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|REVIEW PARTY| Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie - Lord Dunsany

luglio 04, 2020










Due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente) e due raccolte di racconti (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi), arricchiti da eleganti illustrazioni: questo volume permette di riscoprire un autore fantastico poco noto ma di grande suggestione, che lo stesso Lovecraft descrisse come «insuperabile nella magia di una prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e fantastici di iridescenti visioni esotiche.»



















Ritorna in libreria Lord Dunsany, autore irlandese che vide prosperare la sua produzione a inizio novecento, uno dei maestri del fantastico che ispirò autori del calibro di Borges, La Le Guin e Lovecraft. 
Nel Drago sono comprese le sue opere più famose: le raccolte di racconti Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi e i due romanzi La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente.




Con uno stile semplice ma d’impatto, Lord Dunsany ci trasporta in mondi fantastici ricchi di magia e dal worldbuilding curatissimo. Grazie alla sua penna raffinata e scorrevole, rende i racconti e i suoi romanzi scorrevoli e incredibilmente attuali, grazie all'innovazione e alla dualità del fantastico che si fonde al reale tramite miti e leggende, facendo entrare in empatia con tutti i personaggi – siano essi umani o creature sovrannaturali, tutti perfettamente credibili e realistici.




Arricchito dalle bellissime illustrazioni di Sidney H. Sime, che rendono ancor più di pregio l’edizione, Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie è un must-have per i gli amanti del fantasy, di cui Lord Dunsany è capostipite.











Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





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|RECENSIONE| Viola di notte - Ilaria Bianchi

luglio 01, 2020








Viola si sente diversa dagli altri. La sua solitudine è così profonda da spingerla a scrivere i suoi pensieri in un diario per poi lasciarli in balia del destino sulla ruota panoramica di un luna park l’ultimo giorno d’estate.
Mattia ha una vita perfetta, ma la morte improvvisa di Matteo, il fratello gemello, apre una voragine all’interno del suo maniacale controllo su ogni cosa. È in una notte tra tante che salendo sulla ruota panoramica di un luna park trova il diario di una certa “Viola di notte”. Leggendolo, Mattia inizierà il suo primo viaggio dentro se stesso.

Viola di notte è un percorso dentro le debolezze e le paure che viviamo almeno una volta nella vita. È un viaggio all’interno di un amore diverso dagli altri, un amore che non si dimentica, un amore in cui essere quello che si è diventa l’unica regola da seguire per non sbagliare mai.














Viola, affetta da fotofobia, sa che presto perderà la vista. Presa coscienza di questo orribile destino, riversa su un diario tutte le sue incertezze, le sue paure e descrive ciò che di bello non potrà più guardare. Infine lo lascia sul sedile di una ruota panoramica, nella segreta speranza che possa aiutare qualcuno a “vedere” ciò che gli sta intorno…prima di perderlo definitivamente.
A trovare il diario sarà Mattia, un ragazzo dalla vita apparentemente perfetta ma che porta dentro di sé il rimpianto di non aver capito i segnali di aiuto lanciati da suo fratello gemello prima del di lui suicidio.
Da lì in poi, grazie al diario di Viola, Mattia inizia un viaggio all'insegna dell’introspezione che lo cambierà per sempre, e farà decidere al ragazzo di cercare questa ragazza di cui conosce tutto meno che l’indirizzo…



Ilaria Bianchi, con una scrittura semplice e fresca, ci catapulta nel mondo dei ragazzi, e lo fa con estrema delicatezza. Vari e caldi gli argomenti trattati nel suo romanzo di formazione – tra cui la difficoltà di trovare se stessi in un mondo che pretende l’omologazione, l’inettitudine genitoriale che distrugge emotivamente i figli con i continui paragoni che fomentano solo odio e insicurezza, la solitudine che ti invade quando sai di essere diverso e non trovi nessuno che possa capirti, il sentirti sbalestrato durante l’adolescenza e scoprire che il mondo reale e tutt'altro rispetto a quello che credi di vivere –, che forniscono una visuale inedita del mondo in cui viviamo e fa ritornare ragazzi, con i dubbi e con i se che caratterizzavano le nostre giornate, mostrandoci ciò che dovremmo vedere e che invece scegliamo di ignorare, lasciando tra le righe quell'inno alla vita che non dovrebbe mai smettere di risuonare nel nostro cuore.



Viola di notte è un viaggio emozionale che non mancherà di ricordarci che anche noi abbiamo avuto dubbi, anche noi siamo stati indecisi, che anche noi non abbiamo visto. Eppure la vita è bella proprio perché, grazie a quelle esperienze, possiamo evitare che l’indifferenza regni sovrana, crescendo il futuro con il rispetto e ricordandogli sempre che chiedere aiuto non è mai sinonimo di debolezza.








Si ringrazia l'autrice per l'invio del libro cartaceo





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|REVIEW PARTY| Primordia: l'alleanza - J. A. Windgale

giugno 29, 2020








Trama: Sono passati trent’anni da quando Venohr ha distrutto l’Alleanza e il mondo non ha ancora smesso di bruciare. Ombre calpestano la terra, sussurrano nel buio, trasformano la carne. E gridano. Fendra lo sa bene, è per questo che si è arruolata ad Asterya. Per combattere i mostri. Ma essere un Aster non basterà a proteggerla dal dolore, perché l’oscurità si nasconde nei luoghi più impensati. Inizierà così un viaggio pericoloso al fianco dei compagni di una vita e imparerà che la verità è questione di punti di vista. Tra combattimenti e incantesimi, creature e trafficanti di magia nera, Fendra scoprirà che non tutto è come sembra e che non tutti possono essere salvati. Come si riconosce il nemico quando bene e male iniziano a confondersi? Chi scegli di proteggere quando la posta in gioco è più alta della vita stessa?
Scoprilo con me, in questo viaggio sulle ali dei draghi, tra battaglie e città scintillanti. 

Primordia non è più un luogo sicuro. Combatterai con Asterya o cadrai preda delle ombre?  













Alla vigilia del Torneo, Fendra e i suoi amici Drewan e William verranno inviati a combattere contro qualcosa di oscuro e potente: le Dhrek’Morhn che, giunte ad Asterya nonostante le magie protettive, hanno attaccato Tantar, il villaggio originario di Fendra.
E dovranno fare i conti con una realtà spietata: è vero che gli Aster proteggono il regno, ma non possono salvare tutti.




Amicizia, lealtà, sacrificio e il concetto di famiglia in senso proprio e lato del termine sono gli ingredienti principali del fantasy (che sfora un po’ nel genere del romanzo di formazione) scritto da J. A. Windgale che, con una scrittura volutamente semplice e una narrazione in prima persona ricca di riferimenti e citazioni ai capostipiti del genere sfruttati intelligentemente, scava nel cuore della sua protagonista, Fendra, e dei suoi compagni di viaggio William, Drewan e Hale – tutti umani, tutti realistici e che sapranno affrontare prove dure che li cambieranno.
Particolarmente apprezzabile è la scelta della Windgale di non porre l’accento sul lato romance ma sull'azione; essendo Primordia: L’Alleanza il primo volume, è giusto che sia stato introdotto il mondo oscuro ricco di magia in cui si muovono personaggi, draghi e creature dominate dalla misteriosa Pietra Nera.




Con un worldbuilding ben curato, un adeguato approfondimento della psiche dei personaggi e continui plot twist che non mancheranno di emozionare, far piangere e disperare, Primordia: L’Alleanza si prospetta una serie imperdibile per gli amanti del fantasy e del viaggio dell’eroe che, in fin dei conti, ci si è trovato e non ha paura di mostrare le sue debolezze e farne una forza.










Si ringrazia l'autrice per l'invio del libro digitale





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|REVIEW PARTY| I giorni del ferro e del sangue - Santi Laganà

giugno 21, 2020








Patrimonio di San Pietro, 960 d.C.

Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell'Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni. Anna è una contadina di quindici anni che conduce un'esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l'ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell'ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze. Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall'oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall'aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma. Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra Storia, I giorni del ferro e del sangue è un affresco senza filtri né retorica di un'epoca brutale quanto affascinante, ma anche la straordinaria parabola di una memorabile protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.






















Anna, contadina quindicenne, vede le sue certezze crollare all'uccisione della sua famiglia, ad eccezione di uno dei fratelli che viene ridotto in schiavitù. Scoprirà ben presto che i loschi figuri che hanno trucidato la sua intera famiglia cercavano proprio lei su ordine del giovane Papa, corrotto fino al midollo. Anna, però, per salvare suo fratello si alleerà con degli improbabili compagni di viaggio e verrà forgiata dalle esperienze in un mondo maschilista che di certo la vorrebbe solo asservita e succube.




Santi Laganà, con uno stile asciutto e privo di orpelli, porta il lettore alle soglie dell’anno mille, in un’epoca buia e quasi sconosciuta della nostra patria, in cui la violenza che veniva perpetrata nei confronti delle donne era legittimata: basta che respiri, poi va bene – il problema è che, anche nel 2020, certi ragionamenti medioevali continuano a persistere, e ciò rende il romanzo molto attuale.
In una storia ricca di intrighi politici, fragili alleanze e tradimenti, seguiamo la metamorfosi di Anna che, a contatto con le ripetute e brutali violenze, diventerà una donna forte. È già stata spezzata, ma è risorta dalle sue ceneri ed è disposta a tutto pur di completare la sua missione.





A metà tra romanzo di formazione e storico – sebbene con qualche imprecisione evitabile a livello di coerenza storica –, I giorni del ferro e del sangue saprà catturare l’attenzione e farà riflettere sul fatto che mondo era, mondo è e mondo sarà, ma sempre con uno sguardo speranzoso e lasciando il messaggio che, se vogliamo che la vita cambi, dobbiamo prima cambiare noi.










Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





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|REVIEW PARTY| La città di ottone - S. A. Chakraborty

giugno 18, 2020








Egitto, XVIII secolo. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.





















Nahri è un’orfana che vive al Cairo e, per sopravvivere, si arrangia: truffa i nobili, in attesa di tempi migliori. Tutto cambierà quando incontrerà il misterioso guerriero Dara che la porterà a Daevabad, la Città d’Ottone, e le loro vite si intrecceranno a quella del principe Alizayd.
Ma sarà un alleato o un amico? 
E, soprattutto, perché la presenza di Nahri rischia di far scoppiare una guerra?




S. A. Chakraborty, complice un worldbuliding iper-dettagliato e curato, ammalia il lettore e lo trasporta tra i vicoli di Daevabad, nonostante una penna non proprio dotata di scorrevolezza – quest’ultima sacrificata in favore di un approfondimento riguardanti la tradizione e la cultura del luogo, traendo palesemente spunto dalla mitologia islamica.
Narrato da due POV – quello di Nahri e di Ali –, non si può non ammirare il bel lavoro di crescita che la Chakraborty ha operato sui personaggi, rendendo Nahri una ragazza forte e indipendente (nonostante si muova in un contesto storico in cui le donne non vengono viste che come esseri inferiori), Dara affascinante come pochi personaggi letterari e Ali un personaggio pieno di sfaccettature.




Primo capitolo di una trilogia, La città di ottone è un fantasy ya ricco di magia, fascino, mistero e intrighi che promette molto bene e continuerà sicuramente a sorprendere coi volumi successivi. 








Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





graphic novel

|RECENSIONE| Come la gente normale - Hartley Lin

giugno 15, 2020





Frances fa l'impiegata in un importante studio legale e passa le giornate a combatterne con successo i processi burocratici, ma deve ancora capire se il lavoro le piaccia davvero. Poi trascorre le sue notti insonni con la coinquilina Vickie, la sua migliore amica, un'attrice in attesa della grande occasione. Ma quando il più potente e indecifrabile partner dello studio decide di forzare Frances a realizzare le sue potenzialità, arriva per lei il momento di scegliere quale sarà la sua strada.










Frances Scarland lavora come paralegale in un grande studio associato. Gli avvocati, vessati da un regime di terrore, devono costantemente essere efficienti e fatturare ore – non importa se il lavoro gli impedisca di dormire e avere una vita privata.
Frances, però, non è sola: la sua migliore amica è Vicky Griffin, con cui condivide casa. Le due non potrebbero essere più diverse, ma nel loro cuore c’è il desiderio di realizzare i loro sogni: la bionda Vickie di diventare un’attrice, la mora Frances vuole solo lavorare allo studio.
Ma saranno davvero quelli, i loro sogni?



Come la gente normale è una storia che fa bene al cuore e che tocca un argomento molto difficile, che appartiene alla generazione dei venti-trentenni di oggi: il lavoro – trovarlo e mantenerlo in un mondo in cui la digitalizzazione imperante snatura l’essere umano. Poco importa se è il lavoro sbagliato: le bollette non si pagano con i sogni o le lacrime, ma con i soldi. È una cosa che ci è chiara fin da piccoli, dunque si cerca, con difficoltà, di studiare sodo e trovare un impiego che permetta l’indipendenza economica.
Quello che ci mostra Lin è l’altra faccia del “posto fisso” in una grande azienda che pensa solo al profitto: non c’è la benché minima considerazione per il lavoratore, è una lotta continua per impressionare i datori di lavoro e rimanere ancora sulla cresta dell’onda, allontanando da sé il famigerato licenziamento. 
È allora che cominciano a sorgere dei dubbi in Frances: vale davvero sprecare l’età migliore a competere per un posto e stare davanti ad un pc o è meglio vivere la vita giorno per giorno come vuole fare Vickie?
Dietro i disegni dal tratto dolce di Hartley Lin, troviamo la storia di tutti noi: sempre divisi tra il desiderio di far vedere cosa sappiamo fare e quella pace che si ha quando si chiude la porta di casa e si smettono i panni degli impiegati-macchine modello per ritornare a vestire quelli delle persone.



Come la gente normale è, appunto, rivolto alla gente normale:
Quella che non sa come sbarcare il lunario e si fa andare bene un lavoro che non soddisfa;
Quella che impara a destreggiarsi tra le pugnalate e il cinismo dei colleghi;
Quella che ha dubbi, incertezze e paura dei rimorsi;
Quella che si ritrova ad essere adulta senza nemmeno essersene resa conto;
Quella che vorrebbe solo rallentare l’eccessiva velocità del mondo;
Quella che vede realizzare i propri sogni…
…e si rende conto che forse era meglio come si stava prima.
E vuol far comprendere che non è un male fermarsi un attimo e chiedersi chi si è e cosa si vuole realmente fare nella vita, perché Lin, tra le righe, ci lascia il messaggio più importante di tutti, affidandolo proprio a Vicky, l’attrice col bicchiere di vino sempre pieno: «Alla fine si risolverà tutto, vedrai.»











Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





graphic novel

|RECENSIONE| Loud! - Maria Llovet

giugno 15, 2020








Nell'oscurità riempita dai bassi di una musica che impedisce quasi di pensare, un night club diventa il luogo in cui si intrecciano le vite di due assassini, una stripper, una teenager incinta, un clan di vampiri e una sadica dominatrix. Con il suo stile sensuale e pop-punk, la fumettista spagnola dalle forti influenze manga racconta una notte indimenticabile e tarantiniana nel suo esordio per l'etichetta USA Black Mask.











Il Loud! è uno strip club, teatro in cui s’interseca la vita di diversi personaggi: una ragazza incinta, vampiri, spogliarelliste drogate, dominatrix, assassini e pedofili.
Chissà cosa mai potrà accadere, tra le stanze insonorizzate del locale…



La narrazione si svolge nell'arco di una notte, ma basteranno poco più di cento pagine a raccontare le vicende di un cast corale e ben nutrito? La risposta giusta è: dipende.
Se ci si aspetta una caratterizzazione magistrale in poche pagine si rimane sicuramente delusi – è oggettivamente impossibile delineare in poche pagine i tratti di tutti i personaggi – ma se ci si approccia con la visione che il lettore è lo spettatore di una notte all'interno del caotico Loud! – il vero protagonista della storia , con la sua musica assordante e pompata al massimo che impedisce di pensare e quel boom boom boom si sostituisce fin troppo bene al battito del cuore, si entra nell'ottica che tutto ciò cui si assiste è solo uno slice of life in senso letterale (nel caso dei vampiri anche un paranormal).
Geniale l’idea della Llovet di rendere il suo fumetto dalle tinte fluo (e dalla carica erotica non indifferente) un silent comic, in cui la gestualità e la mimica facciale sono più espliciti di mille parole.
Con un tratto sporco che ben si abbina all'ambientazione, Maria Llovet ci trasporta in un mondo dove la perdizione regna sovrana, e ogni notte è equiparabile a un nuovo ciclo di vita.



Arricchito da un’appendice dedicata ai bozzetti di studio dei personaggi, la piantina del locale e dagli storyboard, Loud! è un fumetto adrenalinico che non mancherà di sorprendere.
Soprattutto se gli si dedica una seconda lettura per comprenderne meglio le sfumature.







Si ringrazia la CE Edizioni BD per l'invio del graphic novel





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|REVIEW PARTY| Fondazione. Il ciclo completo - Isaac Asimov

giugno 15, 2020









Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.



















In occasione del centenario della nascita del padre della fantascienza, Oscar Vault omaggia Isaac Asimov con un Drago eccezionalmente pesante – più del solito 😊 – che racchiude l’intero Ciclo della Fondazione.


In quasi 1500 pagine, sono racchiusi i sette romanzi che, a partire dal 1951, hanno incantato generazioni di lettori e hanno ispirato tantissime opere derivate. Stiamo parlando di: Preludio alla Fondazione, Fondazione anno zero, Prima Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione, L’orlo della Fondazione e Fondazione e Terra.


La prima trilogia – che comprende Prima Fondazione, Fondazione e Impero e Seconda Fondazione – valse ad Asimov il Premio Hugo come miglior ciclo fantascientifico nel 1966 e narra delle vicende di Hari Seldon, il primo psicostoriografo dell'Impero Galattico che, tramite delle funzioni matematiche da lui inventate, comprende che le azioni delle masse sono prevedibili grazie alle statistiche e, dunque, riesce a prevedere il futuro grazie alla Psicostoria. Ciò che prevede, però, non è certo un futuro roseo, quindi inventerà il Piano Seldon per riuscire brillantemente a risolvere i conflitti nel minor tempo possibile, basandolo sull'organizzazione della Seconda e Terza Fondazione.
Solo negli anni ’80 videro la luce i due sequel – L'orlo della Fondazione e Fondazione e Terra –, grandi successi di pubblico, che continuano a narrare delle vicende e dello sviluppo del Piano Seldon.
Però, durante la stesura, qualcosa andò storto: Asimov non ebbe più idee per l’effettivo svolgimento della storia, così, tra il 1988 e il 1993, furono pubblicati i Prequel: Preludio alla Fondazione e Fondazione anno zero (pubblicato postumo), che fungono non solo da approfondimento per la nascita della psicostoria e alla caduta dell’Impero Galattico, ma per dare un degno epilogo ad uno dei cicli più interessanti che siano mai stati pubblicati – sebbene, com'è ovvio che sia, presentino delle notevoli differenze a livello stilistico.



In ogni libro di Asimov non si trova solo la fantascienza, ma una miriade di riflessioni su ciò che compone la società – tra cui dilemmi etici, religiosi, politici e diplomatici – senza per forza far entrare in campo alieni e forme di vita sconosciute. Ed è questa la forza dei romanzi di Asimov: descrivere magistralmente uno spaccato di vita che, proprio come dice la psicostoria, è prevedibile quanto futuribile e che fa davvero pensare a che ne sarà dell’umanità.










Si ringrazia la CE Mondadori per l'invio del libro digitale





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