dato che ha trovato la forza di far sentire la sua voce e di reagire.
La signora degli scrittori si potrebbe definire un romanzo femminista - nell'accezione posistiva e reale del termine -, dove il girl power e l'amicizia vera (non quella sui social) vengono visti come un dono da non sprecare e da coltivare.
Ma, essendo un romanzo ambientato nella realtà più cruda, non si parla solo di questo: troviamo la piaga dell'assenteismo genitoriale, l'invidia tra colleghi mascherata da amicizia e finti sorrisi, ricoprirsi di beni di lusso per addormentare la coscienza, donne che rimangono con i consorti fedifraghi solo perché sono convinte di non potersi sganciare da una relazione malata e reinventare, la carenza di affetto che si riversa in persone che fingono di volerti bene ma ti stanno solo sfruttando.


Il messaggio, quindi, è molto chiaro: quando la patina d'oro si solleva, cosa c'è dietro?
Quanto conta, oggi, l'apparire e non l'essere (e viceversa)?
E quanto siamo disposti a perdere, nell'era in cui tutto è programmato con le app, per essere realmente noi stessi?


A voi le riflessioni.
E buona lettura :)









Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





manga

|RECENSIONE MANGA| Melmo. I bonbon magici di Lilly - Osamu Tezuka

marzo 21, 2019








MELMO - I BONBON MAGICI DI LILLY


di 
Osamu Tezuka


La piccola Melmo, dopo un terribile incidente, si ritrova orfana dei genitori a prendersi cura del fratello più piccolo. Lo spirito della sua mamma, prima di raggiungere l'aldilà, riesce a esprimere il desiderio che i suoi figli possano crescere in fretta per superare le difficoltà della vita. Alla donna è quindi concesso di comparire sotto forma di spirito guida e di consegnare alla sua bambina una confezione di caramelle magiche. Quando Melmo mangerà quelle blu, avrà la facoltà di crescere di dieci anni in un colpo solo, mentre con quelle rosse potrà invertire il processo. Una piccola grande storia di crescita e di scoperta del sé, in uno dei manga più intimi di Osamu Tezuka, reso famoso anche dal successo dell'animazione. Questo volume presenta anche un'altra creazione di Osamu Tezuka: il giovane eroe Rubi, esploratore spaziale che, attraverso pirotecniche avventure, si troverà ad affrontare creature tra le più bizzarre dell'universo.













La piccola Melmo, 9 anni, ed il suo fratellino rimangono orfani della madre a causa di un'incidente automobilistico. Quest'ultima, arrivata nell'aldilà e preoccupata per l'avvenire dei suoi figli, chiede aiuto ad un Angelo del Paradiso per aiutarli ad affrontare le varie difficoltà cui andranno incontro durante la crescita, dato che adesso sono completamente soli e quest'ultimo, concedendole di salutare i figli per l'ultima volta, le dona una bottiglia piena di caramelle rosse e blu da regalare alla figlia.
Sarà grazie a queste caramelle - che, se ingerite, aumentano o diminuiscono l'età di 10 anni a seconda del colore - che Melmo imparerà a comprendere i valori, il rispetto del mondo e delle persone e prenderà consapevolezza che le azioni, di qualunque genere siano, portano a delle conseguenze e che l'esito positivo dipende dal suo modo di vedere la vita ed interagire col prossimo.


Strutturato ad episodi separati ma interdipendenti, il manga - disegnato dal "dio dei manga" Osamu Tezuka nel 1970, pubblicato finalmente in Italia in uno splendido e prestigioso volume unico in edizione integrale dalla JPOP che riprende come sottotitolo il nome che ha assunto l'anime in Italia, sbarcato sui nostri teleschermi negli anni '80 - mostra una forte componente critica verso tutti quegli atteggiamenti ed azioni sbagliate che l'uomo compie nei confronti di umani, animali ed ecosistema visti attraverso gli occhi puri di una bimba di 9 anni.


Il tono della narrazione è semplice e diretto, in quanto Tezuka lascia la storia nelle mani di Melmo che, con l'ingenuità e la genuinità che contraddistingue la sua giovane età, e riesce ad insegnare a guardare il mondo nella giusta prospettiva: quella di un bambino che scopre il mondo e non conosce malizia e cattiveria.
E sa trovare delle soluzioni che, spesso, gli adulti non troverebbero mai.
Un piccolo gioiello che fa riflettere molto ma che, però, non gode di un vero finale (cosa che invece è presente nella controparte animata): le avventure di Melmo continuano dentro il cuore del lettore, sperando che i piccoli grandi insegnamenti abbiano fatto crescere nell'animo la voglia di lottare per salvare il mondo dalle brutture e dalla cattiveria.


Ma non finisce qui: il volume è arricchito da "Le avventure di Rubi" - one-shot dal tipico stampo fantascientifico del 1969 e totalmente inedita in Italia - che racconta di Rubi e Riko, due bambini che entrano in possesso di due caschi magici che gli doneranno il potere per salvare la terra dall'invasione del mostro spaziale Zonda e che contribuisce a rendere la Osamushi Collection una serie imperdibile per la qualità della pubblicazione - mensione di pregio per le tavole nitide e perfette nonostante siano passati quasi 50 anni - e per la scelta di pubblicare in Italia tutte le Opere, edite ed inedite, del Maestro Tezuka. 





Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE JPop per l'invio del manga





recensioni

|REVIEW PARTY| La corte di rose e spine - Sarah J. Maas

marzo 19, 2019











LA CORTE DI ROSE E SPINE

di Sarah J. Maas


Feyre vive in un mondo diviso in due: umani contro Fae. Un giorno, dopo aver ucciso un lupo riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Ed è per questa passione che si ritroverà a rischiare la vita quando una minaccia incomberà sia sul mondo degli umani che su quello dei Fae.












Feyre, diciannovenne con l'intera famiglia sulle spalle - padre rinchiuso in se stesso e due sorelle, di cui una frivola ed una spietata -, per onorare la promessa fatta alla madre in punto di morte di badare a tutti, è costretta a cacciare per portare del cibo a casa.
Nel bosco, però, s'imbatte non solo in una cerva ma anche in un lupo a caccia, deciso proprio a mangiare quella cerva che, per Feyre, significa settimane di cibo per sfamare la sua famiglia. Così, senza pensarci due volte, uccide sia lupo che cerva, portando via solo quest'ultima perché è già stremata e la pelle del lupo, che vende per racimolare qualche soldo in più.
Non sa ancora che quello sarà l'ultimo giorno che passerà nel suo mondo.
La sera stessa una bestia farà irruzione in casa sua, chiarendo che il lupo in realtà era una creatura magica e che, secondo una clausola del Trattato che hanno stipulato i faerie ed i mortali, per una vita presa si deve ripagare con un'altra vita. Per evitare che la bestia uccida o faccia prigioniero qualcuno della sua famiglia, Feyre decide di seguire la creatura oltre il Muro che divide il mondo mortale da Prythian, il mondo dei faerie.
Sarà alla Corte di Primavera che comincerà a rivalutare i fae (che lei odia), in particolare Tamlin, la creatura che l'ha condotta nel mondo magico che altri non è che un fae maggiore ed High Lord, che inaspettatamente non la tratta da prigioniera bensì da ospite.
Ma nell'ombra agisce una donna spietata, che ha condannato Tamlin e la sua Corte ad un crudele maledizione...



Nato come retelling della Bella e la Bestia, con cui inevitabilmente condivide molte scene e dinamiche, presenta anche chiari riferimenti ad altre fiabe del bosco incantato che, comunque, non ne pregiudicano assolutamente l'originalità, in quanto sono talmente ben contestualizzate che è un piacere scoprire in quali momenti cruciali sono state incluse.
Il romanzo è una sorpresa continua, merito della scrittura scorrevole della Maas e della storia che con il suo carico dark, l'ambientazione fantasy permeata di avventura, intrighi, misteri e colpi di scena, contribuisce a rendere realistica una storia che sa discostarsi quasi totalmente dal film di animazione Disney del 1991 e dalle diverse e numerose versioni della fiaba in quanto, quando si lotta contro il male e si vince a caro prezzo, nulla è più come prima e si deve fare i conti ogni giorno con il proprio cuore distrutto e tutto ciò che si chiede è solo aiuto per poter ricomporre i pezzi. Proprio come nella vita, quando si cresce: la favola finisce e ci si vede la realtà per quella che è. 
I personaggi sono caratterizzati magistralmente: si segue Feyre, forte ed indipendente, nella sua crescita personale, sola in terra straniera, a fare i conti con una vita che non ha voluto ma che ha imparato ad accettare grazie a Tamlin, per cui proverà un amore così forte da arrivare a lottare contro spietati esseri immortali pur di spezzare la maledizione che lo affligge e salvarlo. Ci sono antagonisti che fanno paura per la crudeltà gratuita ed il sadismo delle azioni e ci sono personaggi che, come Rhysand e Lucien, sicuramente assumeranno maggiore peso nel corso della storia. 
Una cosa è certa: nulla è come sembra, e chi si odia finisce per essere amato e viceversa, grazie anche al background personale di ognuno dei personaggi che trova spazio in un romanzo narrato dall'unico POV di Feyre.
Il lavoro di world building è pazzesco, con descrizioni dettagliate ma non ciceronistiche di luoghi e storia e, mensione di pregio, le scene d'amore sono sensuali e non volgari.
Peccato per la traduzione poco attenta, in alcuni punti, alle regole grammaticali della Lingua Italiana che, di fatto, rendono poco piacevole il dover correggere mentalmente le frasi.


Ad ogni modo, quello che emerge da questo primo volume della trilogia è che nulla - nulla - è lasciato al caso e che La corte di nebbia e furia, in uscita a Giugno 2019, continuerà a stupirci.
E noi aspettiamo con ansia di tornare nel mondo di Feyre. (La recensione è disponibile cliccando qui)





Siete curiosi di vedere qualche fan art? 
Appuntamento al 24 Marzo con la mia tappa del BlogTour ;) (clicca qui per leggere l'articolo)
In attesa, però, vi invito a leggere le recensioni delle mie colleghe ;)













Recensione a cura di:








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Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





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